<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1612 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 7 25,9%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 11,1%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,8%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 48,1%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 29,6%

  • Total voters
    27
Te l'ho già chiesto, ma o non l'hai visto, oppure è sfuggita a me la risposta.
Senza alcuna polemica, ma davvero fatico a comprendere come una vettura senza tubo di scappamento non contribuisca ad abbassare le emissioni inquinanti durante l'utilizzo.
Perché io ragiono in termini complessivi e siccome pm 2,5 e pm 10 non dipendono, se non marginalmente dal tubo di scarico è evidente che nel ciclo complessivo di un veicolo se guardiamo alla Co2 (parametro preso come male assoluto) il conto non si fa allo scarico ma nel intero ciclo.
 
Ma questo vale per qualsiasi finanziamento balloon.

La frase corretta sarebbe:
"… tu pagando le ratine hai pagato anche gli interessi sulla parte di ((auto non goduta)) capitale la cui restituzione è differita in unica soluzione ad una data futura"
si l'abbiamo fatto gia' questo ragionamento. Mi pare sempre con te.

Ma all'atto pratico e' come ho scritto io.
Se rifinanzio il VFG sto' pagando gli interessi 2 volte su quella parte di capitale.
Ai tempi 5 anni or sono fu proprio un venditore Toyota a dirmi che e' un modo per incentivare i clienti a non riscattare le macchine se non hanno liquidita' per pagare in contanti.
 
si l'abbiamo fatto gia' questo ragionamento. Mi pare sempre con te.

Ai tempi 5 anni or sono fu proprio un venditore Toyota a dirmi che e' un modo per incentivare i clienti a non riscattare le macchine se non hanno liquidita' per pagare in contanti.
due anni fa quando sono andato per preventivi , ogni venditore e dico ogni venditore che premeva per il "finanziamento" rimarcava il fatto che i clienti suoi non riscattavano MAI la macchina. verità a parte...... c'e' effettivamente un interesse commerciale e pubblicitario cospicuo a predicare tale pratica. che non ha nulla di vedere con il beneficio di colui che compra e/o benefici "tecnici"del mezzo. non vedo benefici neanche dal lato "inquinamento" e/o "transizione" sui 3 anni ....
 
due anni fa quando sono andato per preventivi , ogni venditore e dico ogni venditore che premeva per il "finanziamento" rimarcava il fatto che i clienti suoi non riscattavano MAI la macchina. verità a parte...... c'e' effettivamente un interesse commerciale e pubblicitario cospicuo a predicare tale pratica. che non ha nulla di vedere con il beneficio di colui che compra e/o benefici "tecnici"del mezzo. non vedo benefici neanche dal lato "inquinamento" e/o "transizione" sui 3 anni ....
Per chi propone e vende, queste soluzioni rappresentano l'optimum:

- più auto vendute

- importi medi delle auto vendute più alte (pagando rate "piccole" la differenza con auto di segmenti inferiori a volte appare meno netta)

- cospicui interessi sul credito

- rientro di auto che, dopo 3 anni e 30.000 km vanno giusto "lavate" per garantire un buon margine su vendita usato freschissimo


Insomma da quel punto di vista sono formule "vincenti", non a caso le hanno inventate e cercano di proporle un po' a tutti (non è spirito di beneficienza); per l'utente invece possono essere "ottime" solo in alcuni casi, magari sfruttando qualche promo con tassi bassi e tenendo ben presente il sistema in cui si entra.
 
- rientro di auto che, dopo 3 anni e 30.000 km vanno giusto "lavate" per garantire un buon margine su vendita usato freschissimo
Attenzione se entrano alte non possono uscire altissime però.....ricordo che quando presi Yaris mi proposero a un prezzo "analogo" diverse Yaris della serie precedente seminuove....ma il vantaggio?
 
Perché io ragiono in termini complessivi e siccome pm 2,5 e pm 10 non dipendono, se non marginalmente dal tubo di scarico è evidente che nel ciclo complessivo di un veicolo se guardiamo alla Co2 (parametro preso come male assoluto) il conto non si fa allo scarico ma nel intero ciclo.
Non proprio marginalmente dai trasporti:
E' vero che parlano di CO2, ma le emissioni di pm10 (e 2,5 che è il risultato della combustione post DPF) non sono proprio marginali nel mondo dei trasporti.
Il diesel in particolare è un gran produttore di polveri sottili.
 
Attenzione se entrano alte non possono uscire altissime però.....ricordo che quando presi Yaris mi proposero a un prezzo "analogo" diverse Yaris della serie precedente seminuove....ma il vantaggio?
Beh, nella maggior parte dei casi usciranno cmq un po' più alte di quando sono entrate, magari tramite altri canali.

In ogni caso avranno tabelle molto ben fatte su quanto, eventualmente, poter scontare per rimanere globalmente in attivo del margine target per quel veicolo.

Come detto sono società a scopo di lucro, non onlus, e giustamente fanno il loro lavoro di massimizzare quanto più possibile ogni vendita, sia sul nuovo, sia sull'usato.
 
Non proprio marginalmente dai trasporti:
E' vero che parlano di CO2, ma le emissioni di pm10 (e 2,5 che è il risultato della combustione post DPF) non sono proprio marginali nel mondo dei trasporti.
Il diesel in particolare è un gran produttore di polveri sottili.
Il particolato è nell'aria, con pioggia si deposita a terra ... quando asciuga per via del transito e del vento si solleva. La parte in aggiunta oltre quella naturalmente esistente in ogni luogo deriva (per noi) dalle sabbie sahariane, le erosioni delle montagne, le frane, le demolizioni, gli scavi, le costruzioni, le caldaie e dalla circolazione tramite usura di freni e pneumatici.
Le vecchie auto diesel emettevano particolato ma quelle non penso rappresentino numericamente un problema. Semmai i vecchi bus pubblici.
 
Il particolato è nell'aria, con pioggia si deposita a terra ... quando asciuga per via del transito e del vento si solleva. La parte in aggiunta oltre quella naturalmente esistente in ogni luogo deriva (per noi) dalle sabbie sahariane, le erosioni delle montagne, le frane, le demolizioni, gli scavi, le costruzioni, le caldaie e dalla circolazione tramite usura di freni e pneumatici.
Le vecchie auto diesel emettevano particolato ma quelle non penso rappresentino numericamente un problema. Semmai i vecchi bus pubblici.
La questione è quanto del pm10 è frutto dell'attività non dipendente dall'uomo (sabbie sahariane che dipendono dalle correnti, vulcani che in pianura padana non ci sono ecc ecc).
I trasporti sono una delle cause maggiori del pm10, ed in un catino ristagnante come la pianura padana, non ne esci con un "in passato se ne producevano di più". Soprattutto dillo a chi soffre di malattie respiratorie.
I vecchi diesel ne emettevano di più, anche gli €4 che sono ancora in circolazione ove non hanno il dpf ne emettono parecchio. E non è che i motori diesel moderni ne siano totalmente esenti, almeno vedendo quante auto recenti vedi fumare scuro negli affondi di gas.
 
Durante il lockdown il PM10 non è calato di un "H" segno che il problema non è delle auto ma, se si vuol dare colpa alla combustione, delle caldaie.

Vorrei poi precisare che le particolarità della pianura padana riguardano la pianura padana e non dovrebbero invece riguardare chi su quel bacino non insiste in alcun modo.
Un problema analogo riguarda i grandi aggregati urbani e industriali e anche in quel caso l'azione incisiva deve riguardare quelle aeree e non dovrebbe invece diventare un grimaldello per l'umanità intera.
Se tu azienda immetti in aria dello schifo trova il modo di non mandarcelo .. che c'entro io che abito a 50 km e mi scaldo con la caldaia a legna?

