EdoMC ha scritto:Grazie per la risposta. Davvero molto interessante. In pratica, si calcola il rischio su elementi oggettivi e concreti (fino a un certo punto, visti i processi, ma in un sistema bene o male punitivo per chi sbaglia, dal momento che si viene a pagare più della multa stessa), al contrario delle nostre compagnie che considerano, ad esempio, un giovane come un pericolo ambulante, o un uomo più pericoloso di una donna, o che una macchina di medio-grossa cilindrata sia una sorta di bomba a orologeria.
Anche qui i giovani con molte compagnie pagano di piu' (non ti dico il figlio di mia moglie con la WRX)...ma pagano di piu' anche i vecchi (si presume che i riflessi non siano piu' quelli di una volta)
Concludendo, dal punto di vista puramente automobilistico, qui come ho detto prima, e' veramente il paese dei bengodi per via dei bassi costi (acquisto + esercizio), burocrazia snella o inesistente, autostrade libere, forte cultura della personalizzazione (le elaborazioni sono libere)
Questo contribuisce a mantenere molto viva una cultura automobilistica che ,purtroppo, noto che in Italia ormai sta sparendo....anche per me e' stato uno shock ma ribadisco che oggi come oggi, se dobbiamo dirla "alla chiacchiera da bar" l'americano medio ne sa di auto piu' che un Italiano medio cosa che non mi sarei assolutamente aspettato prima di viverci.
Dai ragazzini smanettoni (aiutati dagli spazi/logistica disponibili, pubblicazioni e legislazione) agli appassionati che vanno in pista ogni weekend l'auto e' da sempre stata uno dei perni portanti della societa' Americana......non dimentichiamo anche indimenticabili film veri inni alla cultura dell'automobile.
Su altri aspetti della societa' d'oltreoceano con luci e molte ombre, e' inutile divulgarsi, sarebbe un discorso troppo lungo ed off topic.