Per me i mezzi non li prenderebbero comunque.
Nella mia zona comunque il modello fatto di negozi singoli è ormai alla deriva.
Oggi ho visto l'ennesimo cartello cessata attività.
Ma anche quello che 25 anni fa veniva spacciato come il futuro,cioè il centro commerciale su più piani con la galleria con decine di negozi di varie dimensioni,sta fallendo.
Non ne costruiscono più e quelli che ci sono hanno metà delle serrande abbassate.
Complice il fatto che preferiscono tenere alti gli affitti piuttosto che abbassarli e avere tutti i locali affittati.
Anche il modello più recente tipo polo commericale,supermercato e attorno 5 o 6 grandi negozi,non sembra in perfetta salute.
Alcuni negozi funzionano (action ha ingranato bene qui),in altri ci sono più commessi che gente che gira tra le corsie.
Nel centro storico hanno chiuso negozi di tutti i tipi.
Abbigliamento di lusso,abbigliamento economico,articoli per la casa,elettronica,ottici,negozi di lusso che facevano le liste nozze,colorifici...
Ero in confidenza con un paio di persone che ci lavoravano e dicevano che l'apertura e poi l'ampliamento dell'outlet li aveva danneggiati molto perchè rispetto ai negozi dello stesso marchio vendevano molto meno e avevano costi di gestione tutto sommato paragonabili.
Se tutti si spostano dal centro verso le aree periferiche imho significa che si punta ancora di più sul fatto che la clientela sia automunita.
Giusto o sbagliato che sia questa pare essere la scelta,presumo influenzata da fattori economici,degli operatori dei vari settori.
E' un fenomeno diffuso anche dalle mie parti. Alcune attività dei centri storici "reggono" con sacrificio grazie a campagne social azzeccate, eventi e manifestazioni mirate.
Reggono anche la ristorazione e le strutture ricettive grazie al brand "Toscana" ed al notevole incremento delle presenze turistiche in un territorio, quello aretino, fino a poco tempo fa conosciuto più come distretto orafo che come meta turistica.
Il negozietto sotto casa dove acquistare due batterie stilo, un cacciavite, un paio di calze, un paio di scarpe, ma anche un libro o una casseruola, sono quasi destinati all'oblio a causa delle vendite online, con corrieri che "schizzano" come palline matte da un indirizzo all'altro (compreso il mio, purtroppo).
E mi pare che niente si faccia per invertire questa tendenza.
Che poi non so nemmeno cosa si possa fare...
EDIT: faccio un esempio che mi riguarda personalmente. I negozi di articoli musicali sono quasi scomparsi, quelli di strumenti a fiato ormai mosche bianche. Una nota azienda tedesca, T.......n é l'equivalente di A.....n nel settore, si può acquistare qualsiasi articolo con spese di spedizione (dalla Germania!) di €. 5,90 per acquisti sotto i 99 €.
E si può restituire gratuitamente tutto entro 30 giorni, sempre gratuitamente.
Una bella comodità, ma che rende la sopravvivenza di un semplice negozietto davvero impossibile.