<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Affondo di Marchionne sulla politica dei prezzi della VW | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

Affondo di Marchionne sulla politica dei prezzi della VW

Mauro 65 ha scritto:
kirchhoff ha scritto:
Non ho ancora letto tutto il 3d, per cui non so se qualcuno la ha già evidenziato , ma VW ha un banca, la Volkswagen Bank Gmbh, che ha "attinto" alla BCE al costo di cui sappiamo.
Sì, verissimo, poteva farlo anche il Gruppo (intendo chiedere licenza bancaria per la Sava). E' come per i fondi Ue, ne abbiamo tantissimi ma non sappiamo utilizzarli.
Se non l'hanno fatto ci saranno delle motivazioni, mi pare strano che il "Gruppo" non ci arrivi a queste cose.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
EdoMC ha scritto:
renatom ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Un errore può essere considerata la Thesis, per la quale si sono impiegate ingenti risorse senza poi ottenere i risultati sperati, ma non per la Thema, una machina che, se non vende, bene, se vende, meglio.

Non ti pare un po' un discorso da festival del dilettantismo? Neanche quando lavoravo in un'azienda di 100 dipendenti 20 anni fa, si facevano questi discorsi.
Esistono le analisi di marketing che, anche se non sono una scienza esatta, una idea te la danno.

E non ci vuole un genio del marketing per capire che Thema e Flavia, in Europa, non vendono.

Ci sono anche dei calcoli finanziari ed economici che ti danno un idea su quando e come rientrare di un invesimento effettuato. Se l'investimento è importante (Thesis), ci vorranno dei numeri, se l'investimento è, non dico a costo zero, ma quasi, i numeri saranno ben altri, ovviamente inferiori. E dal momento che c'è uno staff che è strapagato per condurre un'azienda non da 100 dipendenti ma una multinazionale da decine di migliaia, immagino che i suoi calcoli li abbia fatti. Cosa è costato lo sviluppo della Thema? pagare un team di ingegneri (suppongo stipendiati e impegnati nello sviluppo di modelli che tardano a uscire se usciranno) per rimettere a punto l'assetto e metterci un motore diesel? Il contratto di fornitura con la Frau per dei pellami migliori? L'accordo con la VM per un motore che comunqe sarà usato su altri modelli del Gruppo, quindi un costo ripartito su più modelli? Non mi pare che servano grandi numeri per rientrare dall'investimento.

Bene. Che tipo di conteggio si applica per quantificare il danno e la perdita dovute a) al degrado di immagine di un marchio che accumula solo insuccessi clamorosi, b) di conseguenza viene rimosso da gran parte del mercato e sostituito con Chrysler, c) di conseguenza non vedrà più auto di progettazione italiana / europea, d) ha perso per sempre la capacità reddituale di marchio premium in favore di quella di un marchio di riciclaggio prodotti generalisti?

Lorsignori capoccioni hanno sofisticati algoritmi di calcolo che riescano a quantificare anche questo tracollo di un intero ramo d'azienda, o si limitano ad esultare festosi "meno male che non ci abbiamo messo una lira" ad ogni consecutivo flop?

Poi applichiamo il sofisticato algoritmo anche ad Alfa, Fiat, o meglio, a tutto il ramo europeo?

Non c'è nulla da calcolare, in questo caso, in quanto Lancia è già ai minimi storici. La gamma era formata da Ypsilon, Musa e Phedra, prodotti notoriamente premium. Alfa ha Giulietta e Mi.To, altri prodotti al top dell'ingegneria italiana. Questo è quanto rimane dei due marchi storici. Non è da escludere un nuovo corso di modelli in collaborazione con Chrysler. Che cosa hanno da perdere Alfa e, soprattutto, Lancia, a livello di iimagine? Qual'è l'immagine che danno con due soli modelli in gamma? E' un'immagine che non si può peggiorare ulteriorente, e non ci sono nemmeno i mezzi per migliorarla come gli appassionati vorrebbero.
 
_Ulisse_ ha scritto:
hai perfettamente ragione, la domanda che però mi pongo è la seguente: C'è abbastanza liquidità pe un nuovo prodotto? in quanti hanni verrà ammortizzato l'investimento?
a questa considerazione si riferiva la seconda parte del post di skid, e la relativa mia risposta. Un esempio su tutti, non aver dato seguito alle varie Marea SW e Stilo SW, ai tempi in cui si poteva farlo senza grossi sforzi, e che ora avrebbe aiutato.
So bene che tutte le risorse sono state drenate per realizzare l'antico sogno americano della "famiglia" ... però poi evitiamo (non noi, lui) di lamentarci.

In questo momento di crisi, ho notato come nelle imprese ci siano 2 scuole di pensiero:
1) chi lavora al costo pur di far lavorare i propri dipendendenti;
2)chi preferisce non accettare un lavoro per non lavorare gratis.
Lo hai notato anche tu?
Altro che ... :cry:
Mi pare di capire che si cerchi di tenersi sul punto 1 quando ci siano risorse umane brave e (cinicamente) non facilmente sostituibili, sul 2) quando si approffitta della congiuntura per "fare pulizia" ... poi dipende da mille mila fattori, dalle dimensioni d'impresa alla testa del soggetto decisore ...

io nella mia microscopica realtà cerco di stare per quanto possibile sul punto 1, riorganizzando e vedendo in ogni modo di acquisire ... però non è facile :?
 
EdoMC ha scritto:
Non c'è nulla da calcolare, in questo caso, in quanto Lancia è già ai minimi storici. La gamma era formata da Ypsilon, Musa e Phedra, prodotti notoriamente premium. Alfa ha Giulietta e Mi.To, altri prodotti al top dell'ingegneria italiana. Questo è quanto rimane dei due marchi storici. Non è da escludere un nuovo corso di modelli in collaborazione con Chrysler. Che cosa hanno da perdere Alfa e, soprattutto, Lancia, a livello di iimagine? Qual'è l'immagine che danno con due soli modelli in gamma? E' un'immagine che non si può peggiorare ulteriorente, e non ci sono nemmeno i mezzi per migliorarla come gli appassionati vorrebbero.

ricordiamoci che coi pianali nuovi modulari di cui dispongono,i modelli arriveranno...sta tutto a vedere se con quanta credibilita'...la flavia ne ha poca,la thema pure,vedremo se sta viaggio sara' una cosa credibile anche qui da noi,opportunatamente rivista per le esigenze europee....
 
kirchhoff ha scritto:
Mauro 65 ha scritto:
kirchhoff ha scritto:
Non ho ancora letto tutto il 3d, per cui non so se qualcuno la ha già evidenziato , ma VW ha un banca, la Volkswagen Bank Gmbh, che ha "attinto" alla BCE al costo di cui sappiamo.
Sì, verissimo, poteva farlo anche il Gruppo (intendo chiedere licenza bancaria per la Sava). E' come per i fondi Ue, ne abbiamo tantissimi ma non sappiamo utilizzarli.
Se non l'hanno fatto ci saranno delle motivazioni, mi pare strano che il "Gruppo" non ci arrivi a queste cose.
o forse ne vuole restare fuori? Non c'avete fatto caso di come marchionne cerca di allontanare sempre più la politica dall'azienda? Vi siete mai chiesti tutto questo accanimento contro la Fiomm? E come mai ha cercato di estinguere il debito con Obama nel più breve tempo possibile? Se la sarebbe potuta prendere più comoda ed avere più liquidità in cassa!
 
EdoMC ha scritto:
Non c'è nulla da calcolare, in questo caso, in quanto Lancia è già ai minimi storici. La gamma era formata da Ypsilon, Musa e Phedra, prodotti notoriamente premium. Alfa ha Giulietta e Mi.To, altri prodotti al top dell'ingegneria italiana. Questo è quanto rimane dei due marchi storici. Non è da escludere un nuovo corso di modelli in collaborazione con Chrysler. Che cosa hanno da perdere Alfa e, soprattutto, Lancia, a livello di iimagine? Qual'è l'immagine che danno con due soli modelli in gamma? E' un'immagine che non si può peggiorare ulteriorente, e non ci sono nemmeno i mezzi per migliorarla come gli appassionati vorrebbero.

Guarda io in questo caso non sto facendo le veci dell'appassionato, ma un'analisi puramente reddituale. Non solo sulle sorelle "povere" Alfa e Lancia, ma sulla stessa Fiat, che altrettanto si sta impoverendo di prodotto, e che in Europa è il core business ( benché l'Europa stessa non sia più core business ).

Non si può obiettare che per i marchi in questione "non c'è più nulla da perdere", come se Marchionne lì avesse comprati ieri mattina, in stato già comatoso: nello stato comatoso attuale ce lì ha portati lui, in anni di lavoro.

Quando è arrivato lui Alfa non aveva un modello e mezzo, e Lancia nemmeno. È stato lui a tagliarne il prodotto.

