<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 230 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
I treni veloci si fermano a Napoli, quelli che continuano a scendere è già assai se vanno come un intercity.

Prima di togliere una "libertà" ad una porzione della popolazione, bisognerebbe studiare come compensare tale perdita.

Per chi ha in determinate aree del belpaese, la perdita della possibilità di usare un auto, significa in caso di emergenza, non poter andare al pronto soccorso, e hai vogli di chiamare un autoambulanza quando il P.S. più vicino sta ad un ora e mezzo di strada e l'ambulanza stessa magari arriva sul posto dopo un ora o più.

Le vacanze sono l'ultimo dei problemi, anche la spesa può essere complicata, ci sono piccoli paesi senza neanche un alimentari, ho fatto un lavoro in una scuola di uno di questi, e per fare un panino ai ragazzi che lavoravano insieme a me, ho dovuto ringraziare il proprietario di un bar, l'unico, che mi ha messo insieme qualcosa anche se era il suo giorno di chiusura.

Non parliamo solo di zone rurali, ma di territori estesi migliaia di Kmq dove l'unica alternativa all'auto sono i mezzi a trazione animale. Non mancano solo i treni; niente autobus, taxi, uber.

Posti dove una sola guardia medica sola deve coprire 4 o 5 paesini collegati con una viabilità disastrata che ad ogni pioggia perde un pezzo.
Chi glielo va a dire a queste migliaia e migliaia di persone che, quando la fidata Panda del 1980 non potrà più circolare o semplicemente no sarà più riparabile, che, ho utilizzano i risparmi di una vita per acquistare una scatoletta elettrica, che non saprebbero spesso neanche dove ricaricare, ho in alternativa tornano a vivere come negli anni 50.

Se questo e progresso, ne faccio volentieri a meno.

Comprendo il tuo discorso ma ti chiedo perché si è giunti alla situazione che tu descrivi, proprio perché le scelte che furono fatte allora di mobilità secondo me premiarono la mobilità privata non sviluppando quella pubblica. Il futuro per me è un riequilibrio di queste storture perché non si può avere un territorio che basa la sua mobilità solo sull'automobile
 
Ultima modifica:
I treni veloci si fermano a Napoli, quelli che continuano a scendere è già assai se vanno come un intercity.

Prima di togliere una "libertà" ad una porzione della popolazione, bisognerebbe studiare come compensare tale perdita.

Per chi ha in determinate aree del belpaese, la perdita della possibilità di usare un auto, significa in caso di emergenza, non poter andare al pronto soccorso, e hai vogli di chiamare un autoambulanza quando il P.S. più vicino sta ad un ora e mezzo di strada e l'ambulanza stessa magari arriva sul posto dopo un ora o più.

Le vacanze sono l'ultimo dei problemi, anche la spesa può essere complicata, ci sono piccoli paesi senza neanche un alimentari, ho fatto un lavoro in una scuola di uno di questi, e per fare un panino ai ragazzi che lavoravano insieme a me, ho dovuto ringraziare il proprietario di un bar, l'unico, che mi ha messo insieme qualcosa anche se era il suo giorno di chiusura.

Non parliamo solo di zone rurali, ma di territori estesi migliaia di Kmq dove l'unica alternativa all'auto sono i mezzi a trazione animale. Non mancano solo i treni; niente autobus, taxi, uber.

Posti dove una sola guardia medica sola deve coprire 4 o 5 paesini collegati con una viabilità disastrata che ad ogni pioggia perde un pezzo.
Chi glielo va a dire a queste migliaia e migliaia di persone che, quando la fidata Panda del 1980 non potrà più circolare o semplicemente no sarà più riparabile, che, ho utilizzano i risparmi di una vita per acquistare una scatoletta elettrica, che non saprebbero spesso neanche dove ricaricare, ho in alternativa tornano a vivere come negli anni 50.

Se questo e progresso, ne faccio volentieri a meno.
Sottoscrivo anche le virgole, con una integrazione. Non è solo il sud ad avere questo problema, ma tutta la provincia italiana. Chi vive in città medio-grandi potrebbe fare - e a volte fa - anche a meno dell'auto personale, ma basta spostarsi in provincia e il discorso muta drasticamente. Pensare che in 4-5 anni, o anche in 10, l'italiano medio possa fare a meno dell'auto privata è pura utopia. Non so all'estero, ho viaggiato poco, ma anche qui dubito fortemente che si possa prescindere dai mezzi privati se non si vive in contesti urbani
 
Ultima modifica:
Hai la liberta' di poter
usare, comunque, un motore....
E fare piu' in fretta che in bici
( e cosi' stare all' acqua meno tempo che sulla bici stessa )

Sarei piu libero a non dover rischiare la vita tra gente viziata che guarda piú il telefono del parabrezza.
Quello che tu mi additi, non é libertá, é la mia propensione a risolvere i problemi.

Te invece, a quanto pare, sei libero di lamentarti su internet e non voler cambiare minimamente abitudine perché come per molti é tutto dovuto. E' sempre colpa dei potenti, degli altri, ecc...
 
...

