<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La mia prima elettrica ID.3 | Page 143 | Il Forum di Quattroruote

La mia prima elettrica ID.3

Domanda "tecnica".
La id.3 ha la pompa di calore che, teoricamente, dovrebbe avere un consumo correlato al tempo di funzionamento.
Se è così, poniamo solo per esempio in consumo X di 2kWh, l'incidenza sui consumi a 100 km./h. dovrebbe essere la metà rispetto alla velocità di 50.
Giusto o sbaglio qualcosa????
Tipo a 100 km/h 15 kWh% senza clima e 17 con clima.
A 50 12 kWh% senza clima e 16 con clima.
Ma pensa te la sera di ferragosto.....
va anche tenuto in considerazione che più ti avvicini alla temperatura stabilita, più la potenza richiesta dal condizionatore diminuisce.
 
Nel tuo caso, che non conosco, mi astengo, in genere i problemi correlati ai dispositivi di riduzione emissioni euro 5 e segg, si manifestano con un uso poco consono alla tipologia di alimentazione.

L'uso nei primi 4 anni era adeguato al tipo di scelta. Poi cambiate le esigenze sono iniziati i problemi...
Non solo fap, anche problemi elettrici (blocchetto accensione, pomello comand, pulsantiera alzacristalli) e meccanici (sostituiti tutti i supporti motore e cambio (manuale 6 marce) causa vibrazioni e un paio di interventi su richiamo in garanzia di cui non ricordo bene ma mi sembra sulla rumorosità della catena distribuzione...
Alla fine oltre ai problemi fap iniziava pure un principio di slittamento della frizione con le marce alte a bassi giri... Quindi STOP :emoji_confused:
 
Passato quando? i primi dpf\fap erano una tragedia, con rigenerazioni ad orologio (senza verificare lo stato di riempimento dei filtri) come quello fiat sui 1.3 mjet, come i dpf che mandavano in autocombustione i motori Mazda, e sono i primi che mi vengono in mente. Oggi i problemi ci sono col serbatoio adblue dei motori PSA , ma altri problemi non se ne sentono.
Certo che se i problemi sono: il filtro DPF rigenera troppo se faccio solo città, il problema non è tanto il filtro, ma la testa di chi l'ha comprata quell'auto.

Magari qualcuno come me si è ritrovato a non fare più svariate migliaia di chilometri all'anno e riteneva insostenibile perdere tanti soldi per sostituire l'auto... Qui non è questione di testa. Bensì di prodotti che mal si adeguano alle cambiate esigenze di chi li possiede da qualche anno...
 
Magari qualcuno come me si è ritrovato a non fare più svariate migliaia di chilometri all'anno e riteneva insostenibile perdere tanti soldi per sostituire l'auto... Qui non è questione di testa. Bensì di prodotti che mal si adeguano alle cambiate esigenze di chi li possiede da qualche anno...
Lungi dall’ incolpare, ma l’auto va per come è stata progettata.. se diminuiscono e peggiorano le modalità d’utilizzo, l’auto risponde di conseguenza.
E citando il buon zeno che dice “ l’elettrico non è per tutti “ , anche il diesel non è per tutti.
 
Lungi dall’ incolpare, ma l’auto va per come è stata progettata

Sulle difficoltà di gestione dei fap, c'è stata sempre una colpevole mancanza di chiarezza delle case e dei venditori.

Sul tema della progettazione, sarebbe bastata una banale spia che avvisa quando la rigenerazione è in atto, e ti garantisco che i progettisti, tutti, erano e sono consapevoli di questa grave mancanza, che avrebbe prevenuto molte grane ai possessori.
Non prevederla in nessun dei modelli venduti negli anni, si può leggere come una chiara (e discutibilissima) scelta imprenditoriale perchè sapere quante rigenerazioni fa un auto in uso urbano, nel giro di pochi anni avrebbe affossato il mercato delle piccole diesel che è stato invece spinto alla grande.
Dare la colpa al consumatore medio non è giusto, come sarebbe stato, ad esempio, vendere un forno a microonde senza la chiara indicazione/blocchi nell'uso a sportello aperto.
I fabbricanti di auto non sono santi, nessuno, ma nel caso dei diesel sono state abilmente occultate alla maggioranza dei consumatori i loro difetti e limiti, cosa inaccettabile.
In maniera diversa, ma sta accadendo anche con l'elettrico nessuno sta evidenziando i limiti, non delle auto, ma delle batterie e delle reti di produzione e distribuzione, ed alla fine una buona parte del conto lo pagheranno i consumatori globali, e forse purtroppo anche l'ambiente ...