Allora i conti si fanno da quando è arrivato.
 
gallongi ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Non c'è nulla da calcolare, in questo caso, in quanto Lancia è già ai minimi storici. La gamma era formata da Ypsilon, Musa e Phedra, prodotti notoriamente premium. Alfa ha Giulietta e Mi.To, altri prodotti al top dell'ingegneria italiana. Questo è quanto rimane dei due marchi storici. Non è da escludere un nuovo corso di modelli in collaborazione con Chrysler. Che cosa hanno da perdere Alfa e, soprattutto, Lancia, a livello di iimagine? Qual'è l'immagine che danno con due soli modelli in gamma? E' un'immagine che non si può peggiorare ulteriorente, e non ci sono nemmeno i mezzi per migliorarla come gli appassionati vorrebbero.

ricordiamoci che coi pianali nuovi modulari di cui dispongono,i modelli arriveranno...sta tutto a vedere se con quanta credibilita'...la flavia ne ha poca,la thema pure,vedremo se sta viaggio sara' una cosa credibile anche qui da noi,opportunatamente rivista per le esigenze europee....

Esattamente. Come VW ha ricostruito praticamente da ero l'immagine di Audi, non è detto che la dirigenza Fiat non possa fare ugualmente coi propri marchi. Se pensiamo al know-how di Chrysler, ai gusti americani in fatto di sportive, e ad eventuali collaborazioni già annunciate, non è deto che per gli Alfisti non possa esserci una gradita sorpresa. E si potranno sviluppare i modelli ripartendo i costi. Quella attuale potrebbe essere anche una fase di transizione, in attesa di avere le risorse. Anche perchè la Cherger, la 300C e la Challenger vivono ancora del vecchio pianale LX (e accorciato LC), derivato dal W210 della Mercedes, che è datato 1995. Quindi, arriverà, prima o poi, la necessità di eseguire una piattaforma, magari modulare, che potrebbe essere utilizzata anche per modelli Lancia e Alfa.
 
ottovalvole ha scritto:
kirchhoff ha scritto:
Mauro 65 ha scritto:
kirchhoff ha scritto:
Non ho ancora letto tutto il 3d, per cui non so se qualcuno la ha già evidenziato , ma VW ha un banca, la Volkswagen Bank Gmbh, che ha "attinto" alla BCE al costo di cui sappiamo.
Sì, verissimo, poteva farlo anche il Gruppo (intendo chiedere licenza bancaria per la Sava). E' come per i fondi Ue, ne abbiamo tantissimi ma non sappiamo utilizzarli.
Se non l'hanno fatto ci saranno delle motivazioni, mi pare strano che il "Gruppo" non ci arrivi a queste cose.
o forse ne vuole restare fuori? Non c'avete fatto caso di come marchionne cerca di allontanare sempre più la politica dall'azienda? Vi siete mai chiesti tutto questo accanimento contro la Fiomm? E come mai ha cercato di estinguere il debito con Obama nel più breve tempo possibile? Se la sarebbe potuta prendere più comoda ed avere più liquidità in cassa!
Vuole restare fuori da finanziamenti vantaggiosi?
 
EdoMC ha scritto:
Esattamente. Come VW ha ricostruito praticamente da ero l'immagine di Audi, non è detto che la dirigenza Fiat non possa fare ugualmente coi propri marchi. Se pensiamo al know-how di Chrysler, ai gusti americani in fatto di sportive, e ad eventuali collaborazioni già annunciate, non è deto che per gli Alfisti non possa esserci una gradita sorpresa. E si potranno sviluppare i modelli ripartendo i costi. Quella attuale potrebbe essere anche una fase di transizione, in attesa di avere le risorse. Anche perchè la Cherger, la 300C e la Challenger vivono ancora del vecchio pianale LX (e accorciato LC), derivato dal W210 della Mercedes, che è datato 1995. Quindi, arriverà, prima o poi, la necessità di eseguire una piattaforma, magari modulare, che potrebbe essere utilizzata anche per modelli Lancia e Alfa.

chiaramente si..come c'e' la piattaforma modulare C ,arrivera' anche quella D se vogliamo chiamarla cosi.. ;) fossi in loro,penserei seriamente a lanciare partendo dalla base giulietta una bravo come si deve con rapporto qualita' / prezzo da paura..
 
