<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> A questo punto come dovrebbe essere strutturata la rivista auto ideale ? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

A questo punto come dovrebbe essere strutturata la rivista auto ideale ?

SediciValvole ha scritto:
garu51 ha scritto:
Non possiamo pensare che una rivista non abbia pagine dedicate alla
pubblicità andate in edicola e vedrete con i vostri occhi . Quello che è invece deprecabile è pensare che 4R sia una rivista che prende denaro dalle case
automobilistiche per promuovere una vettura .
l'editoria è basata sulla pubblicità,non ce ne rendiamo conto ma lo scopo del giornale e della televisione e adesso anche di internet è di vendere pubblicità e si servono delle nostre passioni per farlo. Vi spiego,mettiamo che sono una casa editrice e ho in mente di fare una rivista che parli di giocattoli. A quel punto mi rivolgo ad una concessionaria pubblicitaria e gli dico che il 30% della mia rivista la dedico alla pubblicità per sostenere i costi d'impaginazione e stampa. Appena la concessionaria mi comunica d'aver concluso tutti i contratti con le varie aziende (e sceglie tutte le aziende che si occupano di giocattoli e d'infanzia,non si puù pubblicizzare una Mercedes CLS prima dell'articolo sulla Chicco) comincio a progettare e realizzare una rivista che mi garantisca un tot di copie (perchè questo è un vincolo del contratto stipulato con la concessionaria pubblicitaria e a sua volta con le varie aziende inserzioniste) e per fare cioò la devo creare atttraente,interessante e vendibile ad un prezzo adeguato. Poi però nascono dei problemi,mettiamo che confronto un giocattolo della Mattel (inserzionista) con uno della Chicco (non inserzionista o che ha uno spazio più piccolo) e faccio vincere il secondo,subito arriva la telefonata della Mattel che mi chiede con toni garbati e cortesi (?) di recidere il contratto pubblicitario...a questo punto come mi devo comportare? Devo tenermi battagliare con la concessionaria pubblicitaria e tenermi stretto la Mattel che finanzia ma nelfrattempo devo essere più obiettivo possibile in rispetto del lettore che spende il suo denaro per leggere quella prova e nelfrattempo butta l'occhio nella pubblicità. Allora ecco che esce l'articolo dove la Chicco batte la Mattel ma in modo lieve e su un aspetto non fondamentale allo scopo del medesimo (mi sono mangiato un dizionario nuovo XD) anzi aggiungo anche qualche pregio del giocattolo Mattel. Insomma ho detto la stessa cosa cercando di accontentare tutti. Questa è l'editoria sia televisiva che giornalistica che via web. Un giornale senza pubblicità teoricamente è possibile ma lo si dovrebbe vendere a costi spropositati (Quattroruote a 50 euro chi lo compra? già sono troppi 5 euro!) con l'aggravante che a quel prezzo non lo compra nemmeno l'editore! Ma uguale è la TV e internet,nessuno si prende la briga di spendere tempo e denaro senza un tornaconto,chi è sto deficiente capace di lavorare per perdere denaro?
ù

mi piace il tuo intervento molto chiaro è diretto.
a questo punto c'è da chiedersi se chi fa la rivista fa INFORMAZIONE oppure VENDE PUBBLICITà. Nel secondo caso c'è anche da aggiungere al quesito suposto: "perchè comprare tale rivista"?

a mio parere poi sono anche convinto del fatto che una buona rivista può esistere senza bisogno di vendere pubblicità. E' sufficiente che sua mission sia quella di informare l'utente e non riempire le tasche di padroni e manager. Il risultato non potrà che essere una buona rivista con conseguenti buone vendite e giocoforza buoni investimenti in pubblicità. certo se poi si vuole investire 1 e ricavare 100....
 
SediciValvole ha scritto:
garu51 ha scritto:
Non possiamo pensare che una rivista non abbia pagine dedicate alla
pubblicità andate in edicola e vedrete con i vostri occhi . Quello che è invece deprecabile è pensare che 4R sia una rivista che prende denaro dalle case
automobilistiche per promuovere una vettura .
l'editoria è basata sulla pubblicità,non ce ne rendiamo conto ma lo scopo del giornale e della televisione e adesso anche di internet è di vendere pubblicità e si servono delle nostre passioni per farlo. Vi spiego,mettiamo che sono una casa editrice e ho in mente di fare una rivista che parli di giocattoli. A quel punto mi rivolgo ad una concessionaria pubblicitaria e gli dico che il 30% della mia rivista la dedico alla pubblicità per sostenere i costi d'impaginazione e stampa. Appena la concessionaria mi comunica d'aver concluso tutti i contratti con le varie aziende (e sceglie tutte le aziende che si occupano di giocattoli e d'infanzia,non si puù pubblicizzare una Mercedes CLS prima dell'articolo sulla Chicco) comincio a progettare e realizzare una rivista che mi garantisca un tot di copie (perchè questo è un vincolo del contratto stipulato con la concessionaria pubblicitaria e a sua volta con le varie aziende inserzioniste) e per fare cioò la devo creare atttraente,interessante e vendibile ad un prezzo adeguato. Poi però nascono dei problemi,mettiamo che confronto un giocattolo della Mattel (inserzionista) con uno della Chicco (non inserzionista o che ha uno spazio più piccolo) e faccio vincere il secondo,subito arriva la telefonata della Mattel che mi chiede con toni garbati e cortesi (?) di recidere il contratto pubblicitario...a questo punto come mi devo comportare? Devo tenermi battagliare con la concessionaria pubblicitaria e tenermi stretto la Mattel che finanzia ma nelfrattempo devo essere più obiettivo possibile in rispetto del lettore che spende il suo denaro per leggere quella prova e nelfrattempo butta l'occhio nella pubblicità. Allora ecco che esce l'articolo dove la Chicco batte la Mattel ma in modo lieve e su un aspetto non fondamentale allo scopo del medesimo (mi sono mangiato un dizionario nuovo XD) anzi aggiungo anche qualche pregio del giocattolo Mattel. Insomma ho detto la stessa cosa cercando di accontentare tutti. Questa è l'editoria sia televisiva che giornalistica che via web. Un giornale senza pubblicità teoricamente è possibile ma lo si dovrebbe vendere a costi spropositati (Quattroruote a 50 euro chi lo compra? già sono troppi 5 euro!) con l'aggravante che a quel prezzo non lo compra nemmeno l'editore! Ma uguale è la TV e internet,nessuno si prende la briga di spendere tempo e denaro senza un tornaconto,chi è sto deficiente capace di lavorare per perdere denaro?

