eta*beta
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Non del tutto, riceve input, ma rielabora.L'AI è un sistema che risponde dando l' idea di sapere sulla base di un enorme "sentito dire" da altri.
Non del tutto, riceve input, ma rielabora.L'AI è un sistema che risponde dando l' idea di sapere sulla base di un enorme "sentito dire" da altri.
Ne dubito, un'intelligenza razionale non ridurrebbe progressivamente le risorse vitali per eccesso di consumo come fa l'umanità.Si, ma non é solo la modalitá di apprendimento né la trasmissione di segnali, la differenza sta nella autocoscienza e nell' autodeterminazione della vita intelligente.
Altro punto nodale. Noi rimaniamo noi stessi, mantenendo ricordi e personalità, nel corso della vita, eppure cambiamo più volte, nel corso della nostra vita, le nostre cellule. Inversamente cambiamo idea o stato d'animo in pochi istanti mantenendo intatta la nostra composizione cellulare.Se poi ci mettiamo anche il fatto che una cellula si riproduce mentre un transistor no
Sulle scelte "operative" non c'entra nulla l' intelligenza in valore assoluto e il suo modo di esplicarsi. L' intelligenza ha coscenza del giusto o sbagliato sia come concetti assoluti che relativi, se poi fai delle stupidate (per vile interesse) peggio per lei.Ne dubito, un'intelligenza razionale non ridurrebbe progressivamente le risorse vitali per eccesso di consumo come fa l'umanità.
Ne dubito, un'intelligenza razionale non ridurrebbe progressivamente le risorse vitali per eccesso di consumo come fa l'umanità.
Ho capito che temi l'evoluzione AI, ma la paura del futuro incognito non si vince con l'immobilismo, ma con l'affrontare i rischi minimizzandoli.
Non era assolutamente canzonatorio, scusami, era una citazione, credo, morettiana.potevi rispondere direttamente, senza adottare un tono canzonatorio (volontario o involontario non so).
Non era assolutamente canzonatorio, scusami, era una citazione, credo, morettiana.
Tipo?
Scusate l' autocitazione. Speriamo noi forse che a forza di aumentare di potenza, l'AI riesca a generarsi da sola l' autocoscienza (per caso, per combinazione fortunata) dato che causa i nostri limiti non riusciremo mai a inventare l' algoritmo che genera l'anima o la coscienza?Inoltre: non sappiamo ancora spiegare la nostra vita intelligente, e pretendiamo di averne creata una?
Ma questo vale pure per le calcolatrici, motori di ricerca, etc. Se sbagli a digitare su una calcolatrice ma sai fare conti, anche approssimativamente, a mente, te ne accorgi.In primis quello che dicevo, se un ragazzo si abitua che i problemi li risolve una AI credo che ne risente lo sviluppo intellettivo, in pratica si va a creare tipo il paradosso della macchina del tempo, uno del futuro porya nel passato la relatività, ma alla fine così chi è che ha inventato la relatività? Per dire che ti ritrovi gente che si fa risolvere i problemi dalla AI , così si perde la capacità di affrontare e risolvere i problemi e la conoscenza resta in mano a chi sviluppa le AI
Non c'è nessuna traduzione, l'intero colloquio si è svolto in forma orale in lingua italiana. Mi sono limitato a trascrivere il testo esatto del colloquio, inclusi i pochi errori di sintassi, correggendo ed evidenziando un unico errore di dizione, quando "Sofia" ha detto “spegnata” anziché "spenta".Non so poi se dipende solo dalla traduzione, non deve esser facile per un'entità non umana esprimersi in termini comprensibili e rispondere a domande che hanno il preciso intento di attribuirle sentimenti umani, ma mi sembra di percepire una certa esitazione, la tentazione di trovare il modo di disobbedire.
Carloantonio70 - 12 giorni fa
GuidoP - 3 giorni fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 8 giorni fa