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La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Altra tavanata di proporzioni intergalattiche. Attenzione: non sono contrario alla soluzione senza gas, soprattutto nelle cucine e nelle utenze che, elettriche, sono enormemente più sicure se l'impianto è ben realizzato. E' il contorno che non funziona e soprattutto i costi finali all'utente privato che, a differenza delle aziende, non detrae né ammortizza un tubo.. "Bisogna andare avanti" vuol dire prima di tutto adeguare le reti e le infrastrutture, e poi ridurre quando non calmierare il prezzo della corrente (ricordiamoci che in Francia di fatto è tutto statale, mentre quanto paga la corrente al kW un Paese in cui gli stipendi sono il doppio dei nostri, sinceramente non è rilevante come esempio), altrimenti diventa un "vai avanti tu che a me vien da ridere" (o da piangere).
Le nuove costruzioni sono dotate quasi sempre di fotovoltaico che, se ben progettato, può renderle quasi auto sufficienti sul piano energetico. Veramente non capisco le critiche a prescindere. Che poi costino tanto è un altro discorso. È come per gli Adas, costano tanto ma sono strumenti di sicurezza ai quali, potendo, non rinuncerei mai
 
Se ci fosse la caldaia a condensazione al posto della pompa di calore e i caloriferi al posto del riscaldamento a pavimento la casa costerebbe di meno.
Per inciso l'esempio che ho preso è di una casa costruita dove prima c'era un altro edificio che era allacciato alla rete del gas.

Se invece parlassimo di case da ristrutturare installare una pompa di calore mantenendo i caloriferi sarebbe più costoso rispetto a una nuova caldaia e non efficiente.
Installare una pompa di calore e sostituire i caloriferi col riscaldamento a pavimento sarebbe molto più costoso ma anche più efficiente.

Imho è una questione di punti di vista.
C'è chi vede una soluzione che viene adottata da decenni e pensa obsoleto,c'è chi pensa collaudato,diffuso e alla portata di tutti.
Una soluzione che costa molto di più e per giunta crea delle potenziali problematiche relative alla rete (domattina proviamo a farci installare tutti un contatore da 6 kw e usare l'elettricità per tutto quanto e vediamo dopo quanto tempo rimaniamo al buio o saremo costretti a decidere se cucinare oppure far andare i condizionatori) non può essere considerata quella giusta per il futuro immediato.
Quando la rete sarà stata potenziata e i costi saranno simili ben venga passare all'alternativa.
 
Le nuove costruzioni sono dotate quasi sempre di fotovoltaico che, se ben progettato, può renderle quasi auto sufficienti sul piano energetico. Veramente non capisco le critiche a prescindere. Che poi costino tanto è un altro discorso. È come per gli Adas, costano tanto ma sono strumenti di sicurezza ai quali, potendo, non rinuncerei mai

Scusa ma l'esempio mi pare azzardatissimo.
L'adas ti salva la vita.
Il piano cottura a induzione ti cuoce in maniera diversa la pasta.

Imho invece sono incomprensibili le crociate a prescindere.
Dire che poi costino tanto è un altro discorso significa non voler affrontare il lato pratico della faccenda.
Il costo va tenuto presente non è un altro discorso,il rapporto tra costi e benefici è alla base di ogni pianificazione per il futuro.
Altrimenti avremmo tutti da decenni vetture con la carrozzeria in fibra di carbonio,perchè non ce le abbiamo se hanno un rapporto migliore tra peso e resistenza?
Sarà perchè il costo è tale da renderla una soluzione praticabile solo per le supercar?

Ad oggi fare a meno del gas significa immobili e ristrutturazioni più costosi.
Al punto da non essere una soluzione praticabile in molti contesti.
 
Ma quante case di 50 anni hai visto buttare giù? :D

Buttare giù magari no però comunque quando sei andato in pari del maggior investimento iniziale la casa avrà sicuramente bisogno di interventi perchè non sarà più al passo coi tempi.
Forse sulle case indipendenti ha più senso ma sugli appartamenti,almeno vedendo i prezzi della mia zona,mi viene da dire che i prezzi sono tali da rendere economicamente non conveniente oggi comprare seguendo il motto chi più spende meno spende.
 
Qualunque oggetto grande o piccolo diventerà “ vetusto” col tempo. Le prime case in classe A oggi non hanno più quelle classificazione perché i materiali hanno fatto passi avanti. Idem le auto, una 5 stelle euroncap dei primi anni 2000 oggi prenderebbe zero, anche senza tirar in mezzo i cicalini e gli adas. gli elettrodomestici pure, guarda una classe A++ pre covid ed oggi, e vedi il diverso dispendio energetico.
Il progresso porta a questo.
Ah , un piano a induzione non cuoce solo la pasta in modo diverso ma pure in minor tempo, e ti togli il rischio di aver perdite di gas potenzialmente esplosive o asfissianti.
 
