<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Audi e il motore rotativo(a Ginevra) | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Audi e il motore rotativo(a Ginevra)

renexx ha scritto:
FurettoS ha scritto:
renexx ha scritto:
Processi organici non sono processi ad impatto zero, ed imporrebbero centrali ad alto rischio ambientale, ammesso che si possa giungere ad una soddisfacente produzione di energia, cosa ad oggi nemmeno all'orizzonte.
Qualsiasi coltivazione, di qualsiasi tipo, per produrre quantità sufficienti a solo una parte della richiesta di carburante, occuperebbe aree talmente vaste di coltivazioni OGM da rendere ancora più catastrofica la situazione del Terzo mondo, altro che demagogia.
Infine, il nucleare rende eccome, visto il prezzo dell'energia che pagano, per es., i francesi, meno della metà che da noi, e ce la vendono pure...

La discussione è interessante renexx, però ho paura che andiamo troppo OT. :?

Ad ogni modo non parliamo di un tecnica unica parliamo di molteplici tecniche per arrivare ad un'unico prodotto. Se un fungo modifica la cellulosa ricavata da scarti del legno e crea combustibile non vedo che impatto abbia con la fame del mondo, se ricavo corrente da energia osmosica non vedo che impatto abbia con la fame del mondo, se uso alghe che a segutio di fotosintesi ricavano fotosintesi da biomasse non vedo che impatto abbia con la fame del mondo. Quì parliamo di cicli ecosostenibili non di miniere, pozzi o campi sterminati di mais OGM. ;)

Ovviamente non sono cambiamenti fattibili dal giorno alla notte ma di un processo che va pianificato, studiato e strutturato, ma fattibile.

Stesso discorso nucleare, La Francia con il nucleare ci fa Business ed è diverso, per questo ci punta. Gli frega assai dell'ecologia, ormai le centrali ce le hanno e sviluppano quelle ma ciò non vuol dire che è la scelta giusta.
Molti Paesi stanno bloccando gli investimenti sul nucleare puntando sulle rinnovabili, lo dimostrano i bilanci delle società che lavorano in questo campo aumentati vertiginosamente.
Noi in Italia dopo decenni di stop invence vogliamo ripartire col nucleare per gli interessi dei soliti noti, mentre non c'è la benchè minima politica energetica dietro tutto questo. Lo scopo è quello di fare come la Francia, fare centrali e vendere poi energia, peccato che noi avevamo scelto altre strade.

Le fonti rinnovabili sono una realtà basta svilupparle, Paesi come la Germania ne sono la riprova. E dire che loro il nucleare ce l'hanno quindi potrebbero fregarsene altamente. Purtroppo in Italia siamo in balia di ignoranti. :(

Alghe o quant'altro dovrebbero essere coltivate in quantità talmente enormi (e ovviamente OGM) da sconvolgere qualsiasi ecosistema. Stiamo parlando di una richiesta di energia in quantità mostruose, per poter rifornire la mobilità elettrica molto più prossima di una qualsiasi produzione da fonti rinnovabili in quantità soddisfacente. Francia e Germania, intanto si sono affrancate dal fabbisogno grazie al nucleare, e adesso hanno ampio margine per studiare, anche un po' demagogicamente, le alternative più fantasiose (per intanto, le tanto strombazzate soluzioni alla colza e all'idrogeno, presentate come la panacea, sono già naufragate).

tutti tremendamente OFF TOPIC ma vi dico che in africa(ed io ci vado appena posso e seguo alcune cose con amici sudafricani) la fame è in aumento perchè alcuni beni agricoli ora hanno usi non alimentari(biocarburanti) ed i prezzi vanno alle stelle.inoltre il terreno coltivabile al mondo è molto poco e le monocolture producono sterilità nel terreno.
insomma il biocarburante che è di nicchia fa già danni
ragà è roba seria perchè qualcuno può dire chissenefrega ma poi non lamentiamoci se i poveri arrivano qui da noi!
 
renexx ha scritto:
Alghe o quant'altro dovrebbero essere coltivate in quantità talmente enormi (e ovviamente OGM) da sconvolgere qualsiasi ecosistema. Stiamo parlando di una richiesta di energia in quantità mostruose, per poter rifornire la mobilità elettrica molto più prossima di una qualsiasi produzione da fonti rinnovabili in quantità soddisfacente. Francia e Germania, intanto si sono affrancate dal fabbisogno grazie al nucleare, e adesso hanno ampio margine per studiare, anche un po' demagogicamente, le alternative più fantasiose (per intanto, le tanto strombazzate soluzioni alla colza e all'idrogeno, presentate come la panacea, sono già naufragate).

