<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1224 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Nel caso dovesse succedere, è sufficiente una veloce ricerca su google su eventi degli ultimi giorni di termiche incendiate nei garage che hanno reso inagibile il locale che le ospitava. C'è solo l'imbarazzo della scelta, anche se non sono eventi che hanno l'onore di essere segnalati nel forum di 4R (facendo cross-posting per giunta).
Sarebbe inutile.
Nell’immaginario collettivo della gente comune, ovvero che non è dentro la questione, una auto che brucia benzina quando va è impossibile che si incendi quando è spenta, anche se poi questa probabilità è cresciuta negli ultimi anni con l’aumentare dell’elettronica di bordo.
Anche i numeri giocano a sfavore perché anche se si sente di un’auto termica che ha preso fuoco non ci banda più nessuno a meno che non si chiami Ferrari o Lamborghini, mentre se va a fuoco una elettrica visto l’esiguo numero è la nuova tecnologia la notizia viene amplificata.
 
Usare qualsiasi veicolo elettrico, a combustione, ... o qualsiasi macchinario in genere è una operazione intrinsecamente pericolosa, e finanche sui manuali d'uso e manutenzione gli elementi sono evidenziati anche i rischi più remoti.


Leggendo alcuni interventi su questa è altre discussioni, sembra invece che i rischi connessi con la mobilità elettrica non possono essere evidenziati ... forse perché si pensa che è per questa "pubblicità" negativa che non si vendono ...
 
Leggendo alcuni interventi su questa è altre discussioni, sembra invece che i rischi connessi con la mobilità elettrica non possono essere evidenziati ... forse perché si pensa che è per questa "pubblicità" negativa che non si vendono ...
Io ho un'opinione diversa e cioè che si vogliano trasformare eventi che possono interessare qualsiasi tipo di auto, tra l'altro statisticamente irrilevanti, in "rischi connessi con la modalità elettrica".
 
Io ho un'opinione diversa e cioè che si vogliano trasformare eventi che possono interessare qualsiasi tipo di auto, tra l'altro statisticamente irrilevanti, in "rischi connessi con la modalità elettrica".
Io credo che non ci sia alcuna volontà specifica di trasformare o gridare "al lupo".

Credo molto più semplicemente che, nonostante l'evento "auto elettrica prende fuoco" sia molto più raro dell'evento "auto termica prende fuoco" (per età media nettamente inferiore ma anche per numeri assoluti ENORMEMENTE più bassi del venduto totale), il problema stia nei maggiori danni potenziali e nella maggior difficoltà di gestione degli eventi "incendio".

Quindi non numeri, ma danno potenziale e maggiori risorse e impegno VVFF (si legge di acqua x10, di giorni di "osservazione" o di co2 e altro), è davvero tutto lì secondo me il nodo della questione.
 
I
Credo molto più semplicemente che, nonostante l'evento "auto elettrica prende fuoco" sia molto più raro dell'evento "auto termica prende fuoco" (per età media nettamente inferiore ma anche per numeri assoluti ENORMEMENTE più bassi del venduto totale), il problema stia nei maggiori danni potenziali e nella maggior difficoltà di gestione degli eventi "incendio".
Questo è vero, però stiamo parlando di eventi che hanno una probabilità di verificarsi assolutamente trascurabile. L'automobile è la prima causa di morte fra i giovani, basterebbe questo ad evitare di mettersi al volante, ma lo facciamo tranquillamente ogni mattina, figurarsi se dobbiamo stare a pensare al rischio di incendio. E' come se un base jumper si preoccupasse di essere colpito da un meteorite. Ci sono mille motivi per scegliere o no una motorizzazione, ma il fuoco proprio no, eppure ciclicamente ritorna questo discorso.
 
Va anche detto che, guidando con prudenza, la probabilità di avere gravi incidenti si riduce, mentre l'incendio di un'auto, termica o elettrica che sia, sembrerebbe molto più imprevedibile. A mio avviso questo aspetto andrebbe approfondito, il tema della sicurezza è dirimente e non possiamo attendere che le nostre città siano piene di auto elettriche per occuparcene
 
Io ho un'opinione diversa e cioè che si vogliano trasformare eventi che possono interessare qualsiasi tipo di auto, tra l'altro statisticamente irrilevanti, in "rischi connessi con la modalità elettrica".

E per fortuna che abbiamo tutti opinioni diverse, ma non trovo giusto perorare le proprie cause sminuendo le altre, o comunque puntualizzandone i difetti, veri o presunti.

