<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Asilo Vicenza: genitori non pagano, bimbi a pane e acqua | Page 16 | Il Forum di Quattroruote

Asilo Vicenza: genitori non pagano, bimbi a pane e acqua

PanDemonio ha scritto:
Se non ricordo male, la destinazione e durata della gita è sempre stata oggetto di "contrattazione" tra studenti e corpo docente. Di norma la maggioranza degli studenti suggerisce una destinazione e il preside, se la trova appropriata, approva.
Avendo la maggioranza degli studenti scelto Londra, i meno abbienti - semplicemente - non avrebbero avuto alcuna gita. ESCLUSIVAMENTE a causa del censo.

Normalmente la gita deve essere un momento di aggregazione e condivisione tra gli studenti. Mettere un paletto molto alto per escludere una bella fetta di studenti significa andare in vacanza e "discriminare gli altri".
Esattamente come fare le settimane bianche o cose del genere.
Devi cercare di mettere nelle condizioni tutti di poter partecipare.
E' una scuola non un rotary club.
Piuttosto intervieni con i soldini per i meno abbienti....
 
pi_greco ha scritto:
bello l'OT nell' OT in OT, mi rincuora chel a geografia sia di nteresse, chissà se interessa anche ai bimbi senza mensa

il post doveva già essere chiuso (nel senso di mancanza di ulteriori 3D); e quanto vuoi andare avanti con sta storia?
 
silverrain ha scritto:
Le gite non si fanno per ricchi e per poveri. Si fanno per tutti.
Quindi o tutti a Londra o tutti a Monaco. O tutti in aereo o tutti in treno.
Se vuoi fare la gita chic te la fai con i tuoi genitori, ma almeno a scuola, per favore, tutti uguali senza distinzione di razza censo o religione.
Che siano solo i voti (scolastici) a far la differenza... :(
Stranamente,
questa volta concordo con te.
C'è da dire che spesso, in cso come questi, la responsabilità grava più sui genitori che non sui docenti, nel senso che i secondi sono ostaggio dei primi (e dei loro malcomportamenti)
 
Epme ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
|Mauro65| ha scritto:
Fede son davvero contento di leggerti in questi termini
Ciascuna Regione ha proprie eccellenze e proprie disgrazie
Dovremmo sempre cercare di prendere il meglio del meglio gli uni dagli altri ;)

Io parlo di quello che conosco, siccome conosco Udine perchè mia nonna è Friulana posso dire che Udine è tenuta meglio che Siena. Peccato che non sia altrettanto bella (almeno per i miei gusti, ma la bellezza di Siena non è certo merito nostro).....
Ravenna e Ferrara le conosco e ne parlo bene, così come parlo bene di Bologna (con tutti i caveat del caso).

Conosco bene anche altre città del sud Italia su cui non mi esprimo onde evitare di scatenare polemiche Nord vs Sud.
;)

PS: conosco anche l'Austria in cui i miei genitori vogliono comprare una casa e posso solo dire che è un bel pezzetto avanti a noi. :?
Ravenna e Ferrara in effetti da quello che ricordo sono cittadine ben gestite. Anche Padova mi fece un'ottima impressione. Bologna molto meno. Ma, come è normale, man mano che aumentano le dimensioni del centro urbano governare e gestire bene il territorio diventa sempre più difficile e le problematiche aumentano esponenzialmente.
Siena è sostanzialmente un paese(50mila abitanti), Ravenna e Ferrara sono più grandicelle ma rimangono comunque piccole cittadine. Per Bologna il discorso cambia. Vero è che ci sono anche paesi e piccole cittadine(in particolare nel mezzogiorno) governate da cani.

Siena conta 60.000 abitanti residenti ma la popolazione "reale" arriva anche a 100.000 abitanti con gli studenti...

Qualcuno malignamente commenterebbe
"Grazie, visto che si mangia cosi' bene e a quei prezzi ..."
Praticamente l'Universita' sfama l'equivalente o quasi di tutta la città .....
Stiamo parlando di un business mica da poco ..

allora è per questo che la uni di Siena è la più indebitata d'Italia? è sono di almeno 150 mln di euro (qualcuno dice 250) ;)
 
silverrain ha scritto:
PanDemonio ha scritto:
Non si è preclusa ad alcuno studente la possibilità di andare alla gita a Londra, bensì si è offerta un'alternativa low-cost a chi non poteva affrontare la spesa prospettata.

