<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Andamento mercati finanziari 2022-23-24-25 | Page 40 | Il Forum di Quattroruote

Andamento mercati finanziari 2022-23-24-25

Tornando a un altro aspetto della finanza e dei mercati, ovvero inflazione e tassi bancari, l'altro ieri a Sky Economia c'erano tre ospiti, che pur di estrazione completamente diversa (Paolo Agnelli, Sommella, Fassina), erano tutti concordi nel dire che a loro avviso la BCE (ma anche la FED) ha esagerato con l'aumento dei tassi, mettendo non solo in crisi l'economia, come è logico che sia, ma agendo con una misura "dottrinale", arcaica, poco aderente ai tempi attuali e alla particolare tipologia di inflazione. Tematiche con cui sono d'accordo, e l'ho scritto anche qui.

Per esempio l'imprenditore Paolo Agnelli (leader nel settore dell'alluminio, niente a che vedere con la famiglia Agnelli), sosteneva che verso la metà del 2022 i prezzi di luce e gas sono andati alle stelle, facendo schizzare verso l'alto l'inflazione, ma ora sono più bassi, anche se sopra il prezzo precedente. Tuttavia la spesa che si sta risparmiando sull'energia è stata sostituita (forse con un aumento) dal forte aumento della spesa per interessi, di fatto vanificando un possibile calo, anzi, per tale ragione i prezzi praticati dalle sue aziende (e non solo) continuano a salire, e così l'inflazione generale, che è scesa pochissimo in relazione a quanto si è stato fatto come interessi. Se BCE e FED avessero aspettato un po', forse i prezzi non sarebbero aumentati...

Anche Sommella (MF), esperto di finanza, diceva di non comprendere questo uso "dottrinale" e scriteriato della "leva tassi" contro l'inflazione, e gli faceva eco l'economista ed ex vice-ministro Fassina, il quale affermava che ci sono altri modi, più "moderni", per combattere l'inflazione.

Aggiungo che il ministro italiano dell'economia ha detto ieri che l'aumento dei tassi (e quindi degli interessi sul debito pubblico italiano) costa allo Stato circa 15 miliardi (non ci vuole un genio per capirlo), che quindi verranno sottratti alla "manovra 2024", che a questo punto penso che sarà "austera". "Dovremo trovarli da qualche altra parte", ha concluso...

A questo punto direi che non sia il caso di gioire per tassi su titoli di Stato, obbligazioni e CD che arrivano al 4%, perchè comunque l'inflazione è quasi il doppio...
 
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Tornando a un altro aspetto della finanza e dei mercati, ovvero inflazione e tassi bancari, l'altro ieri a Sky Economia c'erano tre ospiti, che pur di estrazione completamente diversa (Paolo Agnelli, Sommella, Fassina), erano tutti concordi nel dire che a loro avviso la BCE (ma anche la FED) ha esagerato con l'aumento dei tassi, mettendo non solo in crisi l'economia, come è logico che sia, ma agendo con una misura "dottrinale", arcaica, poco aderente ai tempi attuali e alla particolare tipologia di inflazione. Tematiche con cui sono d'accordo, e l'ho scritto anche qui.

Per esempio l'imprenditore Paolo Agnelli (leader nel settore dell'alluminio, niente a che vedere con la famiglia Agnelli), sosteneva che verso la metà del 2022 i prezzi di luce e gas sono andati alle stelle, facendo schizzare verso l'alto l'inflazione, ma ora sono più bassi, anche se sopra il prezzo precedente. Tuttavia la spesa che si sta risparmiando sull'energia è stata sostituita (forse con un aumento) dal forte aumento della spesa per interessi, di fatto vanificando un possibile calo, anzi, per tale ragione i prezzi praticati dalle sue aziende (e non solo) continuano a salire, e così l'inflazione generale, che è scesa pochissimo in relazione a quanto si è stato fatto come interessi. Se BCE e FED avessero aspettato un po', forse i prezzi non sarebbero aumentati...

