<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 433 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
.
Bene, ora manca l'ennesimo post sui trolley e poi il giro riparte.
:emoji_grin:
Per il post dove segnalavo che è stato deciso di impostare un piano per 43 miliardi di investimenti per aumentare la produzione di semiconduttori in Europa entro il 2030 nessuno ha detto bao.
C'è stato un lucchetto automatico "popolare", ma non penso ad un complotto.
Senza offesa, solo per segnalare che per me si propende spesso verso la semplice lamentela e un po' meno sul cercare di analizzare se le notizie sono buone o cattive e perchè.
:emoji_wink:
Poi è un gusto mio eh, mica è obbligatorio che tutti scrivano secondo i miei gusti.
Ti do la mia interpretazione al mancato riscontro al tuo post.
Io, ad esempio, 99 volte su 100 non apro i link, che poi tra spam e privacy risultano quasi illeggibili.
E poi, il rischio che siano fake è altissimo, indipendentemente dalla fonte.
 
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Bene, ora manca l'ennesimo post sui trolley e poi il giro riparte.
:emoji_grin:
Per il post dove segnalavo che è stato deciso di impostare un piano per 43 miliardi di investimenti per aumentare la produzione di semiconduttori in Europa entro il 2030 nessuno ha detto bao.
C'è stato un lucchetto automatico "popolare", ma non penso ad un complotto.
Senza offesa, solo per segnalare che per me si propende spesso verso la semplice lamentela e un po' meno sul cercare di analizzare se le notizie sono buone o cattive e perchè.
:emoji_wink:
Poi è un gusto mio eh, mica è obbligatorio che tutti scrivano secondo i miei gusti.

Indubbiamente in una discussione occorre tenere presente anche le ragioni degli altri partecipanti . Certamente in Europa , anzi soprattutto in Italia da sempre caratterizzata da parassitismo endemico , non si può pensare di vivere sugli allori ( leggi industrializzazione dei magnifici 30 anni 1950/80 ) e o sulle rendite di posizione . Occorre invece aumentare la produttività e ognuno dovrebbe pensare più a quello che può fare per migliorare la propria posizione e la nazione e meno a quello che può pretendere dalla Stato e o dalle imprese. Ben vengano quindi le notizie come quella che tu riporti di investimenti pubblici e privati per implementare la riconversione industriale e offrire posti di lavoro .

Detto questo , occorre però ricordare come l'impianto di un welfare europeo , nato sulle ricchezze create dall'industria nel dopoguerra , è seriamente minacciato da decenni da riforme "tecniche" che mirano a disattivarne i benefici per la popolazione , soprattutto le fasce più deboli di essa , gli anziani , i malati e i disoccupati dove il lavoro manchi a prescindere dalla volontà di impegnarsi o sia sottopagato.
Nel frattempo si assiste in Europa e pure in Italia alla prevalenza di un'economia speculativa , la quale arricchisce una ristretta fascia di persone , non producendo nulla di buono per la maggioranza , anzi contribuendo ad innalzare i prezzi (vedi recente speculazione su energia) . La questione è aggravata dal fatto che i grandi movimenti di denaro e o i grandi profitti sono praticamente esentasse e invece dovrebbero contribuire ,multinazionali e finanza in primis, al raggiungimento dei tanto sbandierati "conti in ordine" Quindi i motivi di dissenso , converrai con me, non sono tutti ascrivibili a demagogia e complottismo , ma hanno fondamenti reali.

Tornando all'auto , anche qui si teme - e lo dice pure Tavares, non certo un facinoroso complottaro - l'espulsione di buona parte dei cittadini dalla mobilità privata , sotto motivazioni green che di vero amore per l'ambiente e la salute pubblica hanno molto poco. Saluti
 
Forse perché se TSMC non decide di aprire in EU, quei soldi non serviranno assolutamente a nulla?
esistono diverse fabbriche di semiconduttori in europa
anche se, il grosso, e' a taiwan, non e' che non ce ne siano altrove.
TSMC produce per aziende europee ed americane.
se producono li', e' solo per questioni di prezzo, che comunque son diventati folli negli ultimi due anni, quindi potrebbero benissimo produrli in vaticano, con quello che costano.
 
e intanto, quegli scalmanati continuano ad imporre norme assurde.
dal 2029, voglion levare le caldaie a gas.
sono ammesse solo con rendimento del 115%, numerino dichiarato irraggiungibile dai produttori.
mi sa che mi dovro' comprare una caldaia, da tenere in cantina, in caso di rottura.
noi siam grandi produttori di caldaie e componenti per auto, ma sembra non freghi nulla a nessuno dei nostri poltronati a blx.

son sempre stato a favore dell'europa, un po' ho traballato con le dimensioni della frutta e verdura, e qualche altra direttiva "originale",magari ci ridevo su.
ma ora, son quasi sicuro che, quel giorno del 97, a maastricht, sia nata una creatura mostruosa.

dove si firma per l'uscita?
 
