<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> AR e i motori &#34;bastardi&#34; | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

AR e i motori &#34;bastardi&#34;

angelo0 ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
Penso allecfamose parole di Satta Puliga, che rappresentano per me, ancora oggi, un manifesto di alfismo.

non mi accontenterò mai di un compromesso al risparmio in nome della vil ragione economica.
se alfa era il mito che era, lo doveva proprio a questa mentalità
Infatti la mentalitá che alla morte la porto... :D

macchè angelo.....

]
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
quadrif ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
Non so se hai capito davvero il senso del thread, forse non l'ho capito nemmeno io visto che non é mio, ma la tua interpretazione mi sembra processo alle intenzioni, con presunta malafede.

Le certezze sui motori non ci sono, come non ci sono su nulla. Fatto sta che la stampa ( tipicamente non nazionale ) scrive ugualmente, sicché puoi andarti a leggere di che motori si parla, e farti un'idea personale su quale sia l'origine.

Quanto all'adattabilità dei pareri, tutto puo' essere, ma la vedo un po' dappertutto: fino a poco fa il v6 si ipotizzava direttamente derivato dal v8 ferrari a 90°, con plauso unanime. Ora invece ( non so perché ), si dà per certo il Pentastar v60 della Ghibli, ed il plauso rimane incondizionato. Boh.

Il 1750 italiano ( qualità non sufficiente ma inoppugnabile ) lascerà il posto ad un altro motore che farà lo stesso mestiere, ma con più cavalli, quindi non é il concetto del benzina potente ad esser stato archiviato, ma proprio il 1750 in quanto tale. Forse non era abbastanza medio globale... Quello che fino a ieri era venduto come il pinnacolo assoluto dell'alfitudine motoristica, adesso va in prepensionamento. Motivo? Boh... U.S.A. e getta.
Forse avrò travisato il senso del topic e se è così me ne scuso, ma per evitare malintesi è sufficiente lasciare le disquisizioni sulla purezza dei cromosomi ai forum di biologia genetica, partendo da uno spunto che non offra il destro a strumentalizzazioni da parte di chi intende seminare zizzania e malafede h24, come il sottoscritto ;)

Il Tbi, per quanto è dato sapere, potrebbe rimanere solo su 4C, assumendo il ruolo di propulsore dedicato.
Il nuovo 2.0 in Italia raccoglierà le briciole, come al solito, ma all'estero probabilmente rappresenterà una cubatura più consona alle abitudini ed a ciò che offre la concorrenza.
Del V6 neanche ne parlo. Entro i confini nazionali sarà più raro della mosca bianca e nei Paesi verso i quali è destinato, probabilmente non chiamano i Ris di Parma per farlo analizzare.

Quadrif, stiamo parlando della provenienza, della paternità, del luogo dove vengono progettati, da chi e per chi, di un numero di motori per un prodotto che vuole assolutamente fregiarsi del "made in italy". Io non vedo davvero quali altri termini inventarsi per parlarne in maniera politicamente più corretta.

Se poi qualcuno cerca la strumentalizzazione, la troverà a prescindere. La dimostrazione mi pare che fino a tre secondi fa nessuno si é schifato di parlare dei " geni di Maranello". Ma al cambiare delle news, la genetica diventa argomento equivoco. Ci prendiamo troppo sul serio a mio avviso.
"Genetica" è un termine accettabilissimo che non può in alcun modo essere percepito come ostile od offensivo.
Comunque, PierUgo, lasciamo pur stare la semantica e la genetica e parliamo di motori e di auto.
Il discorso dell'esclusività e del made in Italy può starmi bene, ma allora dobbiamo decidere che tipo di prodotto vogliamo e come posizionarlo sul mercato.
Sei un veterano del forum, per cui non ti devo ricordare nulla, ma già ai tempi della presentazione della Giulietta, quanti sono stati i commenti di chi la considerava troppo cara? Se vogliamo l'esclusività o i motori dedicati, il prezzo va di conseguenza, con il risultato che le macchine restano nei piazzali.
Quanti si sono lamentati per l'assenza di una station wagon? Poniamo che si metta in produzione una Giulia che non abbia nulla da spartire con sorelle o cugine: pianale nuovo, motori dedicati, finiture di lusso. Il possibile acquirente, che non bada a spese, in questo periodo storico con tutta probabilità riterrà più razionale l'acquisto di un'omologa tedesca. L'utente medio, che non ha soldi da scialare, ripiegherà su vetture dal rapporto qualità/prezzo più conveniente. Resta l'appassionato, che però negli anni si è disaffezionato al prodotto, considerandolo troppo Fiat, con punte che oserei definire di avversione ideologica.
Il passo verso un'Alfa autonoma ed esclusiva, se mai verrà compiuto, passa per forza attraverso delle fasi intermedie. Ci dovrà essere un avanzamento per ogni nuovo modello proposto, in modo da recuperare pian piano la qualità e con essa la fiducia persa dai clienti.
Si vorrebbe tutto e subito, ma un'azienda che dieci anni fa era praticamente fallita non può permettersi di agire come chi si trova in una solida posizione. Con la fusione Fiat/Chrysler, la società poggia su basi migliori e permette di guardare al mercato con prospettiva diverse anche, perchè no, in ottica ad una nuova aggregazione.

