<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> BMW M3 Competition vs Audi RS6 | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

BMW M3 Competition vs Audi RS6

Bella domanda....
Anche se ne mastico poco....
....Io sono innamorato come pochi della " cosa "....
Sono pochissime,
fra le tante avute,
le auto di cui, sicuramente, non mi sono pentito lasciarle andare
verso altri proprietari
Beh insomma, "interpretando" la tua risposta - che ha un certo grado di "cripticità", come tuo costume - penso che ti sarebbe piaciuto tenerla : la cosa più ovvia....
Consolati : uno che conosco a Campobasso (cugino di cugini...) che tra l'altro è tuo coetaneo del 1952, nel lontano 1974 si comprò, usata ma per modo di dire, una favolosa 911 Carrera RS 2.7 del 1973, me la ricordo bene, era bianca, ma non la tenne molto a lungo.

Quando ci siamo rivisti, in anni recenti, gli ho detto a che razza di cifre avrebbe potuto vendere quella Carrera (rara e richiestissima dai collezionisti, per non parlare dei pochi esemplari allestiti come "Sport" che credo stiano sul milione di €) al giorno d'oggi : ma l'ha presa giustamente con filosofia, non si può prevedere il futuro....
 
Beh insomma, "interpretando" la tua risposta - che ha un certo grado di "cripticità", come tuo costume - penso che ti sarebbe piaciuto tenerla : la cosa più ovvia....
Consolati : uno che conosco a Campobasso (cugino di cugini...) che tra l'altro è tuo coetaneo del 1952, nel lontano 1974 si comprò, usata ma per modo di dire, una favolosa 911 Carrera RS 2.7 del 1973, me la ricordo bene, era bianca, ma non la tenne molto a lungo.

Quando ci siamo rivisti, in anni recenti, gli ho detto a che razza di cifre avrebbe potuto vendere quella Carrera (rara e richiestissima dai collezionisti, per non parlare dei pochi esemplari allestiti come "Sport" che credo stiano sul milione di €) al giorno d'oggi : ma l'ha presa giustamente con filosofia, non si può prevedere il futuro....

Direi che in questo caso non si tratta di " cripticita' "
ma di semplice amore per la " cosa " auto....
Che nel mio caso va dal bene che volevo alla 520*
( facile si dira' )
per "scendere "
anche alla " Cliuccia " e alla " Meganina "
( cosi' le chiamavo ),
che ebbi con sommo piacere nei primi anni 2000

* cui dedicai persino il mio 3D
" Sara' difficile separarsene "

https://forum.quattroruote.it/threads/sara-difficile-separarsene.113623/
 
In teoria è così, perché il peso va ad incidere soprattutto sugli attriti interni dei pneumatici ed in misura minore - credo - sugli attriti delle parti quasi rigide, tipo i cuscinetti, la trasmissione ecc.

Nella pratica, però, il peso ha la sua bella importanza anche qui, perché - in funzione anche dei rapporti - l'accelerazione ne può risultare talmente rallentata da rendere puramente teorico il raggiungimento della vmax potenziale, che potrebbe richiedere un lancio talmente lungo (anche senza considerare vento e lievissime pendenze, che pure sono frequenti) da essere irraggiungibile nella pratica.

Un po' come succede con i famosi oltre 400 km/h della Bugatti Veyron (e successive) che in pratica sono raggiungibili, per breve tempo, solo sulla pista di prova VW di Ehra-Lessien in Germania (9 km di rettifilo) tant'è vero che la Koenigsegg, cui la VW rifiutava l'uso di quella pista, per anni ha dovuto dichiarare vmax solo stimate, riuscendo poi ad arrivarci soltanto su un tratto autostradale nel deserto del Nevada, che però dovette essere appositamente chiuso al traffico per l'occasione !


No, non è proprio così : che il rapporto potenza / peso sia basilare non ci piove, ma anche gli altri parametri possono influire, nella pratica, pesantemente.

Per l'importanza della trazione, ovviamente nei rapporti corti, la mia Cayman contro la M6 che avevo prima è un esempio perfetto : ha sui 250 cv/t (calcolati a vuoto) mentre la M6 era sui 296 cv/t.
Senonché, proprio sullo 0-100 la Cayman, con il suo bel 56% di peso dietro, supera ampiamente (con 4"0) la M6, il cui tempo possibile oscilla tra 4"5 e 4"9, medio 4"7, in funzione dell'aderenza delle gomme posteriori, su cui grava soltanto il 47% del peso.

Vero che sicuramente non dipende soltanto da quello (il motore Cayman, turbo e con turbo-lag molto ridotto, va in coppia piena molto prima dell'aspirato) ma vedi bene che i famosi cv/t non dicono tutto.