Mauro 65 ha scritto:
kirchhoff ha scritto:
Non ho ancora letto tutto il 3d, per cui non so se qualcuno la ha già evidenziato , ma VW ha un banca, la Volkswagen Bank Gmbh, che ha "attinto" alla BCE al costo di cui sappiamo.
Sì, verissimo, poteva farlo anche il Gruppo (intendo chiedere licenza bancaria per la Sava). E' come per i fondi Ue, ne abbiamo tantissimi ma non sappiamo utilizzarli.
Caro Mauro, fiat chiese quei quattrini e non le vennero concessi perchè avrebbe dovuto mutare compagine sociale o qualcosa del genere.
 
io capisco che investire in prodotti dedicati esclusivamente al mercato europeo in questo momento sia un azzardo, ma perchè non produce qualcosa che potrebbe cogliere i gusti nostri oltre dei nordamericani?
perchè non sforna un paio di suvvettini su segmento C e magari uno su segmento B per rendere la sua offerta più allettante?
 
BelliCapelli3 ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Non c'è nulla da calcolare, in questo caso, in quanto Lancia è già ai minimi storici. La gamma era formata da Ypsilon, Musa e Phedra, prodotti notoriamente premium. Alfa ha Giulietta e Mi.To, altri prodotti al top dell'ingegneria italiana. Questo è quanto rimane dei due marchi storici. Non è da escludere un nuovo corso di modelli in collaborazione con Chrysler. Che cosa hanno da perdere Alfa e, soprattutto, Lancia, a livello di iimagine? Qual'è l'immagine che danno con due soli modelli in gamma? E' un'immagine che non si può peggiorare ulteriorente, e non ci sono nemmeno i mezzi per migliorarla come gli appassionati vorrebbero.

Guarda io in questo caso non sto facendo le veci dell'appassionato, ma un'analisi puramente reddituale. Non solo sulle sorelle "povere" Alfa e Lancia, ma sulla stessa Fiat, che altrettanto si sta impoverendo di prodotto, e che in Europa è il core business ( benché l'Europa stessa non sia più core business ).

Non si può obiettare che per i marchi in questione "non c'è più nulla da perdere", come se Marchionne lì avesse comprati ieri mattina, in stato già comatoso: nello stato comatoso attuale ce lì ha portati lui, in anni di lavoro.

Quando è arrivato lui Alfa non aveva un modello e mezzo, e Lancia nemmeno. È stato lui a tagliarne il prodotto.

Allora i conti si fanno da quando è arrivato.

Non è mio intento ifendere Marchionne, prsonaggio che a dirla tutta non mi piace per niente. E voglio ragionare sulla situazione attuale, non piangere sul latte versato. Però, bisogna anche dire che la 156 era venduta in perdita, la 147 era obsoleta (ed è stta sostituita), mentre le auto "emozionali" progettate da GM non erano adeguate ai gusti europei. Marchionne ha mentalità da commercialista, i rami secchi che non danno frutto si tagliano. La 159 non ha dato i successi sperati, pur nella validità del progetto (tra l'altro, costosissimo). Non dico che non abbia fatto errori, anzi, soprattutto a livello di comunicazione, con le sue sparate sta facendo danni, rendendo antipatica la sua azienda nel mercato d'elezione, e la sparata su VW ne è l'ennesima dimostrazione. Tuttavia, non mi sento di condannare la politica industriale attuale. Prima si lavora sui costi, poi si lanciano nuovi modelli. Fiat non è come VW, che costruisce un pianale e già lanciando un modello per ogni marchio riesce a ripartire i costi su 4-5 prodotti (pensiamo al pianale della Golf, che, contando le varianti di carrozzeria, è utilizzato in almeno a 15 modelli di 4 marchi!), nè come Audi, Mercedes o Bmw, che vende a prezzi superiori alla media. Altrimenti si rischia di fare come Opel o PSA, tante alternative, tante vendite, ma poco redditizie.
 
EdoMC ha scritto:
renatom ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Un errore può essere considerata la Thesis, per la quale si sono impiegate ingenti risorse senza poi ottenere i risultati sperati, ma non per la Thema, una machina che, se non vende, bene, se vende, meglio.

Non ti pare un po' un discorso da festival del dilettantismo? Neanche quando lavoravo in un'azienda di 100 dipendenti 20 anni fa, si facevano questi discorsi.
Esistono le analisi di marketing che, anche se non sono una scienza esatta, una idea te la danno.

E non ci vuole un genio del marketing per capire che Thema e Flavia, in Europa, non vendono.