Al momento, di positivo abbiamo il ritorno della trazione posteriore.
C'è ancora molto da lavorare, ne sono consapevole, ma già l'inversione di tendenza che si intravede, è buona cosa.
Quanto viene riportato dalla stampa lo prendo sempre con le dovute cautele. Si è passati da una Giulia che doveva essere una Giulietta allungata a TA, a un'auto progettata e costruita in Usa, fino all'attualità che ce la propone a TP, progettata dalle "puzzole" in Italia, realizzata a Cassino, i motori a Termoli.
Quanto saranno buoni i propulsori non lo so, potrebbero essere meno americani di quanto viene dipinto, oppure bisognerà aspettare il "prossimo giro" perchè si fregino a pieno titolo dell'appellativo made in Italy.
 
quadrif ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
quadrif ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
Non so se hai capito davvero il senso del thread, forse non l'ho capito nemmeno io visto che non é mio, ma la tua interpretazione mi sembra processo alle intenzioni, con presunta malafede.

Le certezze sui motori non ci sono, come non ci sono su nulla. Fatto sta che la stampa ( tipicamente non nazionale ) scrive ugualmente, sicché puoi andarti a leggere di che motori si parla, e farti un'idea personale su quale sia l'origine.

Quanto all'adattabilità dei pareri, tutto puo' essere, ma la vedo un po' dappertutto: fino a poco fa il v6 si ipotizzava direttamente derivato dal v8 ferrari a 90°, con plauso unanime. Ora invece ( non so perché ), si dà per certo il Pentastar v60 della Ghibli, ed il plauso rimane incondizionato. Boh.

Il 1750 italiano ( qualità non sufficiente ma inoppugnabile ) lascerà il posto ad un altro motore che farà lo stesso mestiere, ma con più cavalli, quindi non é il concetto del benzina potente ad esser stato archiviato, ma proprio il 1750 in quanto tale. Forse non era abbastanza medio globale... Quello che fino a ieri era venduto come il pinnacolo assoluto dell'alfitudine motoristica, adesso va in prepensionamento. Motivo? Boh... U.S.A. e getta.
Forse avrò travisato il senso del topic e se è così me ne scuso, ma per evitare malintesi è sufficiente lasciare le disquisizioni sulla purezza dei cromosomi ai forum di biologia genetica, partendo da uno spunto che non offra il destro a strumentalizzazioni da parte di chi intende seminare zizzania e malafede h24, come il sottoscritto ;)

Il Tbi, per quanto è dato sapere, potrebbe rimanere solo su 4C, assumendo il ruolo di propulsore dedicato.
Il nuovo 2.0 in Italia raccoglierà le briciole, come al solito, ma all'estero probabilmente rappresenterà una cubatura più consona alle abitudini ed a ciò che offre la concorrenza.
Del V6 neanche ne parlo. Entro i confini nazionali sarà più raro della mosca bianca e nei Paesi verso i quali è destinato, probabilmente non chiamano i Ris di Parma per farlo analizzare.

Quadrif, stiamo parlando della provenienza, della paternità, del luogo dove vengono progettati, da chi e per chi, di un numero di motori per un prodotto che vuole assolutamente fregiarsi del "made in italy". Io non vedo davvero quali altri termini inventarsi per parlarne in maniera politicamente più corretta.

Se poi qualcuno cerca la strumentalizzazione, la troverà a prescindere. La dimostrazione mi pare che fino a tre secondi fa nessuno si é schifato di parlare dei " geni di Maranello". Ma al cambiare delle news, la genetica diventa argomento equivoco. Ci prendiamo troppo sul serio a mio avviso.
"Genetica" è un termine accettabilissimo che non può in alcun modo essere percepito come ostile od offensivo.
Comunque, PierUgo, lasciamo pur stare la semantica e la genetica e parliamo di motori e di auto.
Il discorso dell'esclusività e del made in Italy può starmi bene, ma allora dobbiamo decidere che tipo di prodotto vogliamo e come posizionarlo sul mercato.
Sei un veterano del forum, per cui non ti devo ricordare nulla, ma già ai tempi della presentazione della Giulietta, quanti sono stati i commenti di chi la considerava troppo cara? Se vogliamo l'esclusività o i motori dedicati, il prezzo va di conseguenza, con il risultato che le macchine restano nei piazzali.
Quanti si sono lamentati per l'assenza di una station wagon? Poniamo che si metta in produzione una Giulia che non abbia nulla da spartire con sorelle o cugine: pianale nuovo, motori dedicati, finiture di lusso. Il possibile acquirente, che non bada a spese, in questo periodo storico con tutta probabilità riterrà più razionale l'acquisto di un'omologa tedesca. L'utente medio, che non ha soldi da scialare, ripiegherà su vetture dal rapporto qualità/prezzo più conveniente. Resta l'appassionato, che però negli anni si è disaffezionato al prodotto, considerandolo troppo Fiat, con punte che oserei definire di avversione ideologica.
Il passo verso un'Alfa autonoma ed esclusiva, se mai verrà compiuto, passa per forza attraverso delle fasi intermedie. Ci dovrà essere un avanzamento per ogni nuovo modello proposto, in modo da recuperare pian piano la qualità e con essa la fiducia persa dai clienti.
Si vorrebbe tutto e subito, ma un'azienda che dieci anni fa era praticamente fallita non può permettersi di agire come chi si trova in una solida posizione. Con la fusione Fiat/Chrysler, la società poggia su basi migliori e permette di guardare al mercato con prospettiva diverse anche, perchè no, in ottica ad una nuova aggregazione.

