Quoto.LUISELLA1972 ha scritto:Sono d'accordo: piuttosto che scaldare la sedia e collezionare 4 in pagella, meglio imparare un mestiere. Se studiare proprio non piace, meglio rimboccarsi le maniche ed imparare qsa di utile per la vita
Fulcrum ha scritto:Si tratta, in sostanza, della riduzione di un anno dell'obbligo scolastico.
Inutile, per non dire assurdo.
Invece di investire in istruzione si disinveste per "favorire" l'ingresso nel mondo del precariato...
Cordiali Saluti
Fulcrum
Mica detto. Uno può essere una frana sui libri e un genio con le mani. Così magari impara un mestiere un anno prima....cognizionezerozero ha scritto:LUISELLA1972 ha scritto:silverrain ha scritto:a_gricolo ha scritto:Nei lavori estivi o in vacanza al massimo imparano a raccogliere le mele. L'apprendistato in un impresa artigiana è tutta un'altra cosa. Visti certi "studenti" delle medie-superiori che si altro non fanno che sottrarre risorse e rompere le balle ai compagni, meglio avviarli al lavoro prima possibile.....
Mica tanto. Dipende che lavoro fai.
Anche servire a tavola è un lavoro apparentemente banale, così come fare il caffé.
Tu prova a farlo al mattino alle 8 in un bar del centro...
Esistono le scuole professionali per "avviarti al lavoro", certo che esistono i libri ed è opportuno che vengano aperti e letti.
certamente....ma alcuni studenti li usano per lanciarli in testa ai compagni o al professore.
se uno è una testa di cazzo, lo è sia in una aula sia in un retrobottega, con lo svantaggio nell'ultimo caso che non è nè troppo controllato nè troppo tutelato...
Fulcrum ha scritto:Si tratta, in sostanza, della riduzione di un anno dell'obbligo scolastico.
Inutile, per non dire assurdo.
Invece di investire in istruzione si disinveste per "favorire" l'ingresso nel mondo del precariato...![]()
belpietro ha scritto:se si equipara l'ultimo anno scolastico a "qualsiasi" lavoro, probabilmente finirebbe così.
se invece per l'equiparazione sono necessari dei percorsi di avviamento al lavoro precostruiti e verificati, può essere invece che salti fuori qualcosa di positivo.
per temerlo, lo temo anche io.silverrain ha scritto:belpietro ha scritto:se si equipara l'ultimo anno scolastico a "qualsiasi" lavoro, probabilmente finirebbe così.
se invece per l'equiparazione sono necessari dei percorsi di avviamento al lavoro precostruiti e verificati, può essere invece che salti fuori qualcosa di positivo.
Posso temere che finirà come la prima ipotesi? Anni di formazione e lavoro in gioventù mi dimostrarono quanto ci fosse poca formazione e tanto lavoro...
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a_gricolo ha scritto:Mica detto. Uno può essere una frana sui libri e un genio con le mani. Così magari impara un mestiere un anno prima....cognizionezerozero ha scritto:LUISELLA1972 ha scritto:silverrain ha scritto:a_gricolo ha scritto:Nei lavori estivi o in vacanza al massimo imparano a raccogliere le mele. L'apprendistato in un impresa artigiana è tutta un'altra cosa. Visti certi "studenti" delle medie-superiori che si altro non fanno che sottrarre risorse e rompere le balle ai compagni, meglio avviarli al lavoro prima possibile.....
Mica tanto. Dipende che lavoro fai.
Anche servire a tavola è un lavoro apparentemente banale, così come fare il caffé.
Tu prova a farlo al mattino alle 8 in un bar del centro...
Esistono le scuole professionali per "avviarti al lavoro", certo che esistono i libri ed è opportuno che vengano aperti e letti.
certamente....ma alcuni studenti li usano per lanciarli in testa ai compagni o al professore.
se uno è una testa di cazzo, lo è sia in una aula sia in un retrobottega, con lo svantaggio nell'ultimo caso che non è nè troppo controllato nè troppo tutelato...