Ci sono anche dei calcoli finanziari ed economici che ti danno un idea su quando e come rientrare di un invesimento effettuato. Se l'investimento è importante (Thesis), ci vorranno dei numeri, se l'investimento è, non dico a costo zero, ma quasi, i numeri saranno ben altri, ovviamente inferiori. E dal momento che c'è uno staff che è strapagato per condurre un'azienda non da 100 dipendenti ma una multinazionale da decine di migliaia, immagino che i suoi calcoli li abbia fatti. Cosa è costato lo sviluppo della Thema? pagare un team di ingegneri (suppongo stipendiati e impegnati nello sviluppo di modelli che tardano a uscire se usciranno) per rimettere a punto l'assetto e metterci un motore diesel? Il contratto di fornitura con la Frau per dei pellami migliori? L'accordo con la VM per un motore che comunqe sarà usato su altri modelli del Gruppo, quindi un costo ripartito su più modelli? Non mi pare che servano grandi numeri per rientrare dall'investimento.

ovvero " obbligandole " a conce & C.( entusiasti della cosa ), almeno 300 le piazzi
 
al di là della simpatia o meno per minchionne, se si legge l'intervista originale si capisce però che lui fa un appunto tecnico-bancario... e secondo me tutti i torti non c'è li ha...

come tutti sanno la banca crucca emette i suoi famosi bund nel mercato e li vende o meglio presta per lo più a tasso 0 se non addirittura negativo...

invece altri paeselli tipo la ns. martoriata italietta... bè lo sapete a che tassi siamo :lol:

in sostanza e alla fine della fiera esiste a livello intra-bancario fra germania e italia (ma anche con la francia) un gap abbastanza pesante... de facto le loro banche possono permettersi di finanziare aziende come ad es. VW a tassi decisamente favorevoli (circa 2-3%) mentre qui da noi è esattamente l'opposto (fra il 7 e l'11%)

si evince da ciò che come minimo già alla fonte qui fiat e chi per essa (le concessionarie ad es.) spende almeno il 5% in più...

non è mica poco... ecco perchè minchionne urla e sbraita come una cagna accalorata :lol:

tutti i torti non c'è li ha "por cìt" :lol:

in pratica VW (e tutte le altre grandi aziende esportatrici crucche) hanno un bonus "bancario" del 5-7% come minimo rispetto alla concorrenza mediterranea (con la francia meno ovviamente ma cmq il differenziale c'è sempre)

e che ai crucchi gli piace vincere facile... 8)

ps: pertanto visto che i crucchi ci sguazzano e ci guadagnano alla grande in questa europa da operetta lasciamo che i loro prodotti li vendano ai cinesi... che tanto poi glieli richiamano tutti :lol:
 
suiller ha scritto:
al di là della simpatia o meno per minchionne, se si legge l'intervista originale si capisce però che lui fa un appunto tecnico-bancario... e secondo me tutti i torti non c'è li ha...

come tutti sanno la banca crucca emette i suoi famosi bund nel mercato e li vende o meglio presta per lo più a tasso 0 se non addirittura negativo...

invece altri paeselli tipo la ns. martoriata italietta... bè lo sapete a che tassi siamo :lol:

in sostanza e alla fine della fiera esiste a livello intra-bancario fra germania e italia (ma anche con la francia) un gap abbastanza pesante... de facto le loro banche possono permettersi di finanziare aziende come ad es. VW a tassi decisamente favorevoli (circa 2-3%) mentre qui da noi è esattamente l'opposto (fra il 7 e l'11%)

si evince da ciò che come minimo già alla fonte qui fiat e chi per essa (le concessionarie ad es.) spende almeno il 5% in più...

non è mica poco... ecco perchè minchionne urla e sbraita come una cagna accalorata :lol:

tutti i torti non c'è li ha "por cìt" :lol:

in pratica VW (e tutte le altre grandi aziende esportatrici crucche) hanno un bonus "bancario" del 5-7% come minimo rispetto alla concorrenza mediterranea (con la francia meno ovviamente ma cmq il differenziale c'è sempre)

e che ai crucchi gli piace vincere facile... 8)

ps: pertanto visto che i crucchi ci sguazzano e ci guadagnano alla grande in questa europa da operetta lasciamo che i loro prodotti li vendano ai cinesi... che tanto poi glieli richiamano tutti :lol:

sarebbe interessante sapere se una multinazionale
puo' finanziarsi " fuori piazza " ai tassi migliori
Maurooooooooooooooooooooooooooooooooo
 
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