<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Articolo sui fari allo xenon after market | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Articolo sui fari allo xenon after market

Hai ragione!!!!

GheddoStella ha scritto:
alkiap ha scritto:
L'Unione Europea ha approvato una normativa che rende obbligatorio per futuri veicoli (non ricordo la data di entrata in vigore, mi pare sia nel corso del 2011) la possibilità di sostituire qualsiasi lampadina dei gruppi ottici in maniera agevole
E serve l'unione europea per rendere obbligatoria una cosa ovvia? Maledetti ingegneri :twisted:
 
Progettare significa prevedere prima quello che sarà fatto.
Che in un'auto ci debbano essere anche i fari è ovvio.
Ma perché se li dimenticano e non lasciano uno spiraglio per accedere alle lampadine?

alkiap ha scritto:
Si, assurdamente è servita l'UE, altrimenti guarda cosa ti progettano:
sulla mia Crossfire il manuale d'officina consiglia, per i gruppi ottici anteriori, di:
-smontare la ruota dal lato ove si sostituisce la lampadina
-rimuovere un apposito sportello nel passaruota
-rimuovere 4 dadi (stretti peraltro in durissimi di fabbrica)
-rimuovere il gruppo ottico
-sostituire la lampadina
-ripetere le operazioni sopra in ordine inverso per rimontare tutto

In realtà, lavorando con uno specchio (l'unico modo di far passare le mani è lavorare al contrario, semisdraiati sul cofano) e spostando temporaneamente un manicotto del radiatore, nel giro di un'ora sono riuscito a sostiture l'anabbagliante lato passeggero (quello guidatore è un pelo più semplice... ). Ora che ho fatto la mano, riesco in circa 15 minuti, a patto di avere illuminazione sufficiente - luce del sole o torcia tenuta da una seconda persona!

Se non altro, i fari illuminano bene di notte
 
Riguardo ai gruppi ottici conta molto la progettazione fotometrica.
Tutti si saranno accorti che certe auto, dotate della solita lampada H7, illuminano meglio la strada di altre.
Motivo? Il rendimento del faro.
Un faro Valeo o Hella è più performante di altri.

Riguardo allo xenon aftermarket ritengo che l'unica strda percorribile sia quella delle ottiche lenticolari con lampade da 4300°K..

suiller ha scritto:
io ho montato le philips night vision ( o qualcosa del genere) sulla yaris (nuova serie) ed a parte le bestemmie per sostituire la luce sx devo dire che un minimo di differenza si vede anche ad occhio nudo, non saprei se per via della diversa rifrazione della luce ma ho proprio voluto lasciare una vecchia lampadina prima di cambiare anche quella per vedere appunto la differenza... e vi garantisco che c'è!

indi x cui il mio suggerimento è se si vuole migliorare un minimo la visibilità notturna e se non si vuole necessariamente passare al costoso xenon conviene orientarsi su di un semplice cambio lampade a scelta fra una delle 2 marche (Osram & Philips) come suggerito dall'articolo di 4R

quindi in soldoni o si fa un impianto xenon serio (di marca) oppure si cambiano le lampade con delle complementari ma di qualità eccelsa (appunto le 2 famose marche), tralasciando cinesate varie a prezzi di saldo... 8)
 
Ma per smontare il faro non devono svitare anche il paraurti?

suiller ha scritto:
passerotti ha scritto:
Mi piacerebbe leggere le istruzioni che Toyota fornisce alle sue officine per cambiare le lampade H4.

te lo dico io poichè avevo chiesto all'epoca in officina toyota... fanno che smontare ed estrarre il faro, ci mettono 5 minuti ma non mi piace x nulla l'idea... rischiano di rimontartelo alla caxxo con tutte le conseguenze del caso (condensa)

fidati... ritieniamoci fortunati, il problema almeno su yaris, è solo il faro sx che è coperto dalla scatola fusibili, ma con un pò di pazienza (e qualche graffio) si riesce
 