Il futuro per me è un riequilibrio di queste storture perché non si può avere un territorio che basa la sua mobilità solo sull'automobile

Sono non daccirdo d'accordissimo.
Solo che le tempistiche programmate sono irrealistiche e, soprattutto, ancora non si vedono sforzi tesi al riequilibrio necessario
 
Si, ma è sempre il solito discorso : a sto mondo se non hai degli agganci, spintarelle, imbucate, spoilerate, ecc. sei abbandonato a te stesso. E a qualcuno di noi va ancora bene perchè abbiamo un sistema di interscambio di informazioni. Mi metto nei panni di chi invece, utente comune, deve prendere entrare in un concessionario e comprare un'auto elettrica di sana pianta. Se, come ho già raccontato, al ritiro della mia auto ad un tagliando ho sentito durante la consegna di una Yaris nuova una signora dire all'incaricato di ricordagli di come doveva ricaricare la batteria... beh...
Se si stesse parlando di un elettrodomestico pazienza, ma stai parlando di qualcosa che costa almeno 1/4 di un appartamento... (in provincia). Io la vedo grigia...
Se la mettiamo sotto la preparazione anche dei venditori, siamo a posto. Ai tempi delle testate crepate dei 2.0 tdi nessun venditore diceva di saperne nulla, come nessun venditore ha mai sconsigliato di vendere un'auto diesel a chi faceva tragitti di pochi km al giorno in città, soprattutto coi primi DPF. E un venditore anni fa, quando comprai un suv, era convinto che la mia auto avesse i fari a led, quando di led c'erano solo le luci diurne.
 
Sarei piu libero a non dover rischiare la vita tra gente viziata che guarda piú il telefono del parabrezza.
Quello che tu mi additi, non é libertá, é la mia propensione a risolvere i problemi.

Te invece, a quanto pare, sei libero di lamentarti su internet e non voler cambiare minimamente abitudine perché come per molti é tutto dovuto. E' sempre colpa dei potenti, degli altri, ecc...

Vero,
anche io ho la liberta'....
Di prendere uno dei 2 bus al giorno che passano a 700 metri da casa mia....
Col solleone e con la pioggia/neve....

E' colpa mia....Invece....
Di aver scelto di andare in periferia, dal centro dove stavo prima
 
Il turismo è un mondo talmente variegato che dipende di quale stai parlando. Le città d'arte o i grandi centri ormai sono raggiunti in massima parte con treni o aerei e non per costrizione ma per praticità e comodita . Altri grandi posti di villeggiatura ormai sono organizzati per essere raggiunti con un mix di trasporti , i viaggi itineranti visto che di filosofia non sono delle corse si potranno fare con le EV , alla fine chi resta fuori parlando di turismo? Quello che fa tutta una tirata per andare da A a B e il percorso è superiore ai 1000 km ....ma quanti sono ?
Su questo la vedo all'esatto opposto.

Il turismo che andrai a perdere, così a spanne (e sempre personalmente), è quello di piccolo cabotaggio e attorno a località più frequentate e comunque qualche decina di km fuori dalle grandi direttrici.

Faccio un esempio di questi giorni: come spesso ci piace fare, siamo giù nel riminese tra Natale e capodanno.

Chiuderemo la 5 giorni con 1.000/1.100 km e oltre ai 700 km a/r Milano-Rimini-Milano abboamo fatto, oltre alle uscite serali per cena con amici (anche fuori Rimini), abbiamo fatto 3 gite in giornata:

- San Marino
- Santarcangelo + Bellaria (mattina e pomeriggio)
- Urbino

Ho fatto il pieno raso prima di partire e potrei tornare a Milano senza rifornire (lo farò più per sicurezza che per altro, ma i km residui ci sono), senza stabilire prima in quale ristorante saremmo andati i quale delle tre gite fare di giorno in giorno.

Segnalo che nei due parcheggi visti a Urbino NON c'erano stazioni di ricarica, idem a Santarcangelo dove le due viste dietro al centro erano una occupata e una fuori sevizio (un bel cartello appiccicato e visibile da un paio di metri).

Solo a San Marino e a Bellaria avremmo potuto caricare ma non lasciando l'auto dove siamo soliti lasciarla per la nostra passeggiata.

Con un'elettrica questo tipo di turismo diventa, come detto da agricolo e altri, quasi un "fastidio", al punto da rischiare di venir perso in parte o del tutto.
 
Su questo la vedo all'esatto opposto.

Il turismo che andrai a perdere, così a spanne (e sempre personalmente), è quello di piccolo cabotaggio e attorno a località più frequentate e comunque qualche decina di km fuori dalle grandi direttrici.

Faccio un esempio di questi giorni: come spesso ci piace fare, siamo giù nel riminese tra Natale e capodanno.

Chiuderemo la 5 giorni con 1.000/1.100 km e oltre ai 700 km a/r Milano-Rimini-Milano abboamo fatto, oltre alle uscite serali per cena con amici (anche fuori Rimini), abbiamo fatto 3 gite in giornata:

- San Marino
- Santarcangelo + Bellaria (mattina e pomeriggio)
- Urbino

Ho fatto il pieno raso prima di partire e potrei tornare a Milano senza rifornire (lo farò più per sicurezza che per altro, ma i km residui ci sono), senza stabilire prima in quale ristorante saremmo andati i quale delle tre gite fare di giorno in giorno.

