Ma quali sono le ragioni legate all’aumento folle dei prezzi in questi ultimi anni? La prima è legata alle emissioni di CO2: le regole sempre più stringenti per ridurre le emissioni hanno avuto effetti sui prezzi. I costruttori sviluppano motori sempre più efficienti e questo ha un costo. Bisogna poi considerare la sicurezza: i dispositivi di sicurezza sulle auto crescono e alcuni diventano dirittura obbligatori (come la frenata automatica). Un dato positivo che però si riflette sui prezzi. La terza ragione è legata a motivi tech: citycar o ammiraglie? Non ha importanza: tutti i modelli oggi hanno grandi display per l’infotainment e alcuni sono anche connessi. E la tecnologia si paga. Nel computo ci devono considerare anche i margini delle aziende: i costruttori non sono onlus e con l’aumento dei costi crescono i prezzi. I loro margini negli ultimi tempi non sono scesi, anzi: gli anni del Covid, per molti, sono stati più proficui che mai. Infine, l’energia: le guerre e la pandemia hanno fatto schizzare il prezzo dell’energia e produrre un’auto ne richiede molta: un altro fattore che ha fatto crescere i prezzi.