<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> 24 Maggio .... 1915 | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

24 Maggio .... 1915

migliazziblu ha scritto:
billarini ha scritto:
Probabilmente hanno fatto la scelta di buttarle su Caporetto dove ci hanno massacrato, per cui non vedo dove sia la questione, hanno fatto una scelta che giusta all' inzio si e' rivelata sbagliata in quanto nell' occasione il R.E. diede magnifica ( ed evidentemente imprevista ) prova sul Piave ( forse perche' al comando, diciamolo pure c' era un Napoletano )....ho una foto di San Dona' con gia il cartello indicatore in tedesco: Venedig
Ciao

la questione poteva essere che uno sfondamento del fronte sud da parte degli italiani non se lo potevano permettere...
prima dei rinforzi tedeschi pare che gli austriaci fossero messi maluccio...
chiaramente...si fa tanto x dire...
rimane un fatto....700000 morti x l'italia..una guerra vinta e poi nemmeno il giusto riconoscimento al momento dell'armistizio...e poi da lì sono cominciati altri guai...

No..... erano asssolutamente impantanati ne' piu ne' meno dei nostri in una logorante campagna di trincea ma da li' a pensare ad uno sfondamento Itaiano.....ne corre.
Ciao

anche perchè l'adriatico rimase sempre saldamente in mano asburgica
 
keko01 ha scritto:
migliazziblu ha scritto:
billarini ha scritto:
Probabilmente hanno fatto la scelta di buttarle su Caporetto dove ci hanno massacrato, per cui non vedo dove sia la questione, hanno fatto una scelta che giusta all' inzio si e' rivelata sbagliata in quanto nell' occasione il R.E. diede magnifica ( ed evidentemente imprevista ) prova sul Piave ( forse perche' al comando, diciamolo pure c' era un Napoletano )....ho una foto di San Dona' con gia il cartello indicatore in tedesco: Venedig
Ciao

la questione poteva essere che uno sfondamento del fronte sud da parte degli italiani non se lo potevano permettere...
prima dei rinforzi tedeschi pare che gli austriaci fossero messi maluccio...
chiaramente...si fa tanto x dire...
rimane un fatto....700000 morti x l'italia..una guerra vinta e poi nemmeno il giusto riconoscimento al momento dell'armistizio...e poi da lì sono cominciati altri guai...

No..... erano asssolutamente impantanati ne' piu ne' meno dei nostri in una logorante campagna di trincea ma da li' a pensare ad uno sfondamento Itaiano.....ne corre.
Ciao

anche perchè l'adriatico rimase sempre saldamente in mano asburgica

Battaglia di Lissa, con figuraccia nostra, purtroppo....e incriminazione dell' ammiraglio Persano....
Ciao
 
billarini ha scritto:
si ne corre...ma la situazione dell'austria era molto difficile..e cominciavano i primi malcontenti gravi dei soldati cecoslovacchi...ungheresi...croati ecc ecc che componevano l'esercito imperiale....tanto è vero che con caporetto esaurirono poi ogni possibile spinta offensiva...cioè il piave non lo avrebbero mai sfondato nemmeno se non c'era manco mezzo soldato nelle vicinanze...

la germania lo sapeva...e avere gli italiani poi al brennero non gli piaceva molto come idea....e nemmeno oggi a dire la verità....

E' piu' o meno quello che ho detto io.....Caporetto a parte, si sarebbero logorati in trincea fino all' ultimo soldato, in quanto nessuno dei 2 contendenti era in grado di sopraffare l' altro.
Ciao
 
migliazziblu ha scritto:
http://www.youtube.com/watch?v=SrXHKi0e9-o&feature=fvw

Da Trapani e Ragusa a Brescia e Vicenza 700.000 connazionali sacrificarono la loro vita in nome di un grande ideale....che non sia stato tutto vano.
Ciao
P.s. nel filmato si puo' partire anche dal minuto 2,30

Soprattutto quelli che fece fucilare Cadorna si saranno sentiti veramente orgogliosi di essere mandati a morte da siffatto figlio di puttana.

Non c'eran nessun ideale, erano coscritti mandati al macello sotto le mitragliatrici austriache.
Erano male armati (sempre un po' meglio di quanto non lo fossero quelli della seconda guerra mondiale) e combattevano in mezzo ai pidocchi quasi senza niente da mangiare.
 
Anche per questo caro forumista ( la decimazione era una pratica di uso frequente ) mi dispiace vedere come il sangue di tante persone, in buona fede o costrette ( non tanti credo vadano in guerra volentieri ) sembra sempre piu' essere stato versato inutilmente :cry:
Ciao
 
riguardo alle fucilazioni perchè non parlare di ciò che avvenne alla brigata catanzaro credo presso mortegliano (ud)

« Così Gabriele D'Annunzio descrive la fucilazione di alcuni fanti della brigata Catanzaro, due volte decorata di medaglia d'oro e considerata una delle più valide unità di fanteria: "Di spalle al muro grigio furono messi i fanti condannati alla fucilazione, tratti a sorte dal mucchio dei sediziosi??Siete contadini. Vi conosco alle mani. Vi conosco al modo di tenere i piedi in terra. Non voglio sapere se siete innocenti, se siete colpevoli. So che foste prodi, che foste costanti. La legione tebana, la sacra legione tebana, fu decimata due volte. Espiate voi la colpa? O espiate la patria contaminata???Il Dio d'Italia vi riarma e vi guarda. »

questi oltre che essere fucilati dovettero, la maggior parte di loro analfabeti, pure sorbirsi negli ultimi atti di vita una specie di elegia funebre di d'annunzio
 
keko01 ha scritto:
Kren ha scritto:
keko01 ha scritto:
Kren ha scritto:
keko01 ha scritto:
belpietro ha scritto:
keko01 ha scritto:
l'italia ottenne troppo dal mio punto di vista
beh, anche dal punto di vista di molti tirolesi (sopra e sotto il brennero) se è per quello.

un tempo, ormai lontano, le guerre si facevano anche per fare dei soprusi territoriali, e non per subirli.
l'Impero dopo la restaurazione si annesse, per quanto riguarda l'Italia, tutti i territori già di Venezia (Brescia compresa...) sui quali non aveva il benché minimo diritto né sotto un profilo di legittimità, né sotto un profilo nazionale

rispetto alla porzione di terre imperiali abitate (anche) da popoli di lingua slava, che l'Italia ebbe dopo l'armistizio, mi pare non ci sia confronto

avrei dovuto aggiungere i sudtirolesi agli slavofoni, vizio di uno cresciuto tra udine e trieste :)
friulano anche tu? :D

soi di udin!

ahaha parlo malissimo il friulano :D e preferisco di gran lunga trieste!
Urca! Penso che tu sia tra i pochi udinesi a pensare una cosa del genere :lol: :lol:
Io, invece, sono della destra Tagliamento ed il friulano lo mastico abbastanza bene....anche a me piace Trieste (ho passato 5 anni meravigliosi in terra giuliana)

ah allora sei un veneto che fa finta di essere friulano o un friulano che fa finta di essere veneto :p ahahah scherzo :D oltre il tagliamento (ma anche oltre il livenza secondo alcuni, ma seconda mia nonna anche oltre il natisone) sono tutti terroni farabutti :shock:

ahahahahahhahah
No, Il friuli (inteso in senso linguistico) termina sul torrente cellina (aldilà si parla un friulano imbastardito con il veneto. Da me si parla solo friulano (il tagliamento è a 10 km in linea d'aria da casa mia).
Comunque dalle mie parti sono considerati "meneghei" tutti quelli che parlano veneto, mentre quelli delle valli del natisone sono considerati semplicemente slavi. Verso la sinistra tagliamento c'è un profondo rispetto dovuto alla comunanza di lingua che non c'è con il resto della provincia di PN.
 