Poi dovremmo anche ragionare sul posizionamento delle centraline.
Ci sono zone d'Italia dove le poche centraline sono posizionate all'interno dei peggiori contesti - corretto - ma, per esempio, sulla partenza in salita da una semaforo sulla principale via di comunicazione dei mezzi pesanti. Ovviamente in quel punto sembrerà di essere a Bombay ma la realtà della zona quale sarà?

Il discorso di andarlo a dire a chi ha problemi respiratori è un giochino che con me non funziona. Mi spiace per quelle persone ma hanno possibilità di cambiare luogo e stile di vita ... sono decenni che si parla dell'inquinamento in pianura padana e sino a poco tempo fa è stato fatto nulla .. adesso avete la pretesa di cambiare l'umanità per risolvere le vostre questioni ... un po' più di umiltà e ragionevolezza non guasterebbero in molti casi.

Rispetto al fumo scuro ... se la gente tarocca le macchine non c'è soluzione ... se metti l'auto elettrica e la carichi con il plutonio nel baule è uguale ... ma per non avere riguardo a certe tematiche non serve avere l'auto taroccata ... basta avere caldaie obsolote e/o non ben mantenute, bruciare sterpaglie e metterci dentro plastica, copertoni, olio esausto ... hai mille modi per fare schifo ma ci si concentra sul poco delle auto.

Continuiamo pure a incolpare gli 0,% per sistemarci la coscienza ma se volete incidere sui 99,% iniziate a spegnere le caldaie e fermare le fabbriche .. vedi che qualche parametro sicuramente migliora anche se non si risolveranno i problemi.
 
Durante il lockdown il PM10 non è calato di un "H" segno che il problema non è delle auto ma, se si vuol dare colpa alla combustione, delle caldaie.

“Lo scenario selezionato (24/02/2020-30/04/2020) è stato messo a confronto con uno meteorologicamente comparabile (25/02/2019–02/05/2019)”, spiega Giovanni Gualtieri, ricercatore Cnr-Ibe e coordinatore del progetto. “Sono state utilizzate misure meteo e di NO2, O3, PM2.5 e PM10 derivate da 58 stazioni meteorologiche e di qualità dell'aria, mentre la mobilità del traffico è stata derivata da big data a scala comunale. I livelli di NO2 sono notevolmente diminuiti in tutte le aree urbane (da -24.9% a Milano a -59.1% a Napoli), in misura approssimativamente proporzionale ma inferiore alla riduzione del traffico. Al contrario, le concentrazioni di O3 sono rimaste invariate o addirittura aumentate (fino al 13.7% a Palermo e al 14.7% a Roma), probabilmente a causa del ridotto consumo di O3 dovuto alle minori emissioni di monossido di azoto (NO) dei veicoli (NO+O3=NO2+O2). Ricordando che gli ossidi di azoto (NOx) e i composti organici volatili (COV) sono ben noti precursori dell'O3, un'ulteriore causa di aumento dell'O3 potrebbero essere le minori emissioni di NOx non compensate da analoghe riduzioni delle emissioni dei COV. Il PM10 ha mostrato riduzioni fino al 31.5% (Palermo) e aumenti fino al 7.3% (Napoli), mentre il PM2.5 ha mostrato riduzioni del 13–17% controbilanciate da aumenti fino al 9%. Un maggiore utilizzo del riscaldamento domestico (+ 16–19% a marzo), anche dovuto a condizioni meteorologiche più fredde rispetto al 2019 (da -0.2 a -0.8 °C) può in parte spiegare l'aumento delle emissioni primarie di PM, mentre un incremento delle attività agricole (segnatamente, coltivazioni con fertilizzanti e gestione dei reflui di composti azotati) può spiegare l'aumento delle emissioni di ammoniaca (NH3), che è un noto precursore del PM secondario”.
Ah no? riduzione del 31% contro un aumento massimo del 7%, nonostante un maggior utilizzo del riscaldamento.
 