Ugualmente molto importante è la resistenza aerodinamica, man mano che la velocità sale, quando l'aria diventa (più o meno, secondo il Cx) un "muro" proprio mentre la forza meccanica che spinge è molto diminuita a causa dei rapporti lunghi : nella realtà pratica, è importantissima per l'accelerazione ("allungo") che si può ottenere alle alte velocità.

Anche se oggi i costruttori, sulle più potenti supercar, tendono giustamente a privilegiare la ricerca della deportanza, quindi sicurezza, piuttosto che la massima penetrazione aerodinamica tot court, dato che certe velocità sono difficilmente raggiungibili nella pratica.
Condivido, sono stato contestato dalla formula di prima media F=ma, ma questa è teoria.
Ho detto " ad auto in movimento da 50 MpH in accelerazione il peso è meno importante" poiché nella partenza da fermo incidono molti, moltissimi fattori, tutti a discapito del maggior peso, che in velocità non si hanno, gli attriti di primo distacco, l'isteresi delle gomme, la trazione che a parità di contatto sulla strada, (non parliamo di teoria) anche se aumento la coppia, non riuscirò a metterla a terra l poiché l'inerzia è maggiore e si hanno microslittamenti problema che in velocità non si hanno. (vedi Porsche 911 GT2 RS dotata di ottima motricità che da fermo batte la 812 superfast, ma da lanciata perde), In accelerazione in velocità interviene in modo preponderante l'aerodinamica e la resistenza dell'aria, che paradossalmente più aumento la velocità e più è favorita l'auto più aerodinamica che quella più leggera.
 
Ultima modifica:
Guarda, io non so quanti anni hai tu - sicuramente meno di me - ma per me sono abbastanza convinto che potrò guidare termico ancora per un pezzo, forse finché vivrò.

La famosa data - che è già adesso contestata dal mondo industriale e da almeno una parte dell'opinione pubblica, vedi anche quanto espresso di recente da Romano Prodi che pure non è certo uomo di destra - del 2035, anche ammesso che sia applicata esattamente (io ci credo poco) non potrà impedire la circolazione del gran numero di termiche ancora in giro : e per un pezzo.
La vita pratica, la realtà reale e l'economia hanno le loro esigenze : non si può piegare la realtà e la vita di tante persone ad esigenze teoriche ed ideologiche.
Sarà magari inibita la circolazione nei centri cittadini.... ma quello è un male minore, sbagliato ma più sopportabile.

Quasi 42. Si ho letto di Prodi ma nel mio piccolo, le mie sensazioni sono che c'è un tale dispiegamento di forze che va dall'industria alla politica che già nel 2025 scricchiolera' il mondo della passione legato ai motori termici. Speravo negli E-fuels o bio che siano ma nn ci crede nessuno fuorché Porsche. Ferrari ha detto no secco...Ferrari...
 
Condivido, sono stato contestato dalla formula di prima media F=ma, ma questa è teoria.
Ho detto " ad auto in movimento da 50 MpH in accelerazione il peso è meno importante" poiché nella partenza da fermo incidono molti, moltissimi fattori, tutti a discapito del maggior peso, che in velocità non si hanno, gli attriti di primo distacco, l'isteresi delle gomme, la trazione che a parità di contatto sulla strada, (non parliamo di teoria) anche se aumento la coppia, non riuscirò a metterla a terra l poiché l'inerzia è maggiore e si hanno microslittamenti problema che in velocità non si hanno. (vedi Porsche 911 GT2 RS dotata di ottima motricità che da fermo batte la 812 superfast, ma da lanciata perde), In accelerazione in velocità interviene in modo preponderante l'aerodinamica e la resistenza dell'aria, che paradossalmente più aumento la velocità e più è favorita l'auto più aerodinamica che quella più leggera.
Quello che dici è vero, tranne il ritenere "teorica" la legge fisica basilare ricordata da Pigreco (che è un esperto di fisica) che è vera e reale, salvo naturalmente non essere l'unica realtà che interagisce in un sistema complesso, con molte variabili di cui tener conto.
Tutto qui..... non è il caso di stizzirsi.
 