Scusa renexx ma stiamo facendo un pò di confusione, da un lato ci sono i biocarburanti che andrebbero a porsi parallelamente al petrolio nei motori a combustione, dall'altra la generazione d'energia elettrica in cui alghe, funghi ecc. non c'entrano nulla.

Li c'è l'osmosi, l'eolico, il fotovoltaico, il geotermico, idrico e via discorrnedo. Se si impiegasse il fotovoltaico in Italia in modo massiccio potremmo arrivare a livelli altissimi di competizione. Purtroppo invece si fa poco o nulla per favorire le fonti rinnovabili.

Perdonami se te lo dico ma non ti fa riflettere su nulla il fatto che la Germania è prima in Europa per l'uso di fonti rinnovabili? Parliamo di un paese del Nord Europa quindi con una minore illuminazione solare che avendo il nucleare potrebbe benissimo implementare quello e fregarsene del resto, sono degli imbecilli col botto!

Oltre ad un lato economio che sta rilanciando la Germania c'è anche un fattore ambientale non indifferente, c'è tutta una fase che porterà nel corso degli anni al risparmio e all'indipendenza energetica. Il nucleare per l'Italia è fumo negli occhi.

L'Idrogeno e la colza sono stati dei fallimenti poichè il primo era problematico in tutto; ottenerlo, stoccarlo e distribuirlo il secondo perchè rientra in quello che tu affermi, ovvero campi smisurati di girasoli.
Se non ci si basa su un concetto di sinergie non si può pensare di creare biocombustibili e fonti rinnovabili.
 
flankker66 ha scritto:
tutti tremendamente OFF TOPIC ma vi dico che in africa(ed io ci vado appena posso e seguo alcune cose con amici sudafricani) la fame è in aumento perchè alcuni beni agricoli ora hanno usi non alimentari(biocarburanti) ed i prezzi vanno alle stelle.inoltre il terreno coltivabile al mondo è molto poco e le monocolture producono sterilità nel terreno.
insomma il biocarburante che è di nicchia fa già danni
ragà è roba seria perchè qualcuno può dire chissenefrega ma poi non lamentiamoci se i poveri arrivano qui da noi!

Esatto Flank, quello è il biocombustibile di 1a generazione. Tipo la colza.
Le terze/quarte generazioni si basano anche sul concetto del riciclo, utilizzare ciò che si scarta di organico per fare combustibile. E' un approccio diverso.
E' chiro che i ricercatori vanno per la loro strada ma se nessuno si interessa ad un modello rimane lettera morta. E' chiaro che tutto va valutato ma bisogna anche crederci.

La 1a generazione fa più danni che altro ma tanto che gli frega, è l'Africa! :evil:

Almeno sulla carta poi io non faccio il ricercatore, io ste cose le leggo. :shock:

Poichè dell'Africa non gliene frega nulla continuano asfruttarala come hanno sempre fatto, e vale anche per i diamanti ed i minerali.
 
FurettoS ha scritto:
renexx ha scritto:
Alghe o quant'altro dovrebbero essere coltivate in quantità talmente enormi (e ovviamente OGM) da sconvolgere qualsiasi ecosistema. Stiamo parlando di una richiesta di energia in quantità mostruose, per poter rifornire la mobilità elettrica molto più prossima di una qualsiasi produzione da fonti rinnovabili in quantità soddisfacente. Francia e Germania, intanto si sono affrancate dal fabbisogno grazie al nucleare, e adesso hanno ampio margine per studiare, anche un po' demagogicamente, le alternative più fantasiose (per intanto, le tanto strombazzate soluzioni alla colza e all'idrogeno, presentate come la panacea, sono già naufragate).

Scusa renexx ma stiamo facendo un pò di confusione, da un lato ci sono i biocarburanti che andrebbero a porsi parallelamente al petrolio nei motori a combustione, dall'altra la generazione d'energia elettrica in cui alghe, funghi ecc. non c'entrano nulla.

Li c'è l'osmosi, l'eolico, il fotovoltaico, il geotermico, idrico e via discorrnedo. Se si impiegasse il fotovoltaico in Italia in modo massiccio potremmo arrivare a livelli altissimi di competizione. Purtroppo invece si fa poco o nulla per favorire le fonti rinnovabili.