I dati i dati .. benedetti e parziali.

Questo probabilmente a causa della minore piovosità registrata in alcuni mesi dell’anno, che ha portato a una ridotta dispersione degli inquinanti.
Cosa che si è ripetuta diverse volte.
Se basi la tua strategia di riduzione degli inquinanti su giove pluvio, hai una strategia persa in partenza.

E si ritorna a bomba sul tema di cosa provoca il pm10. Dalla combustione di gasolio e metano, dal consumo di freni e pneumatici, dall'industria ed agricolura.
Nel 2020, da Marzo in poi, cosa si è ridotto? il traffico dei mezzi privati (causa lockdown) e di conseguenza il pm10 proveniente da pneumatici e freni (meno mezzi a motore in giro, meno produzione di pm10).
In una situazione di condizioni meteo eguali, il pm 10 nel periodo marzo 2020 è sicuramente inferiore al pm10 dello stesso periodo del 2019. Naturalmente se le precipitazioni sono inferiori, cambia il risultato.
Per quanto riguarda il meteo, anche l'Istat lo certifica

Per ciascuna delle tre città esaminate, è stata calcolata la serie storica 2011-2020 delle anomalieannuali di temperatura media e precipitazione totale annue e dell’indice giorni consecutivi senza pioggiarispetto ai valori climatici 1971-2000 (Figura 3).Nel decennio osservato, a Milano la temperatura media risulta in aumento di +2°C sul CLINO, conanomalie che si mantengono positive per tutti gli anni (le più alte di +2,7°C nel 2014 e nel 2015). Allostesso tempo, la precipitazione totale annua segna in prevalenza anomalie negative, in media-163 mm sul CLINO.Anche per Roma e Napoli la temperatura media registra anomalie sempre positive nel periodo 2011-2020, con valori medi superiori al CLINO rispettivamente di +2°C e +1,5°C. Le anomalie annuali diprecipitazione, per lo più negative rispetto al periodo base per la Capitale, sono invece sempre negativeper Napoli in tutti gli anni considerati (escluso il 2019), con uno scostamento medio del periodo 2011-2020 pari a -301 mm sul CLINO, più elevato nel 2018 (circa -550 mm) e nel 2015 (-525 mm
 
Vorrei poi precisare che le particolarità della pianura padana riguardano la pianura padana e non dovrebbero invece riguardare chi su quel bacino non insiste in alcun modo.
Un problema analogo riguarda i grandi aggregati urbani e industriali e anche in quel caso l'azione incisiva deve riguardare quelle aeree e non dovrebbe invece diventare un grimaldello per l'umanità intera.
Evidenzio in particolare questi due punti per quotarti integralmente.
 
Questo probabilmente a causa della minore piovosità registrata in alcuni mesi dell’anno, che ha portato a una ridotta dispersione degli inquinanti.
Cosa che si è ripetuta diverse volte.
Se basi la tua strategia di riduzione degli inquinanti su giove pluvio, hai una strategia persa in partenza.

E si ritorna a bomba sul tema di cosa provoca il pm10. Dalla combustione di gasolio e metano, dal consumo di freni e pneumatici, dall'industria ed agricolura.
Nel 2020, da Marzo in poi, cosa si è ridotto? il traffico dei mezzi privati (causa lockdown) e di conseguenza il pm10 proveniente da pneumatici e freni (meno mezzi a motore in giro, meno produzione di pm10).
In una situazione di condizioni meteo eguali, il pm 10 nel periodo marzo 2020 è sicuramente inferiore al pm10 dello stesso periodo del 2019. Naturalmente se le precipitazioni sono inferiori, cambia il risultato.
Quindi alla luce di tutte queste riflessioni e della lettura dei report sei convinto che con le auto a batteria si risolve il problema o anche solo si ha un tale miglioramento da caldeggiarne il passaggio in massa ... ok.
 
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