<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Asilo Vicenza: genitori non pagano, bimbi a pane e acqua | Page 13 | Il Forum di Quattroruote

Asilo Vicenza: genitori non pagano, bimbi a pane e acqua

Flameman ha scritto:
Se tutti i bambini un giorno saltassero un pasto non vi sarebbero problemi; il problema è se qualche bambino, non casualmente scelto, lo saltasse.

esatto, non c'è peggior sordo di chi non vuole intendere

si pensa solo alla pancia e non alla psiche dei figli, ed i risultati sono quello che sono

da uomo, da adulto e da padre mi vergogno per loro
 
dando seguito all'attività di presa quanto più possibile informazioni, il buongiorno di Gramellini di oggi mi trova completamente ed irremovibilmente d'accordo.
 
pi_greco ha scritto:
arhat ha scritto:
dando seguito all'attività di presa quanto più possibile informazioni, il buongiorno di Gramellini di oggi mi trova completamente ed irremovibilmente d'accordo.
cheffai istighi?

essia!

25/3/2010

Gita di classe

Un istituto di Pordenone ha organizzato le vacanze-studio degli allievi sulla base del loro reddito: la fascia alta a Londra in un buon albergo, la fascia bassa a Monaco in una pensione abitata dai pidocchi. Faremo causa all?agenzia di viaggi, ha detto il preside, come se il problema fossero i pidocchi. Il problema è aver avuto l?idea di separare i ricchi dai poveri, riproducendo persino in una gita scolastica, emblema della comunità conviviale, quelle differenze sociali che all?interno della scuola semplicemente non devono esistere.

Ma cosa ci sta succedendo? In poco più di una generazione siamo passati dall?egualitarismo diseducativo del «sei politico» al calpestamento di ogni sensibilità e del significato stesso di scuola pubblica. Leggevo con gli occhi sbarrati le spiegazioni del sindaco e dell?assessore, entrambe donne ed entrambe giovani, di quel Comune vicentino che l?altro ieri non ha servito il pranzo a nove bimbi dell?asilo nido perché i genitori non pagano la retta. Mica possiamo darla vinta ai furbi, spiegavano le due amministratrici. Giustissimo, e allora denunciateli. Ma senza smettere di garantire ai figli dei furbi l?identico trattamento riservato ai loro compagni. Sono bambini, non divani pignorabili. Mi spaventa il pensiero di come cresceranno i discriminati di Vicenza e di Pordenone. Ma mi spaventa ancora di più come cresceranno i privilegiati: privi dei vincoli minimi di solidarietà umana, per insegnare i quali la scuola pubblica era nata.

copyright lastampa "buongiorno di massimo gramellini"
 
Epme ha scritto:
Pero' vedi le contraddizioni del sistema ?
A occhio chi ha piu' diritto al pasto ? Il bambino delle elementari o lo studente universitario ?
Come e' possibile che in un sistema scuola in cui gli atenei sono in bancarotta, la ristorazione, che NON e' la mission principale dell'università funzioni perfettamente a carico del sistema ?
Anche perche' alla fine ogni anno per sfornare 1 laureato dai da mangiare ad altri 2-3 persone che si perdono per strada o sono fuoricorso cronici ...

I fuoricorso infatti pagano tasse maggiorate....
Il diritto ad un pasto è, appunto un diritto che andrebbe garantito sia ai bambini dell'asilo, sia a quelli delle elementari, sia agli studenti universitari.
All'Università infatti si pagano le tasse proprio per questo motivo.
Cosa diversa è all'asilo e alle elementari che sono scuole dell'obbligo e quindi gratuite, come è giusto che sia.
;)

A me sembra esempio di civiltà garantire a tutti la fruizione dei servizi pubblici, al dilà di chi vorrebbe istituire sistemi diversi per cui chi può paga e gode e chi non può s'attacca.
;)
 
|Mauro65| ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
Mica possiamo metterci sempre a fare i conticini...
;)
Già, mica che potete fare sempre i "conticini" ...

Cel.jpg


Cel-SI-FI.jpg


http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2009/07/06SIB1136.PDF

La missione dell'Università è quella di garantire il miglior livello di istruzione non certo quello di "lucrare" dovendo portare il bilancio in pareggio tra spese ed entrate.
Per quello ci sono le S.P.A.
Se per garantire un alto livello di istruzione ci vuole 1 docente ogni 20 studenti è giusto che ci sia.

L'Università, così come le scuole NON SONO SPA.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
pi_greco ha scritto:
confermo io all'università pagavo pochissimo da laureato (borsista e assistente) e nulla da studente (borsista) (Torino)

Come è sacrosanto che sia.

In base a cosa, esattamente, se posso chiedere?

Stato sociale.

Se Pi_greco non paga vuol dire che era borsista e ci sono delle condizioni affinchè si possa elargire borse di studio.
 
FedeSiena ha scritto:
La missione dell'Università è quella di garantire il miglior livello di istruzione non certo quello di "lucrare" dovendo portare il bilancio in pareggio tra spese ed entrate.
Per quello ci sono le S.P.A. Se per garantire un alto livello di istruzione ci vuole 1 docente ogni 20 studenti è giusto che ci sia.
L'Università, così come le scuole NON SONO SPA.
Nessuno discute sull'importanza dell'educazione e sulla necessità di fare sacrifici.
Solo che, permettimi, è davvero stancante sentirti magnificare le qualità dell'ottima Toscana, quando ometti di precisare, tanto per fare un esempio, che Unisiena ha generato un buco spaventoso (decine di milioni di euro) per Contributi previdenziali non pagati, e che sono stati "ripianati" con una strabiliante operazione di lease - back.
Anche a me piacerebbe non pagare per anni i DM10 e poi farmi finanziare dall'Inps con una simile operazione
Peccato che se mi permetto di non onorare un solo DM10 mi bloccano (giustissimamente) il Durc
Allora, per piacere, visto che tutto il mondo è paese, finiamo.a di raccontare le favolette
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
Epme ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
99octane ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
belpietro ha scritto:
invece della gente che non paga da mangiare per i propri figli, non fa schifo, vero?

