Le prime prove di tedeschi, inglesi e francesi sottolineano le grandi doti di guida e comfort della berlina italiana.
La nuova Alfa Romeo Giulia è finalmente arrivata e già vi abbiamo raccontato l'emozione di guidarla in versione 2.2 Diesel 180 CV che nella strepitosa variante sportiva Quadrifoglio da 510 CV, ma per sapere come verrà accolta all'estero è necessario vedere cosa scrivono quelle testate straniere che per prime l'hanno provata con noi sulla pista di Balocco. Quasi un anno fa vi avevamo raccontato l'accoglienza entusiastica della stampa estera per il lancio statico della nuova berlina del Biscione, attesa da tutti come il modello della rinascita. Oggi vogliamo invece riportare l'opinione di quei giornalisti tedeschi, inglesi e francesi che dopo aver guidato Giulia e Giulia Quadrifoglio emettono il loro verdetto, positivo o negativo che sia. Prima di addentrarci in questo giro d'Europa della Giulia vi anticipiamo che le note stonate sono davvero poche confronto alla sinfonia di apprezzamenti che giungono da chi vuole credere nel ritorno delle grandi Alfa del passato.
"Oggetto del desiderio" per i tedeschi.
Per avere subito un giudizio da chi costruisce le berline sportive Audi, BMW e Mercedes storicamente e prossimamente rivali di Giulia partiamo proprio dalla stampa tedesca e per la precisione da Auto Motor und Sport. Il magazine teutonico parla della Giulia Quadrifoglio come di una rivale credibile della BMW M3 - e non è cosa da poco per loro - e di una vera Alfa Romeo, una berlina sportiva facile ed intuitiva nella guida, con un cockpit ergonomicamente valido, veloce in curva e con una sonorità potente garantita dal V6 biturbo sviluppato da Ferrari. Un giudizio altrettanto positivo la rivista tedesca lo esprime per la Giulia 2.2 Diesel 180 CV, descritta come una vettura ben fatta, con un suono allo scarico interessante e un'agilità insospettabile che la fa sembrare più compatta rispetto ai 4,63 metri di lunghezza. L'altra rivista "Made in Germany" ad aver provato la Giulia è AutoBild che già apprezza lo stile del frontale col grande scudetto Alfa, il pulsante di avviamento sul volante e la facilità di guida del Diesel 180 CV che risulta vivace e regolare nel funzionamento. Insomma, un futuro "oggetto del desiderio" per il giornale tedesco che intitola così la prova della Quadrifoglio: "Giulia mit Super-Grip", ovvero la Giulia con la super aderenza. Cambio manuale 6 marce preciso e veloce, accelerazione mozzafiato e "tenuta di strada sensazionale" sono i pregi principali dell'italiana da 510 CV.
Più cauti gli inglesi, che però apprezzano assetto e sterzo.
La stampa britannica ha partecipato in massa alle prove in anteprima della nuova Giulia, a partire da Autocar che tesse le lodi della Quadrifoglio per lo stile "sinuoso e seduttivo", la sonorità allo scarico piacevole e potente, ma troppo moderna confronto agli storici V6 Alfa del passato, la risposta fulminea dello sterzo e il bilanciamento di assetto della super berlina italiana. Meno entusiastico è invece il giudizio sull'infotainment di bordo con schermo troppo piccolo, sulla velocità di cambiata non eccelsa della trasmissione automatica a 8 rapporti e sul fatto che non dimostra sempre i suoi 510 CV, cosa che fa ad esempio la Mercedes-AMG C 63 col suo V8. Riguardo la diesel Autocar parla dell'Alfa più competitiva dal lancio della prima Giulia cinquant'anni fa, pur sottolineando qualche difficoltà nel regolare il tergicristallo, la climatizzazione e l'aspetto del navigatore non a livello della concorrenza. Quello che fa la differenza è invece l'assetto sportivo e confortevole al tempo stesso, la rigidezza della scocca e il bilanciamento dei pesi e una qualità generale che può "spazzare via i decenni di danni sofferti da questo marchio favoloso". Decisamente più critico è il redattore di The Telegraph che dice di non essere rimasto impressionato dalla nuova Giulia, almeno a confronto con alcune Alfa del passato; nonostante tutto il giudizio finale è quello di un'auto "attraente, competitiva, efficace e piacevole", per Alfa Romeo la "strada giusta verso un futuro più sicuro". Per Car Magazine la Giulia Quadrifoglio è invece una vera Ferrari a quattro porte per cui valeva la pena aspettare.
Anche meglio di BMW, lo dicono i francesi.
A questo punto un'occhiata oltralpe è d'obbligo, visto che i cugini francesi non hanno una vera tradizione locale di berline sportive e come nel resto del mondo aspettavano con ansia la prova della nuova Alfa. Per L'Automobile Magazine la Giulia è più piacevole da guidare di una BMW Serie 3 e anche se non tutto è perfetto - vedi lo schermo centrale troppo basso, i vani porta oggetti scarsi e il servosterzo troppo leggero - ci sono assemblaggi e materiali di qualità, un assetto stabile e preciso e un motore 2.2 diesel davvero potente e piacevole. Turbo.fr si sbilancia ancora di più e parla di "operazione seduzione" per la Giulia che è "piacevole da vedere e da vivere", con posto guida facilmente configurabile, "seducente nel look e sulla strada" e con un prezzo anche inferiore alla concorrenza. Uno sguardo infine a quello che scrive L'Argus della Giulia Diesel, più "saggia" della Quadrifoglio, ma non meno interessante. Per la rivista francese la berlina è accogliente, spaziosa, ben rifinita nell'abitacolo, ma non per famiglie numerose, con una precisione di sterzo davvero sorprendente - anche se un po' leggero - e assetto così equilibrato che è difficile metterlo in crisi. L'Argus conclude la prova dicendo che "se la Giulia vuole riconquistare gli alfisti ha fatto davvero centro", visto che ai pochi difetti si contrappone un telaio agile e confortevole, un motore a gasolio che è il riferimento della categoria e un grande piacere di guida.
http://tinyurl.com/hpbqlp6
La nuova Alfa Romeo Giulia è finalmente arrivata e già vi abbiamo raccontato l'emozione di guidarla in versione 2.2 Diesel 180 CV che nella strepitosa variante sportiva Quadrifoglio da 510 CV, ma per sapere come verrà accolta all'estero è necessario vedere cosa scrivono quelle testate straniere che per prime l'hanno provata con noi sulla pista di Balocco. Quasi un anno fa vi avevamo raccontato l'accoglienza entusiastica della stampa estera per il lancio statico della nuova berlina del Biscione, attesa da tutti come il modello della rinascita. Oggi vogliamo invece riportare l'opinione di quei giornalisti tedeschi, inglesi e francesi che dopo aver guidato Giulia e Giulia Quadrifoglio emettono il loro verdetto, positivo o negativo che sia. Prima di addentrarci in questo giro d'Europa della Giulia vi anticipiamo che le note stonate sono davvero poche confronto alla sinfonia di apprezzamenti che giungono da chi vuole credere nel ritorno delle grandi Alfa del passato.
"Oggetto del desiderio" per i tedeschi.
Per avere subito un giudizio da chi costruisce le berline sportive Audi, BMW e Mercedes storicamente e prossimamente rivali di Giulia partiamo proprio dalla stampa tedesca e per la precisione da Auto Motor und Sport. Il magazine teutonico parla della Giulia Quadrifoglio come di una rivale credibile della BMW M3 - e non è cosa da poco per loro - e di una vera Alfa Romeo, una berlina sportiva facile ed intuitiva nella guida, con un cockpit ergonomicamente valido, veloce in curva e con una sonorità potente garantita dal V6 biturbo sviluppato da Ferrari. Un giudizio altrettanto positivo la rivista tedesca lo esprime per la Giulia 2.2 Diesel 180 CV, descritta come una vettura ben fatta, con un suono allo scarico interessante e un'agilità insospettabile che la fa sembrare più compatta rispetto ai 4,63 metri di lunghezza. L'altra rivista "Made in Germany" ad aver provato la Giulia è AutoBild che già apprezza lo stile del frontale col grande scudetto Alfa, il pulsante di avviamento sul volante e la facilità di guida del Diesel 180 CV che risulta vivace e regolare nel funzionamento. Insomma, un futuro "oggetto del desiderio" per il giornale tedesco che intitola così la prova della Quadrifoglio: "Giulia mit Super-Grip", ovvero la Giulia con la super aderenza. Cambio manuale 6 marce preciso e veloce, accelerazione mozzafiato e "tenuta di strada sensazionale" sono i pregi principali dell'italiana da 510 CV.
