Thefrog ha scritto:roberto.50 ha scritto:Sembra di essere tornati alle discussioni degli anni '60! Cosa sono passati a fare oltre 40 anni? Perché le F1, molto più leggere dei "segmenti A o B", non montano i tamburi posteriori se la soluzione è così vantaggiosa?
Provate a confrontare "on the road" serenamente e senza preguidizi le due soluzioni sulla stessa auto, poi capirete la differenza fra i dischi ed i tamburi. E non chiaccherando su base puramente polemica.
La scelta è puramente economica e quanto presenta il mercato dell'auto mi sembra molto eloquente (al posteriore, tamburi sulle "base" e dischi sulle "top").
E infatti sulle F1, per quanto sofisticato sia l'impianto frenante riescono a bloccare le sole ruote anteriori e quasi mai quelle posteriori. La dimostrazione che fare un buon ripartitore di frenata non basta a mettersi al riparo da questi risultati.
Mammamia che buffonata.
Regards,
The frog
No qui ti sbagli, un sacco di testa coda in f1 sono stati provacati dal bloccaggio delle ruote posteriori, ricorda poi che piloti come il buon crucco esasperavano il concetto modificando la taratura del ripartitore di frenata fra una curva e l'altra.
Il discorso è secondo me semplice, mettiamola così:la mia panda 1.2 è una tranquilla utilitaria e per la sua massa e per l'utilizzo alla quale è destinata un paio di tamburi al posteriore rappresentano il miglior compromesso costi-prestazioni.
diversamente se hai notato auto come la panda (sempre per restare sullo stesso modello) 100hp nettamente più performanti e destinate a guidatori più esigenti hanno invece 4 dischi.
sempre per farti un esempio nelle motociclette oramai non trovi più un freno a tamburo a pagarlo oro, lo trovi solo più moto vetuste di progettazione come honda cb500, kawasaki er5, qualche custom-giap di piccola cilindrata, sulle ural e sugli scooter cinesi(ma solo al posteriore), e se mettono dischi sulle moto nonostante la loro massa leggera ci sarà un motivo tecnico no?