Almeno fuori dalla scuola non costituirà un freno per la formazione degli altri e spesa pubblica improduttiva. E' già qualcosa.cognizionezerozero ha scritto:a_gricolo ha scritto:Mica detto. Uno può essere una frana sui libri e un genio con le mani. Così magari impara un mestiere un anno prima....cognizionezerozero ha scritto:LUISELLA1972 ha scritto:silverrain ha scritto:a_gricolo ha scritto:Nei lavori estivi o in vacanza al massimo imparano a raccogliere le mele. L'apprendistato in un impresa artigiana è tutta un'altra cosa. Visti certi "studenti" delle medie-superiori che si altro non fanno che sottrarre risorse e rompere le balle ai compagni, meglio avviarli al lavoro prima possibile.....
Mica tanto. Dipende che lavoro fai.
Anche servire a tavola è un lavoro apparentemente banale, così come fare il caffé.
Tu prova a farlo al mattino alle 8 in un bar del centro...
Esistono le scuole professionali per "avviarti al lavoro", certo che esistono i libri ed è opportuno che vengano aperti e letti.
certamente....ma alcuni studenti li usano per lanciarli in testa ai compagni o al professore.
se uno è una testa di cazzo, lo è sia in una aula sia in un retrobottega, con lo svantaggio nell'ultimo caso che non è nè troppo controllato nè troppo tutelato...
attenzione, tu hai detto: "certamente....ma alcuni studenti li usano per lanciarli in testa ai compagni o al professore."
uno che si comporta così non è perchè con lo studio non ce la fa o non ha voglia, ma perchè è un teppistello maleducato da riformatorio.
e non credo che passare dal libro alla lima comporti lo smettere di essere una testa di .azzo...![]()
LUISELLA1972 ha scritto:Sono d'accordo: piuttosto che scaldare la sedia e collezionare 4 in pagella, meglio imparare un mestiere. Se studiare proprio non piace, meglio rimboccarsi le maniche ed imparare qsa di utile per la vita
cognizionezerozero ha scritto:a_gricolo ha scritto:Mica detto. Uno può essere una frana sui libri e un genio con le mani. Così magari impara un mestiere un anno prima....cognizionezerozero ha scritto:LUISELLA1972 ha scritto:silverrain ha scritto:a_gricolo ha scritto:Nei lavori estivi o in vacanza al massimo imparano a raccogliere le mele. L'apprendistato in un impresa artigiana è tutta un'altra cosa. Visti certi "studenti" delle medie-superiori che si altro non fanno che sottrarre risorse e rompere le balle ai compagni, meglio avviarli al lavoro prima possibile.....
Mica tanto. Dipende che lavoro fai.
Anche servire a tavola è un lavoro apparentemente banale, così come fare il caffé.
Tu prova a farlo al mattino alle 8 in un bar del centro...
Esistono le scuole professionali per "avviarti al lavoro", certo che esistono i libri ed è opportuno che vengano aperti e letti.
certamente....ma alcuni studenti li usano per lanciarli in testa ai compagni o al professore.
se uno è una testa di cazzo, lo è sia in una aula sia in un retrobottega, con lo svantaggio nell'ultimo caso che non è nè troppo controllato nè troppo tutelato...
attenzione, tu hai detto: "certamente....ma alcuni studenti li usano per lanciarli in testa ai compagni o al professore."
uno che si comporta così non è perchè con lo studio non ce la fa o non ha voglia, ma perchè è un teppistello maleducato da riformatorio.
e non credo che passare dal libro alla lima comporti lo smettere di essere una testa di .azzo...![]()
claudioval.carb ha scritto:mah sì, giusto! tanto di lavoro ce n'è quanto se ne vuole!!
ma stiamo scherzando!!! ma dove vogliamo andare??? ma questo si chiama equipararsi alla cina!
un paese industrilmente avanzato DEVE investire in ricerca, in istruzione di alto livello e quindi cercare di essere sempre alla pari con gli stati teconologicamente più avanzati!
ma dove vogliamo andare a finire??
Senza parlare del fatto che il trentenne laureato medio è in condizioni di precariato guadagnndo ina miseria e non potendosi costruire un futuro!!
no comment.....
a_gricolo ha scritto:Come dicevo, se uno non ha voglia di studiare meglio che liberi il banco al più presto. Almeno non sottrae risorse al resto della classe
AKA_Zinzanbr - 5 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa