Sembra di capire che l'innegabile e notevole aumento dei prezzi delle auto sia da imputare , pandemia chip , guerra e inflazione a parte , in parte all'adeguamento alle normative antinquinamento , in parte al miglioramento sul piano della sicurezza attiva e passiva - una Fiat uno (solo per fare un esempio, valido per tutte le B di allora) di 30 anni fa costava sicuramente meno di una C3 di oggi , ma sarebbe bastato un tamponamento un po' deciso per rimetterci la ghirba . Però un fattore sottovalutato nel giudicare i prezzi è secondo me la volontà delle case di recuperare margini di guadagno , erosi negli ultimi anni da multe (vedi dieselgate teutonico , ma anche sanzioni usa contro Fca ) , costi per adeguare i motori alle norme antinquinanti , cambio ,obbligato da leggi capestro e campagne mediatiche psudo ecologiste , di paradigma a favore dell'elettrico , con relativi capitali miliardari da investire di nuovo. Le case hanno visto che l'unica strada per mantenere margini di utili desiderati è quella tracciata dall'auto-motive tedesco : immagine premium e prezzi alle stelle . Quindi stanno applicando la ricetta su tutta la produzione , a costo di vendere meno , molto meno automobili ...