<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 277 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Francamente non credo sia solo una questione di costi, quanto di disponibilità di sufficiente quantità di materie prime. Non ce ne sono abbastanza per sostituire il parco attuale 1:1 come detto e ridetto più e più volte. Impossibile sostituire il parco circolante attuale termico con tutte bev, tantomeno ricaricarle.
In sostanza siamo allineati su questo punto.
Quel poco che e' disponibile, visti i prezzi e' piu' semplice montarlo sui modelli piu' costosi, dove e' piu' facile realizzare margine.
Dal 2035, in Europa, sara' molto difficile coprire tutti i segmenti del mercato a prezzi sostenibili per la grande massa (... anche se gia' oggi i listini hanno subito incrementi importanti).
 
Dal 2035, in Europa, sara' molto difficile coprire tutti i segmenti del mercato a prezzi sostenibili per la grande massa
Lo sarà anche prima e potrebbe essere improbo pure mantenere in circolazione il parco preesistente, sia a livello di ricambi che di rifornimenti. Chi può e potrà ancora investire su una logistica di un settore destinato all'estinzione?
 
Questo è un nodo...
Io penso che le case l'abbiano "ben accettato" perchè non avevano alternative, o meglio, avrebbero dovuto fare squadra e dire ai politici che loro.....tutte.... non accettavano quanto richiesto (imposto) e piuttosto che buttarsi a forza sull'elettrico chiudevano in blocco gli stabilimenti.
Presumo che davanti a un'azione così rigorosa e univoca, ci sarebbe stato un ripensamento di Bruxelles, pena l'implosione della zona euro.
Diverso sarebbe stato il fatto che alcune case avessero "ben accettato" la transizione e altre no..... perchè il fatto di vendere solo elettriche avrebbe messo fuori combattimento dei competitors, ma il fine politico sarebbe comunque giunto a compimento.
Perciò io qua ci vedo il "nodo".... perchè le case automobilistiche europee non hanno avuto, o non hanno, le palle, per dire a Bruxelles che non se ne fa nulla?
Quali interessi, che vanno ben oltre l'automotive, ci sono in ballo affinchè tutti si accodino sommessamente a questo "diktat" senza reagire, se non con qualche comunicato (es.DeMeo), che sappiamo tutti benissimo non serve a smuovere nulla ma solo a dare contentini morali a chi ha un'altra visione del problema climatico?
A parer mio, in Europa c'e' sempre qualcuno che ha piu' peso degli altri, che poi e' chi ha stabilimenti di auto in mezza Europa e molti sostenitori in particolare nel nord del continente.
 
Lo sarà anche prima e potrebbe essere improbo pure mantenere in circolazione il parco preesistente, sia a livello di ricambi che di rifornimenti. Chi può e potrà ancora investire su una logistica di un settore destinato all'estinzione?
Da questo punto di vista, sara' una sfida interessante, che vedra' avvantaggiato chi avra' produzioni anche nei paesi dove il termico non avra' ancora limitazioni importanti.
 
Anche questa mi sembra
Vedi l'allegato 26391
La conosco solo grazie a Gran Turismo e mi pare che fosse anche in un film scadente con Jet Li e Jason Statham
Se è per questo oltre alle Spyker (stupende) ci sono anche le Dorkenvoort, replica delle indimenticabili Lotus Seven. Ma il concetto era evidenziare che un Paese scarso di cultura storica automobilistica e motoristica, da sempre avverso al mezzo meccanico (anche per non necessità oggettiva), a mio avviso non ha molta voce in capitolo sull'argomento. Stante comunque il fatto che in Olanda ci sono tantissimi club di auto storiche e una fiorente attività di importazione di auto classiche dagli USA (con iva UE bassissima, alla faccia dell'armonizzazione) con molti piloti amatoriali e importanti collezionisti.

Per tornare in topic, a proposito della logistica e delle filiere di ricambi per le auto termiche, mi permetto solo di far notare cosa succede a Cuba da 64 anni... A mio personale parere, nel 2050 non solo ci saranno ancora in circolazione 2/3 del parco auto con motore termico come preconizzato dagli analisti di settore, ma molti Paesi avranno preso coscienza dello scempio e saranno tornati sui loro passi, spinti dal malcontento popolare che, sempre a mio avviso, sfocierà in sollevazioni diffuse.

Ovviamente IMHO, liberarsi dei combustibili fossili è un sogno: la civiltà umana è stata costruita su di essi e vagheggiare un mondo unicamente alimentato dal sole e dal vento (perché purtroppo è questo il messaggio che stanno facendo passare), significa semplicemente non avere coscienza di sé.
 
Per tornare in topic, a proposito della logistica e delle filiere di ricambi per le auto termiche, mi permetto solo di far notare cosa succede a Cuba da 64 anni... A mio personale parere, nel 2050 non solo ci saranno ancora in circolazione 2/3 del parco auto con motore termico come preconizzato dagli analisti di settore, ma molti Paesi avranno preso coscienza dello scempio e saranno tornati sui loro passi, spinti dal malcontento popolare che, sempre a mio avviso, sfocierà in sollevazioni diffuse.
Tutto giustissimo questo che scrivi, si sta dando ormai per certo che le cose andranno a finire come le autorità hanno preannunciato.
Per un’operazione del genere il 2035 è come fosse domani, il mondo e le varie società che lo compongono hanno tempi infinitamente più lunghi è diversissimi tra loro.
 
Saresti invece proprio la persona perfetta per acquistare una roadster o una coupè "abbordabile" da affiancare alla Yaris... peccato che siano sostanzialmente sparite e spariranno sempre più...

End O/T.

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Tutto giustissimo questo che scrivi, si sta dando ormai per certo che le cose andranno a finire come le autorità hanno preannunciato.
Per un’operazione del genere il 2035 è come fosse domani, il mondo e le varie società che lo compongono hanno tempi infinitamente più lunghi è diversissimi tra loro.

In realtà nel 2026 ci sarà uno step di verifica generale, compresa anche l'analisi della soluzione inerente ai carburanti sintetici , non credo che quindi sia dato tutto per sicuro e certo neanche dal legislatore. Le case però giustamente vogliono arrivare a delle certezze e quindi prima o poi un punto fisso verrà messo, io spero che sarà proprio nel 2026 dove si potrà anche slittare al 2040 il traguardo della transizione ,ma nel frattempo non è che si può stare a braccia conserte come sembra sta accadendo da noi ,che poi è la denuncia che ha fatto l'Unrae
 
ma nel frattempo non è che si può stare a braccia conserte come sembra sta accadendo da noi ,che poi è la denuncia che ha fatto l'Unrae

Te lo richiedo. Nn si capisce cosa imputi all'IT. Le colonnine le stanno installando, le macchine elettrificate le produciamo...gli incentivi ci sono, anche pesanti, sull'acquisto...forse compriamo meno EV degli altri perché ci sono meno soldi.
 
Te lo richiedo. Nn si capisce cosa imputi all'IT. Le colonnine le stanno installando, le macchine elettrificate le produciamo...gli incentivi ci sono, anche pesanti, sull'acquisto...forse compriamo meno EV degli altri perché ci sono meno soldi.

Che a mia impressione non ci vedo un grande trasporto nel fare le cose , tante sono ancora sulla carta e altre sono state fatte ma nel minimo necessario più per portare a casa il compitino che nel interesse di raggiungere lo scopo .
Giustamente chiedi a me perché siamo noi qui a parlarne , ma potendo sarebbe da chiedere al Unrae che solleva gli stessi miei timori.
 
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