<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> In UK tassa "al miglio" sulla percorrenza dei veicoli elettrici. | Page 13 | Il Forum di Quattroruote

In UK tassa "al miglio" sulla percorrenza dei veicoli elettrici.

Ma ad oggi senza incentivi le vendite non sembrano crollate guardando i numeri.
Ci sono gli incentivi, eccome se ci sono, e stanno pure pensando di incrementarli.


Senza pesanti aiuti le elettriche vendono poco

 
Ci sono gli incentivi, eccome se ci sono, e stanno pure pensando di incrementarli.


Senza pesanti aiuti le elettriche vendono poco

Gli incentivi che portano a spendere per una vettura elettrica invece di una Passat diesel sarebbero l’esenzione del bollo?

Gli incentivi che portano verso una o l’altra alimentazione non sono 300 euro all’anno, ma gli 11.000 italiani o il leasing per le famiglie più povere francesi.
Il link del Sole è dietro paywall, ma parla del 2024 in cui la Germania fermo gli incentivi. Nel 2025 senza incentivi corposi il loro mercato elettrico segna un +.
 
Gli incentivi che portano a spendere per una vettura elettrica invece di una Passat diesel sarebbero l’esenzione del bollo?

Gli incentivi che portano verso una o l’altra alimentazione non sono 300 euro all’anno, ma gli 11.000 italiani o il leasing per le famiglie più povere francesi.
Il link del Sole è dietro paywall, ma parla del 2024 in cui la Germania fermo gli incentivi. Nel 2025 senza incentivi corposi il loro mercato elettrico segna un +.
Gli incentivi che portano ad acquistare auto a pila sono i continui diktat che spaventano gli acquirenti di vetture termiche.
 
Gli incentivi che portano a spendere per una vettura elettrica invece di una Passat diesel sarebbero l’esenzione del bollo?

Gli incentivi che portano verso una o l’altra alimentazione non sono 300 euro all’anno, ma gli 11.000 italiani o il leasing per le famiglie più povere francesi.
Il link del Sole è dietro paywall, ma parla del 2024 in cui la Germania fermo gli incentivi. Nel 2025 senza incentivi corposi il loro mercato elettrico segna un +.
La Germania attualmente incentiva le elettriche aziendali con un maxi ammortamento del 75% nell’anno di acquisto. Considera che il 50% del mercato tedesco è “aziendale” (che già di suo ha una fiscalità enormemente migliore di quella italiana).
Il 75% di ammortamento significa brutalmente oltre il 35% di ritorno fiscale nel primo anno (oltre alla detrazione pressoché integrale dell’Iva, che per loro è uno standard).
Questo oltre all’esenzione del bollo.

Con effetto 1º gennaio 2026 ripartono gli incentivi anche per i privati
 
Ultima modifica:
La Germania attualmente incentiva le elettriche aziendali con un maxi ammortamento del 75% nell’anno di acquisto. Considera che il 50% del mercato tedesco è “aziendale” (che già di suo ha una fiscalità enormemente migliore di quella italiana).
Il 75% di ammortamento significa brutalmente oltre il 35% di ritorno fiscale nel primo anno (oltre alla detrazione pressoché integrale dell’Iva, che per loro è uno standard).
Questo oltre all’esenzione del bollo.

Con effetto 1º gennaio 2026 ripartono gli incentivi anche per i privati
L’Italia col fringe benefit non fa da meno. Però qui abbiamo un 5%, altrove il 20.
E in Germania di incentivi ad oggi non c’è ne sono ed il mercato cresce. Il 2026 se gli incentivi ci saranno allora mi aspetto maggiori crescite.
Ma a frase di partenza dove in Francia e Germania senza incentivi le vendite sono in ribasso non è corretta.
La mia puntualizzazione verte su quello.
 
L’Italia col fringe benefit non fa da meno. Però qui abbiamo un 5%, altrove il 20.
E in Germania di incentivi ad oggi non c’è ne sono ed il mercato cresce. Il 2026 se gli incentivi ci saranno allora mi aspetto maggiori crescite.
Ma a frase di partenza dove in Francia e Germania senza incentivi le vendite sono in ribasso non è corretta.
La mia puntualizzazione verte su quello.
No guarda che stiamo parlando di aspetti diversi, e in ogni caso il fringe benefit sta diventando sempre più costoso per le aziende tanto che molti ritornano al rimborso chilometrico. Io in Italia deduco appena il 20% del costo e recupero solo il 40% dell’Iva, in Germania sarei al 90-95%

E in Germania non appena finito gli incentivi le vendite elettriche erano calate di brutto.

Nel 2025 in Germania ci sono gli incentivi, super ammortamento al 75% del costo del veicolo subito il primo anno per tutti gli acquisti fatti da giugno in poi.
 
Nota a margine.
È fisiologico che l'arrivo di un incentivo,soprattutto se pesante,faccia impennare le vendite e lo stop all'incentivo invece le faccia fermare.
A prescindere dal prodotto in questione.
Se poi gli incentivi diventano,come negli ultimi anni,ricorrenti ci sta che la gente non sia propensa a pagare 10 quello che ieri costava 8 e aspetti il prossimo incentivo.
Imho anche sul termico gli incentivi hanno creato un mercato malsano con continui stop and go.
O forse il mercato era già malato e la pensata di curarlo con iniezioni di liquidi non si è rivelata efficace.
Per creare una domanda costante non basta promettere ogni tanto dei bonus,che poi almeno nel nostro paese spesso vanno a finire nelle tasche di venditori e intermediari a scapito della collettività.
 