“ l’elettrico non è per tutti “ , anche il diesel non è per tutti.

Hai centrato uno dei principali problemi, è proprio questa cosa che accomuna le due tipologie di alimentazione. Solo che non viene dato adeguato risalto a queste cose, per evitare di affossare (ancora di più perchè il decollo è ancora lontano) la diffusione della tecnologia puramente elettrica
 
Mi soffermerei un attimo sulla proposizione , l'auto elettrica non è per tutti , con 2 considerazioni :
1) come tutte le osservazioni , anche la giusta osservazione che l'auto elettrica non è per tutti , non può essere apodittica , nè atemporale . Oggi l'auto elettrica non è per tutti - siamo d'accordo ed è evidente - , ma domani ? Visto l'evolversi , non tanto dei motori e della tecnologia dei veicoli , ma delle batterie ? E in particolare quelle allo stato solido , le quali dovrebbero garantire maggiore autonomia , maggiore leggerezza , maggiore sicurezza , in relazione agli incendi . Potrebbe essere che domani le auto elettriche a batterie solide siano non proprio per tutti , ma per moltissimi ?
2) la seconda considerazione è legata alla rassegnazione sulla realtà che l'auto elettrica non è per tutti . Henry Ford si rivolta nella tomba : una tecnologia che non è per tutti ? O per lo meno per la maggioranza , che con il tempo diventa totale ? Allora non è una vera tecnologia o meglio non è vero progresso...

C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti. Henry Ford.

Ne consegue che oggi è prematuro ( per quasi tutti ) acquistare un'auto elettrica !

https://motori.ilmessaggero.it/econ...mento, le batterie,il 2030«, afferma Bouveret.
 
Ne consegue che oggi è prematuro ( per quasi tutti ) acquistare un'auto elettrica !
La penso in maniera diametralmente opposta.
Non è per tutti ma potrebbe essere tranquillamente per moltissimi, la maggioranza sicuramente.
Il perché l'ho scritto a più riprese e capisco che risulta noioso ripetersi.
Dico solo che nel mio Comune il 90% delle famiglie potrebbe benissimo utilizzare una o più auto elettriche.
 
La penso in maniera diametralmente opposta.
Non è per tutti ma potrebbe essere tranquillamente per moltissimi, la maggioranza sicuramente.
Il perché l'ho scritto a più riprese e capisco che risulta noioso ripetersi.
Dico solo che nel mio Comune il 90% delle famiglie potrebbe benissimo utilizzare una o più auto elettriche.

Utilizzarle, magari si. Ma quante potrebbero affrontare l'acquisto in scioltezza?
 
Utilizzarle, magari si. Ma quante potrebbero affrontare l'acquisto in scioltezza?
Direi tutti quelli che acquistano dal segmento C a salire.
Ma vedendo i prezzi di alcune versioni termiche di T-cross, Puma, Mokka, 2008, Taigo, Avenger, ecc., noto che costano più di qualche BEV segmento C (MG4 per esempio).
Quindi la gran parte dei miei concittadini.
 
Direi tutti quelli che acquistano dal segmento C a salire.
Ma vedendo i prezzi di alcune versioni termiche di T-cross, Puma, Mokka, 2008, Taigo, Avenger, ecc., noto che costano più di qualche BEV segmento C (MG4 per esempio).
Quindi la gran parte dei miei concittadini.

Per Mokka, 2008 e Avenger che citi, il prezzo di accesso alla BEV è 16000 e passa € superiore alla termica.
Torniamo sempre lì.
Per una elettrica utilizzabile devo spendere sempre molto di più che per una termica "entro level".
 
E, in effetti, occorre "resettarsi" nell'uso rispetto a una termica. Ma questo è incontestabile.
Ero in disaccordo sull'affermazione che le BEV sono premature per QUASI TUTTI.
E questo, semplicemente, non è vero.
Secondo me.
 
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