<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Al lavoro a 15 anni | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Al lavoro a 15 anni

Si tratta, in sostanza, della riduzione di un anno dell'obbligo scolastico.

Inutile, per non dire assurdo.

Invece di investire in istruzione si disinveste per "favorire" l'ingresso nel mondo del precariato... :rolleyes:

Cordiali Saluti
Fulcrum
 
LUISELLA1972 ha scritto:
Sono d'accordo: piuttosto che scaldare la sedia e collezionare 4 in pagella, meglio imparare un mestiere. Se studiare proprio non piace, meglio rimboccarsi le maniche ed imparare qsa di utile per la vita
Quoto.
Tanto per come funzionano le cose oggi si ritroveranno dopo poco a guadagnare cifre tranquillamente paragonibili(se non superiori) a quelle di funzionari e di dirigenti laureati e con anni di studio(e sudore buttato sui libri) alle spalle. Purtroppo aggiungo.
 
Fulcrum ha scritto:
Si tratta, in sostanza, della riduzione di un anno dell'obbligo scolastico.

Inutile, per non dire assurdo.

Invece di investire in istruzione si disinveste per "favorire" l'ingresso nel mondo del precariato... :rolleyes:

Cordiali Saluti
Fulcrum

Come dicevo, se uno non ha voglia di studiare meglio che liberi il banco al più presto. Almeno non sottrae risorse al resto della classe
 
cognizionezerozero ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
silverrain ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Nei lavori estivi o in vacanza al massimo imparano a raccogliere le mele. L'apprendistato in un impresa artigiana è tutta un'altra cosa. Visti certi "studenti" delle medie-superiori che si altro non fanno che sottrarre risorse e rompere le balle ai compagni, meglio avviarli al lavoro prima possibile.....

Mica tanto. Dipende che lavoro fai.
Anche servire a tavola è un lavoro apparentemente banale, così come fare il caffé.
Tu prova a farlo al mattino alle 8 in un bar del centro... :D

Esistono le scuole professionali per "avviarti al lavoro", certo che esistono i libri ed è opportuno che vengano aperti e letti.

certamente....ma alcuni studenti li usano per lanciarli in testa ai compagni o al professore.

se uno è una testa di cazzo, lo è sia in una aula sia in un retrobottega, con lo svantaggio nell'ultimo caso che non è nè troppo controllato nè troppo tutelato...
Mica detto. Uno può essere una frana sui libri e un genio con le mani. Così magari impara un mestiere un anno prima....
 
Fulcrum ha scritto:
Si tratta, in sostanza, della riduzione di un anno dell'obbligo scolastico.

Inutile, per non dire assurdo.

Invece di investire in istruzione si disinveste per "favorire" l'ingresso nel mondo del precariato... :rolleyes:

se si equipara l'ultimo anno scolastico a "qualsiasi" lavoro, probabilmente finirebbe così.

se invece per l'equiparazione sono necessari dei percorsi di avviamento al lavoro precostruiti e verificati, può essere invece che salti fuori qualcosa di positivo.
 
belpietro ha scritto:
se si equipara l'ultimo anno scolastico a "qualsiasi" lavoro, probabilmente finirebbe così.
se invece per l'equiparazione sono necessari dei percorsi di avviamento al lavoro precostruiti e verificati, può essere invece che salti fuori qualcosa di positivo.

Posso temere che finirà come la prima ipotesi? Anni di formazione e lavoro in gioventù mi dimostrarono quanto ci fosse poca formazione e tanto lavoro...

:)
 
silverrain ha scritto:
belpietro ha scritto:
se si equipara l'ultimo anno scolastico a "qualsiasi" lavoro, probabilmente finirebbe così.
se invece per l'equiparazione sono necessari dei percorsi di avviamento al lavoro precostruiti e verificati, può essere invece che salti fuori qualcosa di positivo.

