<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> 500 mj- causa alla Fiat | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

500 mj- causa alla Fiat

melego73 ha scritto:
Quelli di Mazda giurano che il loro olio e' formulato apposta per essere diluito :shock: :D
HAHAHA...
L'unica differenza fra un olio per diesel e un olio per diesel con DPF è il rispetto delle specifiche LOW SAPS, ovvero bassa emissione di ceneri; questo perchè le ceneri dell'olio verrebbero intrappolate dal filtro senza però poter essere bruciate, quindi alla lunga lo intaserebbero.
melego73 ha scritto:
L'iniettore separato di Renault e Toyota e' appena dopo la turbina e quindi fa in modo piu' preciso e mirato quello che invece fanno gli iniettori del motore.
L'iniettore separato oltre ad una miglior precisione fa sì che il gasolio iniettato non possa fisicamente trafilare nella coppa olio, visto che viene iniettato ben a valle delle valvole di scarico. Non a caso la sostituzione dell'olio motore nelle ultime Megane 1.5dci euro5 (quindi con DPF) è previsto ogni 30000km o due anni A PRESCINDERE dalle rigenerazioni effettuate, differentemente dai motori che postiniettano con gli iniettori al cilindro che necessariamente devono tener conto del numero e tipologia di postiniezioni.
 
modus72 ha scritto:
melego73 ha scritto:
Quelli di Mazda giurano che il loro olio e' formulato apposta per essere diluito :shock: :D
HAHAHA...
L'unica differenza fra un olio per diesel e un olio per diesel con DPF è il rispetto delle specifiche LOW SAPS, ovvero bassa emissione di ceneri; questo perchè le ceneri dell'olio verrebbero intrappolate dal filtro senza però poter essere bruciate, quindi alla lunga lo intaserebbero.
melego73 ha scritto:
L'iniettore separato di Renault e Toyota e' appena dopo la turbina e quindi fa in modo piu' preciso e mirato quello che invece fanno gli iniettori del motore.
L'iniettore separato oltre ad una miglior precisione fa sì che il gasolio iniettato non possa fisicamente trafilare nella coppa olio, visto che viene iniettato ben a valle delle valvole di scarico. Non a caso la sostituzione dell'olio motore nelle ultime Megane 1.5dci euro5 (quindi con DPF) è previsto ogni 30000km o due anni A PRESCINDERE dalle rigenerazioni effettuate, differentemente dai motori che postiniettano con gli iniettori al cilindro che necessariamente devono tener conto del numero e tipologia di postiniezioni.

Lo so benissimo,volevo solo farvi ridere....
infatti i motori si stanno rompendo.
 
modus72 ha scritto:
alkiap ha scritto:
E vabbè, non mi quoti la parte dove lo dico anche io :)
Toni si riferiva al problema enunciato sopra, ovvero il danneggiamento al motore: questo non è un problema diffuso su 500.
Il problema diffuso è la difficoltà nel rigenerare il filtro ed i frequenti cambi olio per diluzione con gasolio
Eh però occhio... Se l'olio viene diluito con del carburante le sue proprietà decadono, e quindi il motore mica gode... Soprattutto in quelle parti soggette ad altissima temperatura, guardacaso il turbocompressore...
Non è un caso che Renault sia ricorsa all'inietttore supplementare, magari permarranno le difficoltà a rigenerare per il problema a raggiungere le temperature necessarie, ma almeno l'olio non viene intaccato.
Giustissimo, ma è proprio per questo che è stata prevista la spia di sostituzione olio:quando le sue proprietà sono degradate oltre un certo livello si avvisa di sostituirlo.Se non erro le vecchie Mazda 6 non la prevedevano, e lì si che erano dolori, in quanto era il conducente a dover monitorare costantemente il livello dell'olio tramite astina.
Beninteso, non voglio certo giustificare Fiat: una problema di questo tipo negli USA sarebbe costato caro dal punto di vista dell'immagine, in quanto si tratta di un difetto conosciuto, che potenzialmente limita l'uso della vettura, e che pertanto va chiaramente specificato agli acquirenti.
 
