<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1179 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

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Ciao, sono in pensione da un quarto di secolo.
Beato te, informaticamente parlando, io sono nato su una tastiera, meccanica, senza mouse, schede perforate, nastri, poi fd, hd (i primi si montavano) ed oggi siamo alle memorie in silicio, o, addirittura esterne, cluster su server, cloud, etc. Lo stesso può dirsi per l'auto, partito con i carburatori, le puntine platinate, tutto meccanico tranne le sole luci, tergi e ventola... adesso abbiamo firmware, software e sistemi operativi in auto, andiamo verso la guida autonoma e forse neanche più un tablet, ma comandi vocali... se, prima, per guidare correttamente, serviva una preparazione meccanica di base, adesso se ne può fare a meno, le auto elettriche funzionano sempre uguale, non serve warmup, cooldown, uso corretto dei rapporti del cambio, mantenimento dei regimi del motore... forse non servirà più saper leggere la segnaletica come già non serve più saper leggere una mappa stradale... inutile opporsi è la Storia che procede, chi resta indietro è perduto... anche sul lavoro, ho iniziato dalle tavolette grafiche, poi le workstation e adesso stiamo andando verso l'AI, anzi ci siamo già. Ho 56 anni ed il mondo lavorativo è cambiato, stravolto, chi non si adegua è un peso morto, per le figure ad alta professionalità le richieste lavorative sono aumentate, altro che perdita di posti di lavoro, il mondo va avanti.
 
Mai pensato, infatti siamo molto richiesti all'estero, siamo solo scarsi con le lingue, inglese in primis.
Ciao, rileggendo i commenti precedenti mi sembra che diciamo le stesse cose solo con una visione diversa dei problemi. Chi vola su un aereo vede tutto ma non i particolari importanti solo per chi li vede mentre si sta muovendo in auto o a piedi. È sempre stato così ... anche se oggi tutto sembra più rapido. Le lingue .... in particolare l'inglese ... non le ho mai apprezzate motivo ... sempre il cuore ... quando un insegnante (e non la sola) esordisce con "l'unica lingua è ...... le altre sono dialetti" crea dei danni che condizionano le scelte successive di una generazione. Quando ho detto "i manuali li faccio tradurre subito in italiano" ottenendo una ovazione generale ho risposto con il cuore a quell'insegnate. Questa discussione è iniziata con una frase legata alla riapertura dell'Innocenti, altra fabbrica milanese. Una possibilità negata ma ..... andrebbe presa in considerazione, come il panettone Motta, forse ancora Svizzero.

Le lingue ...oggi si potrebbe con un semplice telefonino tenere un discorso in italiano tradotto in automatico in centinaia di altre lingue. Senza dipendere da connessioni di rete.
Ho provato a prendere un vocabolario, contare i caratteri di una riga moltiplicarli per le righe di una pagina, per le colonne, per le pagine e poi per 144 (il numero delle lingue gestite da un traduttore automatico. Siamo sotto i 500 Gb.

Ovviamente vi sono anche regole più o meno complesse, forse altri 100Gb. il mio telefonino da 100 euro gestisce una sd da un Tb.

Ci stà anche un sw in grado di capire le caratteristiche vocali ... il tono, la cadenza ... per permettere di utilizzare le stesse caratteristiche nella traduzione immediata del parlato direttamente nell'auricolare dell'uditore che sente la voce del relatore che parla nella sua lingua.

Non serve poi che tutto venga fatto dal telefono del relatore che può limitarsi a digitalizzare la voce del relatore per inviarla bluetoot ai vari uditori che oltre al testo originale generano loro la traduzione ed il parlato con le caratteristiche vocali del relatore.

Alla prossima presentazione delle nuove fiammanti vetture "Innocenti" potrem(m)o assistere in diretta dal sito Quattroruote ed ascoltare il relatore che fà la sua presentazione in milanese .... ma potremmo ascoltarla in veneto o in napoletano ... oltre che in tanti altri dialetti.
 