Segnalo che nei due parcheggi visti a Urbino NON c'erano stazioni di ricarica, idem a Santarcangelo dove le due viste dietro al centro erano una occupata e una fuori sevizio (un bel cartello appiccicato e visibile da un paio di metri).

Solo a San Marino e a Bellaria avremmo potuto caricare ma non lasciando l'auto dove siamo soliti lasciarla per la nostra passeggiata.

Con un'elettrica questo tipo di turismo diventa, come detto da agricolo e altri, quasi un "fastidio", al punto da rischiare di venir perso in parte o del tutto.

ma se avessi le colonnine di ricarica questo tipo di vacanza come l'avresti vista? Ovviamente parliamo con i se questo è evidente ma del resto non si può fare altrimenti perchè parliamo di scenari che andranno ad essere tra qualche anno
 
Sono non daccirdo d'accordissimo.
Solo che le tempistiche programmate sono irrealistiche e, soprattutto, ancora non si vedono sforzi tesi al riequilibrio necessario

questo è quello che preoccupa anche a me e quello che mi preoccupa, che siano irrealistiche non lo so però almeno nel mio campo professionale posso dire che come Paese abbiamo molte qualità ma abbiamo anche il difetto che se non metti delle tempistiche i progetti restano sulla carta, poi nulla vieta che i tempi possono essere rivisti, ma se ora dicevi che la scadenza era nel 2050 sarebbe stato tutto messo nel cassetto e lasciato a chi viene dopo, purtroppo non è che siamo famosi per la programmabilità
 
Vero,
anche io ho la liberta'....
Di prendere uno dei 2 bus al giorno che passano a 700 metri da casa mia....
Col solleone e con la pioggia/neve....

questo è comprensibile, però ti chiedo un'altra cosa , ma una persona che va verso l'anzianità ci pensa a quando per forza di cose non potrà più guidare?O meglio , non ci devono pensare le persone ma ci deve pensare la collettività , e ci stiamo pensando?
Secondo me no, se la soluzione che proponiamo è sempre quella che le persone anziane si devono spostare in auto ma anche questa è una mezza soluzione per come la vedo io.
 
ma se avessi le colonnine di ricarica questo tipo di vacanza come l'avresti vista? Ovviamente parliamo con i se questo è evidente ma del resto non si può fare altrimenti perchè parliamo di scenari che andranno ad essere tra qualche anno

Non sono contrario all'elettrico, sono anche abbastanza pragmatico ed è evidente che prima o dopo tutti dovremo utilizzare (indipendentemente da acquisto/noleggio più o meno breve, sharing, ecc...) auto 100% elettriche perché esisteranno solo quelle.

Chiaro che cambiando i presupposti, ossia avendo colonnine in quantità e libere ovunque mi fermassi, il mio ragionamento ipotetico sarebbe diverso.

Il dato su cui però mi sono forzato a riflettere è sull'oggi: 29 dicembre 2022 e sui punti che frequento e mi piace raggiungere abitualmente. E la triste conclusione è che non solo non potrei farlo allo stesso modo ma rischierei di non poterlo fare o di dover rinunciare a una delle uscite o a ripianificare sulla base di questa o quella famiglia di amici.

Evidentemente ci sarà chiesto di pianificare minuziosamente il tempo libero e le gite al pari di quanto già si fa per progetti o processi inerenti al proprio lavoro... E non sono certo di "volerlo" fare, anche se ci si abitua a tutto, anche alle privazioni e ai peggioramenti.
 
A proposito di transizione (all'italiana) con una mano lo stato porge la carota (libertà di circolazione , esenzione dal bollo , posteggi gratuiti ecc) mentre con l'altra ...agita il bastone

https://www.quattroruote.it/news/cr...ttriche_e_ibride_per_stanare_gli_evasori.html

Così anche quelli a posto col fisco per non avere grane e non esser segnalati si asterranno da tali acquisti , già pieni di incognite per loro conto , come ampiamente dibattuto su queste pagine...

2022-MG4-Electric-01.jpg
 
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C’è un problema di base. Il taxi ha “l’obbligo di contrarre” (deve fornirti il servizio), un Uber è libero di accettare o rifiutare.
per la mia esperienza mi è capitato tante volte di non trovare un taxi (quindi a prescindere dagli obblighi che hanno) e mai di non trovare un Uber disponibile.

Aggiungo poi che mentre prendendo un taxi non sai mai cosa aspettarti in termini di tariffe, Uber è estremamente trasparente. Dall'applicazione vedi subito chi è il driver e quale la tariffa per la destinazione.. a prescindere da traffico o dal percorso che preferisce fare l'autista.
 
l'italia ha anche un territorio particolare, fatto di paesini, tanti in collina, una infrastruttura con mezzi pubblici è anche più difficile.
Non credo si voglia finire tutti in megalapoli tipo polli da allevamento come in Asia
 
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