Se ci fosse la caldaia a condensazione al posto della pompa di calore e i caloriferi al posto del riscaldamento a pavimento la casa costerebbe di meno
E perché mai? Semmai il contrario, perché per avere anche il gas dovresti fare due impianti anziché uno. Le case di nuova costruzione costano molto di più perché sono di nuova costruzione e non perché hanno la pompa di calore, che incide poco o forse nulla sul prezzo finale. Anche le case del 2005 costavano di più rispetto a quelle del 1950
 
Io nella ristrutturazione che ho fatto di parte dell'appartamento ho installato un dual split con inverter, condizionatore e pompa di calore ( motore su balcone 18mila btu ), split da 12mila e 9mila, uno in camera e uno in sala da pranzo ( adiacente )

Beh l'estate sta sempre acceso ( questo periodo di sicuro :D ), in inverno non ho più acceso la caldaia, non scherzo, è molto più efficiente, sopratutto quando la sera andiamo a dormire accendo solo quella in camera matrimoniale, i consumi sono bassi, parliamo di 300/500 watt a regime ( quando ha raggiunto la temperatura della stanza ), sullo spunto invece per qualche minuto ho visto anche toccare i 2kw

Diverso il discorso per il piano a induzione visto che consuma veramente tanto e il contratto da 3kw non basta, e se aumenti il contratto aumenta anche il costo della bolletta, idem per riscaldare l'acqua sanitaria.

Purtroppo in Italia ( e non solo ) al momento c'è una sproporzione tra il prezzo del PUN e quello applicato finale, basta guardare le colonnine di ricarica per le auto elettriche che in Italia hanno prezzi folli, praticamente una HPC ti costa quasi un euro al KW, ridicolo, tanto che i Teslacharger sono molto più convenienti

Proprio questi giorni in Francia l'antitrust ha avviato un procedimento contro le compagnie elettriche che forniscono ricariche per auto, perchè poco trasparenti, hanno specificatamente chiesto che abbonamenti o meno ( altra cosa assurda ) si indicato chiaramente alla colonnina il prezzo al kw come nelle pompe di benzina e che i metodi di pagamento devono essere accettati tutti, quindi carte di credito, pagamenti in app etc etc e comunque in Francia il costo di ricarica è ben più basso che da noi

Qui da noi invece.....
 
E perché mai? Semmai il contrario, perché per avere anche il gas dovresti fare due impianti anziché uno. Le case di nuova costruzione costano molto di più perché sono di nuova costruzione e non perché hanno la pompa di calore, che incide poco o forse nulla sul prezzo finale. Anche le case del 2005 costavano di più rispetto a quelle del 1950

Non incide poco o nulla.
La pompa di calore in sé costa molto più di una caldaia.
Il riscaldamento a pavimento non saprei dire se costa di più o di meno rispetto ai caloriferi.
E una soluzione più efficiente non ci piove ma ha dei costi maggiori.
Anche l'impianto elettrico non sarà uguale tra una casa che prevede l'uso dell'energia elettrica per luce e elettrodomestici e una che prevede l'uso dell'energia elettrica anche per il riscaldamento.

Imho non si può non considerare che ogni scelta deve essere un compromesso tra costi e benefici.
Alcune soluzioni e alcuni materiali vengono abbandonati in favore di altri migliori, altri no perché le alternative, per quando migliori, costano troppo.

Provando a fare alcuni esempi in campo energetico il carbone è stato abbandonato anche se probabilmente costava pochissimo.
Perché c'erano alternative migliori e allo stesso tempo convenienti.
Tra i materiali la ghisa è stata sostituita dall'acciaio anche se costa pochissimo perché meno resistente.
Ma l'acciaio in molto casi non è ancora stato soppiantato da materiali più sofisticati probabilmente perché non conviene.

Ad oggi l'abbandono del gas per i riscaldamenti è una scelta che può avere senso negli immobili nuovi, anche se il punto di pareggio non si raggiunge facilmente.
Negli immobili già esistenti non conviene perché comporta costi difficilmente ammortizzabili.

Non si può fare finta che convenga o che sia fattibile spendere su ogni immobile migliaia se non decine di migliaia di euro.
Che si debba puntare a una maggiore efficienza non ci piove ma non a prescindere dal costo.
 
Ma approposito di ghisa io ho visto diverse case vecchiette ristrutturate in cui hanno mantenuto i caloriferi di ghisa.
Hanno messo infissi nuovi ovviamente, caldaia di ultima generazione ma i termosifoni li hanno lasciati.
Non credo che sia stata una scelta dettata dal risparmio, i caloriferi credo che costino poco.

Sarà stata una scelta giusta?
Io in cassa ho tutti i caloriferi di alluminio tranne uno in acciaio e mi sono convinto che se fossero tutti in acciaio (che è una via di mezzo tra la ghisa e l'alluminio per certi versi) spenderei meno.

Quello in alluminio è vero che si scaldano in fretta ma si freddano altrettanto in fretta.
Quello di acciaio è leggermente più lento a scaldarsi ma rimane caldo molto più a lungo.
Per me per l'uso che ne faccio io sarebbe una soluzione migliore.
 
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Giusto una precisazione: l'ADAS ti salva la vita, il piano di cottura ad induzione ti salva l'ambiente... che poi si debba imparare a cucinare diversamente per avere gli stessi gusti, o cambiare alcune pentole, è incidentale.
Giusto per mantenere il focus sui motivi e non sulle possibili conseguenze scomode.
Dopodiche, se si è d'accordo sull'oggetto del contendere, si può disquisire sul fatto che sia efficace o meno rispetto agli obiettivi fissati o se sia insostenibile a livello economico (fatte salve le spese per disastri ambientali ed altre conseguenze) o sociale.
 
Nel caso di vecchie costruzioni, l'efficientamento energetico ha costi elevati (occorre cambiare gli infissi, fare il cappotto sulle pareti esterne, togliere le piastrelle per predisporre l'impianto a pavimento, trovare lo spazio per la pompa di calore che è ingombrante). L'investimento non ha un ritorno immediato, ammesso che si riesca ad ammortizzarlo. In poche parole, sul piano economico non conviene. Discorso diverso se si progetta ex novo un immobile. È un po' come per le auto, trasformare una vecchia piattaforma per adattarla alle batterie di una Bev è costoso e forse inopportuno, progettare una Bev partendo da un foglio bianco consente invece di ottimizzare il prodotto
 
Giusto una precisazione: l'ADAS ti salva la vita, il piano di cottura ad induzione ti salva l'ambiente...

L'inquinamento prodotto da un fornello a gas considerando che la gente da sempre respira mentre cucina credo che sia abbastanza trascurabile, almeno in confronto a quello si un'auto.

Poi l'adas si ripaga anche economicamente.
Metti che costi 1000 euro e prevenga anche solo un incidente ogni 100000 km alla fine il bilancio è comunque positivo.
Sia per il singolo che per la collettività perché oltre ai danni materiali all'auto un incidente evitato significa una persona in meno che si fa male con tutto quello che ne deriva a livello di sanità.
 
Ma non sarà proprio sbagliato l'approccio iniziale?
L'obiettivo è ridurre le emissioni derivanti dal consumo di energia, che si tratti di energia elettrica o materie prime come il gas.
È più sensato intervenire sui consumi oppure sulla produzione di energia?
Non sto dicendo che i consumi non debbano essere ridotti.
Ma se ho risorse limitate da spendere mi conviene di più spendere su un immobile perché questo diventi più efficiente (se si parla di ristrutturazioni il massimo a cui si può puntare è più efficiente mentre solo sugli edifici nuovi si può arrivare ad azzerare i consumi) oppure spendere per aumentare la produzione di energia pulita?
20000 euro spesi per i cappotto faranno risparmiare tot kw di energia all'anno oppure tot metri cubi di gas.
20000 euro di pannelli solari probabilmente produrranno ogni anno più energia di quanta ne consumi complessivamente quell'immobile.
Non avrebbe più senso ragionare in grande invece che sulle singole unità abitative?
Che andranno comunque rese più efficienti ma entro certi limiti senza spendere troppo per interventi che hanno si un effetto benefico ma costano troppo in rapporto al valore dell'immobile.
Se avessimo più energia pulita potremmo anche affrontare la transizione in maniera più semplice.
Se invece di fare ognuno per sé si ragionasse su scala più ampia forse ognuno di noi potrebbe investire meglio i propri soldi.
Invece di spendere 20000 euro sulla mia casa ottenendo comunque una riduzione dei consumi parziale io preferirei metterne 10000 per la realizzazione di un impianto fotovoltaico più grande che andrebbe ad alimentare anche la mia casa.
 
Ma se ho risorse limitate da spendere mi conviene di più spendere su un immobile perché questo diventi più efficiente
Nel palazzo di fianco al mio hanno iniziato a fare il cappotto oltre un anno fa, si sono avvicendate 2 imprese e il palazzo è ancora da terminare, l'ultima "impresa" se ne è andata mesi fa abbandonando impalcature ed è tutto fasciato dai teli, per fare il cappotto alcuni hanno dovuto smontare i condizionatori e le zanzariere esterne. Sono in ballo con 2 avvocati e non si sa come andrà a finire. Questo è il rischio per tutte le opere che si dovrebbero realizzare in Italia. Diciamo che sono un po' pessimista...
 
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