<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Target co2 auto 2025 | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

Target co2 auto 2025

Secondo me la rivoluzione di Stellantis applicata all'alfa romeo farà da nave scuola. Le prossime (elitarie) alfa romeo da 1000km di autonomia saranno anche munite di un range extender, ossia un generatore termico in grado di aumentare l'autonomia e allontanare l'ansia da ricarica.
 
Qui si continua a confondere inquinamento ed emissioni di gas serra. Sono due cose completamente diverse. So bene che l'Europa negli ultimi decenni ha fatto passi da gigante nel contenimento dell'uno e delle altre e sono critico - l'ho scritto innumerevoli volte - verso la conversione all'elettrico di tutto il trasporto privato. Ciò non toglie che la nostra economia sia ancora basata sulle fonti fossili, già solo per produrre energia elettrica, e che l'esigenza di decarbonizzare sia comune. Mica la co2 la producono solo in Asia. E se anche fosse, per convincerli a ridurre le emissioni dobbiamo fare la nostra parte, troppo comodo pretendere da altri senza muovere un dito. Dobbiamo renderci conto che l'Europa non ha più quel ruolo dominante che aveva 50 o 100 anni fa e che, in ogni caso, il problema climatico riguarda tutti. Anzi, soprattutto la regione mediterranea che negli ultimissimi anni ha visto le temperature medie innalzarsi e aumentare i fenomeni estremi quali alluvioni e siccità
 
Nelle centinaia di post che ho letto, in questo thread ed in quello sulla transizione (in quello magari qualcosa ho perso data la dimensione), quasi tutti ragionevoli ed informati, indipendentemente dalla posizione pro o contro l'elettrificazione dei veicoli

non ho trovato però citazione di un elemento economico che a mio parere è determinante per inquadrare le scelte politiche che impongono le sanzioni in oggetto: ossia la necessità di competizione economica continentale

a mio parere, seguendo anche le indicazioni contenute nel recente piano Draghi per l'europa, chi ha ideato questo salto tecnologico l'ha pensato in termini di opportunità di creazione di una nuova catena del valore e di distinzione proprio rispetto ai paesi che tali norme sulle emissioni non le rispettano, quindi va portato avanti esattamente perché gli altri non sono capaci o non possono attuarlo, come vantaggio competitivo e di immagine rispetto agli altri

il market(t)ing al potere

peccato che alcuni di questi paesi che non attuano la transizione non siano rimasti semplicemente a guardare, ma abbiano rifiutato il ruolo di semplci fornitori di materie prime e ci abbiano già superato in termini tecnologici

quindi se critica ci dev'essere, ed è opportuno che ci sia, sarebbe opportuno che sia direzionata a come sia stata impostata e gestita

vi invito a superare il confronto sui dati climatici di facciata, già abbondantemente vituperati, ma anche a limitare i rigurgiti di luddismo, e di cimentarvi sul come il nostro paese/continente possa superare tecnicamente e competitivamente gli inquinatori seriali che ci sfidano ormai su tutti i piani

personalmente, poi, passerò all'elettrico quando lo riterrò sufficientemente pratico e conveniente
 
Nelle centinaia di post che ho letto, in questo thread ed in quello sulla transizione (in quello magari qualcosa ho perso data la dimensione), quasi tutti ragionevoli ed informati, indipendentemente dalla posizione pro o contro l'elettrificazione dei veicoli

non ho trovato però citazione di un elemento economico che a mio parere è determinante per inquadrare le scelte politiche che impongono le sanzioni in oggetto: ossia la necessità di competizione economica continentale

a mio parere, seguendo anche le indicazioni contenute nel recente piano Draghi per l'europa, chi ha ideato questo salto tecnologico l'ha pensato in termini di opportunità di creazione di una nuova catena del valore e di distinzione proprio rispetto ai paesi che tali norme sulle emissioni non le rispettano, quindi va portato avanti esattamente perché gli altri non sono capaci o non possono attuarlo, come vantaggio competitivo e di immagine rispetto agli altri

il market(t)ing al potere

peccato che alcuni di questi paesi che non attuano la transizione non siano rimasti semplicemente a guardare, ma abbiano rifiutato il ruolo di semplci fornitori di materie prime e ci abbiano già superato in termini tecnologici

quindi se critica ci dev'essere, ed è opportuno che ci sia, sarebbe opportuno che sia direzionata a come sia stata impostata e gestita

vi invito a superare il confronto sui dati climatici di facciata, già abbondantemente vituperati, ma anche a limitare i rigurgiti di luddismo, e di cimentarvi sul come il nostro paese/continente possa superare tecnicamente e competitivamente gli inquinatori seriali che ci sfidano ormai su tutti i piani

personalmente, poi, passerò all'elettrico quando lo riterrò sufficientemente pratico e conveniente
In questo thread pensavo di discutere di come concretamente le limitazioni imposte dall europa per la transizione avranno effetto sul mercato, stabilimenti, reti di vendita e consumatori. Le motivazioni passano in secondo piano anche perché ci sono diverse visioni, a parte la questione climatica che è inconsistente come motivazione legata alla transizione elettrica
 
Come stanno andando le cose, è sotto gli occhi di tutti.
Le auto di fascia economica non esistono più, sostituite da veicoli sempre più grandi e pesanti, poco consoni ai nostri centri urbani ed alle nostre tasche.
La gente non compra, le case non vendono.
Chiusure a raffica di stabilimenti con relative perdite di posti di lavoro, e quindi potenziali clienti in meno.
Auto cinesi ormai a livelli di finitura delle europee con prezzi allineati dai dazi.
La tempesta perfetta.
:(
 
Nelle centinaia di post che ho letto, in questo thread ed in quello sulla transizione (in quello magari qualcosa ho perso data la dimensione), quasi tutti ragionevoli ed informati, indipendentemente dalla posizione pro o contro l'elettrificazione dei veicoli

non ho trovato però citazione di un elemento economico che a mio parere è determinante per inquadrare le scelte politiche che impongono le sanzioni in oggetto: ossia la necessità di competizione economica continentale

a mio parere, seguendo anche le indicazioni contenute nel recente piano Draghi per l'europa, chi ha ideato questo salto tecnologico l'ha pensato in termini di opportunità di creazione di una nuova catena del valore e di distinzione proprio rispetto ai paesi che tali norme sulle emissioni non le rispettano, quindi va portato avanti esattamente perché gli altri non sono capaci o non possono attuarlo, come vantaggio competitivo e di immagine rispetto agli altri

il market(t)ing al potere

peccato che alcuni di questi paesi che non attuano la transizione non siano rimasti semplicemente a guardare, ma abbiano rifiutato il ruolo di semplci fornitori di materie prime e ci abbiano già superato in termini tecnologici

quindi se critica ci dev'essere, ed è opportuno che ci sia, sarebbe opportuno che sia direzionata a come sia stata impostata e gestita

vi invito a superare il confronto sui dati climatici di facciata, già abbondantemente vituperati, ma anche a limitare i rigurgiti di luddismo, e di cimentarvi sul come il nostro paese/continente possa superare tecnicamente e competitivamente gli inquinatori seriali che ci sfidano ormai su tutti i piani

personalmente, poi, passerò all'elettrico quando lo riterrò sufficientemente pratico e conveniente

Vedi ti rispondo così semplicemente e anche un pò causticamente ma non per spirito polemico nei tuoi confronti....

Correva l'anno 2000 superato il millennium bug nuove tecnologie e sistemi si affacciavano nella sfida della globalizzazione....

Venticinque anni dopo quasi si è vista come andò a finire.....e le conseguenze che tutti ne abbiamo pagato, anche e soprattutto in termini di inquinamento.
 
In questo thread pensavo di discutere di come concretamente le limitazioni imposte dall europa per la transizione avranno effetto sul mercato, stabilimenti, reti di vendita e consumatori. Le motivazioni passano in secondo piano anche perché ci sono diverse visioni, a parte la questione climatica che è inconsistente come motivazione legata alla transizione elettrica
penso di essere in tema quando indico che la critica debba essere rivolta alla ricerca deile reali responsabilità riguardo gli effetti di cui parli
e non solo un elenco di eventi
 
Venticinque anni dopo quasi si è vista come andò a finire.....e le conseguenze che tutti ne abbiamo pagato, anche e soprattutto in termini di inquinamento.
non sono sicuro di aver rintracciato i tuoi riferimenti
in generale condivido l'opinione di chi ritiene che in 25 anni si siano fatti anche molti passi avanti
 
non sono sicuro di aver rintracciato i tuoi riferimenti
in generale condivido l'opinione di chi ritiene che in 25 anni si siano fatti anche molti passi avanti


Abbiamo perso molto invece secondo me. E a livello globale e non locale l'inquinamento è aumentato. Comunque....passi avanti forse per qualcuno, qualche elite o lobby invece per la maggioranza del popolo dei cosiddetti lavoratori....chiedilo a loro....
 
Quello,
oltre a me
( m i permetto di coinvolgere anche gli altri ),
credo tutti.

Variera' il livello di sufficentemente

come mi sembra tu abbia accennato più volte, la questione è che qualcuno stia cercando di costringerci ad anticipare/modificare il livello di sufficienza

per il momento faccio la mia parte con una plug-in

mi dispiacerebbe solo se in conclusione venisse fuori che si tratta unicamente di una strategia speculativa da parte dei costruttori per aumentare i margini e liberarsi di qualche stabilimento produttivo scomodo
 
come mi sembra tu abbia accennato più volte, la questione è che qualcuno stia cercando di costringerci ad anticipare/modificare il livello di sufficienza

per il momento faccio la mia parte con una plug-in

mi dispiacerebbe solo se in conclusione venisse fuori che si tratta unicamente di una strategia speculativa da parte dei costruttori per aumentare i margini e liberarsi di qualche stabilimento produttivo scomodo

Se va avanti così tutti gli stabilimenti europei sono scomodi....
 
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