Gli xenon mono di primo impianto però non è che soddisfano: quando si mette l'abbagliante si nota diversa temperatura di colore e la disparità di potenza luminosa.
Sulla mia Touran del 2004 ho i bixenon. Perfetti.
Sulla Yaris di mio padre ho le Philips xtreme ma non fanno tanto di più di quelle di serie perché la Yaris ha un faro di qualità ed una alimentazione corretta (circa 13, 5 volt a motore acceso).
La Panda invece, di cui conosci le problematiche, se non rifai un sistema di alimentazione a relé derivato direttamente dalla batteria alimenta le lampade a poco più di 12 volt. In questo caso la solita Philips Xtreme non la si apprezza più. E il confronto con la Yaris è improponibile.

|Mauro65| ha scritto:
passerotti ha scritto:
Innanzitutto, a prescindere dai criteri legislativi di omologazione, andava spiegato meglio che una lampada a scarica non è una sorgente luminosa di tipo "puntiforme" : per forza di cose quindi se viene inserita in un'ottica parabolica con rifrattore tradizionale si perde il controllo dell'emissione.
Lo dicono, tra la fine di pag. 223 e l'inizio di pag. 224

Ovvie quindi le debordazioni di flusso rilevate. Ecco perché quasi tutti i fari allo xenon di primo impianto hanno il rifrattore lenticolare, condizione pressoché indispensabile per il perfetto controllo del fascio luminoso emesso.
Ma anche no, basti pensare alle numerose giapponesi e Renault che hanno un impianto mono - xeno (solo anabbagliante) con parabola aperta tradizionale (ovviamente calibrata per le sorgenti "D". E' una soluzione molto meno raffinata delle bixeno lenticolari, ma è anche un buon compromesso tra costo e resa (i giapponesi sono pragmatici)

Si dovevano invece affrontare le problematiche del bixenon delle H4, lampade che sono presenti nella maggior parte dei veicoli.
Le H4 sono oramai riservate alle utilitarie, stanno sparendo a favore delle H7 che, con la doppia parabola, offrono rese migliori. In ogni caso, visto il doppio filamento, i risultati del test sarebbero stati ancora più "sconvolgenti"

Inoltre dovrebbero avere i lavafari ed il controllo automatico del livello.
In effetti le norme tecniche impongono il lavafari ed un correttore d'assetto, anche manuale. Quello automatico non è obbligatorio, è solo una buona prassi adottata volontariamente dalle case

Ancora i costruttori si ostinano a riservare i fari allo xenon alle auto di alta gamma facendoli pagare un occhio della testa.
Considera che una lampada di ricambio di buona marca dal ricambista generale viene sugli 80 - 100 euro ... poi c'è l'automatismo di regolaziuone ed il lavafari, nonché un'ottica di migliore qualità ... su un'utilitaria peserebbe troppo, ma in effetti su vetture di segmenti superiori il prezzo come optional è un po' troppo elevato. Inoltre, sulle vetture premium oramai vendono come optional un pacchetto costituito da bixeno + adattivi (che non sono la fesseria del fendi che si accende in curva, ma un faro molto compleso che modula la luce in funzione di velocità, tipo di strada e condizioni ambientali ... l'ho provato, è spettacolare, i 1.500 euro che mediamente quota a listino, ben sapendo che sono un prezzo "gonfiato", comunque li spenderei quasi volentieri.

I fari alogeni poi spesso vengono alimentati a tensioni più basse peggiorando la resa sulla strada.
rammento i problemi che ti hanno afflitto sulla Panda ... considera però che certe taccagnerie sono (purtroppo) consuetudine solo su certi marchi

A volte si ricorre alle lampade alogene miracolose di marca (che durano meno ore) quando basterebbe impiegare quelle normali semplicemente adeguando la sezione dei cablaggi di alimentazione.
Non mi trovi d'accordo: su vetture costruite senza "braccino corto" e con cablaggi fatti davevro come si deve, ho notato ampia differenza tra le lampade long life con cui alcune case equipaggiano di fabbrica le loro vetture e le lampade "speciali" (che uso abitualemente, pur sapendo che ovviamente durano di meno). E parliamo di bulbi di primaria qualità (per capirci, Philips o meglio ancora Osram). In mezzo (sia come durata sia come luminosità) stanno le lampade "standard" (sempre di primario fabbricante). La differenza tra i due estremi è notevole
 
mi risulta che la stragrande maggioranza delle auto utilizzi lampade h7, forse tra le auto recenti l'unica ad utilizzare h4 è Grande punto.
Quanto alla luce degli xenon proprio il fatto di essere più bianca e dunque più simile alla luce solare è il grande vantaggio per il guidatore. perchè dici l'esatto opposto?
 