Al momento, di positivo abbiamo il ritorno della trazione posteriore.
C'è ancora molto da lavorare, ne sono consapevole, ma già l'inversione di tendenza che si intravede, è buona cosa.
Quanto viene riportato dalla stampa lo prendo sempre con le dovute cautele. Si è passati da una Giulia che doveva essere una Giulietta allungata a TA, a un'auto progettata e costruita in Usa, fino all'attualità che ce la propone a TP, progettata dalle "puzzole" in Italia, realizzata a Cassino, i motori a Termoli.
Quanto saranno buoni i propulsori non lo so, potrebbero essere meno americani di quanto viene dipinto, oppure bisognerà aspettare il "prossimo giro" perchè si fregino a pieno titolo dell'appellativo made in Italy.

Il tuo intervento è molto razionale e quindi non può toccare il cuore degli appassionati che vorrebbero un'Alfa Romeo doc , tutta e subito .

Però , mi sia consentita una battuta frivola fra tanta competenza tecnica e industriale , un nome un po' meno squallido di "global medium engine" per il nuovo 2 litri che verrà montato sulle nuove Giulia non si sarebbe potuto trovare :?: :D

Questo "normo-nome"sembra studiato apposta per irritare gli Alfisti , i quali tutto -giustamente- richiedono salvo l'omologazione e la mediocrità :!:

Global , quando si vuole un'Alfa Romeo italiana e addirittura milanese
medium , quando mai s'è vista un'auto del Biscione media , non come segmento di appartenenza , ma come prestanza e raffinatezza tecnica :?: :(

Poi magari andrà benissimo questo global medium engine , però non tocca il cuore , anzi fa salire la pressione ai fans :D

Eppure alla FCA non dovrebbero mancare non solo tecnici di marketing , ma anche esperti di comunicazione e di cura della clientela potenziale o reale che sia :!: :D
 
key-one ha scritto:
quadrif ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
quadrif ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
Non so se hai capito davvero il senso del thread, forse non l'ho capito nemmeno io visto che non é mio, ma la tua interpretazione mi sembra processo alle intenzioni, con presunta malafede.

Le certezze sui motori non ci sono, come non ci sono su nulla. Fatto sta che la stampa ( tipicamente non nazionale ) scrive ugualmente, sicché puoi andarti a leggere di che motori si parla, e farti un'idea personale su quale sia l'origine.

Quanto all'adattabilità dei pareri, tutto puo' essere, ma la vedo un po' dappertutto: fino a poco fa il v6 si ipotizzava direttamente derivato dal v8 ferrari a 90°, con plauso unanime. Ora invece ( non so perché ), si dà per certo il Pentastar v60 della Ghibli, ed il plauso rimane incondizionato. Boh.

Il 1750 italiano ( qualità non sufficiente ma inoppugnabile ) lascerà il posto ad un altro motore che farà lo stesso mestiere, ma con più cavalli, quindi non é il concetto del benzina potente ad esser stato archiviato, ma proprio il 1750 in quanto tale. Forse non era abbastanza medio globale... Quello che fino a ieri era venduto come il pinnacolo assoluto dell'alfitudine motoristica, adesso va in prepensionamento. Motivo? Boh... U.S.A. e getta.
Forse avrò travisato il senso del topic e se è così me ne scuso, ma per evitare malintesi è sufficiente lasciare le disquisizioni sulla purezza dei cromosomi ai forum di biologia genetica, partendo da uno spunto che non offra il destro a strumentalizzazioni da parte di chi intende seminare zizzania e malafede h24, come il sottoscritto ;)

Il Tbi, per quanto è dato sapere, potrebbe rimanere solo su 4C, assumendo il ruolo di propulsore dedicato.
Il nuovo 2.0 in Italia raccoglierà le briciole, come al solito, ma all'estero probabilmente rappresenterà una cubatura più consona alle abitudini ed a ciò che offre la concorrenza.
Del V6 neanche ne parlo. Entro i confini nazionali sarà più raro della mosca bianca e nei Paesi verso i quali è destinato, probabilmente non chiamano i Ris di Parma per farlo analizzare.

