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Come un amante dei motori termici ha comprato una ID.4 Pro

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molto meno nelle ultime, va detto
Sono tutte migliorate negli anni, il 2.0 e il 2.5 hanno più "schiena" e mitigano ulteriormente, ma su Yaris e su quelle con il 1.8 l'effetto è ancora ben presente (e sempre ugualmente sgradevole).

Dopo ormai quasi 30 anni di evoluzione Toyota dispone di un prodotto affidabile, affermato, affinato nei comportamenti e in grado di offrire consumi uguali o migliori rispetto ai migliori motori a gasolio su cubature analoghe, il tutto con una manutenzione "normale" (il fatto che tanti Taxisti le scelgano è indice di un ottimo livello di affidabilità, e già da almeno un decennio a Milano ne girano tantissimi).

L'augurio è che non servano 30 anni alle auto elettriche per giungere a un prodotto valido a 360°, infrastrutture e costi di ricarica inclusi, visto che le dovremo adottare tutti nei prossimi 2 decenni.
 
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Sono tutte migliorate negli anni, il 2.0 e il 2.5 hanno più "schiena" e mitigano ulteriormente, ma su Yaris e su quelle con il 1.8 l'effetto è ancora ben presente (e sempre ugualmente sgradevole).
Da quanto ho capito si riduce con uno stile di guida fluido, evitando repentini e intermittenti affondi sul gas.
 
L'augurio è che non servano 30 anni alle auto elettriche per giungere a un prodotto valido a 360°, infrastrutture e costi di ricarica inclusi, visto che le dovremo adottare tutti nei prossimi 2 decenni.
Beh, non sono 30 anni, la Prius fu auto dell'annonel 2005, già da mo' si sente di effetto scooter migliorato. Infine, la gestione di un'auto BEV è molto più semplice di una FHEV, MHEV, PHEV etc. Il vero punto di svolta è nella gestione degli accumulatori o futuri condensatori. L'elettronica digitale si aggiorna facilmente, sono in gran parte software, firmare, etc credo abbiano soppiantato in toto centraline, EPROM etc
 
Può sembrare stupida la domanda ma non lo è affatto.
Le wallbox da quello che ho scoperto sono tutte certificate e hanno uno standard per riconoscere l'auto che ci attacchi per le operazioni di base. Ovvio se poi trovi o ti danno la wallbox della casa che integra anche una app per interagire con l'auto ed estendere le funzionalità è meglio. Comunque le wallbox generalmente hanno sempre un app per gestirle e tenere traccia delle ricariche.
Grazie.
Direi che una delle cose su cui tutti i produttori di BEV dovrebbero convergere è la massima standardizzazione dei sistemi di ricarica e di relativo pagamento (come avvenne circa un secolo fa per i combustibili fossili). Non sarebbe male che si ristudiassero il caso delle musicassette e della geniale idea della Philips (e in particolare grazie a di Lou Ottens) di coinvolgere la Sony concededole gratuitamente i diritti d'uso del sistema "Compact Cassette".
 
Sono tanti che sento che dicono sarà questo il futuro.
Anche i terrapiattisti non sono pochi. Termino qui l'OT

IT
Bmw aveva iniziato a lavorato sui motori (convenzionali) alimentati a idrogeno dalla fine degli anni '70 rinunicandovi una qjuindicna di anni fa per le enormi difficoltà tecniche e logistiche.
Una decina d'anno fa aveva iniziato una collaborazione con Toyota per lo studio e sviluppo delle fuel cells, di cui ora stanno presentando alcuni prototipi (idem Toyota) che potrebbero veni prodotti in piccola serie per flotte selezionate nella seconda metà del presente decennio.
Hyundai/Kia mi pare abbia già qualcosa a listino

Il sistema in sé è ben noto e adottato da decenni sulle capsule/navette spaziali, nonché anche in applicazioni terrestri/marine ad alta tecnologia (esempio ne è la propulsioone silenziosa dei sottomarini Classe U212/Todaro). Il problema di base è la generazizone dell'idrogeno (costossima) e la logistica di rifornimento

Se sei curioso e ne hai voglia, da questo lettura puoi capire cosa significhi "fare il pieno" di idrogeno ad un Classe Todaro
https://www.marina.difesa.it/docume... 1 - Specifica tecnica e relativi annessi.pdf