passerotti ha scritto:
Sul numero di gennaio Quattroruote si è interessata delle lampadine "miracolose" ed in particolar modo di quelle allo xenon.
Le prove, eseguite nel laboratorio dell'AL, si sono limitate ad affrontare i parametri distribuzione flusso luminoso e abbagliamento.
L'articolo, a mio avviso, poteva essere più completo.
Innanzitutto, a prescindere dai criteri legislativi di omologazione, andava spiegato meglio che una lampada a scarica non è una sorgente luminosa di tipo "puntiforme" : per forza di cose quindi se viene inserita in un'ottica parabolica con rifrattore tradizionale si perde il controllo dell'emissione. Ovvie quindi le debordazioni di flusso rilevate. Ecco perché quasi tutti i fari allo xenon di primo impianto hanno il rifrattore lenticolare, condizione pressoché indispensabile per il perfetto controllo del fascio luminoso emesso.
Inserire quindi una lampadina allo xenon al posto di una H1 e di una H7, se non c'è la lente davanti, provoca inevitabilmente abbagliamento. La cosa peggiora se si esegue la modifica delle H4. Le "bixenon after market" diventano abbaglianti semplicemente perché viene attratta da una elettrocalamita una scheramtura che scopre la parte inferiore della lampada.
In questo caso l'abbagliante perde di profondità perché l'arco luminoso si trova leggermente più avanti. Peggio ancora se invece della schematura viene arretrato l'intero bulbo. Le bixenon di primo impianto invece consistono in un faro lenticolare cui viene inserita o meno una schermatura nella parte inferiore della lampada.
La prova di laboratorio è stata eseguita su un faro della Golf sulla sola luce anabbagliante. Si dovevano invece affrontare le problematiche del bixenon delle H4, lampade che sono presenti nella maggior parte dei veicoli.
Un altro concetto omesso è stato quello della temperatura di colore. Quasi tute le xenon aftermarket partono da un temperatura di colore superiore ai 6000°K quando quelle di primo impianto sono 4300°K. La luce più bianca, anche se l'illuminamento è pressoché doppio sulla strada, peggiora la percezione ed il contrasto.
Quindi appurato che le semplici lampade allo xenon inserite al posto delle H1, H7 e H4 fanno più luce ma fanno decadere il controllo del flusso luminoso, si conclude che emettono anche maggiori raggi ultravioletti che rovinano il rifrattore di materiale plastico. Inoltre dovrebbero avere i lavafari ed il controllo automatico del livello.
A dire il vero, invece di dedicarsi alle sole lampade, si poteva verificare in laboratorio gli ultimi kit xenon lenticolari. Questi non sono altro che dei veri gruppi ottici con ottica lenticolare da inserire, previo smontaggio del rifrattore, all'interno della parabola e da innestare nel foro della lampada originale.
Ultime note.
Ancora i costruttori si ostinano a riservare i fari allo xenon alle auto di alta gamma facendoli pagare un occhio della testa. I fari alogeni poi spesso vengono alimentati a tensioni più basse peggiorando la resa sulla strada.
A volte si ricorre alle lampade alogene miracolose di marca (che durano meno ore) quando basterebbe impiegare quelle normali semplicemente adeguando la sezione dei cablaggi di alimentazione.
Inoltre in fase di omologazione non viene verificata né l'uniformità del flusso luminoso e neppure la possibilità di sostituzione della lampada bruciata (che in molte auto richiede il ricovero in officina!).
Visto che si parla di sicurezza è bene "fare Luce" sui fari......
Preposto che montare fari allo xeno e' vietato, e per ottimi motivi, e fatti salvi alcuni casi davvero particolari (su certe moto) farlo e' davvero un bell'indice di menefreghismo verso il prossimo, faccio alcune precisazioni.
- Nemmeno una lampada H4 e' una sorgente di luce puntiforme. Nemmeno un led lo e'. Il problema principale degli HID aftermarket nel riflettore standard, e' che non solo disperde, ma la temperatura d'esercizio elevata puo' danneggiare il riflettore, e la cospicua emissione di ultravioletti gia' citata non fara' che peggiorare le cose producendo rapido deterioramento del cupolino ottico del faro.
- Potresti citare un riferimento per la temperatura di colore? Perche' non c'e' assolutamente alcun motivo per cui le lampade di primo equipaggiamento debbano essere 4300 °K e quelle aftermarket debbano essere 6000 °K. Le lampade HID possono avere temperature di colore qualsiasi, tra 4300 e 12000 °K. Tutte le xeno che ho avuto modo di provare (rigorosamente di primo equipaggiamento) avevano una temperatura di colore stimabile a occhio tra i 5000 e i 6000 °K (sono appassionato di fotografia da piu' di vent'anni e ho un occhio decente in materia).
Questa e' la temperatura di colore cui l'occhio umano e' piu' percettivo, e che fornira' la luminosita' percepita maggiore a parita' di luminosita' emessa.
Non tutta la luce infatti e' ugualmente percepita dall'occhio umano, che perde di percezione (a parita' di energia luminosa emessa) piu' si va verso il rosso, e ancora di piu' verso il blu (colore cui l'occhio umano e' davvero poco sensibile, e che provoca affaticamento della retina).
- La sezione dei cavi non c'entra niente con la questione. Parli di "tensione piu' bassa", ma sia l'impianto tradizionale come gli xenon funzionano a 12 volt, e la sezione del cavo non ha nulla a che fare con la tensione. E' invece correlata all'amperaggio, e i fari HID, all'accensione, hanno un picco di amperaggio molto elevato: per questo necessitano di cavi di sezione maggiore.

