<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1222 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Oggettivo è il fatto che ora le cose stanno così e cc'è una roadmap che impone ed imporrà regole più stringenti da qui al 2035 e credo più stringenti oltre. Forse cambieranno le cose, ma, carta canta, questo è quanto disposto. Poi, soggettivamente, ognuno si muoverà come riesce meglio nelle regole
 
La proposta italiana di anticipare dal 2026 al 2025 la clausola di revisione del bando delle endotermiche scatena un giallo ai massimi livelli delle istituzioni europee. Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, si è detto certo di aver ottenuto il sostegno di una decina di Paesi, un numero sufficiente per portare la stessa proposta all'attenzione della Commissione nel tentativo di ottenere uno specifico emendamento all'attuale regolamento. In realtà, diverse cancellerie si sarebbero già sfilate nonostante le prime, timide aperture: facciamo dunque il punto della situazione dopo il Consiglio Competitività dell'Ue del 26 settembre, da cui sono emerse indicazioni poco chiare.


I favorevoli. "Diversi paesi hanno già espresso le loro opinioni sulla nostra proposta in seno al Consiglio, mentre altri lo hanno fatto in incontri bilaterali che ho tenuto", ha detto Urso. "Mi riferisco in particolare a Romania, Slovacchia, Lettonia, Malta, Cipro, Polonia, Repubblica Ceca e ne ho parlato anche con la Spagna e con la Germania". Dunque, i Paesi a favore sarebbero dieci (inclusa l'Italia), se non di più: infatti, il Mimit ha aggiunto alla lista anche Austria e Olanda. "C'è una maggioranza sufficiente di Paesi pronti a chiedere, attraverso il rapporto che stiamo preparando, che la clausola di revisione – attualmente fissata per la fine del 2026 – venga esercitata prima", ha specificato Urso. "Proporremo di anticiparlo alla prima metà del 2025".

I contrari. Quanto alla Germania, il ministro si riferiva alle aperture del suo omologo tedesco, Robert Habeck: il quale, pur con numerosi distinguo sulla scadenza del 2035 (ritenuta essenziale e non discutibile), ha appoggiato le richieste italiane e di settore per un allentamento dei limiti. Tuttavia, il segretario all'Economia tedesco Sven Giegold, prima di entrare al Consiglio, ha parlato di "malintesi che devono essere chiariti", perché Berlino "non vuole indebolire le normative sul clima", ritiene "cruciali i target di riduzione" e non intende sostenere i biocarburanti. Pronta la replica di Urso, che ha escluso "qualsiasi malinteso": "Habeck ha ribadito che per loro l'obiettivo del 2035 deve rimanere l'obiettivo principale, il loro fiore all'occhiello. In effetti, stiamo parlando di un percorso che potrebbe mantenere quell'obiettivo, ma anche creare le condizioni per raggiungerlo". Analoghe sono le posizioni di altri importanti Paesi come Francia, Svezia Polonia e Spagna ("Siamo convinti di dover mantenere l’ambizione, ma rafforzando gli strumenti per raggiungere questi obiettivi", ha spiegato il ministro spagnolo dell’Industria, Jordi Hereu) che possono indirizzare in un modo o in un altro le decisioni del Consiglio (le regole di voto sono legate anche alla popolazione rappresentata). Di fatto, quella che sembra emergere è una netta spaccatura su una questione tanto dirimente quanto controversa per il futuro dell'auto. Se ne continuerà a parlare, e parecchio, ai massimi livelli istituzionali.


https://www.quattroruote.it/news/in...engono_la_proposta_di_revisione_italiana.html
 
Oltre che per privare delle auto a "primo prezzo" che ormai i cinesi sono gli ultimi a fare.
Secondo me le auto primo prezzo non esisteranno più ed è un processo iniziato anni fa.
Mi ricordo quando andai dal concessionario a comprare una Panda da usare come seconda auto tutto fare e gli chiesi una base di qualsiasi colore disponibile. Ecco... disponibile... nessuna, ma non perchè andavano a ruba ma perchè non le voleva nessuno. E già allora mi disse che auto a pronta consegna base non le ordinava più da tempo perchè il cliente si lamentava di essere senza soldi e che le auto costavano troppo ma poi se ne uscivano con una versione più ricca rispetto a quella che avevano inizialmente chiesto. Tutto perchè poi la cantilena era questa : maa ce l'ha questo, ce l'ha quello...
Andamenteo che mi ha riconfermato "oggi" il venditore Vw quando nei vari discorsi si tirò in ballo le auto cinesi. E mi disse che un consumatore compra cinese non per evere un'auto a poco prezzo, ma per avere un'auto accessoriata come una europea che costa meno.
 
Secondo me le auto primo prezzo non esisteranno più ed è un processo iniziato anni fa.
Mi ricordo quando andai dal concessionario a comprare una Panda da usare come seconda auto tutto fare e gli chiesi una base di qualsiasi colore disponibile. Ecco... disponibile... nessuna, ma non perchè andavano a ruba ma perchè non le voleva nessuno. E già allora mi disse che auto a pronta consegna base non le ordinava più da tempo perchè il cliente si lamentava di essere senza soldi e che le auto costavano troppo ma poi se ne uscivano con una versione più ricca rispetto a quella che avevano inizialmente chiesto. Tutto perchè poi la cantilena era questa : maa ce l'ha questo, ce l'ha quello...
Andamenteo che mi ha riconfermato "oggi" il venditore Vw quando nei vari discorsi si tirò in ballo le auto cinesi. E mi disse che un consumatore compra cinese non per evere un'auto a poco prezzo, ma per avere un'auto accessoriata come una europea che costa meno.
Fatto sta che i cinesi le fanno, siamo noi che ci appiccichiamo il 20/30% di dazi e sanzioni varie, poi le tasse e via, magicamente il "low budget" (per noi in EU) non esiste più.

La crescita esponenziale di Dacia, in Italia e in Europa, negli ultimi 20 anni racconta una storia molto diversa da quella che racconti tu con la Panda del tuo esempio... Auto a basso prezzo, se oneste, sono fortemente desiderate dal mercato, altroché!
 
Per me sta cosa delle colonnine è un po' come il cane che si mangia la coda: senza colonnine e senza wallbox nessuno sano di mente prende una elettrica, ma se non si vendono le elettriche nessun operatore ha interesse a posizionare colonnine.

Detto questo, ovvio che, almeno da me, non ci sia domanda: circa 165.000 veicoli circolanti nel Comune, di cui circa 110.000 automobili e 42.000 moto/motorini ; quanto alle quattro ruote, circa 90/95.000 sono parcheggiate in strada (e il Comune, pur non particolarmente cattivo, tira su 50.000 multe per divieto di sosta all'annno). Sulle 15/20 mila autovetture che usufruiscono di un garage, solo una parte potrebbe beneficiare di una wallbox privata: non i circa 3.000 posti in strutture coperte e nemmeno i garage condominiali che rappresentano la maggior parte dei pochi parcheggi privati disponibili.

Aggiungici la benzina a circa 1,37-1,40 ed il gasolio a circa 1,40 ...


Beh....

Il tuo e'....Un mondo un po' a parte....

Cio' non toglie che

---------------------- il principio base della " situazione "-------------------------

RESTA:

Io non compro elettrico se tu non mi fai PRIMA le colonnine
VS
Io non impianto colonnine se tu non compri PRIMA le elettriche....
 
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