<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Oscillazioni prezzi bollette luce e gas... | Page 100 | Il Forum di Quattroruote

Oscillazioni prezzi bollette luce e gas...

Ma una prova empirica è fattibile?
Cioè è possibile verificare quanto consumo viene contabilizzato ogni giorno?
Se è possibile fare una sorta di autolettura dei contabilizzatori io farei un confronto tra qualche giorno con le valvole lasciate sempre a metà e poi gli stessi giorni però lasciando le valvole totalmente aperte per meno ore.
Certo è un confronto che lascia un po' il tempo che trova perchè è difficile ottenere la stessa temperatura andando a occhio e inoltre il meteo dovrebbe essere stabile altrimenti cambia anche la percezione della temperatura interna.

Chissà quanti impianti di riscaldamento,soprattutto quelli obsoleti o che sono stati modificati successivamente,lavorano nella maniera più efficiente e quanti invece presentano degli sprechi o dei consumi non ottimali.

Delle persone che conosco vivono in un palazzo molto vecchio.
La caldaia è stata sostituita e hanno le valvole ai termosifoni.
Essendo al terzo piano tengono le valvole più chiuse rispetto a chi abita ai piani inferiori però dicono che non c'è molta differenza in termini di spesa rispetto a quelli del primo piano che per stare bene devono tenere le valvole aperte praticamente sempre.
 
Delle persone che conosco vivono in un palazzo molto vecchio.
La caldaia è stata sostituita e hanno le valvole ai termosifoni.
Essendo al terzo piano tengono le valvole più chiuse rispetto a chi abita ai piani inferiori però dicono che non c'è molta differenza in termini di spesa rispetto a quelli del primo piano che per stare bene devono tenere le valvole aperte praticamente sempre.
dalla foto di Momo temo che più di un lavoro, pur di risparmiare, sia stato fatto all'italica, tanto per dire che si era in regola.
Il contabilizzatore serio, per essere installato, richiede si intercetti mandata e ritorno dell'impianto di riscaldamento. E ci sia spazio per montare il contatore.
Siccome la legge obbliga a "contabilizzare" loro han messo il pallottoliere e sono in regola.
 
Ci mancherebbe contabilizzare per singolo termosifone :(
Invece da noi OGNI calorifero ha un contatore, oltre alla manopola di regolazione, premendo il pulsante ci sono varie informazioni compresa la lettura progressiva del consumo, che viene azzerata ogni anno.
Le informazioni vengono raccolte via wireless, senza entrare nell'abitazione.

contabilizzatori-calore-valvole-impianto-.jpg
 
Invece da noi OGNI calorifero ha un contatore, premendo il pulsante ci sono varie informazioni compresa la lettura progressiva del consumo, che viene azzerata ogni anno.
Le informazioni vengono raccolte via wireless, senza entrare nell'abitazione.

Vedi l'allegato 25081
quell'oggetto ovviamente non conta quanta energia consumi ma "la stima" ed è esposto ad ampie influenze esterne.
Quindi i dubbi di @momonedusa sono assolutamente validi

Come dicono dalle mie parti "piutost che nient l'è mei piutost"
 
Mi pare di capire che le conversioni e gli adattamenti dei vecchi impianti alle nuove norme siano stati fatti in maniera molto diversa a seconda delle possibilità e della bravura dei professionisti coinvolti.
A me è capitato di vedere all'opera una decina di tecnici diversi sulla mia caldaia (non ho cambiato dieci ditte ma solo due,la prima era molto grande e quindi ogni anno mandava una persona diversa a fare la manutenzione) e ho notato differenze enormi in termini di competenza.
Mi è capitato di fare alcune domande al tecnico su come ottimizzare i consumi o ottenere una temperatura dell'acqua calda più stabile.
Ho anche un problema cronico di spegnimento della fiamma pilota in determinate condizioni che nessun tecnico è riuscito a risolvere.