Non confondere l’accesso ad un device o cloud personale con l’accesso ad un dato non sensibile come la percorrenza.
Nessuna confusione semplicemente perchè qualsiasi dato prodotto da un utente è regolato dalle leggi sulla privacy.
Ci ho impiegato una giornata ma alla fine ho scoperto cose interessanti.
Quello che vedi sotto è la sezione delle “Note Legali” riguardante l’auto e i dati prodotti da essa, chilometraggio incluso.



Non si parla di informative ma di normative legali, quindi soggette a leggi, dove vengono elencati nomi e cognomi di Vw Ag predisposti alla protezione di tali dati personali. Viene normato separatamente tutto, perfino l’uso del manuale digitale di istruzioni.
Una di queste normative riguarda appunto, come puoi vedere sotto, il “trattamento dati personali veicolo on line” dove viene elencato anche il tribunale di competenza.



Nella miriade di pagine che contiene la normativa viene fuori che vengono classificati 2 tipi di dati quelli prodotti dall’utente e quelli dei sistemi dall’auto, dove gli unici ad essere trasmessi sempre dall’auto anche se l’utente non rinnova l’abbonamento della sim sono quelli dei sistemi, soprattutto quelli di sicurezza come gli Adas, gli Airbag, le cinture di sicurezza, la gestione della batteria ecc. ecc. Ma la geolocalizzazione, il chilometraggio, l’energia immagazzinata, i percorsi effettuati, ecc.ecc. pur facendo parte dei sistemi dell’auto ma prodotti dall’utente sono soggetti alle leggi della privacy. Anche gli altri dati dei sistemi dell’auto quando andiamo in officina che vengono scaricati essendo abbinati al VIN (n. telaio) dell’auto, quindi associato ad un proprietario, per essere consultati sono soggetti a privacy da parte dell’officina e dei suoi operatori e non possono essere divulgati al di fuori di Vw AG e utilizzati esclusivamente per eventuali ripristini, regolazioni o riparazioni.
L’unica eccezione in cui la geolocalizzazione può essere di dominio pubblico è con il pulsante SOS sia che il segnale venga mandato automaticamente che tramite una chiamata.
Sotto la voce sezione IV viene specificato anche quando Vw AG è costretta dalla legge a divulgare i dati in suo possesso, ad esempio se il proprietario di un’auto ha commesso un reato, o prenderli/leggerli direttamente dalla centralina senza il consenso di Vw Ag nel caso di un incidente per risolvere il caso.
La cosa interessante è che questi prelievi di dati che lo stato o una delle sue istituzioni può effettuare è già normato da una legge Europea ovvero la GDPR art.6 Par.1 lett. C



Tale legge prevede questo prelievo solo in questi determinati casi :

L’art. 6 del Regolamento (UE) 679/2016 relativo alla protezione dei dati personali delle persone fisiche (GDPR) disciplina le ipotesi legittimanti al trattamento dei dati “comuni” selezionando gli interessi giuridici meritevoli; “Il trattamento è lecito solo se e nella misura in cui ricorre almeno una delle seguenti condizioni:
a) l’interessato ha espresso il consenso al trattamento dei propri dati personali per una o più specifiche finalità
b) il trattamento è necessario all’esecuzione di un contratto di cui l’interessato è parte o all’esecuzione di misure precontrattuali adottate su richiesta dello stesso
c) il trattamento è necessario per adempiere un obbligo legale al quale è soggetto il titolare del trattamento
d) il trattamento è necessario per la salvaguardia degli interessi vitali dell’interessato o di un’altra persona fisica
e) il trattamento è necessario per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico o connesso all’esercizio di pubblici poteri di cui è investito il titolare del trattamento
f) il trattamento è necessario per il perseguimento del legittimo interesse del titolare del trattamento o di terzi, a condizione che non prevalgano gli interessi o i diritti e le libertà fondamentali dell’interessato che richiedono la protezione dei dati personali, in particolare se l’interessato è un minore”.


Se vogliamo vedere bene al punto C un obbligo legale potrebbe essere il pagamento di una imposta, di una tassa, perchè quelli di obblighi legali si tratta, ovvero prescritti da una legge.
In conclusione una legge Europea che norma un eventuale reperimento dei dati esiste, quello che non esiste è una legge statale e una infrastruttura che ne permetta legittimamente il prelievo continuativo e regolare.
Il Regno Unito essendo stato membro Europeo ha anch’esso la GDPR Europea ma leggermente rielaborata per la Brexit, mentre gli svizzeri ne hanno una equivalete chiamata LPD.
Ma il fatto che gli inglesi sono ben 3 anni che stanno discutendo su come effettuare il prelievo con l’unica idea di far fare al proprietario una autocertificazione, e gli svizzeri da oltre un anno che stanno discutendo se far installare una scatola nera che conta i km o mettere le accise sull’energia elettrica la dice lunga sulla effettiva semplicità normativa legittima legale e di costo per estrarre i dati dai tutti i database delle singole case e poi gestirli su una piattaforma apposita. Ma in entrambi casi devono essere varate e aprovate delle leggi apposite per il prelievo dei dati.
 
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