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Perché non acquisto un'auto elettrica. Frasi dette e ridette in forum

In verità la media ha una deviazione standard assai più contenuta di quanto affermi. Così va il mercato o, meglio, il marketing. Infatti, da quando posso, ho comprato auto poco diffuse, perché non trovo risposta nelle offerte mainstream.
Io non sto affermando proprio nulla, men che meno facendo stime sugli indici di dispersione. Dico soltanto che se dieci persone vanno fuori a cena e spendono 30 euro a testa, quello che ha preso gli spaghetti allo scoglio, il filetto di Angus, un calice di Brunello e una fetta di Saint Honorè andrà a casa più contento dei quattro che hanno preso una margherita e mezzo litro di acqua naturale....
 
Abbiamo già specificato nel passato che inserire un annuncio a titolo esemplificativo viene tollerato perché è evidente non si tratti di pubblicità

Se intasco la commissione e mi bannate per questo ci sta.
Ma aggratis...

Poi mai avrei immaginato che un altro utente del forum avrebbe cercato e pubblicato l'annuncio e un altro utente ancora avrebbe potuto valutare seriamente l'acquisto dell'auto.

Anzi detto tra noi ci sono quasi rimasto male.
Non l'avrei comunque comprata ma l'ho vista prima io...
 
Aggiungo una possibile ragione per cui alcuni potrebbero rinunciare all'acquisto di un'elettrica.
O almeno di un'elettrica usata.
La scarsa diffusione delle elettriche fa si che sia più difficile trovare vetture in vendita soprattutto in certe zone.
Vale anche per le termiche ovviamente,ci sono zone in cui vengono pubblicati ogni giorno 100 annunci e altre in cui ne vengono pubblicati 5 volte di più.
Nel milanese per ovvie ragioni si trovano molte più auto da includere tra la papabili per un acquisto.
Il fatto di doversi spostare magari di 100 km anche solo per valutare l'acquisto di un'auto potrebbe rappresentare un handicap,almeno per i potenziali acquirenti che non sono totalmente convinti.
 
men che meno facendo stime sugli indici di dispersione.
Chi costruisce auto elettriche (anche ice invero, ormai) necessita standardizzazione, e, per farlo con successo, deve valutare l'utente medio, non il superchilometrista, come tu sei e come io fui, e ipochilometrista come me ora. E, se non avessi madre disabile, moglie pure ed anche oncologica e figlia minore da scarrozzare, farei ¼dei pochi km che faccio. Chi vende auto, giustamente, non pensa a chi è strano come me, ma al signor mario rossi, giuseppe bianchi e antonio verdi...
 
Chi costruisce auto elettriche (anche ice invero, ormai) necessita standardizzazione, e, per farlo con successo, deve valutare l'utente medio, non il superchilometrista, come tu sei e come io fui, e ipochilometrista come me ora. E, se non avessi madre disabile, moglie pure ed anche oncologica e figlia minore da scarrozzare, farei ¼dei pochi km che faccio. Chi vende auto, giustamente, non pensa a chi è strano come me, ma al signor mario rossi, giuseppe bianchi e antonio verdi...
E infatti, è proprio questo il motivo della fallacia dell'affermazione che talora si sente secondo cui "il 90% degli automobilisti potrebbe passare all'elettrico": le produzioni sono per forza di cose standardizzate sulle medie, le utenze no.
 
Non ho parlato di colonnine, ma di situazioni. 20 cent a casa vs 80 cent HPC.
Permettimi, ma non credo si possa direttamente confrontare una ricarica a 150kW a consumo, con la ricarica casalinga a 6kW in cui hai bisogno di un abbonamento elettrico, della disponibilità di un parcheggio e di gestire l'infrastruttura di ricarica.

Perché con questo ragionamento, uno si compra anche un paio di pennelli solari e poi si scandalizza che a casa ricarica gratis mentre in giro la corrente la fanno addirittura pagare :emoji_slight_smile:

Infine, nessuno si è mai scandalizzato (forse lamentato) del costo del metano alla pompa rispetto a casa.
Il problema dell'elettrico è che la ricarica a casa costa troppo poco?
 
le produzioni sono per forza di cose standardizzate sulle medie, le utenze no.
Ma le utenze, salvo i renitenti pervicaci come me, ma non solo (absit iniuria verbis), velocemente si adeguano al mainstream. Se domani promuoveranno col marketing auto a 3 o 5 ruote, come hanno fatto con altri format prima di moda, poi obsoleti, correranno tutti a comprarle. P.es. amavo le sw, sopratutto rustiche, erano di nocchia, sono diventate di moda e sono tornate di nicchia. A me non interessa, io proseguo. Ma, come vedi le bev sw crissover sono rare come i tulipani neri.
 
Infatti, io sostenevo che quando si fanno delle proiezioni basate sull'affermazione che le BEV andrebbero bene per tutti perchè la percorrenza media nazionale è di 30 km al giorno si prende una cantonata clamorosa, perchè - appunto - la media senza dispersione è un dato perfettamente inutile
Chi ha mai detto a tutti?
 
Ho scatenato un putiferio perché ho fatto un'affermazione incontrovertibile.
Per alcuni sarebbe perfetta.
Lo ribadisco com convinzione.
Che poi, per qualcuno sia semplicemente improponibile, ci sta, è nell'ordine delle cose.
 