modus72 ha scritto:
melego73 ha scritto:
Quindi il particolato che entra nel DPF e' esattamente identico a quello che esce a livello di quantita' l'unica differenza e' che e' stato trasformato per passare appunto tra le porosita' del filtro.
No eh... Non è un tritacarne... Il filtro intrappola le particelle di una certa dimensione, e sono particelle composte da agglomerati di ossidi di carbonio. Il carbonio viene dal carburante che attacca a bruciare (reazione di ossidazione fortemente esotermica) partendo dalla forma fisica di gocciolina, quindi brucerà dall'esterno verso l'interno. Se la combustione avviene in maniera ottimale, il carbonio reagirà completamente con l'ossigeno fornendo calore più gas di scarto, ovvero anidride carbonica (Co2, assolutamente inncocua, la espiriamo pure noi..) più vapore acqueo, pure questo innocuo. Se invece la reazione si arresta prima del termine o avviene in maniera irregolare (per mancanza di ossigeno, per temperatura insufficiente,....) la gocciolina di gasolio si comporta come il ciocco di legno nel caminetto, ovvero il ciocco si spegne e rimane un bioccolo carbonizzato; questo è il particolato in parole povere. Le stufe ed i caminetti di ultima generazione producono pochissima cenere e non perchè il legno usato sia fenomenale o perchè venga dispersa nell'atmosfera, bensì perchè le condizioni all'interno della loro camera di combustione sono migliori rispetto ad un vecchio caminetto e quindi la legna brucia ben meglio. Se il ciocco viene bloccato nel filtro e quindi vengono ristabilite le condizioni per la combustione, ricomincerà a bruciare fornendo calore e i gas di scarto citati in precedenza, questo fintantochè non passerà fra le maglie del filtro e quindi tanti saluti. Ma fino ad allora la combustione continuerà con la diminuzione della massa di quel ciocco per combustione, non per sgretolamento in pezzi più piccoli, ci siamo? E' questo il motivo dell'alta temperatura che raggiungono i filtri durante le rigenerazioni, certo c'è il gasolio supplementare ma questo non raggiunge fisicamente il filtro bensì si ferma e brucia nel precatalizzatore, innalzando la temperatura dei gas di scarico che poi riscaldano il filtro che a sua volta comincia a bruciare ciò che ha dentro, con ulteriore rilascio di calore..

E finalmente qualcuno l'ha spiegato in maniera semplice e concisa..
la combustione non è uno spezzettamento in parti più sottili ma è una trasformazione di parte del particolato in altro composto, che non è necessariamente particolato più fine..
 
melego73 ha scritto:
Lo so benissimo,volevo solo farvi ridere....
infatti i motori si stanno rompendo.
Eh, Mazda s'è giocata buona parte della sua faccia con questa storia, anzi, storiaccia... Ed è sorprendente considerati i canoni qualitativi giapponesi. D'altro canto, con tutta probabilità ha giocato il fattore anzianità di quel motore, proprio non adatto a convivere con il DPF per questioni d'età progettuale. E secondo me lo stesso fattore ha fatto sì che Renault virasse immediatamente sull'iniettore supplementare, i suoi 1.5 e 1.9dci non avrebbero tollerato il DPF classicamente inteso, cosa che è avvenuta sul 2.0 Mazda...
 
alkiap ha scritto:
Beninteso, non voglio certo giustificare Fiat: una problema di questo tipo negli USA sarebbe costato caro dal punto di vista dell'immagine, in quanto si tratta di un difetto conosciuto, che potenzialmente limita l'uso della vettura, e che pertanto va chiaramente specificato agli acquirenti.
E io spero che il marketing Fiat sia ben conscio di questo, una cavolata di questo genere negli USA non finisce come in Italia dove trovi della gente che s'arrabbia e altra che ti da dell'idiota perchè hai preso un dfp e dovevi sapere TE a cosa andavi incontro.. Lì ti cacciano una multa che ti fa passare la voglia di vendere pure delle biciclette, senza contare lo sputtanamento sugli organi di stampa....
 
modus72 ha scritto:
melego73 ha scritto:
Lo so benissimo,volevo solo farvi ridere....
infatti i motori si stanno rompendo.
Eh, Mazda s'è giocata buona parte della sua faccia con questa storia, anzi, storiaccia... Ed è sorprendente considerati i canoni qualitativi giapponesi. D'altro canto, con tutta probabilità ha giocato il fattore anzianità di quel motore, proprio non adatto a convivere con il DPF per questioni d'età progettuale. E secondo me lo stesso fattore ha fatto sì che Renault virasse immediatamente sull'iniettore supplementare, i suoi 1.5 e 1.9dci non avrebbero tollerato il DPF classicamente inteso, cosa che è avvenuta sul 2.0 Mazda...
esattamente,pero' così ce le dobbiamo tenere.
Purtroppo non e' nemmeno bastata la bastonata che gli abbiamo dato quando siamo andati a Mi Manda Rai 3 perche' alla fine ci siamo autosputtanati.
L'intento era pero' quello di metterli con le spalle al muro e risolverci il problema.
 
melego73 ha scritto:
Ma infatti io dico che e' meglio emettere PM10 che PM2.5

Buffo: a livello planetario sono le attività eruttive (VULCANI) le maggiori responsabili di emissioni di ploveri sottili (sia PM10 che inferiori); un forno a legna da pizzeria emette più polveri di centinaia di auto diesel EURO-3 (e nessuno si preoccupa di misurarle); in moltissimi edifici o abitacoli vettura la concentrazione di polveri farebbe impazzire le centraline delle grandi città ...
Solo per mettere nel contesto giusto la discussione: il particolato NON è equiparabile al benzene (certamente cancerogeno e teratogeno) che nei primi anni di "benzina verde" usciva allegramente dagli scarichi delle auto non catalizzate senza che nessuno muovesse un dito. Il particolato è essenzialmente CARBONIO, uno degli elementi più diffusi in natura.
 
sumotori64 ha scritto:
Il particolato è essenzialmente CARBONIO, uno degli elementi più diffusi in natura.
Bene, allora perchè domattina non fai colazione con un bel bicchierone di nafta? Sempre carbonio è, al pari della pastarella alla crema che inzuppi nel cappuccino al bar...
Trattasi fondamentalmente di carbonio ma, in base ai legami chimici che presenta e alle altre sostanze che lo compongono, un complesso di carbonio può diventare estremamente tossico.
 