Perdonami se te lo dico ma non ti fa riflettere su nulla il fatto che la Germania è prima in Europa per l'uso di fonti rinnovabili? Parliamo di un paese del Nord Europa quindi con una minore illuminazione solare che avendo il nucleare potrebbe benissimo implementare quello e fregarsene del resto, sono degli imbecilli col botto!

Oltre ad un lato economio che sta rilanciando la Germania c'è anche un fattore ambientale non indifferente, c'è tutta una fase che porterà nel corso degli anni al risparmio e all'indipendenza energetica. Il nucleare per l'Italia è fumo negli occhi.

L'Idrogeno e la colza sono stati dei fallimenti poichè il primo era problematico in tutto; ottenerlo, stoccarlo e distribuirlo il secondo perchè rientra in quello che tu affermi, ovvero campi smisurati di girasoli.
Se non ci si basa su un concetto di sinergie non si può pensare di creare biocombustibili e fonti rinnovabili.

La verità è che, allo stato attuale delle cose, non esiste una fonte rinnovabile in grado di fornire energia in quantità soddisfacente. Se poi, al fabbisogno odierno, aggiungiamo un ENORME incremento dovuto all'auto elettrica, non c'è alternativa percorribile, nel medio periodo, che non sia il nucleare.
Ribadisco che la Germania è avanti nel campo delle energie alternative per il fatto di avere le spalle coperte dal suddetto nucleare (oltre ad aver fiutato il business).
 
FurettoS ha scritto:
flankker66 ha scritto:
tutti tremendamente OFF TOPIC ma vi dico che in africa(ed io ci vado appena posso e seguo alcune cose con amici sudafricani) la fame è in aumento perchè alcuni beni agricoli ora hanno usi non alimentari(biocarburanti) ed i prezzi vanno alle stelle.inoltre il terreno coltivabile al mondo è molto poco e le monocolture producono sterilità nel terreno.
insomma il biocarburante che è di nicchia fa già danni
ragà è roba seria perchè qualcuno può dire chissenefrega ma poi non lamentiamoci se i poveri arrivano qui da noi!

Esatto Flank, quello è il biocombustibile di 1a generazione. Tipo la colza.
Le terze/quarte generazioni si basano anche sul concetto del riciclo, utilizzare ciò che si scarta di organico per fare combustibile. E' un approccio diverso.
E' chiro che i ricercatori vanno per la loro strada ma se nessuno si interessa ad un modello rimane lettera morta. E' chiaro che tutto va valutato ma bisogna anche crederci.

La 1a generazione fa più danni che altro ma tanto che gli frega, è l'Africa! :evil:

Almeno sulla carta poi io non faccio il ricercatore, io ste cose le leggo. :shock:

Poichè dell'Africa non gliene frega nulla continuano asfruttarala come hanno sempre fatto, e vale anche per i diamanti ed i minerali.

La storia insegna, purtroppo, che dell'Africa non frega niente nemmeno agli africani: Etiopia vs. Somalia, Darfur, Ruanda, ecc...
 
renexx ha scritto:
La verità è che, allo stato attuale delle cose, non esiste una fonte rinnovabile in grado di fornire energia in quantità soddisfacente. Se poi, al fabbisogno odierno, aggiungiamo un ENORME incremento dovuto all'auto elettrica, non c'è alternativa percorribile, nel medio periodo, che non sia il nucleare.
Ribadisco che la Germania è avanti nel campo delle energie alternative per il fatto di avere le spalle coperte dal suddetto nucleare (oltre ad aver fiutato il business).

Attenzione, non si può pensare che attualmente sia possibile trovare un unico ed un solo prodotto che sostituisca il petrolio, questo è improponibile.

Il petrolio è la risultante di un processo durato milioni di anni quindi è impensabile trovare un qualcosa di univoco che lo sostituisca dal giorno alla notte. Diverso il discorso se lo si inquadra in una pluridirezionalità della ricerca sviluppando più sistemi per produrre lo stesso risultato, biocombustibile. Quindi più metodi per uno stesso risultato che inizialmente vada ad affiancarsi al combustibile classico.

Penso nessuno possa credere che il fabbisogno energetico possa crescere a dismisura senza gravi impatti sul pianeta, è essenziale una politica del risparmio che è già attuabile, dico una banalità guarda gli elettrodomestici in classe A++ oppure l'isolamento termico delle abitazioni. Non parliamo di eventi a se stanti ma di un disegno unico composta da più parti.

Quando c'è una concentrazione di sinergie nello sviluppo si compiono salti incredibili; l'ABS era un qualcosa di esclusivo 15 anni fà, oggi lo montano anche sulle moto.

