passerotti ha scritto:
Innanzitutto, a prescindere dai criteri legislativi di omologazione, andava spiegato meglio che una lampada a scarica non è una sorgente luminosa di tipo "puntiforme" : per forza di cose quindi se viene inserita in un'ottica parabolica con rifrattore tradizionale si perde il controllo dell'emissione.
Lo dicono, tra la fine di pag. 223 e l'inizio di pag. 224
Ovvie quindi le debordazioni di flusso rilevate. Ecco perché quasi tutti i fari allo xenon di primo impianto hanno il rifrattore lenticolare, condizione pressoché indispensabile per il perfetto controllo del fascio luminoso emesso.
Ma anche no, basti pensare alle numerose giapponesi e Renault che hanno un impianto mono - xeno (solo anabbagliante) con parabola aperta tradizionale (ovviamente calibrata per le sorgenti "D". E' una soluzione molto meno raffinata delle bixeno lenticolari, ma è anche un buon compromesso tra costo e resa (i giapponesi sono pragmatici)
Si dovevano invece affrontare le problematiche del bixenon delle H4, lampade che sono presenti nella maggior parte dei veicoli.
Le H4 sono oramai riservate alle utilitarie, stanno sparendo a favore delle H7 che, con la doppia parabola, offrono rese migliori. In ogni caso, visto il doppio filamento, i risultati del test sarebbero stati ancora più "sconvolgenti"
Inoltre dovrebbero avere i lavafari ed il controllo automatico del livello.
In effetti le norme tecniche impongono il lavafari ed un correttore d'assetto, anche manuale. Quello automatico non è obbligatorio, è solo una buona prassi adottata volontariamente dalle case
Ancora i costruttori si ostinano a riservare i fari allo xenon alle auto di alta gamma facendoli pagare un occhio della testa.
Considera che una lampada di ricambio di buona marca dal ricambista generale viene sugli 80 - 100 euro ... poi c'è l'automatismo di regolaziuone ed il lavafari, nonché un'ottica di migliore qualità ... su un'utilitaria peserebbe troppo, ma in effetti su vetture di segmenti superiori il prezzo come optional è un po' troppo elevato. Inoltre, sulle vetture premium oramai vendono come optional un pacchetto costituito da bixeno + adattivi (che non sono la fesseria del fendi che si accende in curva, ma un faro molto compleso che modula la luce in funzione di velocità, tipo di strada e condizioni ambientali ... l'ho provato, è spettacolare, i 1.500 euro che mediamente quota a listino, ben sapendo che sono un prezzo "gonfiato", comunque li spenderei quasi volentieri.
I fari alogeni poi spesso vengono alimentati a tensioni più basse peggiorando la resa sulla strada.
rammento i problemi che ti hanno afflitto sulla Panda ... considera però che certe taccagnerie sono (purtroppo) consuetudine solo su certi marchi
A volte si ricorre alle lampade alogene miracolose di marca (che durano meno ore) quando basterebbe impiegare quelle normali semplicemente adeguando la sezione dei cablaggi di alimentazione.
Non mi trovi d'accordo: su vetture costruite senza "braccino corto" e con cablaggi fatti davevro come si deve, ho notato ampia differenza tra le lampade long life con cui alcune case equipaggiano di fabbrica le loro vetture e le lampade "speciali" (che uso abitualemente, pur sapendo che ovviamente durano di meno). E parliamo di bulbi di primaria qualità (per capirci, Philips o meglio ancora Osram). In mezzo (sia come durata sia come luminosità) stanno le lampade "standard" (sempre di primario fabbricante). La differenza tra i due estremi è notevole