Per il resto, tutto sacrosanto.
In effetti, l'unica cosa sensata che si potrebbe dire e' "NON MONTATELI!".
L'unica eccezione e' in taluni casi il montaggio su motocicli, dove possono aiutare davvero tanto a vedere.
 
kaponord ha scritto:
Verissimo. Due fari alogeni alimentati alla giusta tensione sono più che suffiicienti per vedere. &lt;snip&gt;

Questa, permettimi, e' un'opinione.
I fari xeno (quelli secondo tutti i sacri crismi, non degli HID montati a capocchia nel riflettore standard) garantiscono una visibilita' notevolmente migliore, sia per la miglior percezione che l'occhio umano ha della loro luce, piu' simile a quella naturale, sia per la miglior luminosita' e il miglior controllo ottico che il faro HID garantisce.
 
passerotti ha scritto:
Riguardo ai gruppi ottici conta molto la progettazione fotometrica.
Tutti si saranno accorti che certe auto, dotate della solita lampada H7, illuminano meglio la strada di altre.
Motivo? Il rendimento del faro.
Un faro Valeo o Hella è più performante di altri.

Riguardo allo xenon aftermarket ritengo che l'unica strda percorribile sia quella delle ottiche lenticolari con lampade da 4300°K..

La temperatura di 4300 °K e' ampiamente troppo bassa e giustificabile solo in condizioni di scarsa visibilita'.
Nell'uso ordinario, ossia quello che avviene nel 99% dei casi, la temperatura ideale e' di 5500 °K.
 
passerotti ha scritto:
Progettare significa prevedere prima quello che sarà fatto.
Che in un'auto ci debbano essere anche i fari è ovvio.
Ma perché se li dimenticano e non lasciano uno spiraglio per accedere alle lampadine?

Perche' mettere un 1.9 diesel turbocompresso nel vano motore di una Polo e' un'impresa ingegneristica non indifferente che richiede dei sacrifici da qualche parte.
Non esistono pasti gratis.
Certo, la soluzione adottata da alcuni produttori e' elementare (e l'avevo proposta anni fa su questo stesso forum): rendere possibile sfilare il faro anteriormente, dopo aver sbloccato un fermo nel vano motore, ne' piu' ne' meno di come si fa con un lettore CD in un PC.
Rapido, praticissimo e semplice.
 
99octane ha scritto:
La sezione dei cavi non c'entra niente con la questione. Parli di "tensione piu' bassa", ma sia l'impianto tradizionale come gli xenon funzionano a 12 volt, e la sezione del cavo non ha nulla a che fare con la tensione. E' invece correlata all'amperaggio, e i fari HID, all'accensione, hanno un picco di amperaggio molto elevato: per questo necessitano di cavi di sezione maggiore.
Passerotti ha avuto un problema specifico sulla sua Panda 4x4. La sezione troppo "risicata" dei cavi, contatti troppo "leggeri" nel modulo luci (impianto fatto non in economia, ma peggio ancora ...) trasformano il conduttore in una resistenza. Come sai, una resistenza in serie abbassa la tensione ... a lui sullo zoccolo arrivavano a stento 12V anzichè i circa 13,6 erogati dall'alternatore
 
|Mauro65| ha scritto:
99octane ha scritto:
La sezione dei cavi non c'entra niente con la questione. Parli di "tensione piu' bassa", ma sia l'impianto tradizionale come gli xenon funzionano a 12 volt, e la sezione del cavo non ha nulla a che fare con la tensione. E' invece correlata all'amperaggio, e i fari HID, all'accensione, hanno un picco di amperaggio molto elevato: per questo necessitano di cavi di sezione maggiore.
Passerotti ha avuto un problema specifico sulla sua Panda 4x4. La sezione troppo "risicata" dei cavi, contatti troppo "leggeri" nel modulo luci (impianto fatto non in economia, ma peggio ancora ...) trasformano il conduttore in una resistenza. Come sai, una resistenza in serie abbassa la tensione ... a lui sullo zoccolo arrivavano a stento 12V anzichè i circa 13,6 erogati dall'alternatore

Lo so bene, ma il problema e' l'amperaggio, non la tensione.
Prima che un cavo di rame lungo a stento un metro e mezzo riesca ad abbassare la tensione erogata... ce ne vuole! :shock:
Per i prototipi di circuiti elettronici si usano fili spessi quanto un capello, e la tensione, tanto il 5 quanto il 12 volt, non ha alcun problema. La lunghezza, certo, e' di una quindicina, una ventina di cm al massimo, ma parliamo comunque di diametri di 1/4 di mm. Insomma: ci siamo capiti.
I problemi nascono quando si cerca di far passare un amperaggio consistente nei fari (e i fari normali da 55W ciucciano 4,6 ampere!) si ha surriscaldamento che puo' portare in parte a un'aumento della resistenza, ma soprattutto alla cottura dell'isolante e quindi a dispersioni di vario genere (e quelle si' che abbassano la tensione!).
 
Bianca va bene ma la nostra retina è più sensibile a temperature di colore più calde che 6000 o 8000°K.
Nella nebbia, ad esempio, con temeprature di colore fredde si peggiorano le cose.
I 4300 °K delle lampade allo xenon di primo impianto rappresentano il miglior compromesso e sono più brillanti della luce delle alogene che si attesta dai 2700 ai 3000°K.

skamorza ha scritto:
mi risulta che la stragrande maggioranza delle auto utilizzi lampade h7, forse tra le auto recenti l'unica ad utilizzare h4 è Grande punto.
Quanto alla luce degli xenon proprio il fatto di essere più bianca e dunque più simile alla luce solare è il grande vantaggio per il guidatore. perchè dici l'esatto opposto?
 