Kren ha scritto:
keko01 ha scritto:
Kren ha scritto:
keko01 ha scritto:
Kren ha scritto:
keko01 ha scritto:
belpietro ha scritto:
keko01 ha scritto:
l'italia ottenne troppo dal mio punto di vista
beh, anche dal punto di vista di molti tirolesi (sopra e sotto il brennero) se è per quello.

un tempo, ormai lontano, le guerre si facevano anche per fare dei soprusi territoriali, e non per subirli.
l'Impero dopo la restaurazione si annesse, per quanto riguarda l'Italia, tutti i territori già di Venezia (Brescia compresa...) sui quali non aveva il benché minimo diritto né sotto un profilo di legittimità, né sotto un profilo nazionale

rispetto alla porzione di terre imperiali abitate (anche) da popoli di lingua slava, che l'Italia ebbe dopo l'armistizio, mi pare non ci sia confronto

avrei dovuto aggiungere i sudtirolesi agli slavofoni, vizio di uno cresciuto tra udine e trieste :)
friulano anche tu? :D

soi di udin!

ahaha parlo malissimo il friulano :D e preferisco di gran lunga trieste!
Urca! Penso che tu sia tra i pochi udinesi a pensare una cosa del genere :lol: :lol:
Io, invece, sono della destra Tagliamento ed il friulano lo mastico abbastanza bene....anche a me piace Trieste (ho passato 5 anni meravigliosi in terra giuliana)

ah allora sei un veneto che fa finta di essere friulano o un friulano che fa finta di essere veneto :p ahahah scherzo :D oltre il tagliamento (ma anche oltre il livenza secondo alcuni, ma seconda mia nonna anche oltre il natisone) sono tutti terroni farabutti :shock:

ahahahahahhahah
No, Il friuli (inteso in senso linguistico) termina sul torrente cellina (aldilà si parla un friulano imbastardito con il veneto. Da me si parla solo friulano (il tagliamento è a 10 km in linea d'aria da casa mia).
Comunque dalle mie parti sono considerati "meneghei" tutti quelli che parlano veneto, mentre quelli delle valli del natisone sono considerati semplicemente slavi. Verso la sinistra tagliamento c'è un profondo rispetto dovuto alla comunanza di lingua che non c'è con il resto della provincia di PN.

oltre il cellina finisce la civiltà! :D
 
Ho letto questo post. Non sapevo se intervenire o meno, anche perché è difficile sintetizzare sentimenti così complessi e un secolo e mezzo di storia davvero martoriata per le terre orientali.

La mia famiglia rappresenta la continuità tanto rispetto a chi è stato "banalmente" ferito sui Carpazi per l'Imperatore quanto a chi ha ricevuto dal Re una medaglia d'argento alla memoria (Carso, 1917); tra chi nel ventennio ha visto apporre sul proprio documento di identità il timbro "soggetto di dubbia fede italiana" e tra chi, preso prigioniero in Africa dagli Inglesi a cartucciera e caricatore vuoti, venne rilasciato ben dopo il 45 con l'attestato di "non cooperante"; tra chi sopravvisse al lavoro forzato nella Totd e tra chi sopravvisse ai "40 giorni"; tra chi parlava come prima lingua l'Italiano e chi lo Sloveno.
Ecco già a questo punto mi è molto difficile proseguire.
Appartenenza culturale - linguistica e nazionale non sempre coincidono, specie in zone delicate: cosa difficile da spiegare a chi, non certo per suo demerito, non ha determinate "sensibilità"

Ma una domanda, penso, possa essere fatta e ben compresa anche da chi non abbia dette sensibilità: perché il prossimo anno si celebra il 150° dell'unità nazionale e non il 100° tra sette anni? E dunque forse vero che la "4° guerra d'indipendenza" fu solo una guerra di conquista dettata da motivi di mero prestigio dinastico?

Un momento di raccolgimento per tutti i caduti della Grande Guerra, su entrambi i fronti.
 
|Mauro65| ha scritto:
Ho letto questo post. Non sapevo se intervenire o meno, anche perché è difficile sintetizzare sentimenti così complessi e un secolo e mezzo di storia davvero martoriata per le terre orientali.