Quando il riscaldamento è centralizzato temo che sia tutto ulteriormente ingarbugliato e che la priorità sia spendere il meno possibile per adeguare l'impianto.
Che ogni condomino paghi il giusto in base ai propri consumi è molto meno rilevante.
Anzi se uno prova a proporre soluzioni in tal senso passa per un taccagno che vuole far spendere a tutti centinaia di euro per installare contatori e robe simili che gli permettano di risparmiare 30 centesimi al mese sulle bollette.

Più ci penso e più mi convinco che ognuno per se sia la soluzione migliore.
 
quell'oggetto ovviamente non conta quanta energia consumi ma "la stima" ed è esposto ad ampie influenze esterne.
Quindi i dubbi di @momonedusa sono assolutamente validi

Come dicono dalle mie parti "piutost che nient l'è mei piutost"

Come viene effettuata la stima?
Misura solo la temperatura o in qualche modo comunica con la valvola mettendo in conto anche quanto è aperta e per quanto tempo?
Perchè se fosse la prima ipotesi mi verrebbe da pensare che un calorifero a cui non viene fatto correttamente lo spurgo possa risultare meno caldo,o non caldo in maniera uniforme,e quindi dare una lettura errata dell'effettivo consumo.
 
Come viene effettuata la stima?
Misura solo la temperatura o in qualche modo comunica con la valvola mettendo in conto anche quanto è aperta e per quanto tempo?
Perchè se fosse la prima ipotesi mi verrebbe da pensare che un calorifero a cui non viene fatto correttamente lo spurgo possa risultare meno caldo,o non caldo in maniera uniforme,e quindi dare una lettura errata dell'effettivo consumo.
Il bordello è quello, perché un radiatore con entrata a 40°, in un ambiente caldo esce magari a 36°, in uno freddo a 25°.
Poi devi stimare la dimensione o meglio la prestazione del termosifone (che se sporco o pulito rende più o meno - a esempio se i canali posteriori sono bloccati dalla lana di polvere).
Così ragionando a braccio.
In pratica non so in dettaglio come sono implementati, quindi mi taccio.

Comunque la prova sarebbe chiudere completamente una valvola e vedere se e quanto contabilizza comunque.
 
dalla foto di Momo temo che più di un lavoro, pur di risparmiare, sia stato fatto all'italica, tanto per dire che si era in regola.
Il contabilizzatore serio, per essere installato, richiede si intercetti mandata e ritorno dell'impianto di riscaldamento. E ci sia spazio per montare il contatore.
Siccome la legge obbliga a "contabilizzare" loro han messo il pallottoliere e sono in regola.
e' quello che si puo' fare con certi impianti.
in alcuni palazzi, col riscaldamento centralizzato, l'impianto e' fatto a colonne, cioe' tutti i termosifoni in verticale, sono collegati allo stesso tubo.
per montare un contabilizzatore che misuri la temperatura in entrata ed uscita da un appartamento, e' necessario che l'impianto sia fatto "per appartamento". modificarlo e' un disastro, bisogna sventrare i pavimenti per nuovi tubi.
quindi, si mette quello scatolino sul calorifero, che ne misura la temperatura.
piu' e' caldo, e piu' paghi.
e la temperatura, dipende dalla valvola
 
e' quello che si puo' fare con certi impianti.
in alcuni palazzi, col riscaldamento centralizzato, l'impianto e' fatto a colonne, cioe' tutti i termosifoni in verticale, sono collegati allo stesso tubo.
per montare un contabilizzatore che misuri la temperatura in entrata ed uscita da un appartamento, e' necessario che l'impianto sia fatto "per appartamento". modificarlo e' un disastro, bisogna sventrare i pavimenti per nuovi tubi.
quindi, si mette quello scatolino sul calorifero, che ne misura la temperatura.
piu' e' caldo, e piu' paghi.
e la temperatura, dipende dalla valvola
questa configurazione me l'ero persa.
Ovvio sia impossibile. Però diventa anche ovvio che a queste condizioni mica risani.
Con la configurazione italiana in cui c'è diffusamente la frantumazione proprietaria del condominio, certi interventi sono impossibili.
All'estero dove molti palazzi sono in mano ad uno singolo "investitore", disdicono tutti i contratti e risanano tutto da capo a piedi.