Anche Sommella (MF), esperto di finanza, diceva di non comprendere questo uso "dottrinale" e scriteriato della "leva tassi" contro l'inflazione, e gli faceva eco l'economista ed ex vice-ministro Fassina, il quale affermava che ci sono altri modi, più "moderni", per combattere l'inflazione.

Aggiungo che il ministro italiano dell'economia ha detto ieri che l'aumento dei tassi (e quindi degli interessi sul debito pubblico italiano) costa allo Stato circa 15 miliardi (non ci vuole un genio per capirlo), che quindi verranno sottratti alla "manovra 2024", che a questo punto penso che sarà "austera". "Dovremo trovarli da qualche altra parte", ha concluso...

A questo punto direi che non sia il caso di gioire per tassi su titoli di Stato, obbligazioni e CD che arrivano al 4%, perchè comunque l'inflazione è quasi il doppio...
Concordo con chi dice che l’aumento del costo del denaro si è mangiato la riduzione dei costi energetici.
Ma credo che le banche centrali l’abbiano fatto consapevolmente e con l’obiettivo di drenare la liquidità immessa nei mesi del covid.
 
Mi piacerebbe capire
come
GIA' OGGI,
si sia formata questa voragine da 15 mld

In effetti di primo acchito anche a me sono sembrati e sembrano un po’ tanti.

Un calcolo esatto, se non sappiamo l’interesse medio dei titoli di stato nel 2022 e l’interesse medio dei titoli di stato nel 2023, nonché a quanto ammontano, come importo, tutti i titoli di stato, non possiamo farlo e dobbiamo fidarci di quello che dice lui.
Per Bot e CCT comunque è più facile, per i BTP è decisamente più complicato.

Dobbiamo considerare, altresì, che il debito pubblico è molto più alto di qualche anno fa, pur depurandolo dall’inflazione, e a proposto di inflazione va detto che il debito stesso si è svalutato un po’, visto che i tassi di interesse restano comunque molto più bassi dell’inflazione. E questo è un dato positivo.

Infatti scopo delle banche centrali è anche quello di tendere al pareggio tra tasso di inflazione e tassi medi di interesse.
 
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Mi piacerebbe capire come GIA' OGGI, si sia formata questa voragine da 15 mld
100 punti base di aumento dei tassi sul nostro stock di debito pubblico fanno 28 miliardi. Ovviamente non tutto il debito pubblico si rinnova allo stesso momento, ma i 15 miliardi di maggior spesa di interessi sono un dato fin troppo buono nell’attuale situazione.
 
100 punti base di aumento dei tassi sul nostro stock di debito pubblico fanno 28 miliardi. Ovviamente non tutto il debito pubblico si rinnova allo stesso momento, ma i 15 miliardi di maggior spesa di interessi sono un dato fin troppo buono nell’attuale situazione.


Pian

1) Noi paghiamo 75 mld di interessi l' anno ( 2022 )
Quest' anno rinnoviamo 500 mld dei 2800 e passa totali....
....Al 4% invece che al 3.
E fan ben 15 mld in piu'?
2) Lo si sapeva gia' a fine Luglio
3) Invece salta fuori 2 giorni fa....Non vorrei servisse a giustificare il buco di cui si parlava il mese scorso...." La Finanziaria costerebbe 30 mld, ma ne abbiamo solo 10 "
4) Tutti i paesi pagano di piu'....( sotto e di poco il 3% sono solo in 2 )
https://mercati.ilsole24ore.com/obbligazioni/titoli-di-stato/rendimenti-titoli-stato-europa/1

Ma nelle peste ci siamo sempre, e solo noi....
La Grecia, al massimo

( Poveri " inventori " della civilta' Europea )
 
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In effetti di primo acchito anche a me sono sembrati e sembrano un po’ tanti.

Un calcolo esatto, se non sappiamo l’interesse medio dei titoli di stato nel 2022 e l’interesse medio dei titoli di stato nel 2023, nonché a quanto ammontano, come importo, tutti i titoli di stato, non possiamo farlo e dobbiamo fidarci di quello che dice lui.
Per Bot e CCT comunque è più facile, per i BTP è decisamente più complicato.