La Germania fa tesoro del suo passato e con lungimiranza affronta il futuro con una politica energetica innovativa. Se tutti puntano sul nucleare alla fine avremmo sempre gli stessi problemi, l'uranio come materia prima e le scorie da smaltire. Le fonti rinnovabili porteranno in Germania grandi vantaggi non solo nel business ma anche nella sua posizione predominante in futuro, poichè sarà più progredita nella ricerca ed esperta. Poco centra il fatto delle centrali nucleari già impiantate, se la ritenevano l'energia del futuro ne avrebbero costruite altre invece hanno già capito che il nucleare, a lungo termine, è fallimentare.
Noi invece con la nostra politica ed idee vecchie non siamo capaci di investire in questo pur avendo condizioni più favorevoli, se si pensa che solo metà degli investimenti del nucleare porterebbero vantaggi clamorosi sul rinnovabile ti fa capire come ragionano queste persone.
 
FurettoS ha scritto:
renexx ha scritto:
La verità è che, allo stato attuale delle cose, non esiste una fonte rinnovabile in grado di fornire energia in quantità soddisfacente. Se poi, al fabbisogno odierno, aggiungiamo un ENORME incremento dovuto all'auto elettrica, non c'è alternativa percorribile, nel medio periodo, che non sia il nucleare.
Ribadisco che la Germania è avanti nel campo delle energie alternative per il fatto di avere le spalle coperte dal suddetto nucleare (oltre ad aver fiutato il business).

Attenzione, non si può pensare che attualmente sia possibile trovare un unico ed un solo prodotto che sostituisca il petrolio, questo è improponibile.

Il petrolio è la risultante di un processo durato milioni di anni quindi è impensabile trovare un qualcosa di univoco che lo sostituisca dal giorno alla notte. Diverso il discorso se lo si inquadra in una pluridirezionalità della ricerca sviluppando più sistemi per produrre lo stesso risultato, biocombustibile. Quindi più metodi per uno stesso risultato che inizialmente vada ad affiancarsi al combustibile classico.

Penso nessuno possa credere che il fabbisogno energetico possa crescere a dismisura senza gravi impatti sul pianeta, è essenziale una politica del risparmio che è già attuabile, dico una banalità guarda gli elettrodomestici in classe A++ oppure l'isolamento termico delle abitazioni. Non parliamo di eventi a se stanti ma di un disegno unico composta da più parti.

Quando c'è una concentrazione di sinergie nello sviluppo si compiono salti incredibili; l'ABS era un qualcosa di esclusivo 15 anni fà, oggi lo montano anche sulle moto.

La Germania fa tesoro del suo passato e con lungimiranza affronta il futuro con una politica energetica innovativa. Se tutti puntano sul nucleare alla fine avremmo sempre gli stessi problemi, l'uranio come materia prima e le scorie da smaltire. Le fonti rinnovabili porteranno in Germania grandi vantaggi non solo nel business ma anche nella sua posizione predominante in futuro, poichè sarà più progredita nella ricerca ed esperta. Poco centra il fatto delle centrali nucleari già impiantate, se la ritenevano l'energia del futuro ne avrebbero costruite altre invece hanno già capito che il nucleare, a lungo termine, è fallimentare.
Noi invece con la nostra politica ed idee vecchie non siamo capaci di investire in questo pur avendo condizioni più favorevoli, se si pensa che solo metà degli investimenti del nucleare porterebbero vantaggi clamorosi sul rinnovabile ti fa capire come ragionano queste persone.

Il tuo discorso è perfettamente condivisibile sul piano degli intenti, ma dal lato pratico lascia il tempo che trova.
Certo che è meglio avere un frigo in classe A, magari +++++++, però il problema è che pochi anni fa il frigo ce l'avevano in 10, adesso ce l'hanno in 10 mila. Guarda i condizionatori: dieci anni fa erano un decimo degli attuali.
E tutto ciò avrà una crescita esponenziale a causa delle economie emergenti.
In più, ora ci accingiamo ad un'ulteriore consumo di proporzioni smisurate, dal momento che introdurremo (mondo occidentale) la mobilità ad energia elettrica.
Di clamoroso il rinnovabile non ha proprio nulla (purtroppo) e giusto le esperienze di Francia e Germania stanno lì a dimostrare che nulla batte il nucleare (ahimè), come rapporto costi/energia prodotta.
Le fonti rinnovabili sono per ora un bel business per chi le produce; che siano ancora pronte per fornire quantità di energia adeguate è ancora un sogno.
 
renexx ha scritto:
Il tuo discorso è perfettamente condivisibile sul piano degli intenti, ma dal lato pratico lascia il tempo che trova.
Certo che è meglio avere un frigo in classe A, magari +++++++, però il problema è che pochi anni fa il frigo ce l'avevano in 10, adesso ce l'hanno in 10 mila. Guarda i condizionatori: dieci anni fa erano un decimo degli attuali.
E tutto ciò avrà una crescita esponenziale a causa delle economie emergenti.
In più, ora ci accingiamo ad un'ulteriore consumo di proporzioni smisurate, dal momento che introdurremo (mondo occidentale) la mobilità ad energia elettrica.
Di clamoroso il rinnovabile non ha proprio nulla (purtroppo) e giusto le esperienze di Francia e Germania stanno lì a dimostrare che nulla batte il nucleare (ahimè), come rapporto costi/energia prodotta.
Le fonti rinnovabili sono per ora un bel business per chi le produce; che siano ancora pronte per fornire quantità di energia adeguate è ancora un sogno.

Se alla teoria non applichi la pratica non vai da nessuna parte. ;)

La ricerca serve a questo, a migliorare; se nessuno avesse fatto ricerca tu avresti un cellulare ancora grande come un mattone. Invece abbiamo cellulari che 20 anni fa nessuno si sarebbe sognato.

Se si rimane attaccato a vecchi stereotipi difficlmente progredisci. Come tu dici pochi anni fa il frigo ce l'avevano in 10, adesso ce l'hanno in 10 mila, il frigo di allora consumava come 40 di adesso ed inquinava di più, è questo il gioco di equilibri. Idem per i condizionatori, se isoli casa il condizionatore lo usi pochissimo, te lo dico per esperienza. ;)

Da quanti anni esiste il nucleare? Molti direi! 8)
Nello stesso arco temporale e aparità di investimenti le rinnovabili possono fare moltissimo altrochè, se arrivi ad un'efficenza del voltaico all'80% arrivi al paradosso che ogni persona nell'occidente potrebbe raggiugere una buona indipendenza energetica ma quì entra in gioco la voglia di prevaricare gli interessi.
Non voglio fare il buon samaritano ma chi investe in rinnovabile adesso avrà argomenti per il futuro chi non lo fà dipenderà da chi lo ha fatto. Funziona così!

Ciao.
 
FurettoS ha scritto:
renexx ha scritto:
Il tuo discorso è perfettamente condivisibile sul piano degli intenti, ma dal lato pratico lascia il tempo che trova.
Certo che è meglio avere un frigo in classe A, magari +++++++, però il problema è che pochi anni fa il frigo ce l'avevano in 10, adesso ce l'hanno in 10 mila. Guarda i condizionatori: dieci anni fa erano un decimo degli attuali.
E tutto ciò avrà una crescita esponenziale a causa delle economie emergenti.
In più, ora ci accingiamo ad un'ulteriore consumo di proporzioni smisurate, dal momento che introdurremo (mondo occidentale) la mobilità ad energia elettrica.
Di clamoroso il rinnovabile non ha proprio nulla (purtroppo) e giusto le esperienze di Francia e Germania stanno lì a dimostrare che nulla batte il nucleare (ahimè), come rapporto costi/energia prodotta.
Le fonti rinnovabili sono per ora un bel business per chi le produce; che siano ancora pronte per fornire quantità di energia adeguate è ancora un sogno.

Se alla teoria non applichi la pratica non vai da nessuna parte. ;)

La ricerca serve a questo, a migliorare; se nessuno avesse fatto ricerca tu avresti un cellulare ancora grande come un mattone. Invece abbiamo cellulari che 20 anni fa nessuno si sarebbe sognato.

Se si rimane attaccato a vecchi stereotipi difficlmente progredisci. Come tu dici pochi anni fa il frigo ce l'avevano in 10, adesso ce l'hanno in 10 mila, il frigo di allora consumava come 40 di adesso ed inquinava di più, è questo il gioco di equilibri. Idem per i condizionatori, se isoli casa il condizionatore lo usi pochissimo, te lo dico per esperienza. ;)

Da quanti anni esiste il nucleare? Molti direi! 8)
Nello stesso arco temporale e aparità di investimenti le rinnovabili possono fare moltissimo altrochè, se arrivi ad un'efficenza del voltaico all'80% arrivi al paradosso che ogni persona nell'occidente potrebbe raggiugere una buona indipendenza energetica ma quì entra in gioco la voglia di prevaricare gli interessi.
Non voglio fare il buon samaritano ma chi investe in rinnovabile adesso avrà argomenti per il futuro chi non lo fà dipenderà da chi lo ha fatto. Funziona così!