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Presentato finalmente il documento di studio sulla competitività europea che era stato commissionato a Draghi (che ovviamente non lo ha effettuato da solo).
Posto qui perchè al suo interno da una rilevanza centrale alla transizione e alla ricerca tecnologica, ma non solo.
Intervistato sulla necessità di seguire le indicazioni del documento per non vedere morire l'economia europea, se non l'UE, ha risposto
«Non penso sia così, è più un “mettetelo in pratica o sarà una lenta agonia”». «Siamo arrivati a quel punto in cui, se non facciamo nulla, dovremo rischiare di compromettere il nostro stato sociale, il nostro ambiente o la nostra libertà».
Questo punto di vista mi pare un buon compendio dei punti di vista sulla transizione ecologica letti in questo forum: da una parte è imprescindibile e dall'altra non ce la possiamo permettere.
...ma si deve trovare la maniera di attuarla altrimenti restiamo (UE) indietro rispetto agli altri due grandi attori (USA e Cina) e va attuata insieme alle migliorie sull'economia e altro, da fare tutti insieme.
Visto che si parlava di traduzioni, la presentazione è in Inglese ma la si può tradurre online.
https://commission.europa.eu/topics...itiveness/eu-competitiveness-looking-ahead_en
nella pagina si trova anche la possibilità di scaricare l'intero documento.
Ne ho appena avuto notizia, quindi appena ho tempo me lo leggo nel dettaglio.
Aggiungo teaser per ingolosirvi a leggere... :emoji_grin:
upload_2024-9-9_19-22-52.png
 
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Ne ho appena avuto notizia, quindi appena ho tempo me lo leggo nel dettaglio.
Beh sarebbe interessante analizzare i motivi che hanno generato la caduta delle emissioni nei trasporti e la ripresa successiva. Inoltre i trasporti sono tanti ... magari sono stati trattati in dettaglio ... le emissioni dovute alle auto come incidono? e per taglio di chilometraggio? Prendo atto che dalle revisioni biennali la stragrande maggioranza delle vetture percorre una media di 30 km al giorno ... mi piacerebbe capire quanto questo settore del trasporto di cui faccio ormai parte incide sulle emissioni. Tanto, poco ... questo non riesco a valutarlo per assenza di dati. Peraltro quella minoranza che invece utilizza tantissimo l'auto e percorre tantissimi km. in che percentuale influisce sulle emissioni? Solo osservando queste due situazioni può aver senso una politica efficace a combatterle. Bisogna fare auto elettriche con autonomie assurde come si sta facendo o conviene stimolare il parziale passaggio all'elettrico di vetture che fanno normalmente pochi km a bassa velocità la cui conversione all'elettrico con poche batterie potrebbe non essere troppo costosa e ridarebbe un futuro al termico? Io propendo per i motori nelle ruote come mezzo per abbattere drasticamente le emissioni senza portare al fallimento le fabbriche delle vetture termiche europee (amnesso ci siano ancora). Ma è una idea non supportata da dati effettivi per mè irreperibili via rete. Magari questa può essere una situazione momentanea ma in grado di permettere la salvaguardia fino al 35 dell'industria europea. Fra dieci anni potrebbe non essere più l'elettrico a ridurre le emissioni ma per esempio l'idrogeno o un misto con l'elettrico e se le industrie saranno ancora attive la conversione sarebbe facile.
 
la caduta e' del 2020, e puoi facilmente immaginare perche' sia avvenuta.
dopo molti han tenuto lo smartworking, quindi la ripresa e' stata un po' piu' bassa di prima.
 
Cmq se vogliono che si passi obbligatoriamente alla mobilità elettrica, l'aver messo i dazi alle auto cinesi non è stata una bella mossa, mi obblighi a comprare l'auto elettrica ed in più quella che vuole la UE e che costa molto di più? Se l'industria europea non sta al passo con quella cinese, per ovvi motivi, dovevano pensarci prima, adesso è un po' tardi e ricorrere a certi escamotage poco utile e incomprensibile per chi l'auto, la deve per forza, prima o poi, acquistare.
 