Dobbiamo considerare, altresì, che il debito pubblico è molto più alto di qualche anno fa, pur depurandolo dall’inflazione, e a proposto di inflazione va detto che il debito stesso si è svalutato un po’, visto che i tassi di interesse restano comunque molto più bassi dell’inflazione. E questo è un dato positivo.

Infatti scopo delle banche centrali è anche quello di tendere al pareggio tra tasso di inflazione e tassi medi di interesse.


Vedi post 591
 
Pian

1) Noi paghiamo 75 mld di interessi l' anno ( 2022 )
Quest' anno rinnoviamo 500 mld dei 2800 e passa totali....
....Al 4% invece che al 3.
E fan ben 15 mld in piu'?
2) Lo si sapeva gia' a fine Luglio
3) Invece salta fuori 2 giorni fa....Non vorrei servisse a giustificare il buco di cui si parlava il mese scorso...." La Finanziaria costerebbe 30 mld, ma ne abbiamo solo 10 "
4) Tutti i paesi pagano di piu'....( sotto e di poco il 3% sono solo in 2 )
https://mercati.ilsole24ore.com/obbligazioni/titoli-di-stato/rendimenti-titoli-stato-europa/1

Ma nelle peste ci siamo sempre, e solo noi....
La Grecia, al massimo

( Poveri " inventori " della civilta' Europea )

Comunque, mediamente, stiamo pagando il 3% (?) mentre l'inflazione e quindi l'incremento del PIL nominale sono ben più alti.
Quindi l'effetto combinato di interessi e inflazione, per il momento, tende a fare scendere il rapporto debito/PIL.
Poi, se fra un po' abbattono l'inflazione , mentre gli interessi rimangono alti, la situazione potrebbe diventare più difficile.
 
I nostri pronipoti? Se andrà bene sapranno come mettersi le mutande dalla parte giusta.
Non entro nel merito di questo argomento per non far saltare il tema principale ma io credo che la strada porti ad una rapida povertà, con conseguenti drammi e disagi sociali.

Perdonate la mia negatività ma secondo me quelli nati negli anni 70/80 saranno l'ultima generazione ad interrogarsi sul cosa fare con i risparmi. Da li in poi non ci sarà niente sul quale lavorare e ragionare
 
Vedi post 591

Il debito pubblico italiano ammonta a circa 2.800 miliardi di euro (2.762 miliardi nel 2022, il 145% del PIL), cifra spaventosa, al 50% circa detenuta da Banca d'Italia e normali istituti di credito.

Ho letto che il tasso medio 2023 sarà pari al 3.7% del PIL (un po' meno del 2022 grazie alla minore inflazione, che incide sui titoli indicizzati).
Nel 2024 si parla di un 4.1% del PIL (0,4% in più). Ma credo che dobbiamo calcolare l'incidenza del tasso sul debito e non sul PIL, perchè gli interessi si pagano sul debito, e sul debito l'incidenza viene di meno perchè è più alto del PIL. Ma più che l'incidenza del tasso dovremmo vedere gli importi pagati (v. sotto).

Ciò comunque significa che anche al netto degli interessi sul debito non ci sarà un pareggio dei conti, ma un deficit di almeno 1/2 punto del PIL.

Nota: 75 miliardi di interesse annuo sul DP è la media dal 2009 al 2022 (tassi abbastanza statici e bassi, bassissimi tra il 2012 e il 2021). Nel 2022 sono stati pagati 77 miliardi di interessi, ovvero il 2.75% del debito. Il 3.25% del debito (1/2 punto in più) fa invece 91 mld. E qui saremmo su quei 14 miliardi circa in più dichiarati da Giorgetti.
Lo sforamento dei 100 miliardi secondo alcune stime è previsto per il 2027, ma penso che possa avvenire prima, salvo che l'inflazione scenda e i tassi si abbassino sensibilmente.
 
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