<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1379 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Immagino che per gestire il lavoro da casa o addirittura al bar o altrove occorra una capacità organizzativa non indifferente.
A me sia a casa che sul lavoro capita spessissimo di non avere sottomano qualcosa che mi serve o di dimenticare qualcosa,che sia un foglio di carta o un utensile,e doverlo andare a prendere.
Non credo poi che riuscirei a concentrarmi in un luogo affollato.
Spesso non ci riesco nemmeno sul lavoro,mi incavolo spesso coi colleghi che magari ti fanno una domanda,spesso superflua,pur vedendo che stai ricopiando un iban o facendo qualcosa che richiede concentrazione.
Anche per questo l'idea di lavorare mentre ricarico l'auto magari nel parcheggio di un supermercato mi sembra un eccesso di ottimismo.
Secondo me in certe situazioni il massimo che si può fare è fare in modo che il tempo non vada completamente sprecato cercando di fare qualcosa.
Ma essere produttivi quanto lo si è in ufficio davanti a una scrivania mi pare difficile.

secondo me dipende sempre molto dal tipo di lavoro che si fa, nel mio spesso invece proprio in ufficio ci sono molte più rotture di scatole che ti sottraggono tempo utile e anche molte risorse, senza considerare che se ci devo mettere 1 ora per arrivare in ufficio spesso ci arrivo anche già un poco stressato.
 
Ultima modifica:
Io canticchio mentre lavoro.
A bassa voce,soprattutto quando ho molto da fare e devo correre avanti e indietro.
Mi aiuta a tenere un buon ritmo e a scaricare la tensione.
Di solito una sola canzone per tutta la giornata,magari un brano che mi rimane in testa dalla sera prima guardando la TV.
A volte mi è capitato di canticchiare la sigla di un vecchio cartone animato.
Sul lavoro qualche collega non se ne accorge,altri si sono abituati a questa mia stranezza e fanno finta di niente.
A casa potrei farlo,al bar mi prenderebbero per matto...
 
.
L'argomento smart working è interessante.
Inziato durante la pandemia, ho approfittato del tempo di commuting risparmiato per prendere un paio di certificazioni lavorative che poi mi son servite; inoltre ho effettivamente riscontrato un risparmio economico non indifferente, fra pasti e carburante o biglietti dei mezzi.
Dall'altra parte, proseguendo poi con questa pratica, ho pagato l'inesperienza nel gestirmi con un decadimento generalizzato della forma fisica che ho recuperato giusto di recente (dopo più di un anno in palestra)... e per fortuna che, essendo donatore AVIS, per pura coincidenza fin da subito ho usufruito del supporto di un nutrizionista che mi aiutato a gestire almeno la dieta.
Ora sono in grado di gestirmi e prevenire i problemi di questo approccio, integrando con attività fisica e visita periodica in ufficio per i allineamenti e solleciti con colleghi vari (perchè a volte la presenza serve per dare ed ottenere dei servizi) e facendo delle pause per schiodarmi dalla scrivania di casa.
C'è da dire che quando mi serve la concentrazione per ottenere un risultato sui documenti mi trovo molto ma molto meglio a casa. Forse se al lavoro avessi un ufficio con cerbero segretario annesso sarebbe lo stesso.
In tutto ciò, ho preso anche a uscire per il caffè e fare ogni tanto la pausa pranzo fuori... non con i colleghi ma con la moglie.
Chiaro che se tutti fanno così l'economia cambierà, ma non è detto che sia un male...
 
Anche i maniscalchi, veterinari, stallieri, sellai, etc hanno perso il lavoro con l'avvento della motorizzazione di massa... torniamo al cavallo?
Non mi sembra che a fine '800 qualcuno abbia detto "ok, ragazzi, dal 1910 aboliamo i cavalli e si va tutti in macchina".... Per la quintilionesima volta, il problema non è il cambiamento in sè, è il fatto che ci sia la politica che si intromette nell'evoluzione della tecnologia stravolgendone, o pretendendo di stravolgerne i tempi. Ma mi sembrava che l'avessimo già detto, o sbaglio?
 
Poi tanto siamo già arrivati al solito punto.
Uno argomenta e scrive che vanno considerati anche i potenziali danni collaterali,che tradotto in parole semplici non significa che tutto debba rimanere com'è,e la risposta è allora vuoi tornare a vivere nelle caverne.
Non c'è confronto e il punto di vista diverso quando va bene non viene compreso,quando va male viene travisato e ridicolizzato.
Non mi mancava proprio questo aspetto del forum.
Grazie per la citazione indiretta.
Nessuna caverna, vanno bene 80 mq di appartamento. Non è un danno collaterale se il mondo cambia, in questo caso ricorrendo maggiormente al lavoro da remoto (telelavoro o smartworking) evitando inutili spostamenti.
Se si ha paura per gli effetti collaterali, non si avanza mai. Anni fa si fecero levate di scudi per chiudere alcuni centri storici alle auto, col timore della desertificazione. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Oggi si fanno levate di scudi per tornare al lavoro in sede, nonostante gli anni del covid abbiano dimostrato che il lavoro in remoto ove possibile da risultati più che ottimi (senza contare i risparmi per l'azienda).
 