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Begli spunti di riflessione, sopratutto per noi che viviamo in un paese dalla produttività sempre più bassa... e a me basta vedere le aziende per cui lavoro per averne immediata contezza.
Per me il problema è infatti più italiano che europeo, visto anche l'immane debito che ci appesantisce.
Non l'unico fardello però, visto che ogni volta che arrivano finanziamenti di vario tipo si denota una grande confusione di intenti e di vedute, segno che la macro-strategia economica è totalmente assente da ogni parte e quando arrivano gli strumenti mancano del tutto le idee razionali e produttive.
Condivido il fatto che entrare troppo nel dettaglio faccia poi diventare la discussione troppo "politica", ma almeno ogni tanto cercare di capire se la direzione che pare stiamo prendendo sembra la stessa a tutti e se sia praticabile è qualcosa che eleva il discorso.
Grazie per le risposte e per la possibilità di un confronto.
Io onestamente non so quanto il cambiamento nella mobilità privata sia imposto rispetto a quanto stia cambiando anche autonomamente.
Sono nato in una zona di provincia dove senza auto di domenica non andavi neanche a prendere le sigarette. Chi poteva iniziava col motorino. Molti di noi erano in fissa con l'auto. Non tutti erano capaci. Un certo numero di persone ci è rimasta prima dei 25 anni, e non è detto che fossero gli incapaci.
Ora vivo ai margini di una grande città e fra mezzi pubblici e smart working mi capita di usare l'auto per non far scaricare la batteria e mantenere un kilometraggio decente, ma mi piace ancora molto guidare e so ancora guidare in qualsiasi condisione credo.
Eppure vedo molti di quelli che sono nati qua, e ancora di più quelli più giovani, cui non importa granchè dell'auto. Una buona parte non ha neanche la patente o l'auto.
Credo che in parte la transizione sia in atto e inevitabile e che sia maggiormente imposta nelle zone poco servite e... nel cuore di chi ama l'auto con motore a combustione.
Il fatto che spesso e volentieri a grandi movimenti di denaro si accompagnino grandi interessi e grandi manovre è abbastanza normale, purtroppo viene da dire, ma questi gruppi di potere di solito (la mia opinione personale è questa) cavalcano l'onda e non stanno a cercare di provocarla.
 