Posso temere che finirà come la prima ipotesi? Anni di formazione e lavoro in gioventù mi dimostrarono quanto ci fosse poca formazione e tanto lavoro...

:)
per temerlo, lo temo anche io.

ovvero, temo non tanto che possa venire a mancare la parte costruttiva dei percorsi di avviamento al lavoro, ma che possa essere grandemente difficoltosa e poco efficace la parte di verifica e controllo.

quello però sarà un problema in fase realizzativa, ma il principio in sé potrebbe anche (a mio parere) avere utilità.
 
a_gricolo ha scritto:
cognizionezerozero ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
silverrain ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Nei lavori estivi o in vacanza al massimo imparano a raccogliere le mele. L'apprendistato in un impresa artigiana è tutta un'altra cosa. Visti certi "studenti" delle medie-superiori che si altro non fanno che sottrarre risorse e rompere le balle ai compagni, meglio avviarli al lavoro prima possibile.....

Mica tanto. Dipende che lavoro fai.
Anche servire a tavola è un lavoro apparentemente banale, così come fare il caffé.
Tu prova a farlo al mattino alle 8 in un bar del centro... :D

Esistono le scuole professionali per "avviarti al lavoro", certo che esistono i libri ed è opportuno che vengano aperti e letti.

certamente....ma alcuni studenti li usano per lanciarli in testa ai compagni o al professore.

se uno è una testa di cazzo, lo è sia in una aula sia in un retrobottega, con lo svantaggio nell'ultimo caso che non è nè troppo controllato nè troppo tutelato...
Mica detto. Uno può essere una frana sui libri e un genio con le mani. Così magari impara un mestiere un anno prima....

attenzione, tu hai detto: "certamente....ma alcuni studenti li usano per lanciarli in testa ai compagni o al professore."

uno che si comporta così non è perchè con lo studio non ce la fa o non ha voglia, ma perchè è un teppistello maleducato da riformatorio.

e non credo che passare dal libro alla lima comporti lo smettere di essere una testa di .azzo... :D
 
cognizionezerozero ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
cognizionezerozero ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
silverrain ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Nei lavori estivi o in vacanza al massimo imparano a raccogliere le mele. L'apprendistato in un impresa artigiana è tutta un'altra cosa. Visti certi "studenti" delle medie-superiori che si altro non fanno che sottrarre risorse e rompere le balle ai compagni, meglio avviarli al lavoro prima possibile.....

Mica tanto. Dipende che lavoro fai.
Anche servire a tavola è un lavoro apparentemente banale, così come fare il caffé.
Tu prova a farlo al mattino alle 8 in un bar del centro... :D

Esistono le scuole professionali per "avviarti al lavoro", certo che esistono i libri ed è opportuno che vengano aperti e letti.

certamente....ma alcuni studenti li usano per lanciarli in testa ai compagni o al professore.

se uno è una testa di cazzo, lo è sia in una aula sia in un retrobottega, con lo svantaggio nell'ultimo caso che non è nè troppo controllato nè troppo tutelato...
Mica detto. Uno può essere una frana sui libri e un genio con le mani. Così magari impara un mestiere un anno prima....

attenzione, tu hai detto: "certamente....ma alcuni studenti li usano per lanciarli in testa ai compagni o al professore."

uno che si comporta così non è perchè con lo studio non ce la fa o non ha voglia, ma perchè è un teppistello maleducato da riformatorio.

e non credo che passare dal libro alla lima comporti lo smettere di essere una testa di .azzo... :D
Almeno fuori dalla scuola non costituirà un freno per la formazione degli altri e spesa pubblica improduttiva. E' già qualcosa.
 
