agricolo
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gli schiacciamenti
...degli utenti, e di una loro parte specifica.....
gli schiacciamenti
Convince poco per diversi e validissimi motivi. Anch'io preferisco gli e-fuel, concettualmente.La via dell'idrogeno non piace a nessuno?
Convince poco per diversi e validissimi motivi. Anch'io preferisco gli e-fuel, concettualmente.
Questa discussione non è la stessa cosa di quella generale sulla c.d. "transizione"; non solo, ma forse qualcuno si è scocciato, in realtà, di vedere ogni altra cosa confluire forzatamente in una mostruosità da 18.000 messaggi, in cui ogni altro intervento semplicemente si disperde nel nulla..
Vedi l'allegato 34130 .
A parte le battute, direi che questa discussione debba confluire su quella dedicata alla transizione. E' sparita su
https://forum.quattrol serio?
No, è qui:ruote.it/threads/la-transizione-vantaggi-svantaggi-perplessità-criticità.139733/
semplicemente non è più uppata ai primi posti della sezione, perchè la gente si è un po' scocciata di scrivere sempre le stesse cose.
Comunque, per quelli che avevano previsto il futuro: complimenti.
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I treni e le navi non sono auto.... e comunque, quanti ce ne sono?Discorso lungo e complesso ma...i treni a Idrogeno ci sono, le Navi a Idrogeno ci sono e con la cogenerazione è semiecologico.
A maggior ragione chi vede l'auto come trasporta culi non vede di buon occhio l'elettrico. Chi compra l'elettrico può farlo anche per passione per la scoperta del mondo elettrico che si sta evolvendo, o per le prestazioni, o per il brand figo tipo tesla.secondo me il direttore invece ha tirato fuori un aspetto non secondario in tutta questa storia che è l'aspetto culturale, che probabilmente spiega anche le differenze di come si sta vivendo la transizione nei vari paesi Europei . Ho avuto anche l'occasione di sentire alla radio un bel contradditorio , sempre del nostro direttore con altri esponenti del mondo automobilistico e sociale (per fortuna ancora la radio è un spazio in cui si stimola il ragionamento a differenza di quanto accade in TV) e anche lì parlavano proprio di aspetto culturale . Per aspetto culturale si intende il modo in cui si vive l'automobile, e secondo me è evidente che ci sono paesi, come il nostro dove l'automobile è vista come una passione , e altri in cui è vista come un mero mezzo di trasporto. Chi ha ragione? Sempre secondo me la verità sta un poco in mezzo e forse si dovrebbe cercare di mutuare le 2 visione in un unica visione che riesca da una parte a far vivere l'automobile come una passione ma allo stesso tempo anche di capire che serve per spostarsi e quella è un utilità.
Il divieto è nel 2035, ma nel 2020 hanno imposto una certa quota di co2 che già obbliga a vendere un certo quantitativo di elettrico, e nel 2025 verrà ulteriormente inasprita la quota, per un mercato elettrico che è già decisamente saturo. La crisi di vw che si parla è anche per questo come per tutti.A parte che trovo sgradevole scrivere il titolo tutto maiuscolo, equivale ad urlare, ma non credo che nessuno abbia mai teorizzato che l'elettrico piaccia, o, tantomeno, sia possibile imporne l'acquisto. Quello che, al momento, è stabilito, resta il divieto di immatricolare veicoli ICE dopo il 2035. Che è molto diverso.
secondo me il direttore invece ha tirato fuori un aspetto non secondario in tutta questa storia che è l'aspetto culturale, che probabilmente spiega anche le differenze di come si sta vivendo la transizione nei vari paesi Europei . Ho avuto anche l'occasione di sentire alla radio un bel contradditorio , sempre del nostro direttore con altri esponenti del mondo automobilistico e sociale (per fortuna ancora la radio è un spazio in cui si stimola il ragionamento a differenza di quanto accade in TV) e anche lì parlavano proprio di aspetto culturale . Per aspetto culturale si intende il modo in cui si vive l'automobile, e secondo me è evidente che ci sono paesi, come il nostro dove l'automobile è vista come una passione , e altri in cui è vista come un mero mezzo di trasporto. Chi ha ragione? Sempre secondo me la verità sta un poco in mezzo e forse si dovrebbe cercare di mutuare le 2 visione in un unica visione che riesca da una parte a far vivere l'automobile come una passione ma allo stesso tempo anche di capire che serve per spostarsi e quella è un utilità.
Ma anche questo non obbliga nessuno a comprare una BEV.Il divieto è nel 2035, ma nel 2020 hanno imposto una certa quota di co2 che già obbliga a vendere un certo quantitativo di elettrico, e nel 2025 verrà ulteriormente inasprita la quota, per un mercato elettrico che è già decisamente saturo. La crisi di vw che si parla è anche per questo come per tutti.
Il divieto è nel 2035, ma nel 2020 hanno imposto una certa quota di co2 che già obbliga a vendere un certo quantitativo di elettrico, e nel 2025 verrà ulteriormente inasprita la quota, per un mercato elettrico che è già decisamente saturo.
Ma obbliga i costruttori a vendere bev, che a loro volta poi dovranno imporle ai clienti anche a costo di aumentare ancora i prezzi del termico e/o ridurne la disponibilità.Ma anche questo non obbliga nessuno a comprare una BEV.
Carloantonio70 - 4 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa