Prime impressioni "a caldo".
Lateralmente ne ha in effetti di Bmw, ma non è che Audi e Mercedes siano poi così originali. Il frontale credo sia quanto di più personale si sia visto in questa categoria di vetture. Mi piace.
Ma per me le cose più importanti sono "dentro" la macchina. Ne cito alcune:
- Albero di trasmissione, cofano, tetto e gusci sedili in carbonio.
- Motori e sospensioni (compresi duomi e sottotelai) in alluminio.
- Distribuzione masse 50/50.
- Sosp. ant. a quadrilatero e posteriori multilink.
- Lo sterzo più diretto della categoria.
- "Torque Vectoring".
- Dischi freno (enormi) carbo-ceramici.
- DNA a 4 posizioni: natural - efficient - dynamic - racing e accensione a pulsante.
- Motore V6 biturbo iniezione diretta 3.000 da 510 cv, ovvero 170 cv/litro. Anche gli altri motori sono al top di segmento.
Nessuna segmento D concorrente offre tutto ciò. Magari le concorrenti offrono la frenata automatica e il parcheggio automatico, il cambio automatico, tra poco magari il pilota automatico, ma non è tutto questo che si chiede a un'Alfa Romeo.
Ovviamente quello che ho citato in parte (di sicuro alcune parti in carbonio e i dischi carbo-ceramici e ovviamente il motorone) sarà prerogativa della QV, quindi mi riservo di giudicare le dotazioni delle versioni più "umane", anche in relazione ai prezzi, però io credo che si sia imboccata la strada giusta per il vero rilancio del marchio.
Marchionne, oggi: "Senza la fusione con Chrysler sarebbe stato impossibile rilanciare l'Alfa Romeo."
Questo spiega anche perché prima si è stati sul punto di vendere a VW, poi, con poche risorse, si sia tentato di fare una Giulia su base Giulietta (progetto fortunatamente gettato alle ortiche) e infine si sia presa la coraggiosa decisione di impegnare uomini, donne e ingenti risorse finanziarie (si parla di 2 miliardi) nel "progetto Giulia".
Abbiamo aspettato tanto, ma forse ne è valsa la pena....................
IMHO.