La mia famiglia rappresenta la continuità tanto rispetto a chi è stato "banalmente" ferito sui Carpazi per l'Imperatore quanto a chi ha ricevuto dal Re una medaglia d'argento alla memoria (Carso, 1917); tra chi nel ventennio ha visto apporre sul proprio documento di identità il timbro "soggetto di dubbia fede italiana" e tra chi, preso prigioniero in Africa dagli Inglesi a cartucciera e caricatore vuoti, venne rilasciato ben dopo il 45 con l'attestato di "non cooperante"; tra chi sopravvisse al lavoro forzato nella Totd e tra chi sopravvisse ai "40 giorni"; tra chi parlava come prima lingua l'Italiano e chi lo Sloveno.
Ecco già a questo punto mi è molto difficile proseguire.
Appartenenza culturale - linguistica e nazionale non sempre coincidono, specie in zone delicate: cosa difficile da spiegare a chi, non certo per suo demerito, non ha determinate "sensibilità"

Ma una domanda, penso, possa essere fatta e ben compresa anche da chi non abbia dette sensibilità: perché il prossimo anno si celebra il 150° dell'unità nazionale e non il 100° tra sette anni? E dunque forse vero che la "4° guerra d'indipendenza" fu solo una guerra di conquista dettata da motivi di mero prestigio dinastico?

Un momento di raccolgimento per tutti i caduti della Grande Guerra, su entrambi i fronti.

evidentemente sia trieste che trento non sono poi considerate così indispensabili per considerare completa l'unità italiana e forse non a torto almeno storicamente parlando, a quel punto però come dici tu ne consegue che non è stata una specie di 4° guerra d'indipendenza ma una guerra di conquista, considerando che vennero annessi al regno d'italia oltre 600.000 tra sloveni e croati più i sudtirolesi (però non so quanti fossero nel '18 ) direi che è stata a tutti gli effetti una guerra di conquista...a parte che la differenza è mooooolto sottile
 
|Mauro65| ha scritto:
Ho letto questo post. Non sapevo se intervenire o meno, anche perché è difficile sintetizzare sentimenti così complessi e un secolo e mezzo di storia davvero martoriata per le terre orientali.

La mia famiglia rappresenta la continuità tanto rispetto a chi è stato "banalmente" ferito sui Carpazi per l'Imperatore quanto a chi ha ricevuto dal Re una medaglia d'argento alla memoria (Carso, 1917); tra chi nel ventennio ha visto apporre sul proprio documento di identità il timbro "soggetto di dubbia fede italiana" e tra chi, preso prigioniero in Africa dagli Inglesi a cartucciera e caricatore vuoti, venne rilasciato ben dopo il 45 con l'attestato di "non cooperante"; tra chi sopravvisse al lavoro forzato nella Totd e tra chi sopravvisse ai "40 giorni"; tra chi parlava come prima lingua l'Italiano e chi lo Sloveno.
Ecco già a questo punto mi è molto difficile proseguire.
Appartenenza culturale - linguistica e nazionale non sempre coincidono, specie in zone delicate: cosa difficile da spiegare a chi, non certo per suo demerito, non ha determinate "sensibilità"

Ma una domanda, penso, possa essere fatta e ben compresa anche da chi non abbia dette sensibilità: perché il prossimo anno si celebra il 150° dell'unità nazionale e non il 100° tra sette anni? E dunque forse vero che la "4° guerra d'indipendenza" fu solo una guerra di conquista dettata da motivi di mero prestigio dinastico?

Un momento di raccolgimento per tutti i caduti della Grande Guerra, su entrambi i fronti.

Mipiace quello che dici, in piu' mi hai ricordato quello che e' successo ai nostri prigionieri, molti furono mandati in India, se non ricordo male,....
A tal proposito fai sapere cosa pensi sul mito della amichevole " liberazione " da parte degli Angloamericani del paese, o se la liberazione avvenne solo perche' sulla strada che conduceva a Berlino.
Grazie Ciao
 
migliazziblu ha scritto:
A tal proposito fai sapere cosa pensi sul mito della amichevole " liberazione " da parte degli Angloamericani del paese, o se la liberazione avvenne solo perche' sulla strada che conduceva a Berlino.
Grazie Ciao

già è difficile condurre la discussione storica in tema, lungi da me uscirne.

però dal punto di vista geografico, se pensavano che la strada per Berlino fosse utile iniziarla dalla Sicilia avevano un problema pure grosso.
 
belpietro ha scritto:
migliazziblu ha scritto:
A tal proposito fai sapere cosa pensi sul mito della amichevole " liberazione " da parte degli Angloamericani del paese, o se la liberazione avvenne solo perche' sulla strada che conduceva a Berlino.
Grazie Ciao

già è difficile condurre la discussione storica in tema, lungi da me uscirne.