Negli accordi Gatt che sancivano la globalizzazione i dazi erano qualcosa in via di abolizione metà anni novanta....bel progresso....prima con la globalizzazione che doveva essere benessere per tutti poi con i dazi.
 
Negli accordi Gatt che sancivano la globalizzazione i dazi erano qualcosa in via di abolizione metà anni novanta....bel progresso....prima con la globalizzazione che doveva essere benessere per tutti poi con i dazi.
i dazi, li puoi levare, se tutti producono alle stesse condizioni.
siccome non succedera' mai, resteranno per sempre.
 
i dazi, li puoi levare, se tutti producono alle stesse condizioni.
siccome non succedera' mai, resteranno per sempre.
Come se l'Europa o gli USA non abbiano mai foraggiato le industrie locali e strategiche in qualche modo. Le regole sono cambiate, ok, ma poi che non si lamentino se l'auto elettrica non decolla e non decollerà mai, specie se i prezzi sono questi (senza incentivi).

Cmq sono cose che l'industria europea aveva accettato senza battere ciglio, per cui boh.
 
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Uno Stato sovrano ha il diritto di incentivare / disincentivare le proprie aziende, poi è il mercato (e le proprie capacità produttive) che decide cosa e come premiare.

Solo dove friggono le patatine nel grasso di mucca gli aiuti di stato diventano illegali... facciamoci qualche domanda sul perché di un certo tracollo...

la globalizzazione che doveva essere benessere per tutti
Penso che sia una fandonia tra le più grosse della storia, perpetrata dal WTO con evidenti interessi di tipo finanziario.
 
Pechino intensifica i negoziati con Bruxelles per ammorbidire i dazi europei all'import di elettriche cinesi. A tal proposito, il ministro del Commercio, Wang Wentao, sbarcherà in Europa la prossima settimana per una visita diplomatica che lo porterà, il 19 settembre, a incontrare Valdis Dombrovskis, il vicepresidente della Commissione europea con delega alle politiche commerciali.


Gli obiettivi. Wang intende chiudere la controversia sulle tariffe doganali e portare a conclusione le trattative in corso da tempo: il suo vice, Li Feiyi, ha già avuto dei colloqui con Sabine Weyand, direttrice generale della Commissione europea, esprimendo la "volontà di impegnarsi nel dialogo e nelle consultazioni per risolvere adeguatamente le frizioni economiche e commerciali tra Cina ed Europa". L'obiettivo è raggiungere un accordo, magari prima delle prossime scadenze: la Commissione europea ha in programma di definire il provvedimento entro il 30 ottobre per presentarlo ai Paesi membri e consentire al Consiglio Ue di procedere con l'eventuale voto di ratifica entro il 2 novembre, il termine ultimo dell'intero iter avviato con l'apertura dell'indagine anti-dumping. Se approvati, i nuovi dazi entreranno in vigore e avranno una durata di cinque anni, a meno che una maggioranza qualificata di 15 Paesi membri, in rappresentanza di almeno il 65% della popolazione, non voti contro il provvedimento.

Prezzi minimi. Intanto, la stessa Commissione europea ha rivelato di aver ricevuto delle proposte da parte dei costruttori cinesi per risolvere la questione. Alcune delle Case interessate si sono impegnate a rispettare dei prezzi minimi all'importazione per evitare l'imposizione delle nuove tariffe. Tuttavia, il massimo organo esecutivo della Ue ha respinto tutte le offerte perché incapaci di risolvere gli effetti dannosi dei sussidi concessi da Pechino ai suoi costruttori, di garantire la possibilità di un monitoraggio degli impegni e la loro efficace applicazione. La Commissione, che non ha fornito alcun dettaglio sulle proposte e ha garantito di averle "esaminate attentamente", ha comunque rimarcato la sua disponibilità a trovare una "soluzione negoziata", che sia coerente con i regolamenti dell'Organizzazione mondiale del commercio e che ponga "rimedio agli effetti dannosi dei sussidi".


https://www.quattroruote.it/news/in...goziati_tra_pechino_e_bruxelles_sui_dazi.html
 
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