Ed è questo che vedo fare con una certa frequenza quando ci si "permette" di evidenziare qualcosa che non va o semplicemente non piace in merito ...
 
E per fortuna che abbiamo tutti opinioni diverse, ma non trovo giusto perorare le proprie cause sminuendo le altre, o comunque puntualizzandone i difetti, veri o presunti.

Ed è questo che vedo fare con una certa frequenza quando ci si "permette" di evidenziare qualcosa che non va o semplicemente non piace in merito ...
Guardare i "fatti dal mondo" può aiutare anche a fare riflessioni più ampie e basate su numeri ben più elevati dei "nostri".

Cina e Korea (due paesi con una forte diffusione di auto elettriche) stanno ragionando sul vietare i parcheggi sotterranei alle auto elettriche -la Cina- e sul vietare l'accesso ai parcheggi interrati/multilivello alle auto elettriche con carica superiore all'80% -la Korea-.

Io penso che due paesi così pragmatici, se non ci fosse alcun problema, non avrebbero "pensate" di questo tipo, il fatto stesso che si ragioni di simili misure fa da cartina al tornasole per problematiche di difficile gestione (ed è ovvio, viste le risorse e le metodologie che richiede un'incenduo che coinvolge la batteria di un'auto elettrica).
 
Per me non bisogna fare confusione tra due fenomeni diversi.
Zero cilindri scrive che le versioni base o entry level non le vuole nessuno e per certi versi è vero però imho non va dimenticato che spesso ci mettono lo zampino i venditori.
Tra il fato che la versione base non è mai disponibile ma va ordinata e il fatto che la vergine accessoriata invece c'è e costa solo 30 euro in più al mese la gente viene intortata e convinta a spendere di più.
Cuorern invece parla del fatto che le auto economiche, quelle a partire da una cifra che non faccia venire le palpitazioni, non esistono più.
Poi magari è vero che di quelle auto pochi ordinavano le versioni base ma se il prezzo di attacco si sposta verso l'alto accontentarsi della versione base non basta più.
Delle utilitarie recenti comunque io di versioni base o con pochissimi accessori ne vedo ancora tante.
Segno che qualcuno che bada più al prezzo finale che alla rata mensile c'è ancora.
 
Per me non bisogna fare confusione tra due fenomeni diversi.
Zero cilindri scrive che le versioni base o entry level non le vuole nessuno e per certi versi è vero però imho non va dimenticato che spesso ci mettono lo zampino i venditori.
Tra il fato che la versione base non è mai disponibile ma va ordinata e il fatto che la vergine accessoriata invece c'è e costa solo 30 euro in più al mese la gente viene intortata e convinta a spendere di più.
Cuorern invece parla del fatto che le auto economiche, quelle a partire da una cifra che non faccia venire le palpitazioni, non esistono più.
Poi magari è vero che di quelle auto pochi ordinavano le versioni base ma se il prezzo di attacco si sposta verso l'alto accontentarsi della versione base non basta più.
Delle utilitarie recenti comunque io di versioni base o con pochissimi accessori ne vedo ancora tante.
Segno che qualcuno che bada più al prezzo finale che alla rata mensile c'è ancora.
Chiaro e lampante, hai centrato in pieno il punto.

E poi non è affatto vero che di auto base non ne girino...

Anche io, su Milano, vedo parecchie C3 o 208 coi copricerchi in plastica (o senza i led) circolare per strada.

In ogni caso vado oltre ai numeri e al famoso occhiometro, parlo proprio di scelta: se ho l'auto col prezzo più abbordabile posso valutarla, magari scartarla se posso spingermi oltre, se quell'auto non c'è più, non ho fisicamente la possibilità di sceglierla (e aspettarla, perché se c'è a listino la devono fare).
 
Ultima modifica:
Io ho un'opinione diversa e cioè che si vogliano trasformare eventi che possono interessare qualsiasi tipo di auto, tra l'altro statisticamente irrilevanti, in "rischi connessi con la modalità elettrica".
Non "si vogliono trasformare", semplicemente lo sono. Si tratta solo di quantificarli, dal momento che nella valutazione del rischio conta tanto la probabilità che si verifichi l'evento dannoso quanto l'entità del danno nel momento in cui si verifica. E se la probabilità è bassa, ma il danno eventuale è elevato, rimane elevato anche il rischio, che è il prodotto dei due.
 
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