gallongi ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Io non sono molto ferrato in economia, ma facendo alcune considerazioni, mi viene da pensare che forse Marchionne non stia facendo proprio tutti questi errori. Prendiamo Opel: quest'anno è stata la terza casa in Europa dopo VW e Ford, eppure, è parecchio infangata, anche se vende tantissimo. Evidentemente, si è investito tantissimo sui prodotti, ottimi e validi, si è creata una gamma completa anche comprando letteralmente le vetture da altre Case (Vedi la Doboò) pur di ricoprire un determinato segmento. Marchionne, al contrario, sta pensando prima a limare i costi e far diventare redditizi i modelli che ha, e solo dopo a lanciarne di nuovi con la rinnovata politica industriale. Tuttavia, soprattutto per gli ormai moribondi marchi Lancia e Alfa Romeo, questo tirare avanti con la gamma misera attuale, potrebbe far perdere dei treni importanti (su tutti, quello delle auto aziendali, ambito in cui la 159 era ben apprezzata), quando non addirittura la fedeltà dei clienti attuali. Fiat deve trovare la giusta liquidità (mediante la fusione con Chrysler), deve assicurarsi che i propri modelli siano redditizi, e iniziare con una politica di mercato che sia aggressiva, ma allo stesso tempo che non rinunci alla qualità, sfruttando al massimo le sinergie disponibili. L'operazione Freemont è esemplare da questo punto di vista: macchina concreta, personale, con un listino chiaro e inferiore a quello di tutte le rivali (forse solo la Orando ha un prezzo simile), e che costa poco all'azienda. E non importa se si tratta di un rebadging, se è americana e fatta in Messico, è comunque un'ottima offerta per il cliente, trasparente ed economica. Adesso si fa così, perchè c'è fretta di immettere modelli sul mercato (già compresi nel pacchetto Chrysler e quindi già pagati, perchè buttarli via?), più avanti, come ho scritto altrove giocando a fare Marchionne, si possono sfruttare le sinergie sviluppando i modelli in parallelo, con costi deisamente più contenuti, esattamente come fa Opel con la Antara/Captiva, Insignia/Saab 9-5, o VW con Golf/Leon/Octavia/A3, o Passat/Superb. E' solo questione di tempo e di disinvestimenti fatti nei posti giusti.
io non sono ferrato in economia,ci mancherebbe e vedo che cmq tu dica,hai fatto un discorso molto logico e aziendalista che ci sta...ok,capisco la politica di contenere i costi,limare laddove c'e' da limare,trasferire la produzione dove ci sono le possibilita' di farlo..pero',alcuni errori sono stati fatti perche' l'operazione freemont e' riuscita,l'auto e' valida,onesta e a prezzo equo ma ora,perche' lanciare tre assurdita' come la thema,la voyager e la flavia ? non si potrebbe cercare di puntare forte dove c'e' mercato e dove c'e' richiesta come hanno fatto giustamente con la viaggio? qui da noi mancano i modelli e l'offerta,poi capisco che coi tempi che corrono si rischia pero' vw ha un listino enorme e vende vende vende,vuoi per una ragione o per l'altra..capisci che intendo dire?
Capisco perfettamente. Però, come ti ha già scritto _Ulisse_, VW sta vivendo di una politica economica e di modelli e, aggiungerei, di bontà dei suoi prodotti, che è inziata, anni e anni addietro. E, nonostante alcuni mezzi passi falsi, tipo la Golf V (considerata inferiore alla IV), è sempre riuscita a costruire con altissima qualità, accompagnata con un marketing sapiente. Il risultato, non può che essere quello di vendere bene e con ottimi margini. Inoltre, si parla anche non tanto di contenimento dei costi, quanto di razionalizzazione e qualità del lavoro, che alla lunga paga: tu pensa solo che un operaio della VW può fermare in ogni momento la catena di montaggio se trova qualcosa che non è a posto. Quanto alla Thema, alla Voyager e alla Flavia, per quanto non siano assolutamente Lancia, non le ritengo degli errori: pensa che queste sono dei modelli sviluppat interamente da Chrysler, già pagati nel pacchetto esattamente come la Freemont, e il loro sviluppo per le versioni europee è costato una pipa di tabacco. Vale a dire, essendo vendute a circa il 25% in più rispetto al pari modello USA, che ogni singola unità che vendono in Europa altro non è che grasso che cola. Prendendo il gruppo VW, un esempio analogo è quello della tanto vituperata Fox: prodotta in Brasile, per il mercato brasiliano, proposta quasi identica qu da noi. La Fox non era certo una macchina per fare numeri, ma per coprire un segmento in attesa di sviluppare un prodotto made in Germany (la Up!): la Fox, i suoi numeri li fa, e li deve fare, in Brasile, non in Europa, ogni singola unità venduta dalla nostra parte dell'Atlantico è tutto un guadagno. Stesso discorso per le Lancia made in USA. Un errore può essere considerata la Thesis, per la quale si sono impiegate ingenti risorse senza poi ottenere i risultati sperati, ma non per la Thema, una machina che, se non vende, bene, se vende, meglio.