Ciao.

Il tuo discorso, ripeto, è ineccepibile sul piano programmatico. Da "I tre giorni del Condor" sono passati più di trent'anni, e quello che abbiamo ottenuto sono cellulari più piccoli. Però non è cambiato il modo di ricaricarli.
Chi ha investito in passato nel nucleare, ora ha l'energia a basso costo e sa DOMANI, non tra venti/trent'anni (che vada bene), dove attaccare la spina della propria vettura elettrica.
Chi non ha investito nel nucleare (indovina un po' chi), ORA dipende dagli altri, pagando l'energia a peso d'oro e rendendo vana la corsa alla mobilità a impatto zero.
Ha funzionato così (sono fatti), forse non sarà più così (sono speranze), ma domattina il tostapane ti procurerà un bel salasso in bolletta...
 
FurettoS ha scritto:
renexx ha scritto:
Il tuo discorso è perfettamente condivisibile sul piano degli intenti, ma dal lato pratico lascia il tempo che trova.
Certo che è meglio avere un frigo in classe A, magari +++++++, però il problema è che pochi anni fa il frigo ce l'avevano in 10, adesso ce l'hanno in 10 mila. Guarda i condizionatori: dieci anni fa erano un decimo degli attuali.
E tutto ciò avrà una crescita esponenziale a causa delle economie emergenti.
In più, ora ci accingiamo ad un'ulteriore consumo di proporzioni smisurate, dal momento che introdurremo (mondo occidentale) la mobilità ad energia elettrica.
Di clamoroso il rinnovabile non ha proprio nulla (purtroppo) e giusto le esperienze di Francia e Germania stanno lì a dimostrare che nulla batte il nucleare (ahimè), come rapporto costi/energia prodotta.
Le fonti rinnovabili sono per ora un bel business per chi le produce; che siano ancora pronte per fornire quantità di energia adeguate è ancora un sogno.

Se alla teoria non applichi la pratica non vai da nessuna parte. ;)

La ricerca serve a questo, a migliorare; se nessuno avesse fatto ricerca tu avresti un cellulare ancora grande come un mattone. Invece abbiamo cellulari che 20 anni fa nessuno si sarebbe sognato.

Se si rimane attaccato a vecchi stereotipi difficlmente progredisci. Come tu dici pochi anni fa il frigo ce l'avevano in 10, adesso ce l'hanno in 10 mila, il frigo di allora consumava come 40 di adesso ed inquinava di più, è questo il gioco di equilibri. Idem per i condizionatori, se isoli casa il condizionatore lo usi pochissimo, te lo dico per esperienza. ;)

Da quanti anni esiste il nucleare? Molti direi! 8)
Nello stesso arco temporale e aparità di investimenti le rinnovabili possono fare moltissimo altrochè, se arrivi ad un'efficenza del voltaico all'80% arrivi al paradosso che ogni persona nell'occidente potrebbe raggiugere una buona indipendenza energetica ma quì entra in gioco la voglia di prevaricare gli interessi.
Non voglio fare il buon samaritano ma chi investe in rinnovabile adesso avrà argomenti per il futuro chi non lo fà dipenderà da chi lo ha fatto. Funziona così!

Ciao.

furetto vorrei tanto essere daccordo con te ma nessun paese industrializzato punta tutto sulle energie alternative.
benvengano ma se rifiutiamo il nucleare l'alternativa sarà bruciare gas o carbone che saranno sempre + cari.
se anche obama ha deciso di ripartire col nucleare un motivo ci sarà.
abbiamo firmato kioto e non abbiamo un piano per l'energia...
adesso il berlusca ha pensato di mettere le centrali nucleari in albania.
cosi avremo due risultati..
ci ruberanno la corrente :lol: :lol: :lol:
e noi ogni tanto apriremo le valvole :twisted: :twisted: 8)
il progetto pare piaccia molto anche alla lega nord :D
 
renexx ha scritto:
Il tuo discorso, ripeto, è ineccepibile sul piano programmatico. Da "I tre giorni del Condor" sono passati più di trent'anni, e quello che abbiamo ottenuto sono cellulari più piccoli. Però non è cambiato il modo di ricaricarli.
Chi ha investito in passato nel nucleare, ora ha l'energia a basso costo e sa DOMANI, non tra venti/trent'anni (che vada bene), dove attaccare la spina della propria vettura elettrica.
Chi non ha investito nel nucleare (indovina un po' chi), ORA dipende dagli altri, pagando l'energia a peso d'oro e rendendo vana la corsa alla mobilità a impatto zero.
Ha funzionato così (sono fatti), forse non sarà più così (sono speranze), ma domattina il tostapane ti procurerà un bel salasso in bolletta...