Non mi sembra che a fine '800 qualcuno abbia detto "ok, ragazzi, dal 1910 aboliamo i cavalli e si va tutti in macchina".... Per la quintilionesima volta, il problema non è il cambiamento in sè, è il fatto che ci sia la politica che si intromette nell'evoluzione della tecnologia stravolgendone, o pretendendo di stravolgerne i tempi. Ma mi sembrava che l'avessimo già detto, o sbaglio?
Si parlava dello smart working , non dell'auto elettrica Va bene che per qualcuno l'auto elettrica è onnipresente, ma non in questo caso.
 
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L'argomento smart working è interessante.
Inziato durante la pandemia, ho approfittato del tempo di commuting risparmiato per prendere un paio di certificazioni lavorative che poi mi son servite; inoltre ho effettivamente riscontrato un risparmio economico non indifferente, fra pasti e carburante o biglietti dei mezzi.
Dall'altra parte, proseguendo poi con questa pratica, ho pagato l'inesperienza nel gestirmi con un decadimento generalizzato della forma fisica che ho recuperato giusto di recente (dopo più di un anno in palestra)... e per fortuna che, essendo donatore AVIS, per pura coincidenza fin da subito ho usufruito del supporto di un nutrizionista che mi aiutato a gestire almeno la dieta.
Ora sono in grado di gestirmi e prevenire i problemi di questo approccio, integrando con attività fisica e visita periodica in ufficio per i allineamenti e solleciti con colleghi vari (perchè a volte la presenza serve per dare ed ottenere dei servizi) e facendo delle pause per schiodarmi dalla scrivania di casa.
C'è da dire che quando mi serve la concentrazione per ottenere un risultato sui documenti mi trovo molto ma molto meglio a casa. Forse se al lavoro avessi un ufficio con cerbero segretario annesso sarebbe lo stesso.
In tutto ciò, ho preso anche a uscire per il caffè e fare ogni tanto la pausa pranzo fuori... non con i colleghi ma con la moglie.
Chiaro che se tutti fanno così l'economia cambierà, ma non è detto che sia un male...
Copio ed incollo la tua esperienza. Io sono passato da un attività per cui "no lo smartworking è inadatto ad una mansione cruciale" alla dimostrazione che passare da 4 monitor in ufficio ad 1 soltanto del laptop a casa produce lo stesso risultato, anzi 2020 e 2021 la qualità del lavoro è pure cresciuta (maggior responsabilizzazione). Oggi avrei diritto ad 8 giorni al mese di smart (diventati 12) e ove possibile li uso. Il rapporto coi colleghi non è cambiato, anzi ho meno "distrazioni".
 
Si parlava dello smart working , non dell'auto elettrica Va bene che per qualcuno l'auto elettrica è onnipresente, ma non in questo caso.
Vero in parte, si parlava di posti di lavoro persi con la motorizzazione di massa. Comunque, mi sembra che in questa parte della discussione si stia proponendo lo smart working come fattore della transizione, quindi il contesto è quello.
 
è il fatto che ci sia la politica che si intromette nell'evoluzione della tecnologia stravolgendone
Se la politica non si fosse "intromessa", avremmo ancora i motori a due tempi e la "super".
Permettimi, puoi ripeterlo quanto vuoi, ma senza la volontà politica non puoi dare per scontato che certe cose avvengano, non staremmo passando -ad esempio- dal carbone al rinnovabile.
 
Vero in parte, si parlava di posti di lavoro persi con la motorizzazione di massa. Comunque, mi sembra che in questa parte della discussione si stia proponendo lo smart working come fattore della transizione, quindi il contesto è quello.
meno persone in strada per andare da A a B, dove in A possono fare il medesimo lavoro che fanno in B riduce di molto sia il traffico che l'emissione di inquinanti (anche il trasporto pubblico non è ad impatto zero). Se puoi levare tanti movimenti inutili, male non fa. Penso anche alla consegna della spesa a domicilio, dove un furgone per la consegna svolge il lavoro di decine di automobili.
Però torniamo sempre al punto di partenza, cambiare le proprie abitudini è più difficile di scalare l'Everest senza ossigeno.
 
Da passeggiare appunto.
Tanti negozi chiusi e altrettanti vicini alla chiusura.
Saranno i novaresi a essere pigri ma qui lavorano molto di più le attività raggiungibili in auto magari con ampio parcheggio rispetto a quelle che per raggiungerle devi comunque prendere l'auto,poi parcheggiare sulle strisce blu e poi farti 1 km a piedi.
In centro la gente va giusto a passeggiare o prendere un caffè ma gli acquisti li fa altrove.
 
Se la politica non si fosse "intromessa", avremmo ancora i motori a due tempi e la "super".
Permettimi, puoi ripeterlo quanto vuoi, ma senza la volontà politica non puoi dare per scontato che certe cose avvengano, non staremmo passando -ad esempio- dal carbone al rinnovabile.
Tra il bianco e il nero ci sono 50 sfumature di grigio (o erano 256? boh...). La volontà politica è giusto che ci sia, l'anarchia totale non la auspica nessuno sano di mente, ma deve esserci il giusto rapporto con la tecnologia, non che una delle due parti pretenda di imporsi sull'altra.
 
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