<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> POS: in arrivo le nuove regole | Page 43 | Il Forum di Quattroruote

POS: in arrivo le nuove regole

Quando hanno messo le 80 euro ai dipendenti pubblici e privati io ero contanto perchè quelle 80 euro di riflesso entravano anche da me, magari un mese si traducevano in 50 euro e il mese dopo 200, stesso dicasi per il reddito di cittadinanza, se gira denaro io ho più probabilità d'incassare di più, per me anche le 20 euro al giorno in più fanno la differenza, su 20 giorni lavorativi effettivi fanno 400 euro....non sono spiccioli. Al momento però c'è l'inflazione che di fatto taglia il potere d'acquisto, in pratica queste agevolazioni vengono rosicate tutti dagli aumenti dei beni di prima necessità e dalle utenze e quindi si ritorna al punto di partenza e forse anche peggio. Esempio terra terra, la rata della macchina nuova la sto pagando (ma questo anche lo stipendiato) con tutti gli aumenti delle utenze, con l'aumento del carburante, con l'aumento della spesa giornaliera e con gli incassi calanti.....e continuo a girare con la mia vecchia carretta ventennale pur pagando la rata della macchina nuova.
 
Però abbiamo dirottato dalla tematiche rispetto ai pos a quelle dei problemi dei commercianti in generale, cone detto in precedenza anche da altri se tutta la discussione si limita al pos anche se metti un limite non capisco poi dove sia questo grande aiuto alla categoria, anzi ho sempre il sospetto che poi alla fine un clientela che si sta dirottando sempre di più all'acquisto online lo faccia ancora di più se si mettono dei paletti ai pagamenti.
 
proprio adesso ho consegnato un lavoro da 25 euro, dando il pacchettino al cliente pensavo "stasera pizza!" ha pagato col pos, pizza domani sera ahahahah (scherzo) :D

Però faccio una considerazione magari stupida, ormai i sistemi informatici permettono le operazioni in breve volgere di pochissimo tempo , senza conoscere le questioni finanziare mi chiedo perché un pagamento che transita per mezzo di carta non possa nel giro di qualche minuto essere accreditato all'esercente.
 
Però abbiamo dirottato dalla tematiche rispetto ai pos a quelle dei problemi dei commercianti in generale, cone detto in precedenza anche da altri se tutta la discussione si limita al pos anche se metti un limite non capisco poi dove sia questo grande aiuto alla categoria, anzi ho sempre il sospetto che poi alla fine un clientela che si sta dirottando sempre di più all'acquisto online lo faccia ancora di più se si mettono dei paletti ai pagamenti.
ma nooo non credo che il problema sia il pagamento, il lockdown ha accelerato un processo che sarebbe durato qualche anno in più e cioè l'acquisto online di qualsiasi bene o servizio. A parer mio il commerciante di vicinato (ovviamente me compreso) deve risolvere un grosso problema, e cioè deve far sapere tutta la menrce che ha in negozio in modo che il cliente prima di partire da casa sa dove andare a colpo sicuro. Ci vorrebbe non tanto un marketplace che porta il prodotto a casa ma un sito di ricerca dove digitare il nome del prodotto e trovare chi ce l'ha e a che prezzo, e classificarlo o in base alla vicinanza o al prezzo crescente.....una sorta di trovaprezzi ma del commercio di vicinato. Cerco flessibile per doccia e mi escono tutti i flessibili per doccia in zona coi link delle ferramenta che lo hanno disponibile, così prendo la macchina e lo compro senza girare per 3-4 ferramenta
 
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Però faccio una considerazione magari stupida, ormai i sistemi informatici permettono le operazioni in breve volgere di pochissimo tempo , senza conoscere le questioni finanziare mi chiedo perché un pagamento che transita per mezzo di carta non possa nel giro di qualche minuto essere accreditato all'esercente.
perchè il denaro elettronico non viaggia diretto fra un conto e l'altro, non parte dalla conto del cliente e arriva al conto dell'esercente.....in questo penso che Pilota54 possa spiegarci meglio
 
Nel caso di Sumup la faccio semplice, i soldi della carta vanno sul conto di Sumup che poi fa il bonifico sul mio CC sottraendo la commissione......ma sono sicuro che il giro è più lungo
 
La costante che noto in generale in Italia è la resistenza ad ogni cambiamento, anche qui nel forum, in questi decenni, sono state avversate tutte le innovazioni specifiche.
Anche in questo caso la CC, che uso da quasi 4 decenni, è ancora vista come un oggetto da cui diffidare, come una minaccia, un costo e non un servizio o una opportunità. E girando all'estero per questa renitenza all'evoluzione siamo tristemente noti. Lo noto a partire da casa mia, al lavoro, nella vita quotidiana, etc, non solo nel forum.
 