Osservazioni giustissime però rammenta anche questo, il principio di accumulazione dell'energia riporta sempre e comunque ad un "accumulatore" leggasi batteria. La "corrente" è come l'acqua o la metti in un apposito contenitore o si disperde.
La differenza sostanziale è che in quel cellulare hai batterie che occupano un decimo dello spazio delle vecchie e hanno 10 volte la resa delle vecchie. La ricerca ha portato a questo.

Quì c'è un punto importante che anche tu fai notare, ovvero in passato. Quì le bandiere politiche non c'entrano bensì è comune la miopia di chi ha il potere, nel momento in cui l'Italia si è tirata fuori dal nucleare nessuno e dico nessuno si è rimboccato le maniche e si è impegnato in un piano energetico in Italia, abbiamo perso decine di anni facendo ingrassare i petrolieri e i "carbonari", questo è il punto.

Da 23 anni l'Italia ha bandito il nucleare, da 23 anni non è stata ancora in grado di smaltire le scorie e mettere in sicurezza le vecchie centrali, oggi vuole ripartire con il nucleare con un gap assurdo rispetto agli altri Paesi (ed infatti si rivolge alla Francia) e con investimenti miliardari (circa 23 miliardi) allucinanti. Il tutto per far si che forse nel 2020 potremmo avere delle centrali. Centrali già vecchie, costate un boato di soldi e nel mentre gli altri hanno già investito su altri settori dandoci la paga.

Quello che tento di spiegarti è che ci stanno pigliando per il cxxo, in Gran Bretagna stanno sperimentando centrali a fusione nucleare con il laser, lo stesso principio del sole. Quì mischiano gli interessi giustificandoli come un bene per il Paese ma noi stiamo investendo in una cosa già vecchia trovandoci tra 15 anni o poco più con una tecnologia obsoleta. Per questo chi guarda avnti punta sul rinnovabile poichè ciò che adesso costa X tra 5 anni costerà 1/5 di X producendo 10 volte tanto, chi avrà energia rinnovabile ad alto rendimento avrà in mano un grandissimo potere. Ovviamente devi investirci adesso non tra 20 anni. :D

PS
FAUST perdonaci se stiamo andando così OT, se rompiamo facci un segno. ;)
 
FurettoS ha scritto:
renexx ha scritto:
Il tuo discorso, ripeto, è ineccepibile sul piano programmatico. Da "I tre giorni del Condor" sono passati più di trent'anni, e quello che abbiamo ottenuto sono cellulari più piccoli. Però non è cambiato il modo di ricaricarli.
Chi ha investito in passato nel nucleare, ora ha l'energia a basso costo e sa DOMANI, non tra venti/trent'anni (che vada bene), dove attaccare la spina della propria vettura elettrica.
Chi non ha investito nel nucleare (indovina un po' chi), ORA dipende dagli altri, pagando l'energia a peso d'oro e rendendo vana la corsa alla mobilità a impatto zero.
Ha funzionato così (sono fatti), forse non sarà più così (sono speranze), ma domattina il tostapane ti procurerà un bel salasso in bolletta...

Osservazioni giustissime però rammenta anche questo, il principio di accumulazione dell'energia riporta sempre e comunque ad un "accumulatore" leggasi batteria. La "corrente" è come l'acqua o la metti in un apposito contenitore o si disperde.
La differenza sostanziale è che in quel cellulare hai batterie che occupano un decimo dello spazio delle vecchie e hanno 10 volte la resa delle vecchie. La ricerca ha portato a questo.

Quì c'è un punto importante che anche tu fai notare, ovvero in passato. Quì le bandiere politiche non c'entrano bensì è comune la miopia di chi ha il potere, nel momento in cui l'Italia si è tirata fuori dal nucleare nessuno e dico nessuno si è rimboccato le maniche e si è impegnato in un piano energetico in Italia, abbiamo perso decine di anni facendo ingrassare i petrolieri e i "carbonari", questo è il punto.

