<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1373 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Uno che conosco io prese l'auto con doppia alimentazione sia perché c'erano gli incentivi sia per evitare i blocchi ma viaggiò esclusivamente a benzina per quasi 10 anni. Si decise a usarla a gas solo quando la benzina toccò i 2 euro al litro nel 2012 mi pare.
Mi risulta che praticamente tutte le plug-in "aziendali" finiscano il leasing con il cavo di ricarica ancora incellofanato....
 
Per me, non è affatto detto che affrancarsi dai combustibili fossili a tutti i costi e a tappe forzate sia la strada giusta, anzi, trovo che sia un modo per rallentare la transizione "vera". IMHO, ovviamente.
Dai dati climatici le tappe forzate sono anche troppo lasse, il mio enorme dubbio è che la transizione energetica si limiti a troppo pochi aspetti e non definisca un paradigma completo relativo a tutti i trasporti, energia, industria, mobilità individuale e collettiva, e non abbia risonanza e diffusione globale. Il forte dubbio è che sia insufficiente e di facciata. Ma questo è quanto e cin questo vanno fatti i conti.
 
Poi se tanti vanno in giro in termico, perché di ricaricare la batteria non hanno tempo, voglia o per altri motivi è un dettaglio immagino. Conoscevo uno che quando arrivava a Milano con l'auto a GPL, quando c'erano i blocchi del traffico nei fine settimana, commutava a benzina, così solo per fare un dispetto. :emoji_rolling_eyes:
Un futuro premio nobel...
 
Dai dati climatici le tappe forzate sono anche troppo lasse, il mio enorme dubbio è che la transizione energetica si limiti a troppo pochi aspetti e non definisca un paradigma completo relativo a tutti i trasporti, energia, industria, mobilità individuale e collettiva, e non abbia risonanza e diffusione globale. Il forte dubbio è che sia insufficiente e di facciata. Ma questo è quanto e cin questo vanno fatti i conti.
Stiamo dicendo più o meno la stessa cosa. La mia posizione è nota, considerando il prevedibile effetto della sostituzione delle ICE con BEV praticamente solo in Europa, l'investimento avrebbe potuto essere molto, ma molto più efficace ed efficiente se rivolto ad altre azioni. La parola "automobile" manco avrebbe dovuto esserci nelle scartoffie comunitarie, altro che 2035... e magari, adottando un approccio più pragmatico e meno ideologico, di BEV ne venderebbero pure di più. Ovviamente, IMHO.
 
l'investimento avrebbe potuto essere molto, ma molto più efficace ed efficiente se rivolto ad altre azioni
Personalmente avrei investito maggiormente in tecnologia e progettazione di macrosistemi. Ma non ho sentito nessuno plenipotenziario ragionare se non in termini semplicistici, da slogan... ma acchiappano voti...
 
Qui dissento, il rapporto di sostituzione non può essere 1:1. E la mobilità individuale interconnessa con quella collettiva e/o la condivisione di mezzi. Altrimenti non sta in pè.
Sono certo che anche tu concordi sull'osservazione che arrivare a cambiare l'intero paradigma della mobilità di qui al 2035 appare decisamente poco fattibile... e comunque, rimango dell'idea che la mobilità pubblica (a quella privata condivisa non credo per niente) possa avere un senso solo in ambito metropolitano, e non tutti vivono nelle città. Io ad esempio non intendo viverci manco se mi pagano...
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Back
Alto