<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa Romeo Tonale MHEV 1ma serie (2022-23-24) | Page 220 | Il Forum di Quattroruote

Alfa Romeo Tonale MHEV 1ma serie (2022-23-24)

Vi piace l'Alfa Romeo Tonale?

  • Si, molto

    Votes: 37 31,4%
  • Si, abbastanza

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    Votes: 31 26,3%
  • Non saprei

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esattamente e piattaforme in grado di offrire un buon comportamento a qualsiasi condizione, immagina la libertà di decidere se rendere una vetura a trazione anteriore, posteriore o integrale solo impostando un software o meglio ancora di decidere da guidatore su quale asse dare la trazione. Il Giorgio nasce termico, sarà adattato all'elettrico ma il futuro sarà diverso e dobbiamo farcene una ragione ma soprattutto chissà se mai le vedremo queste auto del futuro! Intanto altri 15-20 anni di termico ce li godremo lo stesso, poi arrivati alla pensione l'unico desiderio è di farsi portare a spasso a bordo di una piccola citycar elettrica facile facile da guidare e parcheggiare.

Sì certo, bisogna guardare al futuro.
Però le critiche più frequenti al mondo dell'automobile riguardano proprio il suo futuro: mobilità elettrica, guida autonoma, auto sempre più connessa, auto-smartphone...
...e la perdita del gusto di guidare.

Quindi bisogna pure vedere che tipo di futuro automobilistico ci aspetta.
Se per i più giovani andrà bene comunque, per noi della vecchia guardia non so...
 
appunto finchè ci fissiamo col Giorgio o col pianale della Tipo stiamo parlando di cose obsolete o quantomeno che non si proiettano al futuro ma è un mal comune che colpisce tutti i produttori. Al momento Tesla è proiettata al futuro e sta tracciando la strada, Volkswagen comincia a guardare al futuro con la piattaforma della ID3 e Co. e Renault non ricordo su che piattaforma ha allestito la Zoe (tutta nuova o pianale Clio?).
 
Allora mi chiedo: perché la room Alfa Romeo è così frequentata?
Perché queste discussioni così accanite?
In fondo l'Alfa non è un marchio come tutti gli altri?
Alla fine è tutta questione di nazionalità?
Mah, mistero...
 
Considera che oltre a mettere il marchio devi avere una rete di vendita, io non so Lancia cosa abbia al estero, temo veramente poco se non nulla,poi se andiamo negli Stati Uniti non esiste proprio mentre Alfa almeno li ha avuto negli ultimi anni lo sviluppo di una rete vendita ed assistenza , ma poi come dici tu il marchio Lancia ormai nel mondo ha poco riconoscimento mentre Alfa seppur amche esso andato del dimenticatoio ne ha un poco di più.

Come rete di vendita Lancia all'estero comunque può sfruttare in sinergia la rete FCA in generale, se non Stellantis. Oggi poi (almeno in Italia, non so fuori) ci sono anche i concessionari multi-marca.
Se invece parliamo di officine specializzate non cambia molto perchè come meccanica sarebbe comunque condivisa con Fiat o con Jeep.
 
Allora mi chiedo: perché la room Alfa Romeo è così frequentata?
Perché queste discussioni così accanite?
In fondo l'Alfa non è un marchio come tutti gli altri?
Alla fine è tutta questione di nazionalità?
Mah, mistero...

Perchè in Italia esistono ancora molti "alfisti", ovvero appassionati di questo storico brand. E anche se in realtà in assoluto non sono moltissimi, si tratta di persone alle quali piace parlare di automobili, e oggi non c'è di meglio che farlo sui forum (sui social si finisce con le derisioni, gli insulti, e quant'altro...............).
 
Perchè in Italia esistono ancora molti "alfisti", ovvero appassionati di questo storico brand. E anche se in realtà in assoluto non sono moltissimi, si tratta di persone alle quali piace parlare di automobili, e oggi non c'è di meglio che farlo sui forum (sui social si finisce con le derisioni, gli insulti, e quant'altro...............).