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Begli spunti di riflessione, sopratutto per noi che viviamo in un paese dalla produttività sempre più bassa... e a me basta vedere le aziende per cui lavoro per averne immediata contezza.
Per me il problema è infatti più italiano che europeo, visto anche l'immane debito che ci appesantisce.
Non l'unico fardello però, visto che ogni volta che arrivano finanziamenti di vario tipo si denota una grande confusione di intenti e di vedute, segno che la macro-strategia economica è totalmente assente da ogni parte e quando arrivano gli strumenti mancano del tutto le idee razionali e produttive.
Condivido il fatto che entrare troppo nel dettaglio faccia poi diventare la discussione troppo "politica", ma almeno ogni tanto cercare di capire se la direzione che pare stiamo prendendo sembra la stessa a tutti e se sia praticabile è qualcosa che eleva il discorso.
Grazie per le risposte e per la possibilità di un confronto.
Io onestamente non so quanto il cambiamento nella mobilità privata sia imposto rispetto a quanto stia cambiando anche autonomamente.
Sono nato in una zona di provincia dove senza auto di domenica non andavi neanche a prendere le sigarette. Chi poteva iniziava col motorino. Molti di noi erano in fissa con l'auto. Non tutti erano capaci. Un certo numero di persone ci è rimasta prima dei 25 anni, e non è detto che fossero gli incapaci.
Ora vivo ai margini di una grande città e fra mezzi pubblici e smart working mi capita di usare l'auto per non far scaricare la batteria e mantenere un kilometraggio decente, ma mi piace ancora molto guidare e so ancora guidare in qualsiasi condisione credo.
Eppure vedo molti di quelli che sono nati qua, e ancora di più quelli più giovani, cui non importa granchè dell'auto. Una buona parte non ha neanche la patente o l'auto.
Credo che in parte la transizione sia in atto e inevitabile e che sia maggiormente imposta nelle zone poco servite e... nel cuore di chi ama l'auto con motore a combustione.
Il fatto che spesso e volentieri a grandi movimenti di denaro si accompagnino grandi interessi e grandi manovre è abbastanza normale, purtroppo viene da dire, ma questi gruppi di potere di solito (la mia opinione personale è questa) cavalcano l'onda e non stanno a cercare di provocarla.
Per quanto riguarda il disamore per l'auto nelle giovani generazioni , credo sia in gran parte -come dici- un fenomeno "naturale" , portato dallo spostamento di interesse su altri oggetti di desiderio ed altri simboli , leggi per esempio viaggi più o meno organizzati e soprattutto elettronica ,smart-phone , partecipazione a social et similia , quello che i colti definiscono "metaverso". Vi è sicuramente in ciò un fenomeno di oscillazione : da un amore spasmodico , un po' malato e pure pericoloso , che tu descrivi molto bene , che caratterizzava la provincia qualche anno fa , ad una saturazione verso l'auto , quasi una specie di noia , con conseguente ricerca di altri desideri . Pure il traffico , le code , massimi nelle metropoli e gli incidenti gravi che tu ricordi molto bene , purtroppo frequenti nelle statali di provincia , le famose stragi del sabato sera , hanno contribuito ad affievolire l'attaccamento esagerato all'auto , come oggetto del desiderio. Ora , detto tutto ciò che c'era da dire sul fenomeno erroneamente considerato naturale , poichè di naturale non vi è nulla nelle nostre civiltà basate sulla tecnica e l'informazione, resta da stabilire il peso sui comportamenti e gli orientamenti giovanili , della pubblicità , non solo e non tanto quella centrata sui singoli prodotti , ma soprattutto quella sui famosi stili di vita , vale a dire la molla primigenia e fondamentale da cui scattano i vari consumi. Non credo che il peso di queste pubblicità sia ridotto e sono in buona compagnia di scrittori , economisti , psicologi e filosofi a pensarlo... .
 
Ultima modifica:
Per quanto riguarda invece la "naturale" tendenza del denaro a seguire determinati percorsi come l'acqua su un piano inclinato , senza che vi sia una regia , debbo dire che anche qui vale più o meno lo stesso discorso di cui sopra riguardo agli stili di vita nelle varie generazioni .I gruppi di pressione e i centri di interesse intervengono eccome nella società , non solo attraverso la pubblicità e l'informazione (non a caso i media sono tutti di proprietà di grandi imprese multinazionali) , ma pure direttamente cercando di influenzare in tutti i modi la politica , i parlamenti e le leggi. Negli Usa questo fenomeno è quasi completamente alla luce del sole e si evince facilmente controllando i finanziamenti leciti che vanno ai vari partiti e o soprattutto ai singoli uomini politici .In Europa il fenomeno lobbistico subisce invece un'accezione negativa e quindi , pur essendo molto forte e incisivo , avviene e si muove sotto-traccia , ma c'è eccome.
 
Ultima modifica:
Gli ultimi commenti sono molto interessanti.
E' difficile dire se la guerra alle auto sia la causa o una conseguenza del disinteresse nei confronti delle auto delle nuove generazioni.
E' come cercare di stabilire se sia nato prima l'uovo o la gallina.
Di sicuro sono due fenomeni che vanno a braccetto e forse la transizione non sarebbe possibile se l'auto fosse irrinunciabile per i giovani come è per i meno giovani.
In ogni caso anche se chi sta spingendo la transizione stesse solo cavalcando l'onda senza averla generata credo che si possa dire che ci sta mettendo davvero il carico da undici...
 