In nessun modo si possono incolpare i dirigenti scolastici di classismo, né tantomeno è possibile attribuire loro la responsabilità dell'infestazione da pidocchi avvenuta a Monaco.

Al contrario trovo encomiabile l'aver tentato di assicurare a tutti la partecipazione ad una gita di svago e cultura, oltrepassando il problema pecuniario.

IMHO stavolta Gramellini ha preso un bel granchio... 8)

Le gite non si fanno per ricchi e per poveri. Si fanno per tutti.
Quindi o tutti a Londra o tutti a Monaco.
O tutti in aereo o tutti in treno.
Se vuoi fare la gita chic te la fai con i tuoi genitori, ma almeno a scuola, per favore, tutti uguali senza distinzione di razza censo o religione.
Che siano solo i voti (scolastici) a far la differenza... :(
Beh questo varrebbe se la gita fosse "offerta" dalla scuola o obbligatoria.
Ma se ti chiedono (per dire) 500 euro per mandare il figliolo a Londra e 250 a Monaco è discriminazione ?
Se l'opzione fosse stata solo quella da 500 euro avremmo una vera discriminazione per censo, perche' non tutti possono permetterselo.
Per quanto magari i principini a Londra magari ci sono gia' stati molte volte e preferiscono vedere Monaco (o viceversa).
Ovvero anche il genitore facoltoso ma "accorto" potrebbe decidere che non è detto che valga la pena di spendere tanti soldi per una gita scolastica.
Tra l'altro l'articolo non dice se e quanti sono rimasti direttamente a casa ....
 
PanDemonio ha scritto:
Fede, Epme... siete

off-topic.gif


e pure da un bel pezzo.

:rolleyes:

Mi pare che lo sia tutta la discussione, o sbaglio ?
 
Epme ha scritto:
[
Ma se ti chiedono (per dire) 500 euro per mandare il figliolo a Londra e 250 a Monaco è discriminazione ?

Per me si.
Perché io ho visto quand'ero gagno cosa significava avere compagni poveri che non potevano permettersi di andare in gita. Il risultato la scelta di un posto più agevole e magari qualche aiutino economico dato attraverso la scuola ma con l'aiuto volontario degli altri genitori.
Già erano "sfigati" di loro, ma mia madre (e la maggior parte degli altri genitori) non avrebbe mai permesso che fosse un problema di soldi a far stare a casa quei bambini/ragazzi: o tutti o nessuno.
 
silverrain ha scritto:
Epme ha scritto:
[
Ma se ti chiedono (per dire) 500 euro per mandare il figliolo a Londra e 250 a Monaco è discriminazione ?

Per me si.
Perché io ho visto quand'ero gagno cosa significava avere compagni poveri che non potevano permettersi di andare in gita. Il risultato la scelta di un posto più agevole e magari qualche aiutino economico dato attraverso la scuola ma con l'aiuto volontario degli altri genitori.
Già erano "sfigati" di loro, ma mia madre (e la maggior parte degli altri genitori) non avrebbe mai permesso che fosse un problema di soldi a far stare a casa quei bambini/ragazzi: o tutti o nessuno.

non credo che sia discriminazione.
discriminazione sarebbe se si fosse proposta una gita che costa qualche migliaio di euro, che a prescindere si sa già per molti (soprattutto chi di figli ne ha più d'uno) che sarà non agevolmente sostenibile.
credo che quella lì sia semplicemente una scelta molto sbagliata.

mi spiego: si cerca di organizzare una gita, c'è l'occasione e per le più svariate ragioni (che non necessariamente sono economiche; può essere anche la disponibilità di tempo o altro) non tutti riescono a partecipare

a quel punto si decide: si priva la classe di una possibilità magari anche culturale, e si abbassa il target (e poi magari c'è ancora qualcuno che non può) oppure chi vuole / può va nella scelta 1 e chi non vuole/può opta per la 2.

questo tipo di scelta mi sembra sbagliatissima; fosse anche che si facessero due gite a costo pari solo per seguire le preferenze, sarebbe sbagliatissima, la scuola non è una agenzia di viaggi.

nella mia scuola abbiamo dovuto fare questa stessa scelta quest'anno, non per ragioni di denaro ma per ragioni di disponibilità; abbiamo annullato tutto proprio perché sarebbe stato inaccettabile escludere qualcuno.
è spiaciuto, molto, ma secondo me abbiamo fatto l'unica scelta possibile
 
silverrain ha scritto:
PanDemonio ha scritto:
Se non ricordo male, la destinazione e durata della gita è sempre stata oggetto di "contrattazione" tra studenti e corpo docente. Di norma la maggioranza degli studenti suggerisce una destinazione e il preside, se la trova appropriata, approva.
Avendo la maggioranza degli studenti scelto Londra, i meno abbienti - semplicemente - non avrebbero avuto alcuna gita. ESCLUSIVAMENTE a causa del censo.

