fattone1981 ha scritto:beh , secondo me mauro ci è andato molto vicino a spiegare perchè siamo tutti in afghanistan, e gli sono bastate tre paroline:Trans Afghanistan pipeline
E' una spiegazione abbastanza cinica da piacermi, ma non spiega soddisfacentemente tutte le implicazioni.
SPECIE per quanto riguarda noi.
Che, allora, dovremmo molto piu' razionalmente occupare l'Ucraina.
E' certamente una componente dell'equazione.
Come lo e' l'11 settembre.
Ma le cose sono piu' complesse, e la politica e' come il biliardo: per fare punti non si tira a castello, ma alla sponda.
E tutto e' connesso.
La scena politica mediorientale s'e' originata da una precisa situazione post-II G.M., e si e' da li' evoluta anche dopo che le cause che l'hanno originata han cessato di esistere.
E' un "mondo" complicato, dove ciascuno apparentemente fa stato a se', ma dove son tutti parenti e si conoscono tutti molto bene.
Da sempre la politica araba e' un labirinto di sottigliezze, e noi la comprendiamo pochissimo.
Il potere destabilizzante di una figura come Bin Laden nella posizione che occupava era una spada di damocle sulla testa di tutto l'occidente.
Bin Laden lo ha sempre dichiarato, il suo obiettivo era il sogno di ogni potente del mondo arabo dalla caduta dell'Impero Ottomano in poi: la panarabia.
E col controllo delle risorse energetiche mondiali, un controllo strangolante sull'economia mondiale.
Non bisogna confondere la retorica, che e' il paravento dell'azione, con gli scopi reali: l'attacco alle torri gemelle, per esempio, non e' MAI stato rivolto direttamente contro gli americani.
Era un MEZZO, non un FINE.
Per tornare all'analogia del biliardo, le torri gemelle sono state solo la sponda su cui e' rimbalzata la palla.
Per cinquant'anni una larga parte del mondo arabo e' rimasta sulla soglia tra oriente e occidente, ha tentennato, ha proclamato appartenenza alla lega araba, ma ha sempre strizzato l'occhio all'occidente. Indecisi o moderati, non fa molta differenza all'atto pratico. Sono sempre stati uno dei piu' grandi ostacoli alla panarabia.
Ma la retorica e' comunque in molti sensi vincolante anche per chi la usa, e non si potevano attaccare "fratelli arabi" senza gettare la maschera di fraterna fede islamica rivelando il volto dell'assetato di potere.
L'attacco del 9/11 e' stata una mossa studiata accuratamente per essere qualcosa di talmente eclatante da non permettere piu' a NESSUNO di rimanere indifferente, o di nicchiare e tenere il piede in due scarpe.
E cosi', i moderati si sono pronunciati apertamente contro Bin Laden e il suo gesto folle ed efferato.
Tanto bastava per dichiararli agli occhi di ogni "fedele" servi del Satana Americano, e dare il via libera alla Jihad contro di loro.
E se si guardano i conteggi delle vittime, si scopre che gli stati a pagare il piu' alto prezzo di sangue al terrorismo islamico sono stati proprio gli stati islamici moderati.
E' ovvio, e' solo uno scenario ipotetico, ma ha il pregio di spiegare tutto quello che e' accaduto, senza introdurre elementi nuovi (nel rispetto del rasoio d'Ockam), nella maniera piu' facile e con una completa rispondenza ai fatti della storia recente e della cronaca contemporanea.
Da questa premessa, si possono elaborare molte ulteriori speculazioni.
Le azioni di Bin Laden hanno messo in moto eventi molto grandi, e siccome i "talebani" non sono i "Talebani", ma una congerie di talebani, certo, ma anche politicanti e caporioni avidi e opportunisti, capiclan spregiudicati e semplici briganti, altre pietre si sono staccate dal fianco della collina e rotolano indipendentemente, ancorche' piu' o meno nella stessa direzione.
Come dicevo, e' complesso. Ed e' difficile formulare ipotesi verosimili, specie perche' noi abbiamo solo una parte dei fatti.