Quadrif, stiamo parlando della provenienza, della paternità, del luogo dove vengono progettati, da chi e per chi, di un numero di motori per un prodotto che vuole assolutamente fregiarsi del "made in italy". Io non vedo davvero quali altri termini inventarsi per parlarne in maniera politicamente più corretta.

Se poi qualcuno cerca la strumentalizzazione, la troverà a prescindere. La dimostrazione mi pare che fino a tre secondi fa nessuno si é schifato di parlare dei " geni di Maranello". Ma al cambiare delle news, la genetica diventa argomento equivoco. Ci prendiamo troppo sul serio a mio avviso.
"Genetica" è un termine accettabilissimo che non può in alcun modo essere percepito come ostile od offensivo.
Comunque, PierUgo, lasciamo pur stare la semantica e la genetica e parliamo di motori e di auto.
Il discorso dell'esclusività e del made in Italy può starmi bene, ma allora dobbiamo decidere che tipo di prodotto vogliamo e come posizionarlo sul mercato.
Sei un veterano del forum, per cui non ti devo ricordare nulla, ma già ai tempi della presentazione della Giulietta, quanti sono stati i commenti di chi la considerava troppo cara? Se vogliamo l'esclusività o i motori dedicati, il prezzo va di conseguenza, con il risultato che le macchine restano nei piazzali.
Quanti si sono lamentati per l'assenza di una station wagon? Poniamo che si metta in produzione una Giulia che non abbia nulla da spartire con sorelle o cugine: pianale nuovo, motori dedicati, finiture di lusso. Il possibile acquirente, che non bada a spese, in questo periodo storico con tutta probabilità riterrà più razionale l'acquisto di un'omologa tedesca. L'utente medio, che non ha soldi da scialare, ripiegherà su vetture dal rapporto qualità/prezzo più conveniente. Resta l'appassionato, che però negli anni si è disaffezionato al prodotto, considerandolo troppo Fiat, con punte che oserei definire di avversione ideologica.
Il passo verso un'Alfa autonoma ed esclusiva, se mai verrà compiuto, passa per forza attraverso delle fasi intermedie. Ci dovrà essere un avanzamento per ogni nuovo modello proposto, in modo da recuperare pian piano la qualità e con essa la fiducia persa dai clienti.
Si vorrebbe tutto e subito, ma un'azienda che dieci anni fa era praticamente fallita non può permettersi di agire come chi si trova in una solida posizione. Con la fusione Fiat/Chrysler, la società poggia su basi migliori e permette di guardare al mercato con prospettiva diverse anche, perchè no, in ottica ad una nuova aggregazione.

Al momento, di positivo abbiamo il ritorno della trazione posteriore.
C'è ancora molto da lavorare, ne sono consapevole, ma già l'inversione di tendenza che si intravede, è buona cosa.
Quanto viene riportato dalla stampa lo prendo sempre con le dovute cautele. Si è passati da una Giulia che doveva essere una Giulietta allungata a TA, a un'auto progettata e costruita in Usa, fino all'attualità che ce la propone a TP, progettata dalle "puzzole" in Italia, realizzata a Cassino, i motori a Termoli.
Quanto saranno buoni i propulsori non lo so, potrebbero essere meno americani di quanto viene dipinto, oppure bisognerà aspettare il "prossimo giro" perchè si fregino a pieno titolo dell'appellativo made in Italy.

Il tuo intervento è molto razionale e quindi non può toccare il cuore degli appassionati che vorrebbero un'Alfa Romeo doc , tutta e subito .

Però , mi sia consentita una battuta frivola fra tanta competenza tecnica e industriale , un nome un po' meno squallido di "global medium engine" per il nuovo 2 litri che verrà montato sulle nuove Giulia non si sarebbe potuto trovare :?: :D

Questo "normo-nome"sembra studiato apposta per irritare gli Alfisti , i quali tutto -giustamente- richiedono salvo l'omologazione e la mediocrità :!:

Global , quando si vuole un'Alfa Romeo italiana e addirittura milanese
medium , quando mai s'è vista un'auto del Biscione media , non come segmento di appartenenza , ma come prestanza e raffinatezza tecnica :?: :(

Poi magari andrà benissimo questo global medium engine , però non tocca il cuore , anzi fa salire la pressione ai fans :D

Eppure alla FCA non dovrebbero mancare non solo tecnici di marketing , ma anche esperti di comunicazione e di cura della clientela potenziale o reale che sia :!: :D
I tuoi interventi riguardano molto spesso l'estetica e lo stile. Credo converrai che un buon inizio per toccare le corde giuste degli appassionati, sia proporre un'auto dalla linea affascinante, almeno in questo che rappresenti pienamente il made in Italy, anche in contrapposizione agli stilemi classici ma poco emozionali della concorrenza.

Global medium engine, non piace neanche a me, ma se fosse un gran motore, potrei chiudere un occhio.
 
quadrif ha scritto:
key-one ha scritto:
quadrif ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
quadrif ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
Non so se hai capito davvero il senso del thread, forse non l'ho capito nemmeno io visto che non é mio, ma la tua interpretazione mi sembra processo alle intenzioni, con presunta malafede.

Le certezze sui motori non ci sono, come non ci sono su nulla. Fatto sta che la stampa ( tipicamente non nazionale ) scrive ugualmente, sicché puoi andarti a leggere di che motori si parla, e farti un'idea personale su quale sia l'origine.

Quanto all'adattabilità dei pareri, tutto puo' essere, ma la vedo un po' dappertutto: fino a poco fa il v6 si ipotizzava direttamente derivato dal v8 ferrari a 90°, con plauso unanime. Ora invece ( non so perché ), si dà per certo il Pentastar v60 della Ghibli, ed il plauso rimane incondizionato. Boh.

Il 1750 italiano ( qualità non sufficiente ma inoppugnabile ) lascerà il posto ad un altro motore che farà lo stesso mestiere, ma con più cavalli, quindi non é il concetto del benzina potente ad esser stato archiviato, ma proprio il 1750 in quanto tale. Forse non era abbastanza medio globale... Quello che fino a ieri era venduto come il pinnacolo assoluto dell'alfitudine motoristica, adesso va in prepensionamento. Motivo? Boh... U.S.A. e getta.
Forse avrò travisato il senso del topic e se è così me ne scuso, ma per evitare malintesi è sufficiente lasciare le disquisizioni sulla purezza dei cromosomi ai forum di biologia genetica, partendo da uno spunto che non offra il destro a strumentalizzazioni da parte di chi intende seminare zizzania e malafede h24, come il sottoscritto ;)

Il Tbi, per quanto è dato sapere, potrebbe rimanere solo su 4C, assumendo il ruolo di propulsore dedicato.
Il nuovo 2.0 in Italia raccoglierà le briciole, come al solito, ma all'estero probabilmente rappresenterà una cubatura più consona alle abitudini ed a ciò che offre la concorrenza.
Del V6 neanche ne parlo. Entro i confini nazionali sarà più raro della mosca bianca e nei Paesi verso i quali è destinato, probabilmente non chiamano i Ris di Parma per farlo analizzare.

Quadrif, stiamo parlando della provenienza, della paternità, del luogo dove vengono progettati, da chi e per chi, di un numero di motori per un prodotto che vuole assolutamente fregiarsi del "made in italy". Io non vedo davvero quali altri termini inventarsi per parlarne in maniera politicamente più corretta.

Se poi qualcuno cerca la strumentalizzazione, la troverà a prescindere. La dimostrazione mi pare che fino a tre secondi fa nessuno si é schifato di parlare dei " geni di Maranello". Ma al cambiare delle news, la genetica diventa argomento equivoco. Ci prendiamo troppo sul serio a mio avviso.
"Genetica" è un termine accettabilissimo che non può in alcun modo essere percepito come ostile od offensivo.
Comunque, PierUgo, lasciamo pur stare la semantica e la genetica e parliamo di motori e di auto.
Il discorso dell'esclusività e del made in Italy può starmi bene, ma allora dobbiamo decidere che tipo di prodotto vogliamo e come posizionarlo sul mercato.
Sei un veterano del forum, per cui non ti devo ricordare nulla, ma già ai tempi della presentazione della Giulietta, quanti sono stati i commenti di chi la considerava troppo cara? Se vogliamo l'esclusività o i motori dedicati, il prezzo va di conseguenza, con il risultato che le macchine restano nei piazzali.
Quanti si sono lamentati per l'assenza di una station wagon? Poniamo che si metta in produzione una Giulia che non abbia nulla da spartire con sorelle o cugine: pianale nuovo, motori dedicati, finiture di lusso. Il possibile acquirente, che non bada a spese, in questo periodo storico con tutta probabilità riterrà più razionale l'acquisto di un'omologa tedesca. L'utente medio, che non ha soldi da scialare, ripiegherà su vetture dal rapporto qualità/prezzo più conveniente. Resta l'appassionato, che però negli anni si è disaffezionato al prodotto, considerandolo troppo Fiat, con punte che oserei definire di avversione ideologica.
Il passo verso un'Alfa autonoma ed esclusiva, se mai verrà compiuto, passa per forza attraverso delle fasi intermedie. Ci dovrà essere un avanzamento per ogni nuovo modello proposto, in modo da recuperare pian piano la qualità e con essa la fiducia persa dai clienti.
Si vorrebbe tutto e subito, ma un'azienda che dieci anni fa era praticamente fallita non può permettersi di agire come chi si trova in una solida posizione. Con la fusione Fiat/Chrysler, la società poggia su basi migliori e permette di guardare al mercato con prospettiva diverse anche, perchè no, in ottica ad una nuova aggregazione.

Al momento, di positivo abbiamo il ritorno della trazione posteriore.
C'è ancora molto da lavorare, ne sono consapevole, ma già l'inversione di tendenza che si intravede, è buona cosa.
Quanto viene riportato dalla stampa lo prendo sempre con le dovute cautele. Si è passati da una Giulia che doveva essere una Giulietta allungata a TA, a un'auto progettata e costruita in Usa, fino all'attualità che ce la propone a TP, progettata dalle "puzzole" in Italia, realizzata a Cassino, i motori a Termoli.
Quanto saranno buoni i propulsori non lo so, potrebbero essere meno americani di quanto viene dipinto, oppure bisognerà aspettare il "prossimo giro" perchè si fregino a pieno titolo dell'appellativo made in Italy.

Il tuo intervento è molto razionale e quindi non può toccare il cuore degli appassionati che vorrebbero un'Alfa Romeo doc , tutta e subito .

Però , mi sia consentita una battuta frivola fra tanta competenza tecnica e industriale , un nome un po' meno squallido di "global medium engine" per il nuovo 2 litri che verrà montato sulle nuove Giulia non si sarebbe potuto trovare :?: :D

Questo "normo-nome"sembra studiato apposta per irritare gli Alfisti , i quali tutto -giustamente- richiedono salvo l'omologazione e la mediocrità :!:

Global , quando si vuole un'Alfa Romeo italiana e addirittura milanese
medium , quando mai s'è vista un'auto del Biscione media , non come segmento di appartenenza , ma come prestanza e raffinatezza tecnica :?: :(

Poi magari andrà benissimo questo global medium engine , però non tocca il cuore , anzi fa salire la pressione ai fans :D

Eppure alla FCA non dovrebbero mancare non solo tecnici di marketing , ma anche esperti di comunicazione e di cura della clientela potenziale o reale che sia :!: :D
I tuoi interventi riguardano molto spesso l'estetica e lo stile. Credo converrai che un buon inizio per toccare le corde giuste degli appassionati, sia proporre un'auto dalla linea affascinante, almeno in questo che rappresenti pienamente il made in Italy, anche in contrapposizione agli stilemi classici ma poco emozionali della concorrenza.

Global medium engine, non piace neanche a me, ma se fosse un gran motore, potrei chiudere un occhio.

Ciao Quadrif (non ci sente da parecchio...); quoto il tuo discorso e penso, che almeno dal punto di vista estetico, possiamo sperare davvero abbiano fatto un buon lavoro (per quel che si legge in rete...) sulla Giulia.E questo è indubbiamente l'aspetto più apprezzato e immediatamente percepito dall'utente, come, per es., i successi delle recenti o recentissime Renegade e 5ooX insegnano.
Vabbè....basterà aspettare un paio di mesi o, spero, almeno le prime immagini.
Saluti
 
quadrif ha scritto:
Si ma il motore non è una persona fisica. Se vogliamo attribuirgli una qualità o un difetto lo dovremmo esprimere valutando la bontà o meno del prodotto, in relazione agli scopi per cui è stato realizzato.
Se il punto della questione, come sottolinei, non è il risultato di un'attività produttiva, ma "chi l'ha posta in essere", le possibilità sono due:
La prima consiste nella critica all'operato del soggetto in questione, sempre legittima purchè non travalichi certi limiti che ognuno dovrebbe conoscere.
Nel secondo caso, puoi dare del bastardo a chi ha "posto in essere" il motore che non ti piace, per il solo motivo che non ti piace e poi aspetti con fiducia la notifica della querela.
Il mestiere della mamma è irrilevante.
Perfettamente d'accordo!
I motori delle Alfa di 30/40 anni fa non erano mica figli dell'Alfa, erano figli degli ingegneri che li progettavano.
Busso, per esempio, torinese prima di andare in Alfa lavorò in Fiat, quindi..................... :lol:
 
quadrif ha scritto:
Il discorso dell'esclusività e del made in Italy può starmi bene, ma allora dobbiamo decidere che tipo di prodotto vogliamo e come posizionarlo sul mercato.
Sei un veterano del forum, per cui non ti devo ricordare nulla, ma già ai tempi della presentazione della Giulietta, quanti sono stati i commenti di chi la considerava troppo cara? Se vogliamo l'esclusività o i motori dedicati, il prezzo va di conseguenza, con il risultato che le macchine restano nei piazzali.
Quanti si sono lamentati per l'assenza di una station wagon? Poniamo che si metta in produzione una Giulia che non abbia nulla da spartire con sorelle o cugine: pianale nuovo, motori dedicati, finiture di lusso. Il possibile acquirente, che non bada a spese, in questo periodo storico con tutta probabilità riterrà più razionale l'acquisto di un'omologa tedesca. L'utente medio, che non ha soldi da scialare, ripiegherà su vetture dal rapporto qualità/prezzo più conveniente. Resta l'appassionato, che però negli anni si è disaffezionato al prodotto, considerandolo troppo Fiat, con punte che oserei definire di avversione ideologica.
Il passo verso un'Alfa autonoma ed esclusiva, se mai verrà compiuto, passa per forza attraverso delle fasi intermedie. Ci dovrà essere un avanzamento per ogni nuovo modello proposto, in modo da recuperare pian piano la qualità e con essa la fiducia persa dai clienti.
Si vorrebbe tutto e subito, ma un'azienda che dieci anni fa era praticamente fallita non può permettersi di agire come chi si trova in una solida posizione. Con la fusione Fiat/Chrysler, la società poggia su basi migliori e permette di guardare al mercato con prospettiva diverse anche, perchè no, in ottica ad una nuova aggregazione.

Mi viene da riassumere quello che spieghi con "non si può piacere a tutti". Che è verissimo. Ma abbiamo anche una storia fatta di progetti che non sono piaciuti a nessuno, o a troppo pochi per continuare a produrre.

Vedremo cosa arriverà in concreto. Quello che si sente dire ora, per quanto ufficioso, suona di bicchiere mezzo. Che poi sia mezzo pieno o mezzo vuoto, è la materia che anima questo forum.
 
angelo0 ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
Penso allecfamose parole di Satta Puliga, che rappresentano per me, ancora oggi, un manifesto di alfismo.

non mi accontenterò mai di un compromesso al risparmio in nome della vil ragione economica.
se alfa era il mito che era, lo doveva proprio a questa mentalità
Infatti la mentalitá che alla morte la porto... :D
Cos'è una poesia?
 
procida ha scritto:
Ciao Quadrif (non ci sente da parecchio...); quoto il tuo discorso e penso, che almeno dal punto di vista estetico, possiamo sperare davvero abbiano fatto un buon lavoro (per quel che si legge in rete...) sulla Giulia.E questo è indubbiamente l'aspetto più apprezzato e immediatamente percepito dall'utente, come, per es., i successi delle recenti o recentissime Renegade e 5ooX insegnano.
Vabbè....basterà aspettare un paio di mesi o, spero, almeno le prime immagini.
Saluti
Ciao Dottore,
l'estetica è fondamentale, almeno per come la vedo io.
Il succo del pensiero che ho espresso sopra si può condensare in una considerazione che facevo con me stesso mentre guardavo il Gp di Formua 1.
La Ferrari non è ancora competitiva al punto da pensare ad un successo nel mondiale, però sta gettando le basi per tornare al vertice, dopo alcuni anni disastrosi. Anche se tutti vorremmo che vincesse subito, per il momento ci accontentiamo di dare un po' di fastidio gli strafavoriti della Mercedes.
L'Alfa non è obiettivamente al livello della miglior concorrenza e ce ne passa perchè possa creare loro dei problemi. E' importante però che si prepari il terreno almeno per provarci in un prossimo futuro.
 
Maxetto883 ha scritto:
Perfettamente d'accordo!
I motori delle Alfa di 30/40 anni fa non erano mica figli dell'Alfa, erano figli degli ingegneri che li progettavano.
Busso, per esempio, torinese prima di andare in Alfa lavorò in Fiat, quindi..................... :lol:
Non sapevo di queste origini bast....ehm...poco nobili, professionalmente parlando, di Busso.
Ha riparato ampiamente in seguito ai suoi errori giovanili. ;)
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
Mi viene da riassumere quello che spieghi con "non si può piacere a tutti". Che è verissimo. Ma abbiamo anche una storia fatta di progetti che non sono piaciuti a nessuno, o a troppo pochi per continuare a produrre.

Vedremo cosa arriverà in concreto. Quello che si sente dire ora, per quanto ufficioso, suona di bicchiere mezzo. Che poi sia mezzo pieno o mezzo vuoto, è la materia che anima questo forum.
Giusto. Ci sarà sempre qualcuno che vedrà il bicchiere mezzo vuoto ed altri mezzo pieno, a seconda di quanta fiducia si intenda riporre nei piani di rilancio.
A dire il vero, il bicchiere completamente pieno non lo vedo nemmeno nella miglior concorrenza, nonostante riconosca loro una superiorità netta, non fosse altro per la sterminata gamma di vetture che hanno a listino. Ci sono però alcune defaillances di affidabilità conclamate, che non mi farebbero dormire sonni del tutto tranquilli se possedessi uno dei modelli incriminati.
 
Maxetto883 ha scritto:
Perfettamente d'accordo!
I motori delle Alfa di 30/40 anni fa non erano mica figli dell'Alfa, erano figli degli ingegneri che li progettavano.
Busso, per esempio, torinese prima di andare in Alfa lavorò in Fiat, quindi..................... :lol:

I motori non sono figli egli ingegneri che li progettano, ma delle aziende che per cui lavorano nelle quali, quei tecnici, si formano, acquisiscono e mettono know-how, il tutto finalizzato alla specifica mission che ogni azienda persegue.

lo stesso discorso fatto a suo tempo per il centro stile.
un po' come il pilota di formula 1: estro e genio, ma è la macchina che gli da la vera possibilità di diventare campione

]
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
quadrif ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
Non so se hai capito davvero il senso del thread, forse non l'ho capito nemmeno io visto che non é mio, ma la tua interpretazione mi sembra processo alle intenzioni, con presunta malafede.