Non mi segui modus72 (Andrea?), me ne dispiaccio ...
Ovvio che i composti siano in ultima analisi nocivi, ma quello che volevo dire è che i limiti di emissioni per le diesel sono ridicoli e frutto di decisioni politiche e di compromesso ...; è come uccidere le formiche con un bazooka, Quello che conta, oltretutto, è che a livello di emissioni di CO2 il ciclo diesel continua ad uscire vincente ...
 
sumotori64 ha scritto:
Non mi segui modus72 (Andrea?), me ne dispiaccio ...
Ovvio che i composti siano in ultima analisi nocivi, ma quello che volevo dire è che i limiti di emissioni per le diesel sono ridicoli e frutto di decisioni politiche e di compromesso ...; è come uccidere le formiche con un bazooka, Quello che conta, oltretutto, è che a livello di emissioni di CO2 il ciclo diesel continua ad uscire vincente ...
Fede, non Andrea.
Il diesel è vincente sulla CO2, che però non è tossica... E' perdente sui NOx, sui CO non lo so.
 
Infatti, il pericolo prossimo venturo per l'umanità è il riscaldamento del pianeta (= emissioni anidride carbonica) NON le polveri sottili o gli ossidi di azoto ...

http://www.timesonline.co.uk/tol/news/environment/article6938356.ece
 
modus72 ha scritto:
melego73 ha scritto:
Quindi il particolato che entra nel DPF e' esattamente identico a quello che esce a livello di quantita' l'unica differenza e' che e' stato trasformato per passare appunto tra le porosita' del filtro.
No eh... Non è un tritacarne... Il filtro intrappola le particelle di una certa dimensione, e sono particelle composte da agglomerati di ossidi di carbonio. Il carbonio viene dal carburante che attacca a bruciare (reazione di ossidazione fortemente esotermica) partendo dalla forma fisica di gocciolina, quindi brucerà dall'esterno verso l'interno. Se la combustione avviene in maniera ottimale, il carbonio reagirà completamente con l'ossigeno fornendo calore più gas di scarto, ovvero anidride carbonica (Co2, assolutamente inncocua, la espiriamo pure noi..) più vapore acqueo, pure questo innocuo. Se invece la reazione si arresta prima del termine o avviene in maniera irregolare (per mancanza di ossigeno, per temperatura insufficiente,....) la gocciolina di gasolio si comporta come il ciocco di legno nel caminetto, ovvero il ciocco si spegne e rimane un bioccolo carbonizzato; questo è il particolato in parole povere. Le stufe ed i caminetti di ultima generazione producono pochissima cenere e non perchè il legno usato sia fenomenale o perchè venga dispersa nell'atmosfera, bensì perchè le condizioni all'interno della loro camera di combustione sono migliori rispetto ad un vecchio caminetto e quindi la legna brucia ben meglio. Se il ciocco viene bloccato nel filtro e quindi vengono ristabilite le condizioni per la combustione, ricomincerà a bruciare fornendo calore e i gas di scarto citati in precedenza, questo fintantochè non passerà fra le maglie del filtro e quindi tanti saluti. Ma fino ad allora la combustione continuerà con la diminuzione della massa di quel ciocco per combustione, non per sgretolamento in pezzi più piccoli, ci siamo? E' questo il motivo dell'alta temperatura che raggiungono i filtri durante le rigenerazioni, certo c'è il gasolio supplementare ma questo non raggiunge fisicamente il filtro bensì si ferma e brucia nel precatalizzatore, innalzando la temperatura dei gas di scarico che poi riscaldano il filtro che a sua volta comincia a bruciare ciò che ha dentro, con ulteriore rilascio di calore..

complimenti per la delucidazione, molto chiara ed interessante!
 
sumotori64 ha scritto:
Infatti, il pericolo prossimo venturo per l'umanità è il riscaldamento del pianeta (= emissioni anidride carbonica) NON le polveri sottili o gli ossidi di azoto ...

http://www.timesonline.co.uk/tol/news/environment/article6938356.ece
Per l'umanità sì, è la CO2 il pericolo maggiore, ma anche lì l'auto non è il maggior contribuente. Se poi ti fai un giretto in un centro cittadino passando a fianco delle auto in coda ti accorgerai che non è la CO2 a generare quella massa di odori e di senso di soffocamento...
 
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