La scuola è un diritto di tutti, ed è imprescindibile da qualsivoglia Stato voglia definirsi "civile".
Il diritto all'istruzione (che si concreta anche nelle forme di cui sopra) dovrebbe essere garantito in modo pieno ed esclusivo dallo Stato.

Rimane il fatto che quello è un asilo, non una "scuola", ma sono differenze più giuridiche che "pratiche".

La fruizione di questi servizi deve essere a carico delle Aziende Regionali per il diritto allo Studio.

E...?
Cosa c'entra il diritto allo studio con la mensa? Non capisco.

E' lo stesso motivo per cui io ogni giorno mangio questo:

if9zl3.jpg


spendendo 2.50 Euro

Il pasto è fornito dal DSU: Azienda Regionale per il Diritto allo Studio.
(se guardi in alto a destra c'è pure il logo DSU Toscana sulla tovaglietta)

Se non mangi, come fai a studiare?
:rolleyes:

Oddio: sorge una domanda. Un pasto analogo quanto ti costerebbe in un ristorante/trattoria ?
Ovvero quanto spenderesti a casa per preparartelo ?

Mah non so al ristorante penso sui 20 Euro.
A casa forse 6-7....

Per questo c'è il DSU.

La foto è fatta da me, per rendere partecipi tutti quanti di come funzioni bene il DSU in Toscana e di quanto la Regione investa in questo tipo di servizi.
Ho 4 tipi di scelta a mensa:

- Mensa normale (primo, secondo, contorno, dolce, bibita e panino)
- Carne (carne alla piastra, contorno, dolce, bibita)
- Pasta (pasta, contorno o dolce, bibita)
- Pizza (pizza e patate fritte, dolce, bibita)

Tutti i menu costano 2.50 euro e gli studenti borsisti non pagano niente.

In Toscana si sta bene, checchè se ne dica, i pulmini per i bambini sono tutti Mercedes Viano sempre nuovissimi con il doppio accompagnatore a bordo e gli asili hanno le liste di attesa più brevi d'Italia.
Pensa che la Regione da un bonus di 400 Euro al mese per ogni anziano che vive in casa oltre i 92 anni (i miei nonni, 99 e 97 anni prendono entrambi il bonus).

Fidati, in Toscana si sta bene!!!
Cosa c'entra col tema oggetto della discussione? Mistero della fede.
L'abbiamo capito che in Toscana si sta bene, stiamo tutti organizzando il trasferimento a Siena ;)
C'entra perche' stiamo parlando di ristorazione scolastica.
Da una parte abbiamo bambini delle elementari a tempo pieno sfamati con un panino.
Dall'altra universitari con menu' da ristorante a spese della collettivita'.
 
FedeSiena ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
pi_greco ha scritto:
confermo io all'università pagavo pochissimo da laureato (borsista e assistente) e nulla da studente (borsista) (Torino)

Come è sacrosanto che sia.

In base a cosa, esattamente, se posso chiedere?

Stato sociale.

Se Pi_greco non paga vuol dire che era borsista e ci sono delle condizioni affinchè si possa elargire borse di studio.

Mi interessavano le condizioni, in effetti. Quelle per cui un'Università, che notoriamente non è un ristorante, debba investire fondi ( tanti fondi ) in un'attività che non è esattamente il suo "core business". A meno di studenti indigenti e meritevoli, che ovviamente vanno gestiti a parte e con il massimo aiuto.
 
http://www.regione.toscana.it/regio.../visualizza_asset.html?id=145017&pagename=503

ANSA) - SIENA, 30 LUG (2009) - L'università di Siena ha estinto i propri debiti nei confronti dell'Inpdap, derivanti dai contributi dovuti e non pagati dal 2004 al 2007 e della quota di debito in scadenza nell'anno 2011. La conclusione dell'iter c'é stata oggi a Roma con la firma dell'intesa tra ateneo e istituto. Tra more e arretrati l'università doveva all'istituto di previdenza circa 95 milioni di euro. L'accordo con l'Inpdap era stato raggiunto lo scorso 19 marzo e riguardava le posizioni contributive previdenziali di oltre tremila dipendenti. Di "passo significativo nella soluzione della crisi finanziaria, fondamentale per proseguire nel percorso di risanamento e di rilancio dell'ateneo" ha parlato il rettore Silvano Focardi. Per la copertura del debito, l'ateneo ha già provveduto alla vendita dello stabile di San Niccolò (sede delle facoltà di lettere e di ingegneria) proprio all'istituto di previdenza. I debiti dell'ateneo senese restano ancora di notevoli proporzioni. Per sanare le casse si provvederà probabilmente alla cessioni di altri immobili di proprietà dell'ateneo (il policlinico Le Scotte alla Regione Toscana o, in alternativa, un 'pacchetto' di immobili comprendenti due palestre, la Certosa di Pontignano e le Segreterie Bandini) mentre è ancora in stand-by la richiesta di una linea di credito alla banca Mps dopo le delucidazioni richieste da quest'ultima su alcuni punti del Piano di Risanamento. Infine in questi giorni, dopo una prima bocciatura da parte del Ministero, si attende la pubblicazione sul sito del Miur della graduatoria dei 'premi' spettanti agli atenei per capire quanti soldi arriveranno. (ANSA).

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