Quasi 42. Si ho letto di Prodi ma nel mio piccolo, le mie sensazioni sono che c'è un tale dispiegamento di forze che va dall'industria alla politica che già nel 2025 scricchiolera' il mondo della passione legato ai motori termici. Speravo negli E-fuels o bio che siano ma nn ci crede nessuno fuorché Porsche. Ferrari ha detto no secco...Ferrari...
La questione è estremamente complessa e sfaccettata e nessuno oggi può prevederne gli sviluppi, che dipendono in parte da fattori noti già oggi ed in parte da fattori oggi non conoscibili : disponibilità di energia (che, se buona, potrebbe favorire l'idrogeno, enormemente migliore da quasi tutti i punti di vista salvo appunto il richiedere abbondanza di energia), stato ed aggiornamento della rete elettrica (ahimé...), disponibilità fisica ma (soprattutto) politica delle materie prime rare per fabbricare batterie efficienti, smaltimento delle batterie esauste, e chissà quanti altri fattori ancora.

Di sicuro, non è pensabile, a mio parere, che si sviluppi solo secondo i criteri massimalisti ed ideologici oggi sostenuti dai vari fanatici delle auto elettriche, che appartengono a correnti di pensiero estremiste e molto poco pragmatiche, storicamente quasi sempre perdenti.
 
Quello che dici è vero, tranne il ritenere "teorica" la legge fisica basilare ricordata da Pigreco (che è un esperto di fisica) che è vera e reale, salvo naturalmente non essere l'unica realtà che interagisce in un sistema complesso, con molte variabili di cui tener conto.
Tutto qui..... non è il caso di stizzirsi.
Non mi sono stizzito, è che ho raggiungo il colmo del bicchiere e poi trabocca.
La differenza tra un fisico ed un ingegnere, è la stessa che c'è tra la filosofia e la concretezza della realtà. Non si potranno mai trovare punti in comune o almeno molto raramente.
 
Condivido, sono stato contestato dalla formula di prima media F=ma, ma questa è teoria.
Ho detto " ad auto in movimento da 50 MpH in accelerazione il peso è meno importante" poiché nella partenza da fermo incidono molti, moltissimi fattori, tutti a discapito del maggior peso, che in velocità non si hanno, gli attriti di primo distacco, l'isteresi delle gomme, la trazione che a parità di contatto sulla strada, (non parliamo di teoria) anche se aumento la coppia, non riuscirò a metterla a terra l poiché l'inerzia è maggiore e si hanno microslittamenti problema che in velocità non si hanno. (vedi Porsche 911 GT2 RS dotata di ottima motricità che da fermo batte la 812 superfast, ma da lanciata perde), In accelerazione in velocità interviene in modo preponderante l'aerodinamica e la resistenza dell'aria, che paradossalmente più aumento la velocità e più è favorita l'auto più aerodinamica che quella più leggera.

Se vogliamo fare un primo passo per capire meglio, dobbiamo passare dal semplice a = F/m di Newton al principio di D'Alambert che dice a = (Fm - Fr) / m , dove Fm e Fr sta rispettivamente per forze motrici e forze resistenti. Quindi teniamo conto delle forze resistenti, cioè quelle che si oppongono al movimento.
Quindi, se due auto hanno lo stesso rapporto massa/potenza, ma una con potenza e massa maggiore e la stessa resistenza aerodinamica, in velocità, quella più potente e pesante avrà maggiore capacità di accelerare, poiché quello che ti fa accelerare è la differenza tra Fm e Fr e, se Fr è la stessa, appunto, a quella più pesante e potente, ne avanza di più.
 
il coefficiente importante è il rapporto tra la massa sull'asse posteriore
Di certo conta sulla dinamica, ovvero sulla combinazione delle forze che agiscono sul veicolo e che possono essere applicate al punto di applicazione della forza traente. Ma oltre al coefficiente di attrito massimo scaricabile da uno pneumatico non si può andare, per questo, con grandi potenze è meglio suddividere la forza applicata a terra, suddividerla su una maggior superficie, sia aumentando l'impronta a terra per ogni ruota, che il numero di ruote traenti.
 
Signornò, è fisica, espressione matematica precisa e sperimentalmente verificabile. Alla base di tutte le più semplici e complesse interazioni, dalle palle del biliardo alla cinematica dei corpi celesti.
un po' come la piuma che cade alla stessa velocità del piombo, forse nello spazio vuoto siderale..

Comunque Renatom ti ha spiegato bene il problema. E non voglio più tornarci.
 
La differenza tra un fisico ed un ingegnere, è la stessa che c'è tra la filosofia e la concretezza della realtà.
Altra visione non conforme alla realtà. L'ingegneria non esisterebbe senza la fisica che la governa (tant'è vero che gli ingegneri sostengono una mezza dozzina di esami di fisica generale ed applicata), come la fisica non esisterebbe senza il formalismo matematico, infatti per laurearsi in fisica, si sostengono ⅓ di esami di matematica, ⅓ di teorica ed ⅓ di sperimentale, circa. Non è speculazione avulsa dalla realtà ma scienza verificabile e verificata.
 
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