Capisco tutto, ma penso che dire che siano un problema quei 2 o 3 giorni di valuta sull'incasso, mi fa sorridere. Dopo che hai preso il giro, cosa cambia?
Sulla merce che hai in giacenza, hai una rotazione in tempo reale? Non credo.
 
Scusate se mi inserisco con una domanda che magari non c'entra nulla, ma non è che PURTROPPO, e sottolineo PURTROPPO, ci sono attività che sono destinate a fallire ?
Penso a chi effettua per esempio riparazioni o cuciture di abiti. Ne vedo aprire e chiudere in continuazione.
Siamo sicuri che a fine mese il gestore riesca a mettere insieme i soldi anche solo per pagare l'affitto del locale ?
Altro esempio : la manicure. Io vedo che lavorano a momenti h24.
Ma siamo sicuri che guadagnino cifre tali da permettere loro di sopravvivere ?
Non voglio essere frainteso, ho il massimo rispetto per i commercianti. Però mi chiedo : se offro una prestazione che mi porta in cassa pochi euri, per quante ore al giorno dovrò lavorare per pagare l'affitto, le tasse, il materiale di consumo e sopravvivere ?
Insomma, se vendo bottoni ( sto estremizzando per rendere chiaro ciò che intendo dire ) quanti miliardi di bottoni dovrò vendere ?
 
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La costante che noto in generale in Italia è la resistenza ad ogni cambiamento, anche qui nel forum, in questi decenni, sono state avversate tutte le innovazioni specifiche.

Perdonami, però la resistenza alle auto elettriche a mio avviso ha delle solide motivazioni di base.
Parliamo di auto che - al netto dei benefici per l'ambiente - costano di più delle equivalenti endotermiche ed offrono meno. Autonomia ridicola, tempi darwiniani di ricarica, senza considerare che ancora non ho capito come faranno a ricaricare i milioni di persone che vivono nei condomini.
Non tutti hanno la casa privata singola con wallbox nel vialetto.
E aggiungo che non parlo per me. Lasciamo stare che giro con due auto usate. Oggi stesso se voglio vado e torno con una elettrica da 40 mila euro.
Ma chi non se le potrà permettere ? E quelle usate, che autonomia offriranno ?
Chiudo l'ot e vado a pranzare.
 
Scusate se mi inserisco con una domanda che magari non c'entra nulla, ma non è che PURTROPPO, e sottolineo PURTROPPO, ci sono attività che sono destinate a fallire ?
Penso a chi effettua per esempio riparazioni o cuciture di abiti. Ne vedo aprire e chiudere in continuazione.
Siamo sicuri che a fine mese il gestore riesca a mettere insieme i soldi anche solo per pagare l'affitto del locale ?
Altro esempio : la manicure. Io vedo che lavorano a momenti h24.
Ma siamo sicuri che guadagnino cifre tali da permettere loro di sopravvivere ?
Non voglio essere frainteso, ho il massimo rispetto per i commercianti. Però mi chiedo : se offro una prestazione che mi porta in cassa pochi euri, quante ore al giorno dovrò lavorare per pagare l'affitto, le tasse, il materiale di consumo e sopravvivere ?
Insomma, se vendo bottoni ( sto estremizzando per rendere chiaro ciò che intendo dire ) quanti miliardi di bottoni dovrò vendere ?
Conosco chi ha appunto una merceria e sartoria ed è un settore davvero in crisi, lì il problema è che la riparazione sartoriale al 90% costa più dell'abito stesso spesso comprato dai cinesi.....ma è proprio il lavoro sartoriale che porta il grosso del guadagno! Il bottone, la cerniera porta poca cosa, si vende tanto ma in tasca resta poco
 
Conosco chi ha appunto una merceria e sartoria ed è un settore davvero in crisi, lì il problema è che la riparazione sartoriale al 90% costa più dell'abito stesso spesso comprato dai cinesi.....ma è proprio il lavoro sartoriale che porta il grosso del guadagno! Il bottone, la cerniera porta poca cosa, si vende tanto ma in tasca resta poco

La stessa cosa ha penalizzato molto anche il settore dei miei.
La maglietta che costa 5 euro se la porti a lavare costa come la maglietta di D&G pagata 200 euro (che spesso è della stessa qualità di quella da 5 euro va detto).
Quindi tanta gente non spende soldi per far trattare un capo che costa poco,a fine stagione lo butta e ne acquista un altro.
E anche l'ambiente ringrazia...
 
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