te scrivi:E cosa ho scritto di diverso?
Ben altro cosa?
Se concordiamo con il tema generale della riduzione dell'inquinamento mi riesce difficile immaginarlo che ciò debba avvenire solo spostando il punto in cui quell'inquinamento lo si produce. I dati di inquinamento relativi al periodo del lockdown se li guardi territorio per territorio vedrai che non danno risultati univoci e, sebbene fosse tutto fermo, talora a fronte di modeste riduzioni degli inquinanti e delle polveri, si sono avute zone con aumento degli inquinanti in particolare le PM2,5 e PM10 che essendo nell'aria di per se non si elimineranno mai continuando a causare le solite malattie anche se gireremo tutti a pile.
Sulle altre inutile attendersi miglioramenti clamorosi. Il lockdown l'ha dimostrato.
In realtà il CNR parla di riduzioni tutt'altro che modeste (vedi Milano e Napoli) , di PM10 (vedi Palermo), riduzioni di PM10 che sono state meno basse a causa della climatica fredda e del dover rimanere a casa (quindi maggior consumi di riscaldamento).
Quindi no, il lockdown ha dimostrato che con la riduzione degli spostamenti, i miglioramenti ci sono stati.