Partiamo dalla considerazione che se gli altri costruiscono opere mastodontiche per unire le isole sono furbi e avanti, se lo facciamo noi siamo dei fessi e sprechiamo solo soldi.
Che poi onestamente del fesso lo diamo in realtà ai calabresi e siciliani perché in pratica sosteniamo che non sapranno cogliere le enormi possibilità.
Cito come esempio 5 casi dove il ponte ha portato sviluppo :
-Øresund Bridge tra Svezia e Danimarca. Ha portato gettiti extra pari a 11 miliardi con l’aumento degli scambi commerciali.
-Fatih Sultan Megmer Bridge a Istambul, il secondo ponte sul Bosforo ha prodotto un +31% di scambi commerciali.
-Gordie Howe Bridge in Canada ha aumentato il traffico commerciale in quell’area del 128%.
-Ohio River Bridges Project, USA, un sistema di ponti che ha prodotto 15 mila posti di lavoro e ricchezza per 2,7 miliardi all’anno.
-Akashi - Kaikyō, Giappone, una zona altamente sismica. Ha aumentato il volume di affare di 600 milioni di dollari all’anno è aumentato le attività commerciali con un + 90%
Chiariamoci bene, sistemare le cose senza fare il ponte non serve a nulla perché è il lavoro che manca, il commercio che manca. La ricchezza. Lo stato non può sobbarcarsi sempre delle opere a fondo perduto.
Se invece il ponte riuscirà a migliorare gli scambi tra isola e continente attrarrà aziende, lavoratori, settori commerciali aumentando la ricchezza. Allora si che poi mettendo mano alle varie criticità che verranno man mano fuori i soldi per risolverle non saranno buttati.