E' chiaro che per le auto non è assolutamente pensabile una struttura del genere, ci sono dei prototitpi di satzioni di rifornimento per l'idrogeno gassoso. Se non sbaglio. in Italia ce ne sono attualmenet 7 (sette) che dovrebbero diventare 36 (trentasei) entro un paio d'anni con i fondi PNRR. E' chiaro che si tratta di un mero esercizio dimostrativo, non è assolutamente pensabile di vendere quantitativi significativi di auto a celle dicombustibile con una rete semplicemente inesistente. Tra l'alto, il costo dell'idrogeno ragguagliato alla percorrenza è del tutto simile a quello attuale delle colonnine pubbliche per la ricarica delle auto elettriche, quindi decisamente caro e non competitivo. La produzione di idrogeno è molto energivora, così come la sua conservazione e trasporto allo stato liquido. Risolvendo l'aspetto produttivo, sicuramente un'auto a fuel cell sarebbe vincente su una ad accumulatori, ma dobbiamo anche tener presente che i produttori hanno già speso fortune sulle auto ad accumulatori e vorranno almeno recuperare tali somme ...
 
La mia veniva 22500 di listino, se non ricordo male la 1,0 costava circa venti o ricordo male?
quando l'ho presa io a meta' 2022 , la 1.0 trend scontata stava 18.200€ ipt e spese di immatricolazione incluse. Compresi alcuni accessori che mi hanno infilato obbligatori ovvero tappeti in velluto e kit pulizia macchina. La ibrida veniva circa 4.000 euro in piu'.
 
Anche i terrapiattisti non sono pochi. Termino qui l'OT

IT
Bmw aveva iniziato a lavorato sui motori (convenzionali) alimentati a idrogeno dalla fine degli anni '70 rinunicandovi una qjuindicna di anni fa per le enormi difficoltà tecniche e logistiche.
Una decina d'anno fa aveva iniziato una collaborazione con Toyota per lo studio e sviluppo delle fuel cells, di cui ora stanno presentando alcuni prototipi (idem Toyota) che potrebbero veni prodotti in piccola serie per flotte selezionate nella seconda metà del presente decennio.
Hyundai/Kia mi pare abbia già qualcosa a listino

Il sistema in sé è ben noto e adottato da decenni sulle capsule/navette spaziali, nonché anche in applicazioni terrestri/marine ad alta tecnologia (esempio ne è la propulsioone silenziosa dei sottomarini Classe U212/Todaro). Il problema di base è la generazizone dell'idrogeno (costossima) e la logistica di rifornimento

Se sei curioso e ne hai voglia, da questo lettura puoi capire cosa significhi "fare il pieno" di idrogeno ad un Classe Todaro
https://www.marina.difesa.it/documentazione/gare/mariugcra/Documents/1. Allegato n. 1 - Specifica tecnica e relativi annessi.pdf

E' chiaro che per le auto non è assolutamente pensabile una struttura del genere, ci sono dei prototitpi di satzioni di rifornimento per l'idrogeno gassoso. Se non sbaglio. in Italia ce ne sono attualmenet 7 (sette) che dovrebbero diventare 36 (trentasei) entro un paio d'anni con i fondi PNRR. E' chiaro che si tratta di un mero esercizio dimostrativo, non è assolutamente pensabile di vendere quantitativi significativi di auto a celle dicombustibile con una rete semplicemente inesistente. Tra l'alto, il costo dell'idrogeno ragguagliato alla percorrenza è del tutto simile a quello attuale delle colonnine pubbliche per la ricarica delle auto elettriche, quindi decisamente caro e non competitivo. La produzione di idrogeno è molto energivora, così come la sua conservazione e trasporto allo stato liquido. Risolvendo l'aspetto produttivo, sicuramente un'auto a fuel cell sarebbe vincente su una ad accumulatori, ma dobbiamo anche tener presente che i produttori hanno già speso fortune sulle auto ad accumulatori e vorranno almeno recuperare tali somme ...

Però sia l'idrogeno geologico sia quello da un processo nuovissimo non li hai considerati....
 
Il sistema in sé è ben noto e adottato da decenni sulle capsule/navette spaziali, nonché anche in applicazioni terrestri/marine ad alta tecnologia (esempio ne è la propulsioone silenziosa dei sottomarini Classe U212/Todaro). Il problema di base è la generazizone dell'idrogeno (costossima) e la logistica di rifornimento
Ed il basso rendimento.
 
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