gallongi ha scritto:
La QV ha avuto uno sviluppo incredibile ,il solo utilizzo di un motore derivato da un Ferrari la dice lunga su quello che volevano e hanno fatto ..il mezzo che abbiamo letto e ' un capolavoro senza discussione . Ora devono dimostrare di poter dire " visto?" anche nelle versioni umane soprattutto con la concorrenza che c'è ( non so se avete visto una C sw dal vivo ma il famoso " Mercedes auto da vecchi" può giusto andare in soffitta ) ..mi fa tuttora strano che dopo auto così così ( per quanto si dica una 159 non era all'altezza delle rivali della sua epoca e non lo dico certo io ) ci sia tutto di colpo una sterzata così violenta
Ti fa strano perchè (ipotizzo) evidentemente guidando tedesco ti sei abituato a pensare tedesco. A me invece non fa strano perchè non guidando tedesco lo stesso problema non ce l'ho
Avevo letto solo i punti 5, 6 e 7 dell'intervista a Philippe Krief come citati da 156Jtd, e mi ero rallegrato nel verificare quell'assaggio di caratteristiche tecniche che ha voluto render note circa la Giulia. Tuttavia leggendo ora l'intera intervista ho potuto constatare con i punti più belli ed entusiasmanti, il vero pezzo d'arte dell'intervista, sono i precedenti quattro dove si rivelano la vera genesi della Giulia, il ruolo di Sergio Marchionne vero padre della nuova Alfa Romeo ed il retroterra della nuova arrivata derivante dal substrato di conoscenze tecniche portato degli sviluppi maturati in seno alle più leggendarie sportive del Cavallino.
Non si tratta di una Ferrari a 4 porte, come si è pure letto qua e la, ma di una vera sportiva di razza rivolta a tutti, come erano ed anche oggi devono tornare ad essere le vere Alfa Romeo, nata da un reparto concepito attingendo dalle migliori eccellenze fuoriuscite anche dal Cavallino per creare delle vere Alfa Romeo, la nuova razza di auto del Biscione in grado di far parlare di se per tutto ciò che si portano dentro. Era ciò che desideravo. Mi sento come un bimbo che con la sciarpa al collo e la bandiera in mano assiste alla gara con cui la squadra del cuore vince il campionato
La 159, ne sono convinto, poteva diventare leader del suo segmento già solo dotandola del pacchetto motore-cambio-trasmissione della Cherokee 2.2 CRD con buona pace delle tedesche premium. Certo però mi fa strano, questo si, vedere il suo bellissimo posteriore ed immaginarne le ruote che scaricano dietro all'80% i 440 nm del nuovo 200 cv CR, con i quadrilateri che consentono un inserimento fulminio dell'anteriore liberato quasi del tutto dall'effetto trazione, un posteriore che consente chiudere le curve giocando col piede destro, con riequilibrio di pesi verso il posteriore dato dalla TI, lo sterzo già preciso che per effetto dei precedenti fattori sarebbe diventato ancor più diretto di quanto già non sia, quasi un tutt'uno con le mani del pilota.
Non è stato così, fa niente. La 159 resterà sempre nei cuori di noi Alfisti come una gran macchina bellissima e incompiuta per penuria di risorse. Continueremo ad amarla come amiamo tutte le Alfa Romeo della storia.
Ed ora Giulia e che Giulia sia!!!!