LUISELLA1972 ha scritto:
Sono d'accordo: piuttosto che scaldare la sedia e collezionare 4 in pagella, meglio imparare un mestiere. Se studiare proprio non piace, meglio rimboccarsi le maniche ed imparare qsa di utile per la vita

Quoto in pieno. E' una facolta' farlo o meno.....se fosse un obbligo capirei. Ciao
 
cognizionezerozero ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
cognizionezerozero ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
silverrain ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Nei lavori estivi o in vacanza al massimo imparano a raccogliere le mele. L'apprendistato in un impresa artigiana è tutta un'altra cosa. Visti certi "studenti" delle medie-superiori che si altro non fanno che sottrarre risorse e rompere le balle ai compagni, meglio avviarli al lavoro prima possibile.....

Mica tanto. Dipende che lavoro fai.
Anche servire a tavola è un lavoro apparentemente banale, così come fare il caffé.
Tu prova a farlo al mattino alle 8 in un bar del centro... :D

Esistono le scuole professionali per "avviarti al lavoro", certo che esistono i libri ed è opportuno che vengano aperti e letti.

certamente....ma alcuni studenti li usano per lanciarli in testa ai compagni o al professore.

se uno è una testa di cazzo, lo è sia in una aula sia in un retrobottega, con lo svantaggio nell'ultimo caso che non è nè troppo controllato nè troppo tutelato...
Mica detto. Uno può essere una frana sui libri e un genio con le mani. Così magari impara un mestiere un anno prima....

attenzione, tu hai detto: "certamente....ma alcuni studenti li usano per lanciarli in testa ai compagni o al professore."

uno che si comporta così non è perchè con lo studio non ce la fa o non ha voglia, ma perchè è un teppistello maleducato da riformatorio.

e non credo che passare dal libro alla lima comporti lo smettere di essere una testa di .azzo... :D

Per la verità l'ha detto Luisella, non io. E sui giovani teppisti mancati ho le mie idee, più volte esposte.....
 
io la vedo come un modo valido per ripristinare le competenze artigianali, le maestranze che tanto hanno contribuito al "made in iItaly".
d'altronde non sono un anno o due di scuola che fanno un ragazzo istruito e maturo..
 
mah sì, giusto! tanto di lavoro ce n'è quanto se ne vuole!!

ma stiamo scherzando!!! ma dove vogliamo andare??? ma questo si chiama equipararsi alla cina!
un paese industrilmente avanzato DEVE investire in ricerca, in istruzione di alto livello e quindi cercare di essere sempre alla pari con gli stati teconologicamente più avanzati!
ma dove vogliamo andare a finire??
Senza parlare del fatto che il trentenne laureato medio è in condizioni di precariato guadagnndo ina miseria e non potendosi costruire un futuro!!

no comment.....
 
claudioval.carb ha scritto:
mah sì, giusto! tanto di lavoro ce n'è quanto se ne vuole!!

ma stiamo scherzando!!! ma dove vogliamo andare??? ma questo si chiama equipararsi alla cina!
un paese industrilmente avanzato DEVE investire in ricerca, in istruzione di alto livello e quindi cercare di essere sempre alla pari con gli stati teconologicamente più avanzati!
ma dove vogliamo andare a finire??
Senza parlare del fatto che il trentenne laureato medio è in condizioni di precariato guadagnndo ina miseria e non potendosi costruire un futuro!!

no comment.....

L'istruzione di alto livello non la puoi cacciar giù con l'imbuto come il pastone delle oche da patè de foie gras a gente che di studiare non ce l'ha manco per le balle (e ce ne sono assai). L'istruzione superiore va garantita, ma a chi ha i numeri (i numeri, non i soldi) per apprendere quanto gli viene insegnato. Se in una classe ci sono 20 ragazzi coi numeri e quattro somari che passano il tempo a tirarsi le palline di carta e a scambiarsi sms, quelli è bene per tutti che si tolgano dai maroni.
 
a_gricolo ha scritto:
Come dicevo, se uno non ha voglia di studiare meglio che liberi il banco al più presto. Almeno non sottrae risorse al resto della classe

E rivedere un tantinello il "sistema scuola" per diminuire il tasso di dispersione no, eh?

Cordiali Saluti
Fulcrum
 
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