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Una finestra sulla lettura e sul mondo dei libri

Ho riletto/completato Lolita, dopo circa vent'anni.
La prima volta, mi aveva disgustato (anche il film non riuscii a vederlo) e avevo interrotto quando si entrava nel clou.
Preso epub, e completato, e questa volta l'ho apprezzato, nonostante la repulsione dell'argomento trattato.
Nabokov poi scrive benissimo e riesce ad edulcorare tema così ripugnante.
Leggevo che ci sono due correnti di pensiero, alcuni colpevolizzano in parte Dolores altri unicamente Humbert.
Voi da che parte siete?
Pure io l'ho letto due volte, una da giovane (intorno ai venticinque anni per intenderci) e una qualche anno fa. Diciamo che una lettura da adulto è migliore per diversi motivi.
A parte la storia piuttosto scabrosa (oggi verrebbe immediatamente bollata come pedofilia), dal punto di vista letterario è un romanzo notevole, che merita di essere famoso non solo per la storia particolare che racconta e per i film che ne sono stati tratti.
Per quanto riguarda il "colpevolizzare", dal punto di vista umano non mi sento di colpevolizzare nessuno dei due: si tratta in entrambi i casi di debolezze umane. Chiaramente Humbert Humbert è un po' la vittima della situazione, vittima della sua debolezza che lo costringe a cedere a una storia "impossibile" e moralmente assolutamente deprecabile.
Mi metto nei suoi panni perché più di una volta mi è capitato qualcosa di simile. In particolare, quando avevo 21 anni rischiai brutto con una ragazzina di 13, figlia di amici di famiglia e piuttosto curiosa sui temi sessuali. Per fortuna seppi troncare in tempo quella relazione "pericolosa" per me e per lei, prima che finisse molto male, anche se lei non mi parlò più per oltre un anno facendo l'offesa. Alcuni anni più tardi tornammo a essere amici, ma fu tutta un'altra storia: solo amicizia tra due persone abbastanza mature.
 
Nel film il personaggio di Jeremy Irons non viene dipinto come carnefice ma piuttosto come schiavo di una passione che lo porta anche verso l'autodistruzione.
Non ho letto il romanzo ma se mi capita lo prendo.
Di sicuro è un tema border line che oggi probabilmente non si potrebbe più trattare.
Io per non saper ne leggere ne scrivere ho deciso quando ero ancora ragazzino di non puntare quelle più giovani.
Finora ho avuto solo fidanzate mie coetanee,non mi farei problemi a usicre con una donna un po' più di grande di me.
 
Pure io l'ho letto due volte, una da giovane (intorno ai venticinque anni per intenderci) e una qualche anno fa. Diciamo che una lettura da adulto è migliore per diversi motivi.
A parte la storia piuttosto scabrosa (oggi verrebbe immediatamente bollata come pedofilia), dal punto di vista letterario è un romanzo notevole, che merita di essere famoso non solo per la storia particolare che racconta e per i film che ne sono stati tratti.
Per quanto riguarda il "colpevolizzare", dal punto di vista umano non mi sento di colpevolizzare nessuno dei due: si tratta in entrambi i casi di debolezze umane. Chiaramente Humbert Humbert è un po' la vittima della situazione, vittima della sua debolezza che lo costringe a cedere a una storia "impossibile" e moralmente assolutamente deprecabile.
Mi metto nei suoi panni perché più di una volta mi è capitato qualcosa di simile. In particolare, quando avevo 21 anni rischiai brutto con una ragazzina di 13, figlia di amici di famiglia e piuttosto curiosa sui temi sessuali. Per fortuna seppi troncare in tempo quella relazione "pericolosa" per me e per lei, prima che finisse molto male, anche se lei non mi parlò più per oltre un anno facendo l'offesa. Alcuni anni più tardi tornammo a essere amici, ma fu tutta un'altra storia: solo amicizia tra due persone abbastanza mature.

A me situazione simile, sempre 8 anni di differenza, più cotta che curiosità sessuale però, si ingelosiva, faceva l'offesa o scenate cretine.
Dopo una quindicina d'anni io l'ho sposata però :D
 
A me situazione simile, sempre 8 anni di differenza, più cotta che curiosità sessuale però, si ingelosiva, faceva l'offesa o scenate cretine.
Dopo una quindicina d'anni io l'ho sposata però :D
Pensa che l' episodio che ho raccontato risale al 1988, quando ancora non c'erano internet, smartphone e social...
Non oso immaginare le ragazzine di oggi, che sono molto più "scafate" e corrotte da certi modelli...
Comunque con quella lì nessun "pericolo" che diventasse mia moglie: quando ci riavvicinammo, era già fidanzata e mi prendeva come suo confidente per i suoi problemi di coppia... era sempre piuttosto fissata con il sesso, e non si faceva problemi a raccontarmi certi particolari, manco fossi sua sorella o la sua amica più intima...
 
Pensa che l' episodio che ho raccontato risale al 1988, quando ancora non c'erano internet, smartphone e social...
Non oso immaginare le ragazzine di oggi, che sono molto più "scafate" e corrotte da certi modelli...
Comunque con quella lì nessun "pericolo" che diventasse mia moglie: quando ci riavvicinammo, era già fidanzata e mi prendeva come suo confidente per i suoi problemi di coppia... era sempre piuttosto fissata con il sesso, e non si faceva problemi a raccontarmi certi particolari, manco fossi sua sorella o la sua amica più intima...
Scusate l'off topic, ma questo l'ho sempre interpretato come un forte segnale di interesse, il "pericolo" voleva crearlo ancora :emoji_dizzy_face:
 
Scusate l'off topic, ma questo l'ho sempre interpretato come un forte segnale di interesse, il "pericolo" voleva crearlo ancora :emoji_dizzy_face:
Sapessi quante volte ci ho pensato in tutti questi anni!
Ovviamente quando mi parlava della sua insoddisfazione sessuale con il suo fidanzato (doveva essere un tipo un po' represso, a quanto ho capito), io percepivo un certo suo interesse verso di me, non ero così stupido... ma sono sempre stato fin troppo onesto, e ho sempre evitato certe situazioni poco chiare... e visto che lei era ufficialmente fidanzata in casa (tra l'altro con un bravo ragazzo, studiava ingegneria ed era molto ben visto dai genitori di lei) ho fatto finta di non capire e ho mantenuto il mio ruolo da "migliore amico" e confidente intimo!
Sì lo so, un altro al posto mio se ne sarebbe approfittato... ma oggi sono contento di non averlo fatto.

P.s. scusate tutti l'OT
 
Gogol... sì, lo lessi diversi anni fa su suggerimento di mio suocero. Non ricordo granché della trama (gli scrittori russi dell'800 sono sempre piuttosto impegnativi da leggere... spesso ci si perde in una marea di personaggi), ma è sicuramente un grande romanzo!
Di suo ho letto solo il naso un secolo fa :D
 
In questi giorni sto leggendo 'Il demone dell'inquietudine. L'alba della Guerra civile americana' di Erik Larson.

Larson è un autore che mi piace molto. Ho apprezzato particolarmente i suoi 'Guglielmo Marconi e l'omicidio di Cora Crippen ' e 'Il giardino delle bestie - Berlino 1934' e 'Splendore e viltà' (dedicato a Winston Churchill nei giorni dell'avvio della Battaglia di Inghilterra), perchè riesce a fare divulgazione storica scrivendo libri che si leggono come veri e propri romanzi.
 
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Romanzo di formazione, si definiva un tempo. Magnifico riviverlo visitando la Fortezza di Fenestrelle, che incarna alla perfezione la Fortezza Bastiani.
Bellissimo, nonostante mi piaccia tantissimo leggere ho parecchi "classici" mancanti.
Vale un po' su tutto anche sui dischi, sui film nemmeno a parlarne :D
Oggi vanno considerate anche serie tv, ma in quel caso penso di essere uno dei più ignoranti, penso di non arrivare a 20 completate :D
 
Letto tanti anni fa ma me ho ancora un ricordo intenso, romanzo che secondo me mette a nudo la vita di tanti uomini e donne del era moderna sempre in attesa di un qualcosa che non arriva mai
 
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