però dal punto di vista geografico, se pensavano che la strada per Berlino fosse utile iniziarla dalla Sicilia avevano un problema pure grosso.

infatti gli inglesi avrebbero preferito l'opzione balcanica sbarcando in dalmazia, opzione più comoda sia per raggiungere prima il reich sia per arginare i titini ed eventualmente i sovietici (la pianura pannonica sarebbe stata molto vicina)
 
migliazziblu ha scritto:
A tal proposito fai sapere cosa pensi sul mito della amichevole " liberazione " da parte degli Angloamericani del paese, o se la liberazione avvenne solo perche' sulla strada che conduceva a Berlino.
Grazie Ciao
Per quanto mi concerne, abbiamo perso, e male.
L'8 settembre un re codardo ed un generale senza attributi lasciarono una Nazione ed i suoi combattenti allo sbando, senza ordini chiari, alla mercè tanto degli Angloamericani quanto dei Tedeschi che, va ricordato, avevano già fiutato l'aria che tirava e si erano attrezzati.
Molti reparti e molte fasce della popolazione agirono e reagirono con molto più senso della Patria che non i vertici del Paese.
Poi, ci fu chi ritenne di dovere mantenere fede al proprio giuramento e lo fece con onore militare, e ci fu chi ritenne che era venuto il momento di cambiare tutto, e prese la strada della montagna.
Ma ci fu anche chi approffittò della situazione per dare sfogo ad ogni sorta di bassezza umana (le "bande" ad es.), infangando la scelta di coloro che decisero di tenere fede al proprio giuramento e chi, tra coloro che scelsero la via della montagna, approfittò vigliaccamente della situazione per regolare in anticipo i rapporti di forza tra le costituende formazioni politiche (Malga Porzus ad es) pretendendo di monopolizzare un dato movimento (e continuando a "regolare i conti" ben dopo la fine della guerra).
Parliamoci con chiarezza: la RSI senza le armi tedesche, e senza una certa non - ostilità, almeno iniziale, da parte della popolazione, sarebbe crollata in un amen; di converso la Resistenza, senza il supporto Angloamericano, nulla avrebbe fatto. Le "insurrezioni" avvennero a cose già fatte e con i Tedeschi in ritirata: un vero atto di eroismo e di sacrificio, invece, fu la vana difesa di Roma attuata dal R.I. con il supporto della popolazione.
L'Italia fu liberata dagli Angoamericani, con qualche aiuto interno: ma anche senza la Resistenza, ben poco sarebbe cambiato (tra il 25 aprile ed il 2 maggio passa solo una settimana ... ).
A proposito, l'Italia non era la strada per Berlino, non lo era mai stata. L'accelerazione impressa dagli Angloamericani per la conquista del Nord Italia fu dovuta esclusivamente alla presa di coscenza da parte della presidenza Roosvelt di ciò che si stava muovendo nell'europa centro e sud - orientale ed, anzi, il forzato passaggio di consegne da Roosvelt stesso (morto nell'aprile 45) all'inesperto (in senso presidenziale) Truman contribuì in buona parte alla seguente questione orientale.
Forse non lo sai, ma negli ultimi mesi di guerra ci furono diversi contatti tra la X Mas e gli Angloamericani per organizzare uno sbarco dalle mie parti a cura degli assaltatori della X ... poi, forse anche per l'aggravarsi della malattia di Roosvelt (era questione delicata, in quanto conseguente agli accordi di Yalta) o forse per altri accordi presi dal gen. Alexander (Britannici ed Americani avevano visioni diverse sulla zona orientale) tutto naufragò.

EDIT
scusate ci ho messo un po' a postare e non ho letto i due msg precedenti.
Mi rendo conto di essere andato un po' o.t. ... :oops: ... chiedo venia
 
|Mauro65| Poi ha scritto:
fede a quale giuramento? fedeli a chi? al governo legittimo anche se codardo o ad uno stato fantoccio senza nessun tipo di legittimità?
in entrambi i casi si accettò l'occupazione straniera, nel caso della rsi si accettò pure la perdita dei territori di gran parte del nordest per non parlare dei cosacchi a cui i tedeschi avrebbero voluto regalare parte del friuli
 
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