<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Milano (per i milanesi): divieto ingresso AREA C e limiti km area B | Page 94 | Il Forum di Quattroruote

Milano (per i milanesi): divieto ingresso AREA C e limiti km area B

credo che, un camionista, mentre svolta ad un incrocio, non guardi le telecamere, ma davanti.
Alcuni non guardano neanche di lato. Ieri sera in rotatoria perfettamente illuminata non mi ha dato la precedenza (SW da 10mq bianca) e poi ha pure invaso l'altra corsia tagliandomi la strada. Tanto in caso d'urto non si fanno niente e se ne vanno indisturbati. E non solo quello, luci sui rimorchi funzionanti al 50%, targhe a volte assenti etcetc... la strada è un far west...
 
A me è capitato di guidare furgoni a passo lungo e già li non è proprio facile rendersi conto di cosa avviene attorno al mezzo.
Immagino che guidare un bilico sia molto più difficile.

Onestamente fatico a capire la dinamica dell'investimento.
Se ha investito la signora in bici svoltando significa che viaggiavano affiancati,altrimenti al limite la bici poteva andare addosso alla fiancata del camion.
Senza voler assolvere l'autista del camion che doveva segnalare la svolta e guardare nello specchietto,mi auguro che almeno la prima delle due l'abbia fatta,mi sembra assurdo però che una bici viaggi affiancata a un camion a velocità sostenuta tanto da non fare in tempo a fermarsi nel caso in cui svoltasse all'improvviso.

Se si parla di angoli ciechi imho è quello dei ciclisti il più pericoloso.
Ne ho visti tanti che di lato non guardano minimamente,oppure vista la stagione hanno berretti e cappucci che se non girano la testa rendono impossibile vedere e forse anche sentire cosa succede a lato.
Quando va tutto bene tagliano la strada a qualche mezzo e manco se ne accorgono,se ne accorge il guidatore del mezzo che se è attento frena e al massimo si fa scappare un'imprecazione.
 
A me è capitato di guidare furgoni a passo lungo e già li non è proprio facile rendersi conto di cosa avviene attorno al mezzo.
Immagino che guidare un bilico sia molto più difficile.

Onestamente fatico a capire la dinamica dell'investimento.
Se ha investito la signora in bici svoltando significa che viaggiavano affiancati,altrimenti al limite la bici poteva andare addosso alla fiancata del camion.
Senza voler assolvere l'autista del camion che doveva segnalare la svolta e guardare nello specchietto,mi auguro che almeno la prima delle due l'abbia fatta,mi sembra assurdo però che una bici viaggi affiancata a un camion a velocità sostenuta tanto da non fare in tempo a fermarsi nel caso in cui svoltasse all'improvviso.

Se si parla di angoli ciechi imho è quello dei ciclisti il più pericoloso.
Ne ho visti tanti che di lato non guardano minimamente,oppure vista la stagione hanno berretti e cappucci che se non girano la testa rendono impossibile vedere e forse anche sentire cosa succede a lato.
Quando va tutto bene tagliano la strada a qualche mezzo e manco se ne accorgono,se ne accorge il guidatore del mezzo che se è attento frena e al massimo si fa scappare un'imprecazione.

i ciclisti non guardano per definizione di fianco.
anche perche', se ti giri per guardare dietro, automaticamente farai una esse, sbandando dal lato in cui hai girato la testa.
se tengono alla pelle, mettono fuori il braccio.
altrimenti, girano e basta.
 
Non è infondata.
Penso che per un ciclista amatoriale girarsi indietro senza sbandare leggermente di lato sia abbastanza difficile.
Non ne parliamo per chi magari non ha una mobilità efficiente,come le persone anziane,e magari non riesce a girare molto il collo oppure ha una visione periferica ridotta che costringe a girare di più la testa per vedere a lato.
Un ciclista allenato probabilmente riesce a girarsi indietro senza modificare la sua andatura ne la traiettoria.
 
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Stando a quanto dice questo sito per i ciclisti il trucco è essere giovani,normodotati e allenati.
 
Io a 15 anni quando andavo spesso in bici (per lo più in campagna) non ero minimamente capace di pedalare senza mani,alcuni ci riuscivano,o di impennare.
Anzi mi pare di ricordare che anche pedalare con una sola mano sul manubrio non mi riuscisse particolarmente bene (forse tenendo la mano dominante sul manubrio si,mentre con la sinistra non riuscivo ad andare dritto).
Però magari dipendeva dalla bicicletta scassata o dal fatto che non mi sono mai impegnato più di tanto per migliorare.
 
Premesso che è pura follia pensare che in una città con un peso importante nel mondo degli affari e del commercio ci si debba muovere solo a piedi e in bici, noto un sacco di strade dove ci sono marciapiedi larghi come una carreggiata stradale ma per le bici c'è una riga gialla sulla carreggiata. Non ci vorrebbe molto a recuperare spazio sul marciapiede ( non stiamo parlando di vie di grande shopping dove i marciapiedi sono affollati ) e garantire un percorso sicuro per ciclisti e pedoni senza penalizzare il traffico automobilistico. In altre aree, recentemente riqualificate, i marciapiedi e le carreggiate sono stati ristretti per far spazio ad utilissime isole di ciotoli o piante di loto, coi ciclisti costretti a viaggiare in strada facendo da tappo ad auto e bus e rischiando la pelle visto che non c'è il metro e mezzo di spazio ma quanto va bene con l'auto tutta a sinistra e la bici a destra si arriva a malapena al mezzo metro.
Forse prima di devastare altre aree è il caso di sistemare quelle dove sarebbe più sempilce intervenire con poco impatto.
 
Non ci vorrebbe molto a recuperare spazio sul marciapiede ( non stiamo parlando di vie di grande shopping dove i marciapiedi sono affollati ) e garantire un percorso sicuro per ciclisti e pedoni senza penalizzare il traffico

Qui anche dove ci sono le ciclabili o marciapiedi larghi e poco affollati le bici te le ritrovi puntualmente sulla sede stradale.
Per dire che non basta creare percorsi sicuri,o meno pericolosi,ma bisogna anche convincere la gente ad usarli.
 
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