Non mi trovo molto d'accordo sull'equazione chi tratta bene le propria auto avrà minor decadimento.
Ho venduto/dato dentro le mie auto sempre perfettamente tagliandate dalla casa madre e di interni e carrozzeria impeccabili ed ho sempre ottenuto il massimo, e volte anche di più, che il listino dell’usato indicava. Quindi di conseguenza se acquisterò un’auto usata il libretto di manutenzione deve essere di conseguenza compilato e preciso come un JILA Strontium Atomic Clock. Certo non è sinonimo di certa garanzia, ma a metà dell’opera lo si è.

Si diceva in passato stare nel range 20-80% e preferire ricariche lente.
Quella è una regola generale che vale sempre ma come accade per le termiche ci sono altre piccole e semplici regole che se seguite ne determinano una buona performance e alta percentuale nominale nel tempo.
Innanzi tutto per applicare queste regole bisogna conoscere qual’è il vero pericolo per una batteria che in estate o in inverno agendo in modi diversi potrebbe danneggiarla.
Il pericolo in questione è il forte e concentrato calore, in estate è dato dalla possibile alta temperatura della batteria che unito al forte calore di una carica DC veloce dovuta agli alti amperaggi potrebbe danneggiare i separatori e cortocircuitare le celle. Mentre in inverno a basse temperature essendo l’elettrolita più denso offre più resistenza e amperaggi elevati potrebbero creare resistenze localizzate e concentrare un forte calore solo in determinate zone danneggiandole.
Ma da ricerche fatte su circa 20 mila possessori di auto elettriche che avevano superato i 150 mila km di cui metà formati da guidatori che ricaricavano a carica lenta per il 80-90% a casa e l’altra metà il 80-90% fuori casa utilizzando colonnine veloci DC, tra i 2 gruppi non si hanno avuto significative differenze di % nominale persa attestata da 3 al 10% indipendentemente dal tipo di carica.
Questo perchè le elettriche moderne hanno ulteriormente affinato il Battery Management System, o BMS, che monitora la temperatura della batteria, la sua tensione e anche altri parametri importanti per prevenire condizioni critiche che potrebbero danneggiare le celle. Previene potenziali situazioni pericolose come sovratensione, cortocircuito, sovracorrente e surriscaldamento.
Quindi se la batteria è fredda limita la corrente e la tensione anche se ci si riscarica ad una colonnina DC da 300 kw, alzando questo limite se possibile in base alla temperatura che raggiunge la batteria durante tutta la fase di ricarica. Ma è anche vero che se si arriva a una Dc per ricaricare vuol dire che di km se ne è fatti quindi non serve preriscaldare la batteria per usufruire di una potenza maggiore di ricarica. O raffredda la batteria se si trova sopra una certa temperatura tramite il circuito di raffreddamento.
Detto questo vien da se che le altre regole sono :
-In inverno non fruttare le prestazioni massime a batteria fredda, quindi come si fa per un termico che per i primi km non si schiaccia a chiodo il pedale dell’acceleratore per evitere grippaggi, allo stesso modo un batteria fredda avendo l’elettrolita ancora freddo e denso, che offre resistenza, le elevate correnti si concentrerebbero solo in determinati punti delle celle creando picchi caldi che potrebbero alla lunga deteriorarle, a meno che non si pre riscaldi la batteria con l’apposita funzione sull’ App dell’auto almeno 10 minuti prima di usarla. Questo aiuterà tanto anche a consumare molto meno asserendo l’elettrolita riscaldato, più fluido e offrire meno resistenza.
-Allo stesso modo invece in estate raffreddare l’auto se lasciata sotto un torrido sole così da portare le celle ad una temperatura operativa accettabile prima della guida.
-Utilizzare il range 40-80% in inverno e il range 20-80 in estate durante l’uso quotidiano, arrivare al 100% durante i viaggi.
-Altra piccola regola è che Il 100% va utilizzato subito, ovvero non lasciare l’auto carica al 100% oltre le 12-15 ore consecutive, quindi se si prevede un viaggio soprattutto in inverno l’ottimo sarebbe far finire la carica solo qualche ora prima di partire.
Ripeto, queste sono solo delle buone regole per mantenere la batteria in un ottimo stato e ridurre al minimo la % di perdita da usura.
Ovvio non è una garanzia al 100% perchè la sfortuna ci vede benissimo ma si è visto nella pratica la notevole differenza di perdita tra chi le ha osservate e chi no indipendentemente da quale ricariche veloci vengono effettuate durante il ciclo di vita dell’auto.
 
Intendevo decadimento della batteria non in generale dell'auto.

Mi sembra che a parte non sfruttare le massime prestazioni a batteria fredda seguire o meno le altre regole non dipenda esclusivamente dalla volontà del guidatore.
Non lasciare l'auto carica al 100 % a lungo prima di usarla lo puoi fare se ricarichi a casa,se devi ricaricare fuori casa e al mattino ti serve la batteria pronta per terminare la ricarica poco prima di usare l'auto dovresti ricaricare di notte.
Non il massimo.

Tra l'altro non mi sembrano accortezze da utente medio.
Probabilmente quasi nessuno venditore di auto elettriche fa raccomandazioni simili ai propri clienti.

Io sarò fatalista ma credo che soprattutto se non si ha la possibilità di ricaricare a casa ne di scegliere liberamente quando e dove ricaricare alle colonnine si possa fare poco per prevenire il decadimento.
 
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