chiaro_scuro ha scritto:La soluzione migliore, allo stato attuale, è quella di riuscire a produrre in modo efficiente l'energia a bordo da sfruttare al momento o con batterie tampone tramite motori elettrici. Magari si riuscirà ad usare un "generatore" che arriva al 40-50% di efficienza (non mi sembra assurdo visto che con un motore non specializzato si arriva al 30-35%) che permetterebbe di portare la resa chilometrica anche a 25-30 km/l e di sfruttare al massimo le potenzialità dei motori elettrici.
Diciamo un ibrido più spostato verso l'elettrico che verso il motore tradizionale.
Che me ne faccio della Volt che comunque si deve portare dietro un paccone di batterie e un motore? Nell'immediato non era meglio un pacchetto di batterie senza pensare alla ricarica dalla rete elettrica? Ma l'energia elettrica non la paghiamo? Come la mettiamo con le tasse che gravano sui carburanti in modo esageratamente maggiore rispetto a quelle gravanti sull'energia elettrica? La convenienza ora c'è solo perchè la tassazione è diversa altrimenti penso che sarebbe davvero esigua.
Ciao.
La soluzione migliore, allo stato attuale, e' cominciare a cambiare auto ogni 10-15 anni, invece che ogni 3-4.
Invece di cercare mirabolanti quanto inesistenti auto elettriche, tenere la nostra auto attuale finche' fa il suo servizio, e sostituirla solo quando e' giunta oggettivamente alla fine della sua vita operativa.
Ma se facciamo una cosa del genere, il mercato dell'auto di riduce a un terzo dell'attuale, con gravissimo impatto sulle entrate statali che ricavano cifre enormi da questo commercio.
Chiaro, ci sarebbero anche conseguenze economiche, perche' comunque l'industria dell'auto e' una parte molto grande (e ipertrofica) delle economie occidentali, ma dopo un necessario periodo d'assestamento le cose andrebbero molto meglio.
O quello, o la bolla e' destinata a scoppiare, prima o poi.