Normalmente la gita deve essere un momento di aggregazione e condivisione tra gli studenti. Mettere un paletto molto alto per escludere una bella fetta di studenti significa andare in vacanza e "discriminare gli altri".
Esattamente come fare le settimane bianche o cose del genere.
Devi cercare di mettere nelle condizioni tutti di poter partecipare.
E' una scuola non un rotary club.
Piuttosto intervieni con i soldini per i meno abbienti....
Negativo. Soprattutto la parte evidenziata.

Se posso trovarlo giusto, anzi NECESSARIO, nel caso della refezione dei bambini dell'asilo, non posso che rifiutare l'idea di riversare parte del costo di una gita sulle spalle della già debilitata amministrazione scolastica.

Se invece che Londra avessero scelto Dubai cosa avrebbe dovuto fare la scuola? Ipotecare gli edifici per permettere a tutti di andare ad ammirare il deserto?

La gita di fine anno non è indispensabile, come non lo è la settimana bianca. E' un "di più" che lo studente può cogliere o meno, con tutti i risvolti del caso.

In treno ci sono la prima e la seconda classe, così come in aereo ci sono la business e la economy. Esistono auto di lusso e low-cost, haute couture e Oviesse. Negare questa realtà appiattendo la scelta al livello inferiore, o peggio coprendo le maggiori spese del livello superiore significa dare un cattivo messaggio educativo. Dei ragazzi abbastanza grandi da poter andare in gita all'estero hanno invece sicuramente tutti gli strumenti per metabolizzare senza problemi il fatto che, sì, nella vita non tutto è dovuto, non tutto è facile, non tutto si può avere, e che si può essere felici anche accontentandosi di qualcosa di meno del massimo.
 
belpietro ha scritto:
non credo che sia discriminazione.
discriminazione sarebbe se si fosse proposta una gita che costa qualche migliaio di euro, che a prescindere si sa già per molti (soprattutto chi di figli ne ha più d'uno) che sarà non agevolmente sostenibile.
credo che quella lì sia semplicemente una scelta molto sbagliata.

Sai i portafogli possono sempre essere una sorpresa. Ci sono famiglie per cui 100 euro è molto da sottrarre al loro bilancio famigliare.
Certo se la gita fosse del (metti qui liceo chic di Milano/Torino/Roma...) probabilmente non ci sarebbe questo problema.
Ma a parte la parola discriminazione sono perfettamente d'accordo con te.
:)

belpietro ha scritto:
fosse anche che si facessero due gite a costo pari solo per seguire le preferenze, sarebbe sbagliatissima, la scuola non è una agenzia di viaggi.

Sottoscrivo in pieno. :)
 
PanDemonio ha scritto:
Se posso trovarlo giusto, anzi NECESSARIO, nel caso della refezione dei bambini dell'asilo, non posso che rifiutare l'idea di riversare parte del costo di una gita sulle spalle della già debilitata amministrazione scolastica.

Se la gita è un momento di istruzione allora la scuola può e deve intervenire verso i meno abbienti oppure scegliere un "qualcosa" che sia più disponibile per le famiglie.

PanDemonio ha scritto:
Se invece che Londra avessero scelto Dubai cosa avrebbe dovuto fare la scuola? Ipotecare gli edifici per permettere a tutti di andare ad ammirare il deserto?

O magari, semplicemente, scegliere una gita a Roma in una pensioncina pulita e onesta. Chettefaschifo? :D

PanDemonio ha scritto:
La gita di fine anno non è indispensabile, come non lo è la settimana bianca. E' un "di più" che lo studente può cogliere o meno, con tutti i risvolti del caso.

Dato che viene organizzata dalla scuola fa parte del momento educativo. Quindi ci deve essere la sensibilità e l'intelligenza di scegliere un qualcosa accessibile a tutti.
Cosa c'è di educativo nel dire: i ricchi aragoste e champagne, i poveri tonno in scatola e gazzosa?
E il prossimo passo qual'è?
La mensa a due qualità?
Oppure la palestra con le macchine della topgym per uno e quella accessibile ma non abitabile per gli altri?
 
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