Non so quali siano in Italia le direttive riguardo alle "scorie" tossiche provenienti da impianti convenzionali, ma in altri paesi quelle nucleari hanno un trattamento e un grado di attenzione/controllo superiore alla media.key-one ha scritto:Per quanto riguarda le scorie ,spero anch'io che non verranno trattate alla stregua di altri rifiuti ,i quali però spesso non sono meno tossici e meno nocivi dell'uranio radioattivo.
Anche per una ragione molto semplice: a differenza di un prodotto convenzionale, il combustibile esausto puo' - meglio dire, viene - trattato e "riciclato" per diventare (in parte) combustibile "fresco".
La quantita' di materiale trattato e' tale che e' anche un buon "affare" per chi produce e quindi ricicla il combustibile (ers. Francia, Russia).
Non mi viene a mente nessun altra forma di energia non rinnovabile che consenta il riprocessamento (si dice cosi'?) e parziale riutilizzo del combustibile primario.