Che poi è quel che dico di casa mia: volendo sistemare bene, dentro e fuori, non ci puoi vivere. Allora meglio vendere e prenderne una nuova a posto. Chi la prende farà ciò che serve.
Invece continuo a mettere pezze.
 
Ultima modifica:
Ma quindi paradossalmente nel caso di monomedusa,quindi con caloriferi caldi sopra e freddi sotto,anche il punto in cui è posizionato il contatore potrebbe incidere sulla stima del consumo.
Non essendo uniforme la temperatura del calorifero più sarà posizionato in alto più alta sarà la stima e viceversa.
 
e' quello che si puo' fare con certi impianti.
in alcuni palazzi, col riscaldamento centralizzato, l'impianto e' fatto a colonne, cioe' tutti i termosifoni in verticale, sono collegati allo stesso tubo.
per montare un contabilizzatore che misuri la temperatura in entrata ed uscita da un appartamento, e' necessario che l'impianto sia fatto "per appartamento". modificarlo e' un disastro, bisogna sventrare i pavimenti per nuovi tubi.
quindi, si mette quello scatolino sul calorifero, che ne misura la temperatura.
piu' e' caldo, e piu' paghi.
e la temperatura, dipende dalla valvola
In realtà lo “scatolino” non misura semplicemente la temperatura, ma il differenziale di temperatura moltiplicato per il tempo. Il dato ottenuto viene poi corretto da alcuni coefficienti per tener conto di tipologia e dimensione del corpo scaldante. I condomini con riscaldamento centralizzato, a meno di non essere piccolini, hanno tutti la distribuzione a colonne anziché ad anello.

Io ce li ho da circa 12 anni (lottai per farli mettere in occasione della sostituzione della caldaia), un paio di anni fa li abbiamo sostituiti perché le batterie stavano esaurendosi.
 
domanda OT, ma qui si concentrano gli esperti...
Sono in condominio con ripartitori.
Da me se acccendo al massimo è troppo ovviamente.
ma se accendo meno i termosifoni in alto sono roventi ome al massimo, in basso freddi o quasi,.
Ma il contabilizzatore legge in alto.
La mia domanda è, non è che alla fine avendo in alto temperatura uguale o quasi spendo lo stesso scaldando meno, visto che contabilizza uguale?
Gli addetti (ovviamente spurgo aria fatto) dicono che non è così, non conta solo quello, ma mi pare strano, su che altro valore dovrebbero basarsi?
Se hai tanta differenza di temperatura tra mandata e ritorno c’è un problema di insufficiente circolazione (pompa o pompe non adeguate), ma tieni conto che le il corpo scaldante lavora bene è normale che ci sia una caduta di temperatura tra mandata e ritorno.
Tutti i contabilizzatori sono posizionati nella parte alta a circa 2/3 -3/4 di altezza del termosifone, sul come funzionino vedi post immediatamente precedente.
La valvola termostatica non va usata in modalità on-off, ma va regolata sulla scala graduata in base alle proprie esigenze.
 
domanda OT, ma qui si concentrano gli esperti...
Sono in condominio con ripartitori.
Da me se acccendo al massimo è troppo ovviamente.
ma se accendo meno i termosifoni in alto sono roventi ome al massimo, in basso freddi o quasi,.
Ma il contabilizzatore legge in alto.
La mia domanda è, non è che alla fine avendo in alto temperatura uguale o quasi spendo lo stesso scaldando meno , visto che contabilizza uguale?
Gli addetti (ovviamente spurgo aria fatto) dicono che non è così, non conta solo quello, ma mi pare strano, su che altro valore dovrebbero basarsi?

Condivido il tuo dubbio.
L'unico modo per misurare bene la quantità di calore ceduta, sarebbe di misurare portata di acqua e differenza di temperatura tra ingresso e uscita. Misurando solo la temperatura degli elementi scaldanti e, per di più, in un solo punto, si trascurano n variabili che potrebbero falsare la stima in maniera abbastanza pesante.
 
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