<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa Romeo Junior Hybrid 136 cv (poi 145) ed elettrica 156 cv | Page 318 | Il Forum di Quattroruote

Alfa Romeo Junior Hybrid 136 cv (poi 145) ed elettrica 156 cv

O.T. Parrebbe, si dice, si mormora Tonale

AntonioS ha scritto:
"continuazione chi la 208 non l'ha mai provata - questo fa a pugni con la missione premium del marchio. Intendiamoci, se Mercedes prende la Clio e ci fa attorno la Classe A va bene, se BMW prende motori Peugeot e Toyota e ci fa attorno la Mini va bene; se Alfa, marchio sfigato, prende una Peugeot e ci fa un modello, è bestemmia. Il deficit di immagine c'è e non lo curi prendendo roba di un marchio piú sfigato di te. Il caso Junior è tutto qua: il marchio. La 208 potrebbe essere meglio di una Ferrari ma rimarrebbe una Peugeot, quindi la Junior, per l'Alfista, fa schifo. Vedremo che diranno.le persone normali, quelle che le macchine le comprano, però, secondo me, questo modello rimane un errore strategico di marketing. A meno che non decidano di posizionare Alfa piú in basso."

La confusione la fai tu amico Antonio su una sola cosa.....Se BMW nel bene e nel male ha posizionato Mini nel Premium e lo ha fatto con una tecnica di un certo tipo, sospensioni multilink dietro ad esempio....e al di là di iniziali compromessi ha sempre venduto caro un prodotto fatto bene, beh...qua da noi si è voluto vendere caro e basta.....

E quando Capitan Harlock che sta di là dell'oceano e non di qua e quindi....dice (notizia di oggi) che la parte europea di Stellantis deve recuperare margine sul prodotto...ahia....

Anche Alfa ha messo il multilink al posteriore proprio nella lupus in fabula Junior (Q4).

Secondo me ha sostanzialmente ragione Antonios. L'italiano ragiona spesso così: se una nazione estera fa una cosa ci si passa sopra, se la fa l'Italia diventa un sacrilegio, una lesa maestà.

VW sono decenni che fa cloni, o comunque vetture sulla medesima piattaforma, soprattutto nei segmenti B e C, dove occorrono necessariamente le economie di scala e le sinergie, e anche Renault fa lo stesso e anche peggio (V.Mitsubishi Colt-Renault Clio...le avete presenti?) e, guarda il caso, sono i gruppi rivali di Stellantis per antonomasia. Anche Toyota e Subaru hanno fatto due vetture praticamente identiche, e nessuno (in Italia) si è scandalizzato. E infatti questo in Italia non lo fa nessuno, se no verrebbe crocifisso.

Bmw un po' meno ovviamente, perchè ha un altro posizionamento commerciale e se lo può permettere...
 
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Io mi permetto di dissentire. Io parto dal prodotto, ossia ben fatto-mal fatto, prima di tutto, poi il resto delle definizioni "primium" non primium, low cost....per me lasciano il tempo che trovano.

Però vedi da che mondo è mondo l'uomo ha dato un valore alle cose, prima col baratto e poi con la moneta. E da che un cucciolo d'uomo cresce è abituato a dare un valore a quella moneta per comprarsi chessò le figurine, il lecca lecca....

Se un cucciolo d'uomo sa quanto costa un lecca lecca perchè, di grazia, non dovrebbe saperlo un automobilista maturo?

Permettimi il capitolo DS e i posizionamenti....

DS nasce da una mente "illuminata" che in CDA quando venne fuori che una superba (e indiscutibilmente "premium") ammiraglia di Citroen nonostante il design sempiterno, nomostante una meccanica raffinata, nonostante una souplesse di viaggio e un confort cui non si era neanche più abituati ha venduto poco ha associato le scarse vendite dell'ammiraglia, veramente degna di nota, al marchio.