Da 23 anni l'Italia ha bandito il nucleare, da 23 anni non è stata ancora in grado di smaltire le scorie e mettere in sicurezza le vecchie centrali, oggi vuole ripartire con il nucleare con un gap assurdo rispetto agli altri Paesi (ed infatti si rivolge alla Francia) e con investimenti miliardari (circa 23 miliardi) allucinanti. Il tutto per far si che forse nel 2020 potremmo avere delle centrali. Centrali già vecchie, costate un boato di soldi e nel mentre gli altri hanno già investito su altri settori dandoci la paga.

Quello che tento di spiegarti è che ci stanno pigliando per il cxxo, in Gran Bretagna stanno sperimentando centrali a fusione nucleare con il laser, lo stesso principio del sole. Quì mischiano gli interessi giustificandoli come un bene per il Paese ma noi stiamo investendo in una cosa già vecchia trovandoci tra 15 anni o poco più con una tecnologia obsoleta. Per questo chi guarda avnti punta sul rinnovabile poichè ciò che adesso costa X tra 5 anni costerà 1/5 di X producendo 10 volte tanto, chi avrà energia rinnovabile ad alto rendimento avrà in mano un grandissimo potere. Ovviamente devi investirci adesso non tra 20 anni. :D

PS
FAUST perdonaci se stiamo andando così OT, se rompiamo facci un segno. ;)

Alla fine, la differenza è tra un nucleare fatto bene ed uno fatto male. Il timore è che noi siamo capacissimi a farlo peggio...
Con lo stesso metro, però, non vedrei capacità maggiori a far rendere sufficiente l'apporto del rinnovabile, visto che tale traguardo è ben distante anche da chi è partito meglio e prima.
Alla fine, rimarremo indietro in tutti i campi, con qualche produttore di pale eoliche ricco sfondato ed un bel po' di paesaggi sfigurati...
 
flankker66 ha scritto:
FurettoS ha scritto:
renexx ha scritto:
Il tuo discorso è perfettamente condivisibile sul piano degli intenti, ma dal lato pratico lascia il tempo che trova.
Certo che è meglio avere un frigo in classe A, magari +++++++, però il problema è che pochi anni fa il frigo ce l'avevano in 10, adesso ce l'hanno in 10 mila. Guarda i condizionatori: dieci anni fa erano un decimo degli attuali.
E tutto ciò avrà una crescita esponenziale a causa delle economie emergenti.
In più, ora ci accingiamo ad un'ulteriore consumo di proporzioni smisurate, dal momento che introdurremo (mondo occidentale) la mobilità ad energia elettrica.
Di clamoroso il rinnovabile non ha proprio nulla (purtroppo) e giusto le esperienze di Francia e Germania stanno lì a dimostrare che nulla batte il nucleare (ahimè), come rapporto costi/energia prodotta.
Le fonti rinnovabili sono per ora un bel business per chi le produce; che siano ancora pronte per fornire quantità di energia adeguate è ancora un sogno.

Se alla teoria non applichi la pratica non vai da nessuna parte. ;)

La ricerca serve a questo, a migliorare; se nessuno avesse fatto ricerca tu avresti un cellulare ancora grande come un mattone. Invece abbiamo cellulari che 20 anni fa nessuno si sarebbe sognato.

Se si rimane attaccato a vecchi stereotipi difficlmente progredisci. Come tu dici pochi anni fa il frigo ce l'avevano in 10, adesso ce l'hanno in 10 mila, il frigo di allora consumava come 40 di adesso ed inquinava di più, è questo il gioco di equilibri. Idem per i condizionatori, se isoli casa il condizionatore lo usi pochissimo, te lo dico per esperienza. ;)

Da quanti anni esiste il nucleare? Molti direi! 8)
Nello stesso arco temporale e aparità di investimenti le rinnovabili possono fare moltissimo altrochè, se arrivi ad un'efficenza del voltaico all'80% arrivi al paradosso che ogni persona nell'occidente potrebbe raggiugere una buona indipendenza energetica ma quì entra in gioco la voglia di prevaricare gli interessi.
Non voglio fare il buon samaritano ma chi investe in rinnovabile adesso avrà argomenti per il futuro chi non lo fà dipenderà da chi lo ha fatto. Funziona così!

Ciao.

furetto vorrei tanto essere daccordo con te ma nessun paese industrializzato punta tutto sulle energie alternative.
benvengano ma se rifiutiamo il nucleare l'alternativa sarà bruciare gas o carbone che saranno sempre + cari.
se anche obama ha deciso di ripartire col nucleare un motivo ci sarà.
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C'è un motivo solo: i soldi... Trarre energia dal vento o dalle alghe per ora è più un sogno che altro.
 
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