Preposto che montare fari allo xeno e' vietato, e per ottimi motivi, e fatti salvi alcuni casi davvero particolari (su certe moto) farlo e' davvero un bell'indice di menefreghismo verso il prossimo, faccio alcune precisazioni.
- Nemmeno una lampada H4 e' una sorgente di luce puntiforme.
Il filamento della lampada alogena è "più puntiforme" dell'arco elettrico della lampade HID

Nemmeno un led lo e'. Il problema principale degli HID aftermarket nel riflettore standard, e' che non solo disperde, ma la temperatura d'esercizio elevata puo' danneggiare il riflettore,
La temperatura del faro con la almpada alogena è superiore a quella degli xenon

e la cospicua emissione di ultravioletti gia' citata non fara' che peggiorare le cose producendo rapido deterioramento del cupolino ottico del faro.

- Potresti citare un riferimento per la temperatura di colore? Perche' non c'e' assolutamente alcun motivo per cui le lampade di primo equipaggiamento debbano essere 4300 °K e quelle aftermarket debbano essere 6000 °K.
Sul mercato commercializzano, salvo rarissime eccezioni, tutti kit xenon after market con temperatura di colore superiore ai 6000°K. Probabilmente perché costerà meno ai cinesi....

Le lampade HID possono avere temperature di colore qualsiasi, tra 4300 e 12000 °K. Tutte le xeno che ho avuto modo di provare (rigorosamente di primo equipaggiamento) avevano una temperatura di colore stimabile a occhio tra i 5000 e i 6000 °K (sono appassionato di fotografia da piu' di vent'anni e ho un occhio decente in materia).
Tutte le lampade della Volkswagen, per esempio, sono a 4300°K

Questa e' la temperatura di colore cui l'occhio umano e' piu' percettivo, e che fornira' la luminosita' percepita maggiore a parita' di luminosita' emessa.
Non tutta la luce infatti e' ugualmente percepita dall'occhio umano, che perde di percezione (a parita' di energia luminosa emessa) piu' si va verso il rosso, e ancora di piu' verso il blu (colore cui l'occhio umano e' davvero poco sensibile, e che provoca affaticamento della retina).
Questo è vero in teoria ma nella pratica, con gli illuminamenti resi dai fari sulla strada, la percezione non si basa sulla qualità del colore ma sul contrasto. Sono stati fatti appositi studi per l'illuminazione delle gallerie ed è stato riscontrato che per bassi illuminamenti si vede meglio con le lampade al sodio alta pressione che con quelle a joduri metallici.

- La sezione dei cavi non c'entra niente con la questione. Parli di "tensione piu' bassa", ma sia l'impianto tradizionale come gli xenon funzionano a 12 volt, e la sezione del cavo non ha nulla a che fare con la tensione. E' invece correlata all'amperaggio, e i fari HID, all'accensione, hanno un picco di amperaggio molto elevato: per questo necessitano di cavi di sezione
maggiore.
Quando parlo della sezione dei cavi mi riferisco all'alimentazione delle lampade alogene. Molti costruttori usani sezioni ridicole e allo zoccolo si misura poco più di 12 volt anziché 13, 5. Il che significa anche un 30% di luce in meno sulla strada, luxmetro alla mano.

Per il resto, tutto sacrosanto.
In effetti, l'unica cosa sensata che si potrebbe dire e' "NON MONTATELI!".
Giusto!

L'unica eccezione e' in taluni casi il montaggio su motocicli, dove possono aiutare davvero tanto a vedere.
Purtroppo sono i costruttori di motocicli hanno grosse responsabilità e i parametri di omologazione li avvallano. Un veicolo a due ruote dovrebbe illuminare la strada come un'auto. Ma questo non avviene e spesso i motocicli vengono letteralmente "oscurati" specialmente quando piove o in piena notte.
[/quote]
 
Ovviamente con la lente davanti.

99octane ha scritto:
kaponord ha scritto:
Verissimo. Due fari alogeni alimentati alla giusta tensione sono più che suffiicienti per vedere. &lt;snip&gt;

Questa, permettimi, e' un'opinione.
I fari xeno (quelli secondo tutti i sacri crismi, non degli HID montati a capocchia nel riflettore standard) garantiscono una visibilita' notevolmente migliore, sia per la miglior percezione che l'occhio umano ha della loro luce, piu' simile a quella naturale, sia per la miglior luminosita' e il miglior controllo ottico che il faro HID garantisce.
 
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