Le certezze sui motori non ci sono, come non ci sono su nulla. Fatto sta che la stampa ( tipicamente non nazionale ) scrive ugualmente, sicché puoi andarti a leggere di che motori si parla, e farti un'idea personale su quale sia l'origine.

Quanto all'adattabilità dei pareri, tutto puo' essere, ma la vedo un po' dappertutto: fino a poco fa il v6 si ipotizzava direttamente derivato dal v8 ferrari a 90°, con plauso unanime. Ora invece ( non so perché ), si dà per certo il Pentastar v60 della Ghibli, ed il plauso rimane incondizionato. Boh.

Il 1750 italiano ( qualità non sufficiente ma inoppugnabile ) lascerà il posto ad un altro motore che farà lo stesso mestiere, ma con più cavalli, quindi non é il concetto del benzina potente ad esser stato archiviato, ma proprio il 1750 in quanto tale. Forse non era abbastanza medio globale... Quello che fino a ieri era venduto come il pinnacolo assoluto dell'alfitudine motoristica, adesso va in prepensionamento. Motivo? Boh... U.S.A. e getta.
Forse avrò travisato il senso del topic e se è così me ne scuso, ma per evitare malintesi è sufficiente lasciare le disquisizioni sulla purezza dei cromosomi ai forum di biologia genetica, partendo da uno spunto che non offra il destro a strumentalizzazioni da parte di chi intende seminare zizzania e malafede h24, come il sottoscritto ;)

Il Tbi, per quanto è dato sapere, potrebbe rimanere solo su 4C, assumendo il ruolo di propulsore dedicato.
Il nuovo 2.0 in Italia raccoglierà le briciole, come al solito, ma all'estero probabilmente rappresenterà una cubatura più consona alle abitudini ed a ciò che offre la concorrenza.
Del V6 neanche ne parlo. Entro i confini nazionali sarà più raro della mosca bianca e nei Paesi verso i quali è destinato, probabilmente non chiamano i Ris di Parma per farlo analizzare.

Quadrif, stiamo parlando della provenienza, della paternità, del luogo dove vengono progettati, da chi e per chi, di un numero di motori per un prodotto che vuole assolutamente fregiarsi del "made in italy". Io non vedo davvero quali altri termini inventarsi per parlarne in maniera politicamente più corretta.

Se poi qualcuno cerca la strumentalizzazione, la troverà a prescindere ( e non penso a te ). La dimostrazione mi pare che fino a tre secondi fa nessuno si é schifato di parlare dei " geni di Maranello". Ma al cambiare delle news, la genetica diventa argomento equivoco. Ci prendiamo troppo sul serio a mio avviso.

Esattamente.

Qui si parla solo ed esclusivamente del prodotto, e voglio scusarmi con chi si sente offeso. Pensavo di averlo premesso nell'intervento di apertura postando anche il link.
Il termine "bastardo" non rappresenta un'offesa in se, ma descrive (senza malizia) un essere/oggetto di origine ignota.

Come dice PierUgo, che ha capito benissimo il senso del thread, la mia intenzione di descrivere la questione motori (come la penso io) con poche parole povere.

Quadrif, qui non esiste l' intenzione nascosta di offendere il produttore, o peggio l' ingegnere che progetta. ;-)

Quando FCA sarà in grado di presentare un motore progettato e costruito da Alfa Romeo S.p.a. potremmo finalmente dimenticare anni bui (come descriveresti i motori [p.e.] a benzina di 159 & derivati?) e concentrarci ad analizzare questo.

Ma ancora si sta parlando di global medium engine da mettere sotto il cofano di una vettura che porta il marchio Alfa? Quadrif, tu questo motore come lo descriveresti?
 
Ho aggiunto le virgolette a "bastardi" affinché si capisca l'intento non prettamente offensivo della frase.

Raccomando sempre il rispetto delle opinioni altrui perché come ben sappiamo qui esistono due correnti di pensiero ben distinte e dalle connotazioni opposte.
 
Buongiorno, è la prima volta che scrivo nella sezione Alfa Romeo, però la seguo sempre con molta attenzione.
Volevo intervenire a proposito di motori veri o presunti Alfa. Mi sembra che non si tenga in considerazione il fatto che, secondo quello che ho sempre letto ultimamente anche su QR, la sostenibilità economica dello sviluppo di un nuovo propulsore sia nell'ordine di milioni di unità vendute. Come si potrebbe applicare ad Alfa un simile ordine di grandezza?
Non può esistere un motore Alfa al 100%, non parliamo di Ferrari.
 
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