Più cauti gli inglesi, che però apprezzano assetto e sterzo.
La stampa britannica ha partecipato in massa alle prove in anteprima della nuova Giulia, a partire da Autocar che tesse le lodi della Quadrifoglio per lo stile "sinuoso e seduttivo", la sonorità allo scarico piacevole e potente, ma troppo moderna confronto agli storici V6 Alfa del passato, la risposta fulminea dello sterzo e il bilanciamento di assetto della super berlina italiana. Meno entusiastico è invece il giudizio sull'infotainment di bordo con schermo troppo piccolo, sulla velocità di cambiata non eccelsa della trasmissione automatica a 8 rapporti e sul fatto che non dimostra sempre i suoi 510 CV, cosa che fa ad esempio la Mercedes-AMG C 63 col suo V8. Riguardo la diesel Autocar parla dell'Alfa più competitiva dal lancio della prima Giulia cinquant'anni fa, pur sottolineando qualche difficoltà nel regolare il tergicristallo, la climatizzazione e l'aspetto del navigatore non a livello della concorrenza. Quello che fa la differenza è invece l'assetto sportivo e confortevole al tempo stesso, la rigidezza della scocca e il bilanciamento dei pesi e una qualità generale che può "spazzare via i decenni di danni sofferti da questo marchio favoloso". Decisamente più critico è il redattore di The Telegraph che dice di non essere rimasto impressionato dalla nuova Giulia, almeno a confronto con alcune Alfa del passato; nonostante tutto il giudizio finale è quello di un'auto "attraente, competitiva, efficace e piacevole", per Alfa Romeo la "strada giusta verso un futuro più sicuro". Per Car Magazine la Giulia Quadrifoglio è invece una vera Ferrari a quattro porte per cui valeva la pena aspettare.
Anche meglio di BMW, lo dicono i francesi.
A questo punto un'occhiata oltralpe è d'obbligo, visto che i cugini francesi non hanno una vera tradizione locale di berline sportive e come nel resto del mondo aspettavano con ansia la prova della nuova Alfa. Per L'Automobile Magazine la Giulia è più piacevole da guidare di una BMW Serie 3 e anche se non tutto è perfetto - vedi lo schermo centrale troppo basso, i vani porta oggetti scarsi e il servosterzo troppo leggero - ci sono assemblaggi e materiali di qualità, un assetto stabile e preciso e un motore 2.2 diesel davvero potente e piacevole. Turbo.fr si sbilancia ancora di più e parla di "operazione seduzione" per la Giulia che è "piacevole da vedere e da vivere", con posto guida facilmente configurabile, "seducente nel look e sulla strada" e con un prezzo anche inferiore alla concorrenza. Uno sguardo infine a quello che scrive L'Argus della Giulia Diesel, più "saggia" della Quadrifoglio, ma non meno interessante. Per la rivista francese la berlina è accogliente, spaziosa, ben rifinita nell'abitacolo, ma non per famiglie numerose, con una precisione di sterzo davvero sorprendente - anche se un po' leggero - e assetto così equilibrato che è difficile metterlo in crisi. L'Argus conclude la prova dicendo che "se la Giulia vuole riconquistare gli alfisti ha fatto davvero centro", visto che ai pochi difetti si contrappone un telaio agile e confortevole, un motore a gasolio che è il riferimento della categoria e un grande piacere di guida.
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