Beh se 4R riuscisse a sostenersi senza la sola pubblicità della case allora potrebbe funzionare.
 
mikuni ha scritto:
Una rivista ideale dovrebbe essere scritta da persone competenti, appassionate e con una conoscenza perfetta dell'italiano. .

quindi convieni che i giornalitsi di QR non scrivano in un buon italiano.
.
sono "emozionali", credono di poter descrivere l'autovettura provata con le LORO SENSAZIONI.
.
E' STATO SCRITTO CON SAGGEZZA in un post pecedente " aprite un quattroruote di 15 anni fa "...
.
apro spesso quelli di 25/30 anni fa
.
parlavano di auto !
quelli recenti (da Tedeschini :twisted: :twisted: in poi :evil: :evil: ) parlano di cosa da bar :!:
 
Pensare di avere una rivista senza pubblicità è impossibile ,ma che i giornalisti di 4R scrivano un brutto Italiano allora proprio si vuole esagerare
se si deve tirare a far tardi !!!!!!!
 
garu51 ha scritto:
Pensare di avere una rivista senza pubblicità è impossibile ,ma che i giornalisti di 4R scrivano un brutto Italiano allora proprio si vuole esagerare
se si deve tirare a far tardi !!!!!!!

beh
nonostante abbiano (come tutti) un correttore di ortografia non lo usano.
.
lessicalmente sono a livello di scuola media inferiore.
.
concettualmente esprimono pareri dettati dalla moda.
.
le loro "emozioni " di guida sono scritte senza emozione e non suscitano (credo) nei lettori nulla di "emozionante".
 
La rivista 4R deve essere capita da tutti senza escludere nessuno quindi se
si scrive "dietro " si riesce a capire cosa si intende certo fà pensare quando si dice linguaggio per terza media o per adolescenti sono persone alle quali dobbiamo rispetto perchè qualcuno non ha potuto o voluto studiare ma che magari lavora da una vita e comprando 4R riesce a leggerlo senza difficoltà.
 
garu51 ha scritto:
La rivista 4R deve essere capita da tutti senza escludere nessuno quindi se
si scrive "dietro " si riesce a capire cosa si intende certo fà pensare quando si dice linguaggio per terza media o per adolescenti sono persone alle quali dobbiamo rispetto perchè qualcuno non ha potuto o voluto studiare ma che magari lavora da una vita e comprando 4R riesce a leggerlo senza difficoltà.

l'italiano è italiano
non ho la Ferrari Testarossa (avrebbe 20anni...), lavoro da anni, ma l'italiano scorretto mi fa storcere il naso.
E poi non sono giornalisti ferrati in automobilismo, ma nelle MODE DELL'AUTOMOBILISMO.
Studioano al bar gli articoli che devono pubblicare....
Forti braccia strappare alla terra....
 
Certo che sei davvero curioso e probabilmente vuoi dare giudizzi sulla competenza dei giornalisti senza averne le possibilità.
 
Garu51, smettila di difendere l'indifendibile. Non è che se gli italiani sono ignoranti meritano ignoranza. Te l'ho già scritto altrove!
 
commissario Auricchio ha scritto:
ilcurioso ha scritto:
mikuni ha scritto:
Una rivista ideale dovrebbe essere scritta da persone competenti, appassionate e con una conoscenza perfetta dell'italiano. .

quindi convieni che i giornalitsi di QR non scrivano in un buon italiano.
.
sono "emozionali", credono di poter descrivere l'autovettura provata con le LORO SENSAZIONI.
.
E' STATO SCRITTO CON SAGGEZZA in un post pecedente " aprite un quattroruote di 15 anni fa "...
.
apro spesso quelli di 25/30 anni fa
.
parlavano di auto !
quelli recenti (da Tedeschini :twisted: :twisted: in poi :evil: :evil: ) parlano di cosa da bar :!:

concordo, il linguaggio è davvero troppo semplice, quasi da adolescente (quando non manda SMS). Anche quando scrivono: "Il sedile dietro, le bocchette dietro" non è correttissimo

Teoricamente lo è, trattandosi dietro di un avverbio. Il fatto che l'espressione sia un tantino colloquiale, però, è innegabile.
 
Stavo leggendo una rivista dove tra i difetti di una vettura si metteva
"Costo elevato " ma vi pare un difetto?
Comprare un'auto oggi è una spesa rilevante ma i prezzi sono diversi per molti motivi e la scelta è grande .
 
il prezzo elevato secondo me non è un difetto perchè il controvalore ha dei parametri più alti rispetto ad altri controvalori . Rispetto ad esempio alla visibilità posteriore guarda quante auto hanno questo difetto per fare una linea nuova si mette a repentaglio la sicurezza .
 
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