Per quanto riguarda la "naturale" tendenza del denaro a seguire determinati percorsi come l'acqua su un piano inclinato , senza che vi sia una regia , debbo dire che anche qui vale più o meno lo stesso discorso di cui sopra degli stili di vita nelle varie generazioni .I gruppi di pressione e i centri di interesse intervengono eccome nella società , non solo attraverso la pubblicità e l'informazione (non a caso i media sono tutti di proprietà di grandi imprese multinazionali) , ma pure direttamente cercando di influenzare in tutti i modi la politica , i parlamenti e le leggi. Negli Usa questo fenomeno è quasi completamente alla luce del sole e si evince facilmente controllando i finanziamenti leciti che vanno ai vari partiti e o ai singoli uomini politici .In Europa il fenomeno lobbistico ha invece un'accezione negativa e quindi , pur essendo molto forte e incisivo , avviene e si muove sotto-traccia , ma c'è eccome.


Diciamo che ce n'e' una parte scoperta
e
pure una coperta
 
esistono diverse fabbriche di semiconduttori in europa
anche se, il grosso, e' a taiwan, non e' che non ce ne siano altrove.
TSMC produce per aziende europee ed americane.
se producono li', e' solo per questioni di prezzo, che comunque son diventati folli negli ultimi due anni, quindi potrebbero benissimo produrli in vaticano, con quello che costano.
Non è proprio così, almeno per quanto concerne i chip a più elevate prestazioni
 
Al salone di Shanghai CATL ha presentato un nuovo prodotto, che ha chiamato Condensed Battery. Secondo l'azienda arriverebbe al valore di densità energetica di 500 Wh/kg.
Ne hanno parlato in merito all'aviazione elettrica, ma una volta scesi i costi potremmo vedere tali batterie sulle auto. A fine anno inizia la produzione.
 
Gli ultimi commenti sono molto interessanti.
E' difficile dire se la guerra alle auto sia la causa o una conseguenza del disinteresse nei confronti delle auto delle nuove generazioni.
E' come cercare di stabilire se sia nato prima l'uovo o la gallina.
Di sicuro sono due fenomeni che vanno a braccetto e forse la transizione non sarebbe possibile se l'auto fosse irrinunciabile per i giovani come è per i meno giovani.
In ogni caso anche se chi sta spingendo la transizione stesse solo cavalcando l'onda senza averla generata credo che si possa dire che ci sta mettendo davvero il carico da undici...

Indipendentemente da tutto, il mercato era in crisi ed è tuttora in crisi.
Un bel colpo di spugna verso il 2035 con alcune leggi mirate crea un mercato vergine che avrà almeno 25 anni di sviluppo. il tempo del totale rinnovo del parco auto.
Un campo infinito
 
Al salone di Shanghai CATL ha presentato un nuovo prodotto, che ha chiamato Condensed Battery. Secondo l'azienda arriverebbe al valore di densità energetica di 500 Wh/kg.
Ne hanno parlato in merito all'aviazione elettrica, ma una volta scesi i costi potremmo vedere tali batterie sulle auto. A fine anno inizia la produzione.

Il fatto che le batterie stiano evolvendo e che ci si possa attendere miglioramenti significativi comporta il fatto che i possessori di auto con batterie della generazione precedente, subiranno un deprezzamento importante. Non solo di soldi ma anche emotivo, nel senso che molti si sentiranno fregati perché avrebbero potuto attendere per l'acquisto. Chi avrà i soldi cambierà ancora ( come gli acquirenti degli smartphone top, che non vedono l'ora di spendere migliaia di euro per l'ultimo arrivato).
Gli altri rimarranno col cerino in mano, nessuno vorrà comprare macchine con batterie di vecchia generazione
 
Il fatto che le batterie stiano evolvendo e che ci si possa attendere miglioramenti significativi comporta il fatto che i possessori di auto con batterie della generazione precedente, subiranno un deprezzamento importante. Non solo di soldi ma anche emotivo, nel senso che molti si sentiranno fregati perché avrebbero potuto attendere per l'acquisto. Chi avrà i soldi cambierà ancora ( come gli acquirenti degli smartphone top, che non vedono l'ora di spendere migliaia di euro per l'ultimo arrivato).
Gli altri rimarranno col cerino in mano, nessuno vorrà comprare macchine con batterie di vecchia generazione

Infatti nessuno compra prodotti di consumo perchè potrebbero uscire prodotti migliori l'anno dopo.

Auto, moto, bici, telefonini, computer, caldaie, frigoriferi. Nessuno li compra per paura che esca il modello nuovo.
Me lo segno
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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