Poichè nell'animo nazionale e non solo la macchina Citroen era oramai associata all'utilitaria o poco più ovvio che una ammiraglia di spessore e con superbe caratteristiche ed un prezzo di conseguenza seppur superasse le tedesche e non di poco per linea confort prestazioni e tecnica al prezzo le tedesche vendevano di più e soprattutto svalutavano di meno.

Allora si decise di "spliittare" il marchio dove le "ammiraglie" si chiamavano come la dea e le auto comuni Citroen.

Sai cosa non funzionò....che le "ammiraglie" vere e proprie, come quella Citroen, non le han più fatte e han fatto solo delle Citroen base o poco più.....abbellite e "ridefinite" "primium" ma che di "primium"....

Evidentemente sei un manager Antonio, perchè quei manager ragionano come te, e invito te e quei manager a leggere un pò (pochi peraltro perchè non è la novità dell'anno.....anche se poi come tutti i modelli del gruppo prenderà premi su premi per tutto tranne che per le cose essenziali...) di commenti della nuova C5 DS quella che nella sua versione base ha il 145 gen 3....soprattutto interessanti i commenti dei possessori dell'attuale, magari interessati alla sostituzione con questa....
peccato che il ,marchio sia nato con la ds3, una utilitaria, perso il blasone in partenza
 
Speriamo che la Polacchina di Tichy oggi e Tunisina di Orano forse domani ne profitti bene!

Anche se è paradossale che Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sia per nulla di resilienza.

La scelta di spostare dalle colonnine (resilienza) alle vetture l'incentivo fa a pugni con la finalità del piano che da Nazionale va a benificiare la manodopera polacca oggi e forse domani tunisina?



Chissà se i vari uomini dell'Iri, che fecero grande l'Alfa Romeo negli anni 60 e subirono le angherie della politica nei 70/80 lo avrebbero consentito.

Ma quella era un'altra generazione con altri valori e visioni lunbgimiranti, che era in grado di tirar fuori modelli di successo (Alfa 75) nelle più grandi ristrettezze economiche, nella crisi petrolifera, le domeniche a piedi e l'inflazione a due cifre, che mai avrebbe venduto agli stranieri, sebbene le offerte non mancassero.

Che ci vuoi fà, dobbiamo rassegnarci a pensare che Giulia e stelvio 2015/16 siano state il canto del cigno Alfa Romeo e diverranno per questo motivo delle istant classic, non appena uscite dalle linee di produzione, nemmeno dai listini.

Basti vedere i prezi della 4C, la prima Alfa romeo degli anni 2010 con strumentazione interamente digitale per ovvie ragioni di peso.

 
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Speriamo che la Polacchina di Tichy oggi e Tunisina di Orano forse domani ne profitti bene!

Anche se è paradossale che Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sia per nulla di resilienza.

La scelta di spostare dalle colonnine (resilienza) alle vetture l'incentivo fa a pugni con la finalità del piano che da Nazionale va a benificiare la manodopera polacca oggi e forse domani tunisina?



Chissà se i vari uomini dell'Iri, che fecero grande l'Alfa Romeo negli anni 60 e subirono le angherie della politica nei 70/80 lo avrebbero consentito.

Ma quella era un'altra generazione con altri valori e visioni lunbgimiranti, che era in grado di tirar fuori modelli di successo (Alfa 75) nelle più grandi ristrettezze economiche, nella crisi petrolifera, le domeniche a piedi e l'inflazione a due cifre, che mai avrebbe venduto agli stranieri, sebbene le offerte non mancassero.

Che ci vuoi fà, dobbiamo rassegnarci a pensare che Giulia e stelvio 2015/16 siano state il canto del cigno Alfa Romeo e diverranno per questo motivo delle istant classic, non appena uscite dalle linee di produzione, nemmeno dai listini.

Basti vedere i prezi della 4C, la prima Alfa romeo degli anni 2010 con strumentazione interamente digitale per ovvie ragioni di peso.

Tecnicamente la proprietà sta facendo i propri interessi nulla di increscioso se tutti tacciono acconsentono. Increscioso però riferire a quelle vetture sinonimo di italianità ma anche qui chi tace acconsente
 
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