Sì, ma... alla fine sono sempre più appassionati del brand e basta.
Anche se l'Alfa fa auto come tutti gli altri, senza caratteristiche particolari e anzi inseguendo i trend generalisti, parlano sempre di passione per il marchio.
Basta il nome: Alfa Romeo.
Un po' come quando si ama la propria squadra del cuore anche se va male in campionato.
 
Sì, ma... alla fine sono sempre più appassionati del brand e basta.
Anche se l'Alfa fa auto come tutti gli altri, senza caratteristiche particolari e anzi inseguendo i trend generalisti, parlano sempre di passione per il marchio.
Basta il nome: Alfa Romeo.
Un po' come quando si ama la propria squadra del cuore anche se va male in campionato.

Tra l'altro c'è un'altra room di marca molto frequentata, quella della Skoda. Anche Toyota mi sembra ben frequentata, almeno numericamente.
La mia passione per i marchio Alfa è nata da bambino, insieme a quella per Maserati, Ferrari, Abarth e Lotus (erano i mitici anni '50.....). Ero già appassionato di corse a 5-6 anni, e con la mia automobilina a pedali (che era una sport-prototipo...), facevo una specie di giro di pista a casa: cucina-corridoio-stanza da letto-terrazza-cucina...........
Poi a 8-9 anni mi regalarono un kart a pedali, e ci giravo nella casa di campagna, sullo sterrato.
 
Ultima modifica:
Tra l'altro c'è un'altra room di marca molto frequentata, quella della Skoda. Anche Toyota mi sembra ben frequentata, almeno numericamente.
La mia passione per i marchio Alfa è nata da bambino, insieme a quella per Maserati, Ferrari, Abarth e Lotus. Ero già appassionato di corse a 5-6 anni, e con la mia automobilina a pedali (che era una sport-prototipo...), facevo una specie di giro di pista a casa: cucina-corridoio-stanza da letto-terrazza-cucina...........
Poi a 8-9 anni mi regalarono un kart va pedali, e ci giravo nella casa di campagna, sullo sterrato.

Ecco, quello che mi piace(va) del marchio Alfa Romeo era il fatto di costruire auto sportive e affascinanti alla portata un po' di tutti. Era questo che la distingueva da tutti gli altri.
Oggi invece ti devi per forza rivolgere altrove, se vuoi auto del genere.
Quindi credo che oggi la passione per il marchio resista solo per il glorioso passato, non certo per il presente.
 
Ecco, quello che mi piace(va) del marchio Alfa Romeo era il fatto di costruire auto sportive e affascinanti alla portata un po' di tutti. Era questo che la distingueva da tutti gli altri.
Oggi invece ti devi per forza rivolgere altrove, se vuoi auto del genere.
Quindi credo che oggi la passione per il marchio resista solo per il glorioso passato, non certo per il presente.

No, le Alfa non sono (quasi) mai state alla portata di tutti. Non lo sono state soprattutto fino al 1950, quando uscì la "1.900", prima vera auto di grande serie del brand. Prima della 1.900 infatti le Alfa erano auto d'elite o auto da corsa.

Dopo la 1.900 (che comunque era auto da professionisti e imprenditori, non certo "popolare"), uscirono la "Giulietta", la "Giulietta sprint" e la "Giulietta spider" ma anche quelle erano auto da ceto medio-superiore. Ricordo che la Giulietta la comprò un mio vicino di casa ed eravamo tutti lì a guardarla e ammirarla. Era bellissima e costosa. Poi arrivarono la Giulia e l'Alfetta ed erano ovviamente di categoria superiore alla Giulietta, quindi sempre auto per gente abbastanza danarosa. Mio padre, che era un alto funzionario di banca, nel 1967 fu sul punto di comprare la Giulia, ma poi optò per la Fiat 125 (appena presentata), che era meno costosa e aveva quasi le stesse prestazioni.

E' vero che la Giulia del 1962 veniva definita nella pubblicità "L'auto da famiglia che vince le corse", ma non si trattava certo della famigliola piccolo borghese, e tanto meno operaia..............

Diciamo che "alla portata di tutti" le Alfa lo sono diventate dagli anni '70 con l'Alfasud, poi l'Arna (che però non comprò quasi nessuno....), e poi con 145-146 e MiTo. Oggi sono tornate ad essere auto per benestanti.
 
Ultima modifica:
No, le Alfa non sono (quasi) mai state alla portata di tutti. Non lo sono state soprattutto fino al 1950, quando uscì la "1.900", prima vera auto di grande serie del brand. Prima della 1.900 infatti le Alfa erano auto d'elite o auto da corsa.

Dopo la 1.900 (che comunque era auto da professionisti e imprenditori, non erto "popolare"), uscirono la "Giulietta", la "Giulietta sprint" e la "Giulietta spider" ma anche quelle erano auto da ceto medio-superiore. Ricordo che la Giulietta la comprò un mio vicino di casa ed eravamo tutti lì a guardarla e ammirarla. Era bellissima e costosa. Poi arrivarono la Giulia e l'Alfetta ed erano ovviamente di categoria superiore alla Giulietta, quindi sempre auto per gente abbastanza danarosa. Mio padre, che era un alto funzionario di banca, fa sul punto di comprare la Giulia, ma poi optò per la Fiat 125, che era meno costosa e aveva quasi le stesse prestazioni.

E' vero che la Giulia veniva definita nella pubblicità "L'auto da famiglia che vince le corse", ma non si trattava certo della famigliola piccolo borghese, e tanto meno operaia..............

Diciamo che "alla portata di tutti" le Alfa lo sono diventate negli anni '70 con l'Alfasud, poi l'Arna (che però non comprò quasi nessuno....), e poi con 145-146 e MiTo.

Vabbè, non alla portata proprio di tutti, ovviamente, ma alla portata di molti.
Le Alfa sono sempre state molto più accessibili delle varie Maserati, Porsche, Lotus ecc.
La loro grande popolarità (non tanto in termini di vendite, quanto di consensi) era dovuta a questo.

Oggi invece, per avere una sportiva bassa e leggera a trazione posteriore senza svenarti, devi per forza andare sulle giapponesi (persino sul marchio Toyota, che di certo non ha il "cuore sportivo'").
 
Ultima modifica di un moderatore:
Visita allo stabilimento dove nasce l'Alfa Tonale, con intervista a Imparato e al giovane direttore dello stabilimento Alessio Leonardi (che ha praticamente la stessa età della struttura campana).
Imparato: "Ai giovani dico tornate a casa" (nel senso di tornare ad acquistare un'Alfa). Poi ha sottolineato la passione di chi lavora a Pomigliano: "Se sei appassionato farai un lavoro fatto bene, e il lavoro fatto bene porta qualità. Punto."

La Tonale sarà commercializzata in 31 Paesi.

 
oggi avevo scritto una cosa bella poi sono venuti dei clienti e non ho dato l'invio :D
Scrivevo che il futuro sono i bambini che oggi vanno alle scuole elementari e medie, le auto del futuro saranno guidate da loro che saranno già abituati alla mobilità "moderna" elettrica a corto raggio, alla ricarica notturna, al ronzio, all'assenza del cambio sia manuale che automatico, al rallentamento frenato....insomma dal monopattino arriverà alla berlina elettrica e troverà normale che abbia un autonomia di 600km, troverà normale che questa varierà in base alla temperatura esterna, troverà normale tutto il funzionamento e noi che saremo ormai all'età pensionabile desidereremo una macchina piccola e facile da guidare. Il problema è che stiamo vivendo questa fase di transizione e non sappiamo se restare carne o diventare pesce, putrtoppo il problema siamo noi prima del prodotto.
 
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